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Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe


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    9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

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    veronicavalentino


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    9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio) - Pagina 6 Empty Re: 9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

    Messaggio  veronicavalentino Mer Feb 01, 2012 1:18 pm

    La chirurgia estetica può essere una soluzione a diversi problemi,ma sicuramente non condivido la facilità con la quale al giorno d'oggi si ricorre alla chirurgia,anche solo per una piccola ruga...proprio qualche giorno fa in tv ho sentito una frase dell'attrice Anna Magnani che mi ha particolarmente colpita e che dovrebbe farci riflettere;l'attrice rivolgendosi alla sua truccatrice disse:le rughe non coprirle che ci ho messo una vita a farmele venire!!!
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    9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio) - Pagina 6 Empty Re: 9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

    Messaggio  tiziana iazzetta Mer Feb 01, 2012 1:38 pm

    molto spesso si incontrano persone che affermano di aver fatto ricorso a qualche rimedio di chirurgia plastica per modificare il loro aspetto fisico.
    ritoccare il proprio corpo solo per apparire più belle e sexy, è inaccettabile in quanto sottoporsi a questi tipi di trattamenti richiede anche giorni si sofferenza, penso quindi che non ne valga la pena.
    condivido invece l'idea di dover ricorrere a questi tipi di interventi quando gli stessi aiutano le persone a vivere meglio.
    orecchie a sventola, naso pronunciato, seno troppo esagerato fanno vivere situazioni imbarazzanti, è meglio quindi intervenire affidandosi a mani esperte migliorando con la qualità la propria vita.
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    9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio) - Pagina 6 Empty 9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

    Messaggio  tiziana iazzetta Mer Feb 01, 2012 1:38 pm

    molto spesso si incontrano persone che affermano di aver fatto ricorso a qualche rimedio di chirurgia plastica per modificare il loro aspetto fisico.
    ritoccare il proprio corpo solo per apparire più belle e sexy, è inaccettabile in quanto sottoporsi a questi tipi di trattamenti richiede anche giorni si sofferenza, penso quindi che non ne valga la pena.
    condivido invece l'idea di dover ricorrere a questi tipi di interventi quando gli stessi aiutano le persone a vivere meglio.
    orecchie a sventola, naso pronunciato, seno troppo esagerato fanno vivere situazioni imbarazzanti, è meglio quindi intervenire affidandosi a mani esperte migliorando con la qualità la propria vita.
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    9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio) - Pagina 6 Empty Re: 9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

    Messaggio  Martina Pirone Mer Feb 01, 2012 2:47 pm

    [quote="Tiziana Piscitelli"]La mia posizione in merito alla chirurgia estetica è particolarmente instabile.
    Da un lato sono più che favorevole se a farne ricorso sono persone con malformazioni evidenti presenti dalla nascita o in seguito ad incidenti,allo stesso tempo sono favorevole nel caso in cui i soggetti che vi si sottopongono, riscontrano "difetti" tali da non farli sentire a proprio agio o vivere serenamente.
    Mi rendo conto che molte persone hanno difficoltà a convivere con un determinato "difetto" tanto da non riuscire quasi a rapportarsi con gli altri, cadendo in un profondo stato di depressione.
    Molto spesso mi è capitato di vedere un programma sul canale real time "My shocking body" in cui vi sono persone che, dopo un appropriato consulto medico e psicologico decidono di sottoporsi ad interventi, talvolta anche molto rischiosi, per riuscire ad affrontare con serenità le proprie giornate e a convivere col proprio aspetto.
    Appoggio anche coloro che si sottopongono ad interventi chirurgici per cambiare una sessualità che non riconoscono.
    Se tutto ciò favorisce il benessere fisiologico e psicologico ben venga.
    Sono contraria alla chirurgia nel caso in cui la si usa solo per capriccio, "per togliersi uno sfizio" o per apparire più giovani.
    Sottoporsi a degli interventi di chirurgia plastica (che hanno i rischi e le possibili complicanze di tutti gli interventi chirurgici) per nascondere piccoli difetti del proprio fisico e apparire "perfetti" mi sembra assurdo, senza contare che le persone "rifatte" (come le donne che si sottopongono all'intervento per aumentare la taglia di seno, che si rifanno le labbra, alzano gli zigomi etc.) sembrano così artificiali da sembrare di plastica.

    Tiziana Piscitelli


    Sono completamente d'accordo con te Tiziana!...anche io appoggio pienamente la tua opinione relativa all'uso della chirurgia per scopi quali: gravi malformazioni e problematiche fisiche che spesso hanno ripercussioni gravi sullo stato di salute degli individui; al tempo stesso non sono contraria all'uso della chirurgia semplicemente a scopo estetico, anche se personalmente non mi sottoporrei mai ad un intervento chirurgico per "ritoccare" qualcosa del mio corpo (ciò non perchè non lo ritenga neccessario, ma semplicemente per paura!). la vera domanda da porci a mio avviso è però questa: quanto realmente incidono i modelli di perfezione che la società odierna ci impone, e ancora, quanto incide la volontà e l'esigenza di essere perfetti agli occhi degli altri?...può tutto questo influenzare e alterare la percezione di ciò che si usa chiamare "difetti" e soprattutto il non sentirsi a proprio agio con il proprio corpo e con se stessi?
    a mio parere si!ci si sente inadeguati...ma rispetto a cosa??...in molti casi rispetto ad un canone di bellezza precostruito e preconfezionato a cui tentiamo di aspirare!
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    Messaggio  Luisa Severino Mer Feb 01, 2012 3:22 pm

    Come tutte le cose anche la tecnologia e l'evoluzione presentano i loro lati positivi e negativi. Da un lato può aiutare le persone affette da disabilità a vivere meglio, attenuando gli handicap, dall'altro, un suo abuso, può portare ad uno stravoilgimento completo del corpo. Quindi dare una risposta univoca alla domanda:
    " se dall'evoluzione si formerà davvero l'uomo tecnologico, quali ne saranno le conseguenze? " non è così semplice. Bisogna usare le tecnologie al fine di aiutare l'uomo a vivere meglio, senza farne un abuso e soprattutto senza superare certi limiti.
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    Messaggio  valentina.felace Mer Feb 01, 2012 3:38 pm

    Secondo il mio parere la chirurgia estetica è da considerarsi un vantaggio e uno svantaggio!!! vantaggio perchè in caso di incidenti o malformazioni può essere usata per scopi curativi. Mentre per quanto riguarda un caso di svantaggio la chirurgia estetica viene usata eccessivamente e in modo non appropriato.
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    9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio) - Pagina 6 Empty Re: 9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

    Messaggio  terzo catuscia samantha Mer Feb 01, 2012 3:38 pm

    riflessione studiata del testo "corpo tecnologie e disabilità"



    Leggendo e visionando i contributi delle colleghe mi sono resa conto che la tecnologia sì ci aiuta rendendo la nostra vita più semplice e meno faticosa ,ma allo stesso tempo ci sta trasformando.. Nei documentari che le colleghe ci hanno proposto sull’utilizzo o meno delle protesi per l’essere umano io penso che laddove le protesi sono d’aiuto all’uomo e ne completano una parte del corpo come nel caso di Pistorius o nel caso di donne che hanno subito l’asportazione di un seno a causa di un timore, allora ben vengano le protesi anche perché forniscono un valido aiuto psicologico. Le protesi che la professoressa ha trattato nel testo “corpo, tecnologie e disabilità” sono collegate alle tecnologie e possono essere ad esempio quelle collegate allo sport , alla disabilità o all’estetica. Nel testo infatti ci propone tre tipi di tecnologie: integrative, estensive e invasive. La tecnologia INTEGRATIVA è intesa come integrazione del corpo (un esempio nel campo della disabilità sono le protesi per lo sport), come miglioramento (cioè le protesi estetiche), come potenziamento e come sostegno. Le tecnologie integrative sono usate come un completamento di un organo o una parte del corpo mancante e nel campo della disabilità la tecnologia si presenta sotto forma di protesi come integrazione di una menomazione. Inoltre la prof. nel testo condivide l’idea di Naief Yehya che ritiene che la tecnologia deve essere intesa anche come potenziamento, come ad esempio le tecnologie bioniche, che consistono nell'inserimento di dispositivi e strumenti di controllo meccanico ed elettrici nel corpo destinati a riparare e migliorare il nostro fisico come ad esempio i pacemaker. Molto importanti sono anche le tecnologie abilitanti come gli ausili e il pc che possono ovviare ad alcune mancanze dovute a disabilità di tipo sensoriale, diventando prolungamenti delle funzioni del nostro corpo. Infine abbiamo la tecnologia come miglioramento ossia le tanto discusse protesi estetiche che tutte noi abbiamo commentato nei post precedenti, rifacendoci al caso Orlan e ai vari interventi di chirurgia plastica. Mi ha colpito molto il commento fatto dalla moglie di quel famoso chirurgo estetico di Beverly Hills che diceva “mio marito non mi lascerà mai perché può cambiarmi quando vuole”. E qui mio malgrado sono costretta a fare un commento che mi sarei risparmiata ed è “la personalità che è l’elemento che ci contraddistingue che fine fa se ci uniformiamo a quello che gli altri vogliono ?.
    Le tecnologie ESTENSIVE a differenza della tecnologia integrativa è intesa come ampliamento del corpo o come estensione dei nostri sensi. Secondo lo scrittore Jorge Luis Borges le tecnologie che usiamo quotidianamente come ad esempio il cellulare, il computer sono estensioni del corpo, ma fra i diversi strumenti dell'uomo il più stupefacente è il libro, inteso come estensione della memoria e dell'immaginazione. Anche Marshall MeLuhan, un grande studioso dei mezzi di comunicazione di massa, diceva che la tecnologia è diventata un'estensione del corpo e che con l’avvento delle tecnologie estensive si è venuto a formare quello che lui definisce “villaggio globale “ metafora con la quale ci vuole dimostrare come, con la grande evoluzione dei mezzi comunicativi ci si può mettere in contatto in tempo reale anche a grande distanza , ad esempio il telefono , le auto, i satelliti ecc. Inoltre con l’avvento di internet e del mondo virtuale si parla di AVATAR, un alter-ego virtuale ideato dall’uomo che ritroviamo ad esempio in videogiochi on-line come Second Life dove il confine tra reale e virtuale è molto sottile. Un altro fenomeno di rilevante importanza è quello della NET ADDICTION, ossia la dipendenza dal net, per cui il corpo si sente diviso tra avatar e reale. In riferimento all’atrofizzazione e potenziamento nel testo di Granelli “ Il sé digitale” l’autore ricollega il tentativo a superare i limiti dell’uomo con le nuove tecnologie viste come ESTENSIONI delle potenzialità umane. Il libro è un’ analisi sulla memoria, sullo sdoppiamento digitale, su come la tecnologia può potenziare o atrofizzare le capacità dell'uomo. Lo stesso GALIMBERTI sostiene che la tecnica è “l’essenza dell’uomo”, affermando che “la tecnologia nasce per potenziare le capacità umane o per rendere meno problematici i suoi limiti” egli però arriva a considerare come il discorso si complichi quando le capacità che vengono potenziate non sono solo corporali, ma anche mentali, in questi casi l’espansione di una funzionalità può portare all’atrofizzazione di un’altra. Capucci invece nel suo testo “il corpo tecnologico” vede lo sviluppo tecnologico come un acceleratore evolutivo, il corpo, nella sua totalità fisica, psicologica, biologica, è investito da questo processo tecnologico , comportando una ridefinizione del rapporto tra uomo e mondo, tra corpo e spazio esterno.
    Parliamo quindi anche di TECNOLOGIE INVASIVE: ossia quelle che invadono il corpo, l’uomo con le tecnologie invasive varca la soglia tra umano e macchina , creando il cyborg organismo metà uomo metà macchina , che integra elementi esterni cioè le protesi per espandere le funzioni del proprio corpo per molteplici ragioni. CAPUCCI ha parlato delle "inadeguatezze" che vengono compensate mediante la tecnologia, l'uomo si lascia invadere positivamente e piacevolmente da essa, parla di computer come cyborg pensando ad un cyber-organo, quando cioè l’uomo diventa una sola cosa con l’impianto elettronico (Avatar).Il corpo in futuro dovrà presumibilmente imparare a convivere con organi artificiali e protesi meccaniche con macchine in grado di ascoltarlo, toccarlo, osservarlo, esplorarlo in profondità e capacità di restituirne una visione sempre più perfetta, non si tratta più soltanto di usare gli artefatti tecnologici ma di ospitarli all’interno del corpo biologico. La tecnologia consentirebbe già oggi di impiantare microchip telefonici nel corpo umano fino a renderli invisibili e del tutto adeguati al corpo fino a non percepirli diversi da sé. L’americana Donna Haraway negli anni Ottanta ha ripensato la figura del Cyborg come simbolo dell’inesistenza della differenza tra uomo e donna, differenza che non aveva più motivo di esistere con l’ibrida identità del cyborg, diede così vita all’obiettivo cyber femminista che metteva in discussione gli schemi dei ruoli sessuali dicotomici a partire dalla liberazione da tutti i dualismi che avevano caratterizzato la nostra cultura . Tesi condivisa anche da Rosa Braidotti che contrariamente alle molte femministe che consideravano negativamente la tecnologia soprattutto perché veniva percepita coma una minaccia per il corpo e la differenza sessuale, riteneva che proprio la differenza sessuale bisognava portare nei mondi virtuali. L'immaginario della cybercultura ha generato anche nuove sperimentazioni artistiche, che lavorano sul tema delle mutazioni del corpo trasformato dalle tecnologie....la CYBER ART. Si tratta di manifestazioni e performance artistiche che si caratterizzano per l’utilizzo del corpo come mezzo di espressione . La prof. a lezione ci ha portato il caso Orlan considerata un artista che rappresenta con il suo corpo i criteri estetici standard della nostra società. Si è fatta impiantare artificialmente sulla fronte due bernoccoli come segno di lotta con gli attuali canoni estetici affinchè si parli di un nuovo corpo o di un nuovo corpo mutante.
    In conclusione riprendendo il discorso con cui ero partita ossia :protesi si o protesi no, dico non ci dimentichiamo che la chirurgia plastica e le protesi sono considerati elementi dell’essere cyborg, per questo motivo quando pensiamo di sottoporci ad un intervento di chirurgia plastica ( e mi riferisco a quella estetica) cerchiamo di non non farlo con troppa leggerezza, altrimenti finiremo per diventare dei mostri.
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    9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio) - Pagina 6 Empty Re: 9. Discussione teorica su CORPO E TECNOLOGIE (facoltativa) (chiude 3 febbraio)

    Messaggio  Luisa Severino Mer Feb 01, 2012 3:49 pm

    [quote="Angela Esposito"]Gentili colleghe e Professoressa...
    vorrei inserire l'articolo che ho letto sul giornale questa mattina, parla dell'ennesimo tipo di diversità, ma non ha niente in comune con i lab che ci sono stati proposti...volevo sapere cosa pensate voi di questa cosa...ma non so dove e come pubblicarlo...
    [color=red]



    Ho letto l'articolo che hai pubblicato. Ogni volta che sento queste cose sorge spontaneo chiedermi : "ma davvero siamo nel 2012??? ". Trovo assurdo che ancora ci siano casi di discriminazione, violenze verso persone che chiedono solo di poter esprimere la propria sessualità. Credo però che non si possa biasimare un genitore che si preoccupa per la propria figlia sedicenne, diverso è il cso di persone adulte che prendono delle decisioni in maniera consapevole. Per rispondere alla tua domanda non credo si possa parlare di "omosessualità e diversità"; è vero che è difficile per un omosessuale essere accettato, ma per fortuna non sempre è così.Forse è proprio questo che ancora ci manca: riuscire a vedere l'omosessuaalità non come qualcosa di diverso e lontano da noi.
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    Messaggio  Rosa Di Fraia Mer Feb 01, 2012 3:55 pm

    A mio avviso si può ricorrere alla chirurgia estetica nel caso in cui o per incidenti o malformazioni si ha la possibilità di miglioramenti quindi da un punto di vista terapeutico.Ma non sono d'accordo a ricorrere alla chirurgia solo per ritoccare dei "difetti" fisici come ad esempio l'aumento eccessivo del seno, e quindi un uso inappropriato di essa.
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    Messaggio  Giovanna Cestrone Mer Feb 01, 2012 4:04 pm

    Rileggendo la traccia della discussione, vorrei fare un riferimento a Granelli e al suo pensiero di tecnologia. Nel suo libro “il sé digitale”, affronta proprio questo problema chiedendosi se la tecnologia potenzi o atrofizzi le capacità dell'uomo. Potenzia senza dubbio le capacità dell'uomo in quanto gli concede la possibilità di fare di più impiegando minore fatica, “ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo”! La tecnologia è intesa come estensione della capacità umana ma non dimentichiamoci che si diventa facilmente succubi delle moderne invenzioni. Computer, cellulari, mezzi di trasporto, impianti nel proprio corpo, tutto frutto dell’invenzione umana e che, di conseguenza, senza l’uomo non riescono a funzionare ma l’uomo stesso sta male al solo pensiero di restarne senza! Più che chiedermi se la tecnologia potenzi o atrofizzi l’uomo e le sue capacità, ora mi sto interrogando su come quest’ultimo abbia potuto abituarsi e adattarsi a tali tecnologie arrivando al punto di non poterne più fare a meno! Question
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    Messaggio  alessia.devito Mer Feb 01, 2012 4:19 pm

    Penso che se usata coscienziosamente la chirurgia estetica può essere una risorsa. Ciò che è l'accanimento verso il raggiungimento di forme di perfezione allora ci troviamo davanti a persone che hanno bisogno di aiuto a volte inconsapevoli dei loro problemi.
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    Messaggio  MARIANGELA PORFIDIA Mer Feb 01, 2012 4:23 pm

    Ognuno di noi è libero di fare quello che vuole.La chirurgia estetica è una questione molto delicata,bisogna stare attenti ai rischi che essa porta.Io sono contraria alla chirurgia estetica,mi accetto per quella che sono.Non mi permetto di giudicare persone che ricorrono agli interventi chirurgici.Questi interventi secondo me dovrebbero essere fatti solo in caso di necessità non per essere "belli e perfetti".Perfezione non significa rifarsi le proprie parti del corpo.Una persona può farsi tutti gli interventi di questo mondo,ma dentro di sè è sempre la stessa,ha sempre i suoi stessi vissuti,le sue esperienze sono sempre le stesse.Io penso che dobbiamo accettarci per come DIO ci ha creati.
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    Messaggio  alessia.devito Mer Feb 01, 2012 4:32 pm

    Tra gli approfondimenti quello relativo a P.L. Capucci nella sua raccolta di saggi sul testo Il corpo tecnologico ritengo sia eccessivo quanto affermato da Stelarc ovvero che nella società in cui viviamo e ancor di più in quella del futuro il corpo umano risulta obsoleto.
    Ritengo che le nuove tecnologie siano importantissime per il nostro futuro, ma non che debbano condizionarlo a priori.
    Alessia De Vito
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    Messaggio  cristinamallardo Mer Feb 01, 2012 4:32 pm

    Nel corso della mia vita ho assistito alla rapida diffusione della tecnologia, nel giro di pochi anni, tv, telefono e computer. E ognuno di questi oggetti ha avuto un significato importante per me. Il telefono mi riportava, finalmente, la voce di mio fratello lontano di casa per il lavoro, il computer ha segnato l'inizio della mia esperienza all'Università, quando ancora incapace di capire la differenza tra word, internet e altro mi accingevo a stilare la mia prima tesi di laurea.La tecnologia ha cambiato e accompagnato la mia vita, e quella di tutti noi.Molte ripetono che mai e poi mai userebbero la chirurgia per qualche ritocchino...eppure tutte noi ci nascondiamo. C'è chi lo fa dietro alle labbra a canotto e chi dietro ad un computer fingendodo di essere chi non è.Scusatemi se non condivido chi demonizza o giudica. Ogni giorno torturiamo il nostro corpo in molti modi, però poi ci scandalizziamo se qualcun altro lo fa apertamente portando i segni evidenti di quel cambiamento. Ognuno di noi indistintamente cerca la perfezione, ed ognuno lo fa in modo diverso, il problema, credo, non sia solo il gesto, ma il significato che noi gli attribuiamo. Se rifarsi il seno serve a sentirsi più bella della vicina di casa e allora la nostra vita sarà ancora più vuota, invece se cambiare il proprio aspetto ci consente anche di cambiare quello che c'è dentro di noi, di migliorare il rapporto con la nostra anima allora di si, benga venga la chirurgia estestica, magari ci servirà a risparmiare soldi dallo psicologo! A parte gli scherzi, vorrei chiedere atutte se qualche volta guardandodvi allo specchio vi siete chieste che quella persona che vedete siete proprio voi...e quella la vostra anima? Spesso la mia anima mi dice che quello non è il mio corpo, a voi vorrei scappare da questo involucro che gli altri vedono, non basta dire che conta l'intelligenza , la simpatia ,ecc e che un giorno da vecchie sarà quello che ci resterà. Al mondo non siamo soli, e quello che vedono gli altri conta parecchio, perchè noi siamo quello che gli altri vedono di noi, il nostro essere reale è nascosto e nessuno ci conosce alla perfezione, spesso nenche noi stessi ci conosciamo profondamente.Allora vi prego di non condannare nessuno perchè io lo dico senza vergognarmi che qualche volta ho pensato alla chirurgia per ridurmi qualcosa, ma non lo farei solo per paura dell'operazione e non per altro. Io credo che non bisogna fare cose nuove, ma bisogna fare nuovi se stessi arricchendo la propria anima , il proprio spirito, ma questo avviene solo se siamo in pace con noi stessi, ed essere in pace con se stessi è un lavoro molto faticoso.
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    Messaggio  giuseppinapetrillo Mer Feb 01, 2012 4:36 pm

    Da lunghissimo tempo il corpo umano conosce l'inserimento al suo interno di materiali diversi per curarlo o ripararlo: pacemakers, impianti di silicone, uso del titanio nel caso di fratture appartengono ormai alla casistica quotidiana.Un libro americano, che descrive i diversi modi in cui si ricorre a queste sostituzioni o integrazioni di parti del corpo, ha come titolo "The Body Shop", che negli Stati Uniti è l'insegna dei negozi di pezzi di ricambio per le automobili, dunque, il "corpo come macchina". Oggi però siamo difronte ad un cambiamento qualitativo che, attraverso l'inserimento nel corpo di strumenti provenienti dal mondo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, mette in discussione l'autonomia stessa della persona. A differenza dei casi in cui si è portatori di un pacemakers o di una protesi di silicone, infatti, l'inserimento di un microchip può mettere il corpo in permanente collegamento con altre persone che possono identificarlo, controllarne lo stato di salute, seguirne i movimenti, modificare a sua insaputa le informazioni contenute nel suo chip. Così cambia lo statuto personale e sociale del soggetto. Può essere sempre "online", divenire una "networked person", una persona permanentemente in rete, configurata in modo da emettere e ricevere impulsi che consentono di rintracciarne e ricostruirne condizioni fisiche e mentali, movimenti, abitudini, modificando così senso e contenuti della sua autonomia. Si è difronte ad un cambiamento della natura stessa del corpo che, modificato tecnologicamente, diverrebbe in questo senso post-umano. Tutti i cambiamenti, storicamente, portano nuove soluzioni per vecchi problemi, ma anche nuovi problemi. E la mia concezione è che l'innovazione accresce un sistema di possibilità e aspettative. La tecnologia è ciò che noi siamo capaci di farne. Se si pensa alle "tecnologie abilitanti" (F.Briganti) è questo, a mio avviso, uno degli utilizzi che può essere individuato come risvolto sociale. Paradossalmente c'è chi (disabile) è nella condizione di dover integrare il proprio corpo (esempio: Pistorius) per svolgere azioni e chi, invece le svolge prescindendo dalla proprio identità biologica, infatti, sono sempre più numerose le cose che facciamo senza essere fisicamente presenti, avvalendoci di un corpo virtuale.


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    annamariapuocci


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    Messaggio  annamariapuocci Mer Feb 01, 2012 4:43 pm

    Stefania De Lucia ha scritto:Non ho mai condiviso la scelta delle persone di ritoccare il proprio corpo solo per fini estetici. Ma perchè bisogna farsi iniettare una sostanza, per giunta tossica, solo per togliere le zampe di gallina ai lati dell'occhio? Perchè rischiare l'esplosione di una protesi al seno, o rendere le labbra dei galleggianti da spiaggia? Capisco tutta la questione dello stare bene con se stessi, ma sfido chiunque a dire, dopo che è passata l'euforia iniziale, che si sente più felice o se la vita va meglio sono per una taglia in più di reggiseno. Io vivo questi interventi come delle intrusioni, come delle violenze al corpo con cui siamo nati (ovviamente parlo per chi ricorre agli interventi per vezzo o per "moda").
    Ma nella vita non ci sono già tante sofferenze e tanti guai? Perchè sottoporsi ad una operazione chirurgica vera e propria senza motivi seri per la salute?

    Vi è mai capitato di assistere in tv ad interventi di chirurgia plastica? E' uno strazio vedere quel martello che rompe il naso o tutti quei tagli per una protesi al seno. Sono solo io che la penso così o c'è qualcun'altro che condivide la mia posizione?


    concordo pienamente con ciò che afferma stefania.
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    Messaggio  Luciana Palumbo Mer Feb 01, 2012 4:46 pm

    Abbiamo discusso di 'corpo e tecnologia' , di quanto le tecnologie stanno diventando prolungamenti della nostra vita. Potremmo parlare anche di 'anima e tecnologie'
    http://www.leggo.it/news/mondo/ecco_la_mia_pistola_ultimo_tweet_di_una_17enne_prima_di_suicidarsi_foto/notizie/162842.shtml
    Purtroppo in maniera drammatica sempre più adolescenti stanno chiedendo aiuto (vogliamo ricordare il ragazzo vittima di bullismo?) tramite internet, nella morsa di un fenomeno al quale è difficile dare una spiegazione.
    Internet, le tecnologie, ti ascoltano, non giudicano,ma al tempo stesso non rispondono, non aiutano.
    Quante grida d'aiuto ci arrivano, spesso deridiamo numerose situazioni perchè a fare una denuncia è 'solo' un ragazzino o una ragazzina, il fenomeno Youtube è impressionante, ragazzine che si filmano e ragazze più grandi che fanno video dove imitano, si prendono gioco di bambine. Il bullismo è anche questo.
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    Messaggio  annamariapuocci Mer Feb 01, 2012 4:50 pm

    Ritengo che la chirurgia estetica sia da approvare solo dal punto di vista terapeutico. Non la condivido nel caso in cui si vogliano ritoccare dei difetti fisici che impediscono di star bene con se stessi, di stare a proprio agio insieme agli altri, perchè le piccole imperfezioni presenti in tutti noi sono caratteristiche speciali che ci rendono unici.

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    Messaggio  Francesca Gravina Mer Feb 01, 2012 5:47 pm

    Sono contraria alla chirurgia estetica per modificare il proprio corpo/aspetto solo per capriccio e cioè eliminare rughe o rifarsi il naso e cose del genere,io non mi sottoporrei mai ad un intervento chirurgico per migliorare il mio aspetto,ma penso sia utile nel momento in cui si intende risolvere un problema che può diventare una barriera per riuscire a correlarsi con la società.
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    Messaggio  raffaellatesoro Mer Feb 01, 2012 5:48 pm

    Cosa si intende per tecnologia... come sappiamo oggi la tecnologia regna nella nostra vita. A mio avviso, la tecnologia è ciò che permette di migliorare la qualità di vita di una persona, e per "migliorare" non intendo dire modificare il proprio corpo per vedersi più belli con un ritocco al seno o al viso, ma faccio riferimento alle tecnologie che permettono di "riparare" malformazioni evidenti presenti nei bambini sin dalla nascita.
    Durante il corso abbiamo parlato di tre tipi di tecnologie: integrative, le quali vanno ad integrare il corpo, intese sia come miglioramento (nel caso delle protesi estetiche), sia come potenziamento(protesi organiche, come quelle sportive) e come tecnologie abilitanti che permettono di acquisire della bilità nonostante la condizione di disabilità. Le tecnologie estensive, invece sono intese come ampliamento del corpo, parliamo di telefoni (come estensione dellavoce), del libro come estensione dell'immaginazione e della memoria. Infine ci sono le tecnologie invasive, intese come una vera e propria invasione del corpo, è il caso del cyborg.
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    Messaggio  Ermelinda Di Girolamo Mer Feb 01, 2012 6:22 pm

    «Il punto
    non è cercare
    una sorta
    di natura
    incontaminata ma
    piuttosto stabilire
    quali tecnologie
    utilizzare,
    a quali fini e con
    quali regole»


    La discussione sul corpo e le tecnologie va affrontata con molta cautela, in quanto si tratta di un discorso molto ampio che facilmente può indurci ad esprimere giudizi affrettati soprattutto in merito alla questione: è giusto o non è giusto che le tecnologie diventino parte integrante delle nostre vite?
    Di quali tecnologie parliamo?
    • TECNOLOGIE INVASIVE
    • TECNOLOGIE ESTENSIVE
    Le prime fanno riferimento all’uso di impianti; le seconde fanno invece riferimento all’uso del telefono, del corpo virtuale, del corpo tecnologico, di avatar e identità in rete.
    Sempre più spesso si tende ad affibbiare alla tecnologia un ruolo quasi “malefico”, senza considerare che oramai tutta la nostra esistenza è condizionata dall’uso delle tecnologie. Esse si evolvono sempre più e non sono più loro ad adeguarsi a noi, bensì siamo noi che ci aggiorniamo, studiamo e ci adeguiamo per stare al loro passo. Oramai l’uomo è stato superato dalla tecnologia e per molti versi si è alienato in essa. Parlo ad esempio degli avatar che conducono una vita parallela alla nostra in rete, riproducendo un mondo che tutto sembra tranne che surreale. Si! Perché oramai trascorriamo più tempo in rete che in piazza, più tempo in chat che a chiacchierare “faccia a faccia” con i nostri amici. In realtà non mi sento di demonizzare le tecnologie, ma di condannare l’uso che troppo spesso se ne fa. Come afferma Andrea Granelli, “la tecnologia va conosciuta e utilizzata con maturità, bisogna poterla dominare, altrimenti sarà lei a dominare noi”.
    Per quanto riguarda invece le tecnologie invasive, quelle che vengono viste come “invasione del corpo”, che generano i cosiddetti cyborg, ritengo che sia necessario discernere tra i vari tipi di applicazione di cui parliamo. Se consideriamo l’uso dei pacemaker o di altri supporti utilizzati in medicina per salvare la vita, o comunque migliorarla è un discorso; ben altro è parlare dell’uso della tecnologia come strumento per “meccanizzare” il corpo umano. Nel primo caso ritengo sia fondamentale che si progredisca nella ricerca, in quanto si tratta di un settore che ha come finalità principale quella di migliorare le nostre condizioni di vita ma, nel momento in cui questa strada viene deviata nel tentativo di creare dei cyborg e di violare quella che è la nostra natura, allora dico che è sbagliato! La tecnologia deve restare un supporto utile alla nostra vita, basta utilizzarla con coscienza.
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    Messaggio  NatalinaReccia Mer Feb 01, 2012 7:17 pm

    Nel corso degli anni la tecnologia ha fatto passi da gigante anche nell'ambito della disabilità. Molti anni fa era infatti impensabile che si potesse migliorare la vita di una persona, che in seguito a gravi malattie o incidenti, era destinata a trascorrere la propria vita da disabile senza poter avere la possibilità di migliorarla. Oggi, invece, tante sono le tecnologie che si hanno a disposizione basti pensare che si può addirittura fare sport grazie alle protesi integrative come nel caso di Pistorius e tanti altri atleti, con le quali possono partecipare alle Paralimpiadi. Si hanno inoltre a disposizione altri tipi di protesi come quelle estensive (computer, telefoni)che danno la possibilità anche a soggetti con disabilità più gravi, come i paraplegici, di poter comunicare. Le protesi estetiche, invece, sono utilizzate per migliorare il proprio corpo ma spesso queste protesi vengono usate anche non per esigenze fisiche concrete ma prevalentemente per motivazioni estetiche. Quindi queste tecnologie sono utili supporti per la vita purchè usate con moderazione e in casi di effettiva necessità.

    Natalina Reccia
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    Messaggio  NatalinaReccia Mer Feb 01, 2012 7:27 pm

    Riguardo alla chirurgia estetica sono del parere che è utile quando serve per migliorare piccoli difetti, se questi rendono la persona insicura e con complessi.Non condivido quando essa diventa un'ossessione tanto da trasformare il proprio aspetto fisico, perchè in fondo l'importante è "essere e non apparire".
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    Messaggio  alessialandino Mer Feb 01, 2012 7:28 pm

    Riflessioni.
    "La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo? è questa la domanda che si pone Granelli nella premessa del suo libro "Il sé digitale". Non è facile rispondere a questo quesito, certo è che qualsiasi tecnologia è stata inventata sicuramente per migliorare la vita dell'uomo, per garantirgli una qualità della vita migliore. La tecnologia nasce per superare i limiti dell’uomo o meglio per sviluppare la capacità dell’uomo. Granelli nel suo testo ricollega il tentativo di provvedere a superare i limiti dell'uomo con le nuove tecnologie viste come estensioni delle potenzialità umane. Inoltre la tecnologia è ormai un processo culturale, è insita in noi, come faremmo oggi a non avere le tecnologie, esse sono implicite nel nostro modo di vivere, entrano a fare parte della nostra cultura.
    Prendendo spunto da Capucci che si chiede quale sia il rapporto tra corpo e tecnologie, mi viene in mente un paradosso: da un lato il corpo umano puo' diventare sempre piu' "artificiale", dall'altro le macchine assumono espressioni sempre piu' "naturali". L’uomo attraverso la tecnologia cerca la perfezione, la macchina mira alla perfezione assomigliando sempre più all’uomo.
    Maria Santoro
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    Messaggio  Maria Santoro Mer Feb 01, 2012 7:36 pm

    Non ho nulla in contrario ai rimedi che aiutino a mantenersi sani e in forma (il fitness e la corretta alimentazione sopra ogni altro)... tra questi annovero anche i trattamenti estetici, a patto che non entri mai in ballo il bisturi. Questo perché credo che la chirurgia estetica rappresenti una pericolosa contraddizione: è vero, si può e si deve ricorrere alla chirurgia per "guarire", ma è bene ricordare che il bisturi non può guarire l'anima, il disagio interiore, l'impossibilità di accettarsi come si è, con gli anni che passano e i chili che vanno e vengono, lasciando sul corpo gli inesorabili segni della nostra "storia".

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