9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

[quote="mariasignoriello76"]

Stefania De Lucia ha scritto:Non ho mai condiviso la scelta delle persone di ritoccare il proprio corpo solo per fini estetici. Ma perchè bisogna farsi iniettare una sostanza, per giunta tossica, solo per togliere le zampe di gallina ai lati dell'occhio? Perchè rischiare l'esplosione di una protesi al seno, o rendere le labbra dei galleggianti da spiaggia? Capisco tutta la questione dello stare bene con se stessi, ma sfido chiunque a dire, dopo che è passata l'euforia iniziale, che si sente più felice o se la vita va meglio sono per una taglia in più di reggiseno. Io vivo questi interventi come delle intrusioni, come delle violenze al corpo con cui siamo nati (ovviamente parlo per chi ricorre agli interventi per vezzo o per "moda").
Ma nella vita non ci sono già tante sofferenze e tanti guai? Perchè sottoporsi ad una operazione chirurgica vera e propria senza motivi seri per la salute?

Vi è mai capitato di assistere in tv ad interventi di chirurgia plastica? E' uno strazio vedere quel martello che rompe il naso o tutti quei tagli per una protesi al seno. Sono solo io che la penso così o c'è qualcun'altro che condivide la mia posizione?

Queste persone dimenticano i veri valori della vita, dimenticano che Dio gli ha dato la vita, un dono.
Hai pienamente ragione, correre il rischio di sottoporsi ad un intervento perchè non accettiamo il nostro aspetto o perchè altrimenti non stiamo bene con noi stesse io lo trovo assurdo.
Possiamo ricordare Simona Atzori che dici: "Dio non mi ha tolto niente".


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Sicuramente le tecnologie hanno permesso un miglioramento della vita e hanno dato a molti la possibilità di riconquistare quella vita che era stata “spezzata” da un momento fatale. Tuttavia credo che oggi non riusciamo più a realizzare quale sia il vero scopo delle tecnologie. Vediamo solo una corsa frenetica nell’utilizzare le nuove scoperte per bloccare l’immagine che abbiamo di noi stessi, per paura di non rispondere più a quei canoni che ci siamo imposti, andando anche contro il naturale corso della vita umana: nascere, crescere, invecchiare…

I cambiamenti che le nuove tecnologie hanno portato nella società, sono riscontrabili in numerosi ambiti, riuscendo a soddisfare tanti bisogni ottimizzando i tempi. Voglio ricordare anche l’utilità della tecnologia nel trattamento delle malattie per la quale sono molto favorevole. Non concordo invece sulle mutazioni a cui viene sottoposto il corpo umano, in una nuova condizione che vede la carne ospitare o comunque entrare in stretto contatto con manufatti artificiali. Purtroppo c’è chi afferma che “l’era dell’informazione sta introducendo l’uomo a un processo di evoluzione ‘post-darwiniana’ in cui non sono più all’opera i classici meccanismi biologici della selezione naturale, ma nuove strategie di riprogettazione dell’individuo” (redesigning the body)… o peggio ancora che ”Non ha più senso considerare il corpo come un luogo della psiche o del sociale, ma piuttosto una struttura da controllare e da modificare. Il corpo non come soggetto ma come oggetto, e non come oggetto di desiderio ma come oggetto di riprogettazione”. (citazione di Stelarc, artista cyborg)
Ginevra Piccolo

Io credo che sia normale la nostra 'paura' nei confronti della tecnologia, della futura tecnologia. Non c'è bisogno di andare troppo indietro con la mente, i nostri nonni sono diffidenti nei confronti dei computer, non è raro trovare persone (spesso dipende dal livello sociale e di alfabetizzazione culturale) anche di 'mezza età' che non si fidano del tecnologico.
La filmografia è piena di tecnologie 'future' , i film di fantascienza spopolano, vorrei ricordare Intelligenza artificiale o un film bellissimo davvero che è L'uomo bicentenario.
Questo robot che tutti credono incapace di provare sentimenti e che invece si innamora....una stupenda storia d'amore
Secondo me non c'è da demonizzare nulla, ma bisogna tenere sotto controllo gli eccessi. Sono totalmente favorevole ai supporti tecnologici per 'non far sentire disabile un disabile'. E mi ha fatto pensare a tal proposito la frase della modella presentata nel video che affermava di non sentirsi disabile ma come 'una ragazza dai capelli rossi o con la pelle diversa', ciò sottolinea come le diversità sono create dall'uomo, che fa sentire diverso l'altro solo perchè spesso ne ha paura..

Sul corriere della sera è stato pubblicato poco tempo fa un articolo che parlava dell'eccezionale intervento chirurgico a cui si è sottoposto il signor Riccardo Santini che gli ha permesso di riacquistare in parte la vista. Per il sessantenne toscano, ex fisioterapista dell'Asl e presidente dell'Unione italiana ciechi di Prato, è stato come realizzare il sogno di una vita conquistando un record: è il primo europeo con un occhio "bionico". Il 29 ottobre i medici gli hanno impiantato una sorta di microcomputer, chiamato Argus II, realizzato nei laboratori della Second Sight Medical Products in California e dotato di una mini telecamera, un microchip e una mini antenna. Da una microtelecamera montata sugli occhiali, le immagini sono trasmesse a un'antenna impiantata vicino al bulbo oculare. Da qui il sgnale visivo è inviato a un microchip appoggiato sul retro della retina le cui cellule trasmettono segnali al nervo ottico e di conseguenza al cervello. L'occhio bionico funzionerà a pieno regime fra un paio di mesi quando i 60 elettrodi del microchip saranno collegati. Allora finalmente Santini si troverà davanti a un mondo bianco e nero e potrebbe riucire a riconoscere le espressioni dei volti e i dettagli degli oggetti. Ho trovato molto interessante questo caso e ho ritenuto opportuno riportarlo in modo da condividerlo con gli altri. Penso che in questo caso le tecnologie come potenziamento risultino essere molto importanti perchè permettono di migliorare il nostro fisico. Chissà che un giorno queste tecnologie non riusciranno a far vedere anche il colore al signor Santini...per il momento gli basta vedere il viso della figlia in bianco e nero, un volto che dalla nascita aveva solo immaginato!

In questi giorni abbiamo parlato delle diverse protesi tecnologiche di cui l'uomo fruisce per migliorare la sua vita. A mio parere pero' solo le protesi integrative utilizzate a fini sportivi e per integrare una menomazione sono davvero importanti per noi mentre quelle estetiche ed estensive hanno letteralmente invaso le nostre vite quasi destabilizzandole. In aula parlavamo della differenza del leggere un libro cartaceo o dal freddo monitor, per me non cisono paragoni!
Proprio in questi giorni, avendo il computer rotto, sto sperimentando , mio malgrado, che siamo "schiavi" di queste tecnologie e devo ammettere che per me e' "inquietante" come direbbe Heiddeger.
Forse il mio pensiero al riguardo, cosi' come il corpo umano, e' obsoleto ma io sono convinta che ci sia oggi un abuso nell'utilizzo delle nuove tecnologie che invece di migliorare la nostra vita ci sta rendendo piu' isterici e con piu' complessi come nel caso delle protesi estetiche! se proprio la tecnologia deve far parte della nostra vita dobbiamo imparare a darle la giusta dimensione per non andare incontro a una nuova forma di schiavitu'.

Ricorrere alla chirurgia estetica per migliorare il proprio aspetto può sembrare a volte esagerato ma credo che sia del tutto impensabile ricorrere ad essa per arte, per trasformarsi in un nuovo essere o comunque per rivendicare una libertà di intervento sul proprio corpo o per criticare chirurgia e dimostrare che la bellezza può assumere sembianze non considerate canonicamente belle. Ciò che condivido di Orlan è il suo invito a "deformattarci" nel senso di liberarci da tutti i diktat che ci vengono imposti dalla pubblicità, dalla moda, dai giornali, dal cinema e dai film ma non condivido il suo modo di proporlo.

Io non sono contro la chirurgia estetica, se utilizzata in modo intelligente. Molte persone spesso in seguito ad un incidente, di qualsiasi natura, hanno riportato delle lesioni che solo la chirurgia estetica ha saputo ripristinare. Oppure persone che hanno sentito il bisogno di ritoccare una parte del corpo perché sentivano il bisogno di farlo, per stare bene con se stessi, seno, naso, orecchie, ecc,. Ma ricorrere alla chirurgia estetica per essere più belli o restare sempre giovani è contro natura e in questo caso c’è un abuso della chirurgia .

Io personalmente ritengo che la scelta di molte persone di sottoporsi ad un intervento sia più che rispettabile.
Non c'è dubbio che parliamo di un operazione con tutti i suoi rischi e tutti gli effetti collaterali.
Però io sono per la libertà in qualsiasi forma di espressione, ognuno deve avere il diritto di diventare ciò che vuole essere sia esteticamente che interiormente.
E' bene però precisare una cosa:io sono a favore di coloro che vogliono modificare alcuni aspetti OGGETTIVAMENTE deficitari del proprio corpo ma non condivido una protesi al seno per passare dalla taglia quarta alla taglia sesta!!

Premetto che io credo, in ogni ambito, che l'estremismo non sia mai una strada ottimale ne tantomeno da perseguire(come nel caso Orlan).
Difatti ritengo che se la tecnologia diventa quasi l'essenza stessa dell'uomo forse la causa risiede nel forte carattere mitopoietico della tecnologia: ad esempio la rete ci fa provare un senso di onniscienza e quindi ci fa sentire onnipotenti, come lo stesso uso sfrenato di cellulari,pc (e chi ne ha più ne metta) che ci permettono di essere sempre in ogni luogo senza uscire nemmeno fuori l'uscio della porta...
Spesso diventiamo succubi di questi apparecchi, ma credo che parlare di tecnologia che disumanizza forse a volte è un atteggiamento eccessivo, ma in ogni caso giustificato perchè temiamo ciò che non conosciamo e quindi ciò che non possiamo prevedere!
Ad esempio le protesi sono una possibilità, una chance perchè chi credeva la propria vita in un certo qual modo spezzata..come per Fulvio Marotto che nel 2003 ha perso tutti e quattro gli arti a causa di un'infezione dovuta da un'influenza. Prima che Fulvio si ammalasse il suo lavoro era quello di meccanico, che fa tuttora. E' riuscito a sviluppare un'abilità tale da permettergli di dedicarsi allo studio e alla creazione di protesi sperimentate da lui stesso e con le quali riesce a camminare, a sciare, correre in moto, pattinare.
o dello stesso Pistorius....

Forse più sconcertante è l'idea di un evoluzione esasperata della tecnologia, ad esempio girovagando per internet ho trovato un prototipo di cyber con le sembianze umane


ecco, questo m'inquieta al quanto....!

Invece per quanto concerne la chirurgia estetica credo che ognuno di noi sia padrone del proprio corpo ma che non sempre lo si rispetti.
A volte un difetto fisico,per quanto minimale, produce in noi uno stato di malesseretale da non consentirci in alcun modo di sentirci bene con noi stessi e allora la chirurgia può essere una valida soluzione...
Ma allo stesso tempo penso che a volte sia semplicemente una scappatoia e che in realtà non ci rispettiamo abbastanza, dovremmo amarci e rispettarci di più prima di ricorrere con tanta facilità al bisturi già a 15-16 anni,soprattutto in un'età così critica dove il corpo è in continuo mutamento e dove non si ha la maturità tale per compiere passi che sono "per sempre"...

mariabuonincontro ha scritto:Sul corriere della sera è stato pubblicato poco tempo fa un articolo che parlava dell'eccezionale intervento chirurgico a cui si è sottoposto il signor Riccardo Santini che gli ha permesso di riacquistare in parte la vista. Per il sessantenne toscano, ex fisioterapista dell'Asl e presidente dell'Unione italiana ciechi di Prato, è stato come realizzare il sogno di una vita conquistando un record: è il primo europeo con un occhio "bionico". Il 29 ottobre i medici gli hanno impiantato una sorta di microcomputer, chiamato Argus II, realizzato nei laboratori della Second Sight Medical Products in California e dotato di una mini telecamera, un microchip e una mini antenna. Da una microtelecamera montata sugli occhiali, le immagini sono trasmesse a un'antenna impiantata vicino al bulbo oculare. Da qui il sgnale visivo è inviato a un microchip appoggiato sul retro della retina le cui cellule trasmettono segnali al nervo ottico e di conseguenza al cervello. L'occhio bionico funzionerà a pieno regime fra un paio di mesi quando i 60 elettrodi del microchip saranno collegati. Allora finalmente Santini si troverà davanti a un mondo bianco e nero e potrebbe riucire a riconoscere le espressioni dei volti e i dettagli degli oggetti. Ho trovato molto interessante questo caso e ho ritenuto opportuno riportarlo in modo da condividerlo con gli altri. Penso che in questo caso le tecnologie come potenziamento risultino essere molto importanti perchè permettono di migliorare il nostro fisico. Chissà che un giorno queste tecnologie non riusciranno a far vedere anche il colore al signor Santini...per il momento gli basta vedere il viso della figlia in bianco e nero, un volto che dalla nascita aveva solo immaginato!

Non avevo letto questo articolo e mi colpisce molto. Queste sono le tecnologie che condivido perchè permettono di migliorare il nostro corpo ma soprattutto la nostra la vita.

A mio parere la tecnologia ha fornito un notevole contributo al miglioramento della qualità di vita delle persone e soprattutto di coloro che, o dalla nascita o in seguito ad incidenti, si sono ritrovati a dover affrontare la presenza di una menomazione permettendogli di continuare a vivere una vita “normale” .
Non condivido, ma sono d’ accordo anche alla chirurgia estetica quando e se riesce a migliorare la vita di quelle persone che si sentono a disagio a causa di qualche difetto con il quale non riescono a convivere e che gli procura un malessere interiore.
Credo quindi che la tecnologia un po in tutti i campi abbia dato il meglio di sé e abbia potenziato l’ uomo e reso meno problematici i suoi limiti e le sue debolezze e sono quindi d' accordo quando essa favorisce il miglioramento della condizione di salute, quando ci permette di potenziare le nostre abilità in maniera non troppo invasiva e quando viene utilizzata nei limiti e non come una mania, una dipendenza o come soddisfazione di un capriccio perché senza dubbio l’avanzare della tecnica sicuramente potenzia e sviluppa nell’individuo buone potenzialità di cambiamento e progresso.

Negli ultimi tempi la medicina ha fatto passi da gigante e non mi riferisco solo a quella estetica. Purtroppo però le persone tendono ad esagerare e ad arrivare a casi estremi.
Sinceramente avevo sentito parlare del caso Orlan ma non mi ero molto soffermata sulle sue ragioni. In un'intervista afferma: " Ho provato ad usare la chirurgia non per migliorare me stessa o per diventare più giovane, ma ho provato a lavorare sul concetto di immagine e chirurgia in altri modi, ho provato a riprodurre un'altra immagine". Io penso che questa artista sia molto coraggiosa, lei ha usato la chirurgia per vedere come questo potente strumento potesse non cambiare o migliorare ma anche stravolgere una persona. Detto ciò però vorrei sottolineare che accetto la sua posizione, ma non la condivido. La chirurgia estetica è uno strumento utile ma pericoloso, soprattutto in una società come la nostra in cui accettarsi diventa sempre più difficile ed il problema principale di ognuno è tendere ad un ideale di bellezza e perfezione troppe volte irragiungibile. Leggevo poco tempo fa sul giornale: Mamma botox regala alla figlia di 7 anni un buono per una liposuzione!! Io non so se ci rendiamo conto...il progresso va bene ma qui veramente stiamo esagerando!!

La chirurgia estetica è da condannare quando arriva ad essere ossessionante tanto da indurre le persone ad effettuare decine di interventi chirurgici che finiscono per essere pericolosi per la vita. Basti pensare all'ultimo caso emerso delle protesi al seno costituite da silicone cancerogeno che hanno messo in agitazione migliaia di donne inconsapevoli di aver impiantato nel proprio corpo materiale nocivo.In ogni caso se si decide di effettuare interventi di chirurgia estetica bisogna affidarsi a mani esperte, competenti ed oneste per evitare di incorrere in errori, a volte, irrimediabili e che possono deturpare il corpo ed in particolare il viso.

La bellezza non è nel viso,la bellezza è nella
luce del cuore.(K Gibran)

Non mi sono mai sottoposta ad una operazione di chilurgia estetica, ma c'è anche da dire che forse la penso così solo perchè non c'è alcuna parte del mio corpo che cambierei.
Non condanno chi è disposto a qualsiasi cosa pur di avvicinarsi alla perfezione anche perchè ci sono persone che non vivono bene con se stesse, che il loro aspetto non le fa sentire amate, in quel caso la chilurgia l'accetterei anche se non concordo.

credo che la chirurgia estetica vada usata con moderazione,ovvero non solo perchè si vuole seguire la moda o soltanto perchè si vuole correggere qualche difetto.Bisogna farlo con cognizione di causa,o se è veramente indispensabile,perchè credo che non esista solo la bellezza estetica,ma ciò che rende speciale una persona è il suo carattere.

per quanto mi riguarda ritengo che la tecnologia quando serve a migliorare la vita delle persone è un elemento che fa onore sia alla scienza, sia all'intera umanità, poichè oltre a migliorare la qualità della vita, serve anche ad allungare l'aspettativa di vita; la tecnologia con i suoi sempre nuovi strumenti migliora la vita di milioni di persone donando per esempio delle gambe artificiali a chi le proprie le ha perse, o addirittura sostituendo un cuore mal funzionante con un cuore meccanico perfettamente funzionando, donando così alla persona a cui è stato installato, la possibilità di continuare questa fantastica avventura chiamata vita!

Io sono contro la chirurgia estetica, se questa serve per migliorare un corpo che ormai invecchia o che presenta una ruga di troppo. Ci sono casi in cui questa aiuta per risolvere problemi davvero gravi e allora si che bisogna usarla. Personalmente non mi sottoporrei mai ad un intervento chirurgico. Ho paura dell'intervento in sè e soprattutto delle conseguenze che esso può portare. Sono molte le persone che conosco e che hanno fatto ricorso alla chirurgia estetica per migliorare il proprio corpo. Non le giudico perchè non sono nella condizione di farlo. Però credo che l'estetica non sia tutto nella persona. Ognuno di noi ha delle qualità che dimentica un pò troppo spesso.
Marika Zobel

Orlan si ritiene un artista che opera sul proprio corpo... Ha subito svariati interventi che hanno cambiato il suo aspetto per ben 9 volte...
Se ciò si può chiamare arte o no, io non posso giudicare perché non sono molto competente, posso dire che non sono d'accordo, ma se questa è la sua vocazione verso l'arte è sta bene nel farlo e soprattutto dopo averlo fatto, faccia pure!
I VARI CAMBIAMENTI DI ORLAN-----> http://thestylectures.blogspot.com/2012/01/gaga-vs-orlan.html


Al contrario ritengo che una chirurgia estetica, eseguita per un futile motivo (ritocchi, lifting, protesi abbellenti su un corpo già perfetto), non sia buona...ma che sia giusta o meno lo potrà decidere solo chi sente la necessità di farla.

Ma la chirurgia estetica non è solo questo! chi la pratica ha anche la possibilità di cambiare in meglio la vita di molte persone che purtroppo soffrono di malattie deformanti o che hanno subito ferite deturpanti, e che hanno come loro unica via la C.E..

Alla luce di questi tre versanti della C.E. non posso affermare che sia buona o cattiva ma solo che ognuno è padrone di gestire il proprio corpo come meglio crede basta che lo faccia con moderazione e lucidità perché l'eccesso e la vanità possono portare al esasperazione di tutto.

Sono favorevole alla chirurgia plastica,grazie ad essa molte persone hanno potuto migliorare le loro condizioni di vita, come nel caso di persone nate con disabilità, oppure nei casi di tumori, incidenti ecc...In fondo non ci trovo niente di male a voler modificare qualcosa del proprio corpo, soprattutto quando questo inizia a diventare un vero e proprio complesso.Essa però dovrebbe essere usata con moderazione, evitando di diventare schiavi di essa.

MONTELLA TONIA

PERSONALMENTE NON SONO CONTRO LA CHIRURGIA ESTETICA SE E' NECESSARIA E SE UTILIZZATA PER FINI TERAPEUTICI.MA TUTTAVIA NON CRITICO LE PERSONE CHE RICORRONO ALLA CHIRURGIA PER FINI ESTETICI,IN QUANTO OGNUNO E' LIBERO DI FARE DELLA PROPRIA VITA CIO' CHE RITIENE PIU' GIUSTO ...

PERSONALMENTE NON SONO CONTRO LA CHIRURGIA ESTETICA SE E' NECESSARIA E SE UTILIZZATA PER FINI TERAPEUTICI.MA TUTTAVIA NON CRITICO LE PERSONE CHE RICORRONO ALLA CHIRURGIA PER FINI ESTETICI,IN QUANTO OGNUNO E' LIBERO DI FARE DELLA PROPRIA VITA CIO' CHE RITIENE PIU' GIUSTO ...

Non sono contraria alla chirurgia estetica, in quanto il progresso della scienza ha reso possibile il risolversi di numerose problematiche e soprattutto ha permesso il miglioramento delle condizioni di vita di molte persone.
Sono invece contraria a tutti quegli interventi estetici fatti senza giudizio o moderazione infatti, non sono pochi i casi in cui le persone sono pentite dei "RITOCCHI" fatti. Non è sbagliata la chirurgia ma l'abuso che le persone ne fanno.
MARIA LUCIA FONTANA

La chirurgia estetica si occupa di correggere e migliorare difetti ed imperfezioni fisiche ed estetiche, ristabilendo armonia ed equilibrio, sia nelle proporzioni del corpo sia a livello psicologico, aumentando la propria autostima e la sicurezza sia con se stessi che verso gli altri...
Concetta Francese

Sono del parere che le tecnologie abbiano contribuito a migliorare il benessere di molte persone con handicap. Al contempo hanno aiutato altre persone, che pur non avendo un handicap, avevano un difetto fisico che le rendeva infelici. In entrambi i casi non bisogna abusarne!