9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

Orlan che si è fatta impiantare artificialmente sulla fronte due bernoccoli come segno evidenti di lotta contro gli attuali canoni estetici vuole rappresentare proprio i criteri estetici standard della nostra società. In maniera provocatoria si occupa di ripensare al corpo in particolare a quello femminile sempre più spesso modificato e trasformato dalle tecnologie, basate sulla contaminazione e ibridazione tra naturale e artificiale

Per tecnologia estensiva si intende l'ampiamento del corpo e posso dire che oggi non ne possiamo fare a meno, ha cambiato la nostra quotidianità, è presente in ogni ambito della nostra vita.
La tecnologia integrativa come le protesi corporee per completamento di un organo o di una parte mancante del corpo ha certamente migliorato la qualità della vita di tante persone.
Personalmente non mi sento neanche di condannare chi fa uso di chirurgia estetica per migliorare il proprio aspetto perchè chi sceglie di sottoporsi ad un intervento, con tutto ciò che ne deriva, lo fa probabilmente per stare meglio con se stesso e nel suo rapporto con gli altri.

Anch'io come Edvige, ho un'amica che 3 anni fa decise di rifarsi il seno, aumentandoselo di 2 taglie. Non sono mai stata d'accordo con la sua decisione, ricordo che fui la prima alla quale disse di aver preso la decisione, ancor prima di dirlo al suo ragazzo! Ho cercato tante volte di farle cambiare idea, ma non perché io non rispetti le sue decisioni, ma solo perché non ho mai ritenuto così importante l'aspetto esteriore... cioè, è vero, l'occhio vuole sempre la sua parte, ma da qui a mettere a repentaglio la propria vita, per una cosa che non si sa nemmeno se alla fin fine potrà risolvere tutti i problemi causati dalla poca autostima, beh ce ne vuole! Ora lei ha la sua bella 4, ma vi assicuro che è ancora più insicura di prima. Allora mi domando: a cosa è servito?

In aula ci è stato mostrato un video che trattava un pezzo del film Avatar. Personalmente non l'ho mai visto ma riguardo la discussione avvenuta in aula mi ha fatto riflettere sul concetto del "se virtuale". Credo che oggi avere una vita parallela all'interno della rete sia quasi normale. Ci sono molti giochi che ci fanno immaginare di essere qualcuno che spesso è molto diverso da noi, ma che vorremmo interpretare. Penso che in una società come la nostra nella quale purtroppo ognuno di noi tende ad assomigliare ad un modello di perfezione consolidatosi nel corso dei secoli, avere una vita parallela nella quale scegliere di essere e interpretare qualcosa di diverso è molto frequente, ma bisogna stare molto attenti a non restare nel personaggio. Non condanno le nuove tecnologie, ma come ogni cosa credo che vadano usate con cautela e soprattutto nel caso dei bambini c'è bisogno di controllo da parte degli adulti.