psicopedagogia2011

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Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  giuseppinapetrillo Mar Dic 27, 2011 6:21 pm

    A mio parere la visione di questi video scuote la sensibilità di chiunque, ma non di chi è di dovere vista l'amara realtà.
    Si parla tanto di integrazione/inclusione sociale dei soggetti disabili, eppure continuano ad esistere ostacoli handicappanti e,
    l'ambiente non favorisce l'autonomia di queste persone che continuano a vivere disagi e a confrontarsi continuamente con la "normalità".
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  simonabalestrieri Mar Dic 27, 2011 6:58 pm

    Guardando i tre video ci si rende conto come cambiando il proprio punto di vista e assumendo quello di un disabile tanti sono gli impedimenti che rendono difficile o meglio impossibile la loro autonomia e dunque una vita normale. Barriere architettoniche non solo in strada, ma anche nei mezzi pubblici, in casa, nei pubblici uffici.
    Appare evidente come tutto sia calibrato su persone normodotate, ciò non comporta altro che l'emarginazione e l'esclusione di queste persone dalle azioni normali e quotidiane che tutti noi compiamo.
    Sono una neo-mamma e da quando utilizzo il passeggino per muovermi con il mio bambino mi sono resa conto delle tante difficoltà che incontro quando sono sola, talvolta quando mi sono trovata in difficoltà e mi sono guardata intorno ho trovato l'indifferenza della gente presa dai ritmi frenetici che la vita oggi ci impone.

    LA MIA GIORNATA TIPO:
    Vivo a Napoli nel quartiere di Pianura
    6:00 Mi alzo e prendo il mio bambino dalla culla per allattarlo e dopo mi riaddormento
    8:00-10:00 Mi alzo e vado in cucina per fare colazione, poi vado nel bagno e dopo essermi vestita prendo il mio bambino per vestirlo
    10:15 Io e il mio bambino usciamo di casa per andare all'università.
    Abito al 2° piano e non c'è l'ascensore, quindi sono costretta a prendere in braccio il passeggino con il bambino e scendere giù per le scale; inoltre per scendere dal mio portone ci sono quattro gradini.
    Per andare a prendere il treno della Circumflegrea devo attraversare la strada che è composta da due carreggiate divise da uno spartitraffico, presente anche in prossimità delle strisce pedonali, per giungere ad una fermata dell'autobus necessario per prendere il treno della Circumflegrea
    10:30 Prendo il treno e giungo a Montesanto
    10:45 Prendo la funicolare per arrivare al Corso Vittorio Emanuele
    10:55 Arrivo al Corso Vittorio Emanuele e poichè l' autobus passa con scarsa frequenza percorro la strada a piedi per arrivare all'Università Suor Orsola.

    .....e se dovessi muovermi con la sedia a rotelle....

    La prima difficoltà sarebbe legata al bagno in quanto devo salire un gradino per fare la doccia.
    Il mio condominio non ha l'ascensore nè il montacarichi, quindi il problema sarebbe scendere le scale e per giunta con in braccio il bambino.
    Quando attraverso la strada devo stare attenta poichè il traffico veicolare non è regolato da un semaforo e lo spartitraffico è privo di scivolo;
    dopo aver attraversato la salita sul marciapiede mi è impedita dalle auto in sosta, per salire sull'autobus devo chiedere aiuto per sollevare la sedia a rotelle in quanto l'autobus non consente un'agevole salita,
    giunta alla stazione Circumflegrea che pur munita di ascensore questa molto spesso è guasta e le scale mobili funzionano solo in salita e non vi è alcun montacarichi per sedie a rotelle, prendo il treno e giunta a Montesanto agevolmente prendo la funicolare e arrivo al Corso Vittorio Emanuele. Vado sulla fermata e aspetto invano l'autobus allora decido di percorrere la strada sulla sedia a rotelle, ma non riesco a farlo sul marciapiede in quanto sopra di esso ci sono le auto parcheggiate che stringono il passaggio e in alcuni punti sono costretta a camminare in strada, giungo all'Università Suor Orsola che dotata di ascensori e montacarichi raggiungo con faciltà le aule escluse quelle situate nella parte più antica della struttura Universitaria.
    SIMONA BALESTRIERI


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  cristinadacunto Mar Dic 27, 2011 7:59 pm

    Dai filmati visionati si può evincere come ancora oggi, nonostante siano stati fatti passi importanti in direzione migliorativa, le problematiche legate alle difficoltà di spostamento delle persone con invalidità deambulatoria siano ancora un limite che impedisce loro di godere pienamente dei servizi che la società mette a disposizione dei cittadini. Questo anche perchè poco radicata è la sensibilità collettiva nei confronti dei problemi delle " minoranze". In molti casi l'ostacolo è determinato dalle barriere architettoniche strutturali che impediscono materialmente l'accesso e l'utilizzo delle strutture, in altri casi dove la progettazione è intervenuta per alleviare questi disagi l'impedimento è causato dai comportamenti maleducati dei cittadini che poco si preoccupano delle difficoltà altrui.


    L' OROLOGIO

    La mia giornata tipo quando vado all'università

    5.10 mi sveglio, vado in cucina per fare colazione, vado in bagno, faccio la doccia, torno in camera per vestirmi
    6.00 esco di casa, salgo in macchina per raggiungere la stazione, scendo dalla macchina, percorro il sottopassaggio, raggiungo i binari, salgo sul treno
    7.00 scendo ad una stazione intermedia e risalgo sulla coincidenza per Napoli
    7.40 arrivo nella stazione e raggiungo la fermata dell'autobus, salgo sull'autobus
    8.20 arrivo all'università, seguo i corsi
    16.30 esco dall'università e faccio a ritroso il percorso della mattina impiegando quasi sempre gli stessi tempi ed utilizzando gli stessi mezzi
    19.00 arrivo a casa, faccio la doccia, ceno, guardo la televisione
    23.30 vado a dormire

    ECCO COME SAREBBE PER UNA PERSONA SULLA SEDIA A ROTELLE...

    I STOP: per andare in cucina è necessario salire uno scalino
    II STOP: il bagno di casa mia è angusto, non consentirebbe il passaggio di una sedia a rotelle
    III STOP: per uscire di casa devo scendere due scalini
    IV STOP: per raggiungere i binari devo salire oppure scendere due rampe di scale a seconda dell'ingresso scelto per l'accesso in stazione; devo salire sul treno quasi sempre sprovvisto di pedana rotabile
    V STOP: per prendere la coincidenza devo scendere dal treno ( non vi sono pedane ), scendere una rampa di scale, salire una rampa di scale, risalire su un altro treno ( non vi sono pedane)
    VI STOP : giunta alla stazione devo nuovamente scendere più rampe di scale
    VII STOP: per raggiungere la fermata devo percorrere un tratto di strada lungo il quale gli accessi per il superamento delle barriere architettoniche sono quasi sempre occupati da macchine in sosta; devo salire sull'autobus sprovvisto di apposita pedana.
    Identici ostacoli riscontro nel viaggio a ritroso verso casa e identici ostacoli si ripropongono nell'ambiente domestico.


    Ultima modifica di cristinadacunto il Gio Dic 29, 2011 1:30 pm - modificato 1 volta.
    Criscuolo Maria Assunta
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty OROLOGIO

    Messaggio  Criscuolo Maria Assunta Mer Dic 28, 2011 1:03 pm

    Descrivo la mia giornata-tipo per recarmi all'università, visto che nella maggior parte della settimana, tranne durante le feste sono lì. Smile
    Mi alzo alle 5,30 del mattino e già lì riscontro una barriera, visto che il letto è vicino al comodino e all'armadio e quindi si deve avere un buon senso dell'orientamento spaziale.
    Mi reco in bagno per i miei usuali bisogni e si riscontra un'altra barriera, dato che il bagno è di piccole dimensioni ed è provvisto di vasca da bagno e lavabo. La prima situazione che devi affrontare quando sei disabile è muoverti all'interno della tua stessa casa, non ancora adeguata alla vita di un disabile, bisogna così predisporla in modo condivisibile con gli altri abitanti della propria casa e sempre che le barriere architettoniche si possano rimuovere. Uno dei problemi più comuni è proprio la mobilità all'interno del bagno.
    Eliminando la vasca da bagno e con altri piccoli accorgimenti si può ruotare e manovrare la carrozzina, se c'è una disabilità delle gambe, come desidero, anche se il bagno è piccolo.
    In seguito mi vesto e questa è un'altra barriera, in quanto essere disabile prevede l'essere aiutati nel prendersi cura di sé e del proprio corpo; scendo giù al piano terra e faccio colazione: un'altra barriera, in quanto si devono scendere le scale, a chiocciola tra l'altro, poi recarsi in cucina, anche essa stanza piccola.
    Poi esco e prendo il pullman delle sei ad una fermata non distante da casa. Un'altra barriera dovuta ai mezzi pubblici.La mancanza di una macchina adattata di pedana costringe i familiari a prendere il portatore d'handicap di peso, con l'aiuto di almeno due uomini, e caricarlo nel sedile della macchina, tutto questo limita la possibilità di uscire e spostarsi in altre zone come le persone cosiddette "normali", questo comporta anni di segregazione in casa.
    Siccome impiego circa un'ora e tre quarti per arrivare a Napoli persiste un'altra barriera perché nel caso di iperattivi, per esempio, è difficile mantenere un'adeguata posizione sulla sedia del pullman.
    Arrivati a Napoli devo prendere la funicolare centrale e per arrivare a via Roma o prendo l'R2 o vado a piedi (quello che faccio quasi sempre pioggia permettendo). Magari ogni tanto prima di salire con la funicolare si potrebbe avere un bisogno di andare in bagno... altra barriera... Anche se da tanti anni esistono delle leggi per abbattere le barriere architettoniche (come la L. 104/92 e L. 162/98) continua ad essere concessa l'agibilità a nuovi locali pubblici e privati non a norma. Inoltre ancora i mezzi pubblici...
    Infine arrivati al corso, vado a piedi fino all'università.
    Per ritornare a casa, poi, ripercorro tutto al contrario... e si incontrano nuovamente le stesse barriere architettoniche.
    Marika Zobel
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Marika Zobel Mer Dic 28, 2011 4:56 pm

    COMMENTO AI TRE VIDEO
    i tre video denunciano una realtà davvero pessima. I soggetti con disabilità vengono visti come qualcosa di "inesistente". Tutto è pensato e creato per le persone normali senza nemmeno immergersi per qualche istante nei panni di una persona che vive la sua vita su una sedia a rotelle. Minuto dopo minuto la diginità di queste persone viene cancellata. Sono costrette a dipendere da qualcuno per un minimo spostamento nella società. E' una vera vergona. Crediamo di vivere in realtà avanzate ma non ci rendiamo conto che sono piene di barriere architettoniche.

    L'OROLOGIO
    Di seguito descrivo una mia giornata tipo:
    Ore 6:OO: mi sveglio, scendo dal letto e vado in cucina a fare colazione;
    Ore 6:30: vado in bagno per prepararmi;
    Ore 7:00: scendo di casa per andare all'università. Esco dal palazzo e vado alla circumvesuviana per prendere il treno direzione Napoli, pullman (R2) e funicolare;
    Ore 8:30: giungo all'università e seguo i corsi;
    Ore 13:30: pausa pranzo, vado al bar per comprare un panino;
    Ore 17:30: terminano i corsi e torno a casa con lo stesso percorso della mattina;
    Ore 19:00: sono a casa, mi lavo e mi rilasso un po con il pc;
    Ore 20:30: vado in cucina per la cena;
    Ore 22:00: finalmente vado a dormire.

    ...se dovessi muovermi con la sedia a rotelle....
    Ore 6:00: Mi sveglio. STOP non posso scendere dal letto e non posso andare in cucina, non c'è troppo spazio per muovermi;
    Ore 6:30: STOP il bagno è troppo piccolo non ci entro;
    Ore 7:00: STOP non posso uscire di casa c'è uno scalino e ho bisogno di aiuto.STOP non posso uscire dal palazzo c'è uno scalino troppo alto. STOP non posso percorrere la strada che mi porta alla circumvesuviana ci sono tutti marciapiedi privi di scivolo. Alla stazione prendo l'ascensore per arrivare ai binari. Arrivo a napoli STOP ci sono tutte scale per andare a prendere il pullman. Salgo sul pullman, arrivo alla funicolare per fortuna c'è un montascale;
    Ore 8:30: finalmente università e si seguono i corsi;
    Ore 13:30: pausa pranzo. STOP non posso salire al bar ci sono troppe scale;
    Ore 17:30: terminano i corsi e si torna a casa incontrando di nuovo le stesse difficoltà della mattina;
    Ore 19:00: Sono a casa. STOP non posso lavarmi e stare al pc. Non c'è molto spazio;
    Ore 20:30: STOP non posso andare in cucina per la cena. Non c'è spazio;
    Ore 22:30: finalmente vado a dormire. STOP non c'è spazio per la carrozzella accanto al mio letto.

    Facendo questo esercizio mi sono resa conto di quanti ostacoli potrei incontrare se fossi stata una persona disabile. Vivere nella casa attuale sarebbe per me praticamente impossibile. Un vero disastro!
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty laboratorio orologio

    Messaggio  valentinacarlino Mer Dic 28, 2011 5:23 pm

    Guardando questi video, si evince quanto le persone disabili, siano condannate ad una vera e propria condizione "d'invisibilità" politica-sociale.
    Infatti, da un lato, devono combattere le barriere architettoniche, che non permettono loro, di usufruire dei servizi che gli spettano;mentre dall'altro sono costretti a fronteggiare l'indifferenza quotidiana e i pregiudizi degli stessi cittadini.
    Io sono al settimo mese di gravidanza e in quest'ultimo periodo mi sto rendendo conto di quanto siano maleducate le persone,basti pensare che in metropolitana almeno che non sia stata io a chiederlo,nessuno mi ha mai ceduto il posto...
    posso,solo immaginare lontanamente, come possa sentirsi una persona costretta a stare su una sedia a rotelle.
    L'orologio:descrivo la mia giornata tipo quando scendo all' università
    Visto il mio stato mi alzo spesso durante la notte per andare in bagno
    ore 6.30 mi alzo faccio colazione
    ore7.00-10.00 svolgo le faccende domestiche,mi faccio la doccia,scendo
    ore10.30 arrivo in metropolitana a piedi,una volta arrivata al vomero prendo la funicolare che mi porta a corso v.emanuele cioè fuori all' università
    ore 16.30 dopo aver seguito i corsi,riprendo i mezzi pubblici facendo lo stesso percorso e ritorno a casa.
    Con una sedia a rotelle....

    Il primo ostacolo ci sarebbe nell' andare in bagno, dato che per entrare nella doccia bisogna salire uno scalino
    nell' androne del palazzo ci sono una serie di scale che una persona con una sedia a rotelle non potrebbe mai scendere in modo autonomo,dato che manca uno scivolo.
    Camminando per strada le difficoltà aumentano: i marciapiedi sono stretti ci sono macchine in sosta e il traffico non è veicolato da nessun vigile o semaforo.
    riesco a prendere la metropolitana e la funicolare,arrivati a corso V.Emanuele Per arrivare all' università, dato che ci sono le impalcature degli operai, si è costretti a camminare tra le auto in sosta e in movimento.
    Arrivo al Suor Orsola, ma non riesco ad arrivare nell'aula che si trova nella parte più antica, in quanto ci si può arrivare solo con le scale.
    Per tornare a casa incontro gli stessi ostacoli.
    Valentina Carlino




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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  edvige liguori Mer Dic 28, 2011 5:53 pm

    1)Ore 7 sveglia e bagno------> non potrei farlo perché nel mio bagno c’è un gradino
    2)Ore 7 30 colazione
    3)Ore 8 scendo e mi incammino verso la metropolitana per andare all università-------> non potrei perché nel mio palazzo ci sono ascensori con porte piccole poi durante il percorso per arrivare in metropolitana troverei 4 strade con gradini che richiederebbero l’aiuto di altri
    4)Ore 8 10 prendo la metro
    5)Ore 8 40 prendo la funicolare
    6)Ore 8 50 arrivo all' università------>tra la funicolare e l’università ci sono strade con marciapiedi che impedirebbero il facile percorso
    7)Dalle 8 50 alle 13 15 seguo le lezioni
    8)Ore 13 15 pranzo al bar----->non potrei perché per andare al bar della sob si devono percorrere molti gradini e non ci sono attrezzature adatte
    9)Dalle 13 30 alle 18 30 seguo le lezioni
    10)Dalle 18 30 alle 19 30 faccio il percorso inverso per tornare a casa----->troverei le stesse difficoltà
    11)Ore 19 30 torno a casa e faccio una doccia----->non potrei a causa del gradino
    12)Ore 20 15 ceno
    13)Ore 21 aiuto mamma a pulire la cucina---->non potrei perché il lavandino della mia cucina starebbe troppo in alto rispetto alla mia altezza
    14)Ore 22 esco----> troverei difficoltà in qualunque struttura andassi poiché a Napoli ci sono infinite barriere architettoniche



    Questo esercizio mi ha fatto capire come la mia vita sarebbe diversa se avessi quel tipo di handicap.
    Le nostre istituzioni non sono consapevoli del disagio che provocano con la loro indifferenza e la cosa più ingiusta e che non si rendono conto di violare i diritti fondamentali dell'essere umano : il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione ma soprattutto il diritto ad un'esistenza dignitosa.
    Edvige Liguori
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty L' OROLOGIO

    Messaggio  rosa.rapacciuolo Mer Dic 28, 2011 5:57 pm

    La visione dei video dimostra quanta arretratezza culturale è presente nel nostro vivere quotidiano.Le nostre città il nostro modo di vivere è progettato a misura di come noi possiamo muoverci senza tener conto delle difficoltà che possono incontrare persone diverse dal nostro modo di essere.
    La mia giornata tipo si svolge:
    Vivo a Torre Annunziata,una città che fiancheggia il mare ed è ombreggiato dal Vesuvio. Abito all'ultimo piano di una palazzina residenziale,sono mamma di due bambini di otto e cinque anni.Vivo lontano dai miei familiari e mi ritrovo da sola a gestire il tutto.La mia giornata tipo inizia alle ore cinque del mattino,preparo il caffè a mio marito che va a lavoro,comincio a preparare la colazione e i vestiti che devono indossare i bambini per andare a scuola.Poi vado in bagno a farmi una doccia dove trovo la porta di accesso alla doccia piccola e con un gradino.Inizio a prepararmi.Vado in camera dei bambini,mi accosto ai loro letti per farli svegliare.Verso le otto andiamo nel corridoio, indossiamo le giacche.Già nel momento in cui chiudo la porta ci sono delle scalee la discesa per una persona sulla carrozzella sarebbe ostacolata perchè non ci sono altri strumenti di discesa per andare a scuola.Fuorisciamo dal cancello dell'abitazione privata per attraversare la strada.Percorriamo il marciapiede a piede che ci conduce alla scuola.Arrivati davanti al cancello della scuola c'è un grosso pilastro di cemento che consente il passaggio pedonale solo camminando di traverso.Arrivati finalmente nell'atrio della scuola devo accompagnare i bambini nelle loro aule al primo piano,qui è possibile notare la mancanza di supporti tecniciper salire al piano superiore.Ridiscendo le scale della scuola ripercorro la strada a ritroso incontrando di nuovo tutte le difficoltà.Mi incammino per andare alla stazione per prendere il treno,inutile affermare che le macchine nella mia città sono tutte parcheggiate sui marciapiede,ed anche a noi pedoni è consentito camminare giù dai marciapiedi,con il rischio di essre travolti dalle macchine.Finalmente arrivati alla stazione c'è il problema dell'accesso alla biglietteria in quanto per poter fare il biglietto bisogna attraversare una porticina di 50cm.Per attravesare i binari bisogna usuffruire dei sottopassaggi.Anche qui un altro problema in quanto bisogna chiedere aiuto agli addetti per usufruire della scala mobile.
    Nel momento in cui arriva il treno e si accosta alla piattaforma è possibile notare un dislivello tra la banchina ed il treno.
    Penso di dovermi fermare qui nell'elencare tutte le difficoltà che si incontrano durante tutto il resto della giornata.Non riesco a spiegarmi come delle normative studiate a tavolino per rendere tutto accessibile a tutti non trovano riscontro all'interno del vivere civile.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty 2.LAB.OROLOGIO(barriere)-16 dicembre 2011-

    Messaggio  deliabarbato Mer Dic 28, 2011 7:35 pm

    1)video 2.
    Questo video mi ha colpito molto perchè la signora disabile affronta con molto ottimismo le barriere architettoniche che incontra nella sua giornata.
    Mi ha stupito molto una frase detta dalla signora:
    è cambiato tantissimo da trent'anni a questa parte ma tanto altro deve cambiare.
    I video proposti dalla docente ci fanno riflettere molto su una triste realtà che non pensa ai bisogni e alle esigenze delle persone diversamente abili.
    Nel mio palazzo c'è un ragazzo diversamente abile molto autonomo,per scendere da casa sua c'è l'ascensore,non chiede l'aiuto dei suoi genitori.
    Fino ad un paio di anni fa nel mio parco c'erano un paio di paletti per non far parcheggiare i motorini .
    Io e mia mamma ci siamo battute molto per farli togliere in modo che Salvatore potesse camminare in totale libertà.



    2)L'orologio
    8:00-9:00 mi sveglio,scendo dal letto e vado in bagno
    9:30 esco di casa e salgo in macchina per andare a prendere la metropolitana
    10:30 arrivo a piazza Fuga per prendere la funicolare per arrivare a corso V.Emanuele
    10:35 arrivo all'Università e salgo al piano indicato per seguire le lezioni
    Intorno alle 17:30 esco dall'Università e rifaccio lo stesso percorso per ritornare a casa.
    Verso le 19:00 arrivo a casa,mi faccio una doccia,ceno ,guardo un pò di tv e vado a dormire.
    Una persona in sedia a rotelle al mio posto incontrerebbe una barriera appena sveglia in quanto ha bisogno di essere aiutata per scendere dal letto.
    Altra barriera sarebbe quella di fare la doccia in quanto in un bagno ho la doccia nella vasca e l'altro è un pò strettino per camminare con la sedia a rotelle .
    Altra barriera sarebbe quella di scendere e salire per prendere la metropolitana in quanto la mia stazione metropolitana non possiede strutture adatte a persone diversamente abili.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  tiziana de rosa Gio Dic 29, 2011 12:02 pm

    8:00 – 09:00 Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno.Dopo essermi lavata e vestita scendo le scale (24 gradini) e vado in cucina e preparo la colazione.
    10:00 – 11:00 Esco a fare la spesa, scendo 3 gradini di casa ed entro in macchina. Arrivo al super market e per entrarci salgo 3 gradini.
    11:00 – 13:00 Torno a casa, salgo le scale,vado in cucina e preparo il pranzo per tutti.
    13:00 – 15:30 Sistemo le stoviglie e la cucina.
    15:30 – 18:30 Salgo le scale e vado in camera mia a studiare
    18:30 – 19:30 Scendo le scale (24 gradini) e vado in cucina, guardo la tv.
    19:30 – 20:00 Preparo la cena
    20:00 – 21:00 Ceno con la mia famiglia
    21:00 - 22.00 Salgo le scale e vado a lavarmi e vestirmi per poi uscire.
    22:00 - 01:00 Rientro e risalgo nuovamente le scale. vado in bagno a struccarmi.Vado a letto.

    ...Se stessi su una sedia a rotelle...

    8:00 - 09:00 Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno. Scendo le scale DIFFICOLTà: non posso scendere le scale per scendere in cucina.
    10:00 - 11:00 Esco per fare la spesa DIFFICOLTà: non posso scendere gli altri gradini di casa e ho difficoltà a salire in macchina. Arrivo al super market DIFFICOLTà: non posso salire i 3 gradini poichè manca l'ingresso per i disabili.
    11:00 - 13:00 Torno a casa DIFFICOLTà: non posso salire i gradini per entrare. DIFFICOLTà: l’angolo cottura è troppo alto e quindi non posso cucinare.
    13:00- 15:30 Sistemo le stoviglie della cucina DIFFICOLTà: il piano del lavandino e troppo alto.
    15:30 - 18:30 DIFFICOLTà: non posso salire le scale per andare in camera a studiare.
    18:30 - 19:30 DIFFICOLTà: Non posso scendere le scale e andare in cucina
    19:30 - 20:00 DIFFICOLTà: Non riesco a cucinare poichè l'angolo cottura è troppo alto.
    20:00 - 21:00 Ceno con la mia famiglia
    21:00 - 22:00 DiFFICOLTà: devo risalire le scale. vado in bagno a lavarmi.
    22.00 - 01.00 Rientro a casa DIFFICOLTà: non posso salire i tre gradini e le scale per salire in camera e andare a letto.

    Per la prima volta mi sono messa nei panni di una persona disabile, e ho notato che perfino nelle operazioni più banali della vita quotidiana si incontrano barriere invalicabili. Ho rifletutto molto sugli spazi in cui vivo ogni giorno e sull'impossibilità di vita per un disabile,
    in quanto vi sono moltissime barriere architettoniche che impediscono lo svolgimento di una vita tranquilla.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  MARIA PETRILLO Gio Dic 29, 2011 12:38 pm

    7:30 – 08:30 Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno e salgo un gradino. Dopo essermi lavata e vestita vado in cucina e preparo la colazione.
    8:30 – 10:00 Scendo le scale di casa (26 gradini) ed entro in macchina. Arrivo al parcheggio e mi avvio a piedi verso l'università.
    10:00 – 15:30 Seguo i corsi e torno a casa.
    15:30 – 16:30 arrivo a casa, salgo le scale e vado in cucina. Mangio, sistemo le stoviglie e la cucina.
    16:30 – 18:30 Vado in cameretta e studio.
    18:30 – 20:30 Guardo la tv e ceno con la mia famiglia.
    20:30 – 21:00 Vado in bagno salendo un gradino per la fare la doccia.
    21:00 – 22:00 Esco, e scendo nuovamente le scale. (26 gradini)
    22:00 - 00:30 rientro e risalgo di nuovo le scale. vado in bagno e per farlo devo salire un gradino.Vado a letto.

    Se vivessi su una sedia a rotelle...

    7:30 - 08:30 Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno. DISAGIO: non posso salire il gradino del bagno. Dopo essermi lavata vado in cucina e preparo la colazione. DISAGIO: I biscotti sono troppo in alto nella dispensa e quindi non posso prenderli.
    8:30 - 10:00 DISAGIO:non posso scendere le scale di casa e ho difficoltà a salire in macchina. Arrivo al parcheggio e mi avvio all'università.
    10:00 - 15:30 Seguo i corsi, vado al parcheggio DISAGIO: ho difficoltà a salire in macchina e torno a casa.
    15:30 - 16:30 DISAGIO:non posso salire le scale per entrare. Mangio DISAGIO: non posso sistemare le stoviglie e la cucina poichè il piano del lavandino è troppo alto.
    16:30 - 18:30 Vado in camera DISAGIO: la scrivania è troppo alta per studiare.
    18:30 - 20:30 Guardo la tv e ceno con la mia famiglia.
    20:30 - 21:00 Vado in bagno DISAGIO: ho difficoltà a salire il gradino.
    20:00 - 21:00 Decido di fare una doccia DISAGIO: per anadare in bagno devo salire un gradino
    21:00 - 22:00 Decido di uscire DISAGIO:devo scendere i 26 gradini.
    22:00 - 00:30 Torno a casa DISAGIO:devo risalire nuovamente le scale.Vado in bagno DISAGIO: devo salire un gradino. vado a letto.

    Riflettendo sulle azioni svolte in una giornata tipo mi sono resa conto che nella mia abitazione un disabile avrebbe serie difficoltà nel muoversi liberamente in quanto incontrerebbe molte barriere architettoniche.
    Mi rendo conto che mentre io riesco ad effettuare tutte le attività in modo libero, se stessi sulla sedia a rotelle non potrei svolgere nessuna delle precedenti azioni sopra citate...

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Di Meo Livia Rosa Gio Dic 29, 2011 1:48 pm

    Ho visionato attentamente i tre video, e posso solo ribadire la mia delusione perchè ancora oggi nel 2o11, per i diversamente abili è proprio difficile vivere, ed interagire con la società, il fatto di non poter svolgere nemmeno le semplici mansioni che ognuno di noi svolge quotidianamente è assolutamente assurdo.
    Nel pensare alla mia giornata tipo, immedesimandomi nei panni di un disabile, sarebbe davverò problematico.

    Di solito mi sveglio la mattina verso le sei, la prima cosa ache faccio è andare in bagno, poi ci accingo ad andare in cucina, preparo la colazione per me e per mio padre, subito dopo mi vesto rassetto velocemente casa,e per le sette e venti prendo il treno per andare all'università; arrivo alla stazione a piedi, prendo il treno arrivo a piazza Garibaldi verso le otto, subito dopo prendo il pulman, scendo dal pulman arrivo a piazza Plepiscito intorno alle otto e venti, da qui attraverso la galleria per prendere la funicolare, prendo la funicolare, salgo a corso Vittorio Emanuele arrivo alle otto e trenta, cammino per circa 150 metri e sono arrivata all'università; salgo le scale dell'università, prendo raramente l'ascensore perchè è sempre affollatissima; seguo i corsi, e poi ripercorro lo stesso tragitto per ritornare a casa, quindi 15omt per arrivare alla funicolare, poi scendo per piazza Plebiscito riprendo il pulman per arrivare alla stazione a piazza Garibaldi, prendo il treno arrivo a casa a piedi, poche volte mi vengono a prendere,torno a casa salgo 20 scalini perchè abito al primo piano preparo la cena ceniamo io, papà e mio fratello, subito dopo velocemente sparecchio la tavola, lavo i piatti e corro a letto stremata.
    Non oso immaginare come potrei fare tutto quello che faccio ora se fossi un disabile, sicuramente incontrerei tante e tante difficoltà, ex.se fossi disabile:
    mi seveglio alle sei, la prima difficoltà la incontrerei per andare in bagno, perchè per accedervi c'è un gradino abbastanza alto Mad
    -preparo la colazione, ma incontrerei ulteriore difficoltà perchè se fossi su di una sedia a rotelle non riuscirei a prendere nemmeno la pentolina per cuocere il latte, piochè si trova in un ripiano molto alto Sad
    -devo rassettare casa velocemente per non perdere il treno, quindi spostarmi da una stanza all'altra cucina , bagno camere da letto, incontrerei altre difficoltà perchè un disabile non può muoversi velocemente, soprattutto se si trova su di una sedia a rotelle, ma ha bisogno dei suoi tempi.
    -Devo scendere le scale per andare alla stazione, ecco un'altra difficoltà Mad sono 20 scalini che devo scendere
    -arrivo alla stazione, qui la tragedia, come abbiamo visto nel terzo video, se fossi disabile come farei a passare da un binario all'altro?? Me lo spiegate? Evil or Very Mad
    -Meettiamo caso un'anima pia mi aiuti ad attraversare per il sottopassaggio rieso a prendere il treno e ad arrivare a Napoli, ma poi chi mi aiuta ad entrare in pulman? Devo sperare sempre nel buon cuore della gente? Quindi quì incontro un'altra grande difficoltà Mad
    - Arrivo a Piazza Plebiscito per attraversare la galleria ci sono i gradini circa una decina , ecco un altro ostacolo Evil or Very Mad
    - Mettiamo caso riuscissi ad arrivare alla funicolare , qui solo per entrarvi devo salire alcuni gradini poi entrare nella funicoolare, impossibile per un soggetto disabile; per non parlare dell'accesso alla funicolare, vi sono infatti delle sbarre automatiche che si aprono solo dopo aver obliterato il biglietto, io disabile 1-non potrei obliterare il biglietto perchè l'obliteratrice è posta troppo in alto, 2- dopo il danno anche la beffa, non potrei comunque entrare perchè la mia carrozzina non entra nello spazio compreso dalle sbarre, nemmeno in quello riservato apposta per il passaggio dei carrozzini!
    -arrivata a corso Vittorio Emanuele arrivo all'università e come faccio a salire le scale se gli ascensori sono sempre strapieni??? Sad
    Se fosse disabile per me sarebbe una vita davvero massacrante e sacrificata, non solo per me ma anche per le persone che mi stanno intorno!! Sad
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  mariannanatale Gio Dic 29, 2011 2:32 pm

    La mia giornata tipo
    6:30 mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno dove c'è uno scalino
    6:45 mi lavo e mi vesto
    7:00 vado in camera dei miei figli per svegliarli
    7:15 vesto i miei due figli di 4 e 5 anni
    7:30 faccio colazione con loro e con mia figlia più grande
    7:45 dopo aver preparato i bambini io e mio marito accompagniamo i figli a scuola
    8:00 prendo il treno per andare all'Università
    9:00 arrivo alla stazione di Mergellina, scendo dal treno per prendere il pullman
    9:45 sono all'Università dove seguo i corsi
    16:00 riprendo il pullman per tornare a casa
    16:30 riprendo il treno
    18:00 scendo dal treno dove mio marito mi attende per accompagnarmi a casa
    18:15 arrivata a casa faccio una doccia
    18:30 preparo la cena
    21:30 vado a dormire

    La stessa giornata su una sedia a rotelle

    6:30 mi sveglio, mi siedo sulla sedia a rotelle e vado in bagno dove uno scalino mi impedisce di salire, chiamo mio marito per farmi aiutare
    6:45 mi lavo e mi vesto
    7:00 vado in camera dei miei figli per svegliarli ma devo fermarmi in un punto della stanza dove c'è un altro gradino
    7:15 vesto i miei due figli chiedendo loro di scendere il gradino e avvicinarsi a me
    7:30 faccio colazione in cucina con loro e mia figlia più grande
    7:45 dopo aver preparato i bambini io e mio marito che mi aiuta a salire in macchina accompagniamo i figli a scuola
    8:00 arrivati alla stazione mi faccio aiutare dal capostazione per salire sul treno
    9:00 scendo dal treno per prendere il pullman con l'aiuto di qualche gentile passeggero(non c'è altro modo per salire)
    9:45 arrivo all'Universita' dove prendo l'ascensore per seguire i corsi
    16:00 riprendo il pullman e il treno contando sull'aiuto di qualcuno
    18: arrivo alla stazione dove mio mario mi aiuta a scendere dal treno e mi accompagna a casa
    18: arrivata a casa vado in bagno per farmi una doccia e chiedo aiuto a mia figlia per salire il gradino
    18:30 preparo la cena
    21:30 vado a dormire


    Confrontando la mia giornata tipo con quella di una persona sulla sedia a rotelle ho riflettuto su tutti quegli ostacoli e quelle barriere non solo materiali che una persona disabile può incontrare nell'arco della giornata, che diventano sempre più pesanti da affrontare nel corso della vita. Quasi immedesimandomi, attraverso il confronto, in questa persona mi chiedo quanta forza interiore e dove trovano quella forza, quello spirito per affrontare tutti i giorni una battaglia, le frustrazioni, le umiliazioni, la compassione di chi li guarda spesso non intervenendo in loro aiuto. Le barriere incontrate(scalini, mezzi di trasporto non attrezzati) mi costringono a chiedere l'aiuto di un familiare, del capostazione, di qualche passante. Non posso entrare in bagno, non posso lavarmi, non posso salire in macchina, sul treno e sul pullman senza che qualcuno mi aiuti. Mi sentirei poco autonoma, molto limitata nei movimenti e nelle azioni. Mettersi nei panni di chi è su una sedia a rotelle ci fa capire quanto ancora si deve fare per rendere la loro vita più vivibile,degna di una persona, che meno fortunata di noi ha lo stesso diritto di vivere la vita, di farsi una passeggiata, di viaggiare, di vivere una vita quanto più possibile normale. Come ha osservare Michela nel forum una vita su una sedia a rotelle non dovrebbe impedire di "vivere" , se solo la società fosse pensata e organizzata per i disabili, altrimenti anche il gesto più semplice diventa una barriera insormontabile.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty commento ai video su barriere architettoniche

    Messaggio  mariannanatale Gio Dic 29, 2011 2:54 pm

    Come ci mostrano i video vivere la città per chi ha disabilità è molo difficile: marciapiedi senza scivoli, luoghi inaccessibili, strade strette, auto in sosta selvaggia, impianti e attrezzature non funzionanti rappresentano ostacoli che le persone diversamente abili purtroppo incontrano ogni giorno. Inoltre a rendere la vita di queste persone ancora più frustante è la scarsa assistenza e considerazione per la loro condizione. Occorrerebbe perciò lavorare concretamente e sul piano pratico non solo sulle barriere materiali (che nonostante le leggi non sono state abbattute) ma su quelle psicologiche sensibilizzando il tipo di percezione che la società ha per le persone disabili. Mi auguro che l'obiettivo dell'UE di perseguire una società effettivamente aperta e accessibile attraverso la rimozione di TUTTE le barriere si concretizzi pienamente visto che il problema dell'inclusione sociale rinvia necessariamente al problema della cittadinanza.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  lorenacava Gio Dic 29, 2011 10:02 pm

    I TRE VIDEO CI MOSTRANO LA DURA REALTà IN CUI SONO SOTTOPOSTI A VIVERE I SOGGETTI CON DISABILITà. DALLE CASE, ALLE BANCHE, AI MARCIAPIEDI, SONO TUTTI COSTRUITI E PENSATI PER PERSONE NORMALI SEZA ALCUN PENSIERO DI COME SI PUO DANNEGGIRE ULTERIORMENTE LA VITA DEI DISABILI. RENDIAMO ANCORA PIù DURA LA VITA AI DISABILI, LA PAROLA "BARRIERA" è PROPIO QUELLA PIù INDICATA PER QUESTE POVERE PERSONE; C'è UNA BARRIERA OGNI TRE METRI.
    [center]L' OROLOGIO
    ORE 6.00: MI ALZO DAL LETTO, VADO IN BAGNO, MI LAVO, MI SISTEMO I CAPELLI, MI VESTO E VADO IN CUCINA PER FARE COLAZIONE.
    ORE 6.40:ESCO DI CASA CON MIA MAMMA CHE MI ACCOMPAGNA A PRENDERE IL PULLMAN.
    ORE 8.30: ARRIVO A NAPOLI E MI RECO ALLA FUNICOLARE PER ANDARE ALL'UNIVERSITà.
    ORE 850 ARRIVO ALL'UNIVERSITà E SEGUO LE LEZIONI
    ORE 14.00 ESCO DALL'UNIVERSITà E VADO A PRENDERE IL PULLMAN PER RITORNARE A CASA
    ORE 16.00 TORNO A CASA E MANGIO
    ORE 16.30 MI RIPOSO E POI RIPRENDO A STUDIARE
    ORE 20.00 ESCO E VADO DA UNA MIA AMICA
    ORE 10.00 MI RITIRO A CASA
    ORE10.30 MI LAVO E MI METTO A LETTO PER GUARDARE LA TV
    ORE 11.30 SPENGO LA TV E DORMO

    ...SE FOSSI COSTRETTA A VIVERE SU UNA SEDIA A ROTELLE...
    ORE 8.00 MI SVEGLIO E CON GRANDE DIFFICOLTà CERCO DI SPOSTARMI SULLA SEDIA A ROTELLE, VADO IN BAGNO E CON L'AIUTO DI MIA MAMMA MI LAVO E LEI MI AIUTA A VESTIRE
    ORE 8.40 FACCIO COLAZIONE E MI METTO A STUDIARE POICHè ABITANDO TROPPO LONTANO E NN AVENDO MEZZI DI TRASPORTO FAVOREVOLI PER LA MIA CONDIZIONE DI DISABILE, SONO COSTRETTA A RIMANERE A CASA E A NON POTER SEGUIRE I CORSI ALL'UNIVERSITà.
    ORE 12.00 VORREI AIURATE MIA MAMMA A PULIRE LA CASA VISTO CHE LEI è APPENA TORNATA DA LAVORO, MA NON POSSO PERCHè NON RIESCO A MUOVERE DALLA SEDIA E NON POSSO FARE BENE NEANCHE IL MIO LETTO.
    ORE 13.00 MANGIO E DOPO MANGIATO GUARDO LA TV
    ORE 15.00 MI CHIAMA LA MIA AMICA E MI INVITA A CASA SUA, PURTROPPO NON POSSO ANDARE PERCHè SONO SOLA A CASA E NON POSSO SCENDERE LE SCALE E NON POSSO GUIDARE PERCHè NON HO UNA MACCHINA ATTREZZATA PER LE MIE CONDIZIONI.
    ORE 16.00 PRENDO IL PC E CERCO DI DISTRARMI UN Pò
    ORE 17.30 ESCO CON MIA MAMMA PER ANDARE A FARE LA SPESA E QUI INIZIA IL BRUTTO. MIA MAMMA DEVE PRENDERMI IN BRACCIO PERCHE NON POSSO SCENDERE I GRADINI CHE SONO NELLA MACCHINA, MI METTE IN MACCHINA E PARTIAMO PER ANDARE AL SUPERMERCATO. ARRIVATE, MIA MAMMA MI DEVE METTERE SULLA SEDIA A RORELLE E DEVE PORTARMI NEL SUPERMERCATO, QUI PERò POSSO GIRARE LIBERAMENTE FINO ALLA FINE. USCITE DAL SUPERMERCATO, MAMMA POSA LA SPESA IN MACCHINA E MI AIUTA A SALIRE
    0RE 19.30 VADO A CASA E MIA MAMMA DEVE RIPRENDERMI IN BRACCIO PER PORTARMI DENTRO.
    ORE 20.00 MANGIO E DOPO GUARDO LA TV
    ORE 21.00 VADO IN BAGNO E POICHè NON RIESCO A SALIRE IL GRADINO DELLA DOCCIA HO BISOGNO DI MIA MAMMA PER LAVARMI
    0RE 22.00 MENTRE MIA SORELLA ESCE, IO SONO COSTRETTA A RIMANERE A CASA VISTO LE MIE CONDIZIONI CHE NON MI PERMETTONO DI RIMANERE A CASA.

    E' VERAMENTE STRAZIANTE PENSARE DI CONDURRE UNA VITA COSI'!
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  AnnabellaMangiacapra Gio Dic 29, 2011 10:47 pm

    Ho appena guardato i tre video e sono profondamente rattristata nel vedere che oggi alle soglie del 2012 esistono ancora tutte queste barriere architettoniche. Mi dispiace anche vedere la superficialità della gente che sentendosi al sicuro nella propria "normalità" se ne frega! Ho pensato ad una mia giornata tipo e mi sono resa conto delle immense difficoltà che una persona disabile incontrerebbe al mio posto:
    7.00-13.00 : mi sveglio,faccio la doccia (difficoltà),faccio colazione,scendo le scale di casa (difficoltà),entro in auto (difficoltà),vado all'università, l'ascensore non arriva a tutti i piani (difficoltà)
    14.00-20.00 : mangio un panino e vado a lavoro in auto (difficoltà),salgo le scale per entrare nello studio dove lavoro (difficoltà),le riscendo per andare via (difficoltà)
    21.00-23.00 : esco con gli amici e con il fadanzato:altre scale,altri disagi,altre barriere.
    CHE AMAREZZA!!!!!!!
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    Messaggio  Cancello Federica Ven Dic 30, 2011 11:57 am

    Questi tre video rappresentano una realtà devastante per i soggetti disabili, che risultano essere impossibilitati di svolgere qualsiasi azione quotidiana. Viviamo in una realtà dove tutto viene costruito e pensato solo per i soggetti " normali", e dove i soggetti disabili non hanno alcuna "voce in capitolo" .
    Bisognerebbe creare servizi che diano la possibilità a tali soggetti di non sentirsi esclusi ed emarginati , perchè se non vi sia prima un cambiamento da parte dell'intera società, non lo si può ottenere nell'ottica del singolo individuo.

    OROLOGIO: giornata universitaria

    Preparazione
    ore 7 mi sveglio,
    scendo dal letto,
    vado in bagno, mi lavo e mi vesto,
    vado in cucina faccio colazione.

    Uscita
    scendo le scale di casa,
    salgo in macchina per farmi accompagnare alla metro,
    arrivata alla metro scendo altre scale.

    Trasporto
    durante il viaggio devo cambiare metro e prendere la funicolare.
    Scesa dalla funicolare procedo per qualche minuto a piedi e giungo a destinazione.

    Ritorno
    il percorso è lo stesso,
    rientro a casa risalendo di nuovo le scale,
    studio,
    ceno,
    vedo la tv,
    vado a letto.

    Se stessi su una sedie a rotelle:

    Preparazione
    ore 7 mi sveglio.
    STOP ho difficoltà a scendere dal letto,
    vado in bagno . STOP ho difficoltà a lavarmi e vestirmi
    vado in cucina ,faccio colazione.

    Uscita
    STOP non posso scendere le scale di casa
    STOP ho difficoltà a salire in macchina
    STOP non posso scendere per prendere la metro perchè non c'è la discesa per i disabili

    STOP non posso raggiungere l'università

    Ritorno
    STOP non posso salire le scale
    studio,
    ceno,
    guardo la tv,
    STOP difficoltà ad andare a letto.

    Questo esercizio mi ha dato la possibilità di immedesimarmi per la prima volta in un disabile. Ho riflettuto molto sul tenore di vita che conducono tali soggetti, e mi chiedo come fanno a vivere in una società piena di barriere architettoniche che li privano quasi di tutto, rendendo la loro vita insignificante, e come fanno a subire queste angherie.
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    Messaggio  Francesca Rivetti Ven Dic 30, 2011 1:01 pm

    Salve a tutti!Spesso, nel forum, abbiamo trattato implicitamente ed esplicitamente del concetto di normalità.Per tale motivo ho pensato di svolgere alcune ricerche sul web per vedere "se" ,ma soprattutto "come", alcuni autori avevano definito tale concetto. Mi sono imbattuta in un documento molto bello e ricco di spunti di riflessioni che dopo vi allegherò.Tra i diversi argomenti, si parla infatti di una visione distorta che si ha del concetto di normalità in quanto esso dovrebbe indicare "la molteplicità di differenze" che inevitabilmente distinguono ogni individuo esistente.Secondo difatti quest'ottica anche il soggetto diversamente abile non risulta più "anormale" o "fuori dalla norma" ma parte di un TUTTO che si esprime proprio mediante la diversità individuale: differente modo di vestire, di agire, di relazionarsi e quindi pure di...muoversi nello spazio (con una carrozzina, per esempio).Toccante è una citazione presente nel libro di Vito Piazza "Per chi suona la campanella?" che giustifica il motivo per il quale ho deciso di inserire il mio post proprio in questa discussione e non in quella della ballerina Simona Atzori...

    "La persona disabile è u individuo.Con una propria identità.Con una propria connotazione.Con delle caratteristiche proprie.Lui ha sempre saputo non solo di essere portatore di una disabilità, ma anche di essere soprattutto una persona.E' ora che lo impariamo anche noi [...]
    Arriva in carrozzina ma NON é LA CARROZZINA. Ha splenditi occhi azzurri, è un mago con i videogames, usa il computer come pochi e sa fare un sacco di altre cose che non si vedono...sopratutto se lo sguardo si ferma alla carrozzina! (pag 94)

    Francesca Rivetti

    http://shop.erickson.it/front4/Image/Products%5CLIBRO_978-88-7946-518-2_M35_Diversabilita%5CPdf%5CSFO_978-88-7946-518-2_Diversabilita.pdf


    grazie freancesca
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    Imma Rispoli


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Imma Rispoli Ven Dic 30, 2011 6:32 pm

    I video confermano purtroppo quello che tutti sappiano: i politici, le istituzioni non fanno NIENTE per le persone con disabilità, anzi, queste persone per le istituzioni NON esistono nemmeno pur avendo gli stessi diritti degli altri.
    Orologio

    Una premessa: Io abito a Positano, un bellissimo paese che però è pieno di salite, discese, gradini e vie strette.
    Ecco la mia giornata tipo:

    06:00 Mi sveglio, scendo dal letto (la mia stanza è piccola) e vado in bagno.
    06:30 Esco da casa (devo salire dal vialetto di casa che è abbastanza stretto)
    06:45 Prendo il bus per Sorrento (non c'è spazio per la sedia a rotella)
    07:00 Prendo il treno per Napoli (difficile salire da sola)
    08:00 Arrivo a Napoli e dalla stazione prendo la metropolitana (è sempre piena di gente, la sedia a rotelle non entra)
    08:20 Prendo la funicolare per l'Università
    08.30 Percorro un tratto di strada a piedi.
    08:45 Arrivo in Università
    14:30 Faccio il percorso inverso e arrivo a casa verso le 18.00


    Se stessi su una sedia a rotelle tutto cambierebbe, da sola non riuscirei nemmeno ad arrivare al cancello.
    I problemi che incontro ogni giorno per venire sarebbero centuplicati dal fatto di essere su una sedia a rotelle, soprattutto perchè da sola non sarei assolutamente in grado di arrivare all'università.
    Devo dire che non avevo mai riflettuto su cosa devono provare le persone disabili in un contesto come quello in cui viviamo, il senso di rabbia, frustrazione e impotenza che ogni giorno provano nel cercare di condurre una vita "normale".
    mancinoangela
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty politically correct? no grazie!

    Messaggio  mancinoangela Dom Gen 01, 2012 9:16 pm

    buona sera.
    Io vorrei proporvi una riflessione generale che riguarda tutti e tre i video. Sono ovviamente d'accordo con tutte voi, è difficile pensare che oggi si debba ancora assistere a difficoltà cosi gravi causate dalle barriere architettoniche.
    Nonostante ciò quello che la signora ha detto nel secondo video mi ha fatto riflettere. Lei è diversamente abile dal 74 e quindi ha vissuto sulla propria pelle i vari cambiamenti in positivo che ci sono stati per favorire una viabilità sempre maggiore. "ma ovviamente c'è ancora molto da fare". ripensando a questa frase, a quello che ho visto , sopratutto nel primo video mi sono chiesta : ma è davvero cosi? noi dobbiamo davvero aspettare che le istituzioni rimuovano le barriere perchè tutto sia a posto?.
    Mi è venuto in mente che c'è un rapporto ambivalente tra pratiche istituzionali e pratiche culturali.
    voglio dire, che questi video mi fanno sentire in un mondo di "politically correct": "sei disabile? ti faccio la pedana e poi non mi interesso più se quella pedana funziona, è effettivamente valida, se si puo migliorare il servizio". "Io stato ti ho dato quello che ti serviva, ora veditela tu". La cosa allucinante non è solo la pedana non funzionante però, è che il comportamento istituzionale rispecchia il comportamento culturale e viceversa. La pedana non funziona, ma l'addetto non può liquidare le persone in quel modo, il ragazzo che accompagnava la persona diversamente abile si è scontrato con un muro culturale non istituzionale! Cosi come la persona disabile che trova parcheggiato troppo vicino alla sua macchina , o nel suo posto, o sui marciapiedi, davanti alle pedane. Quello non è mancanza istituzionale, è mancanza culturale. Le istituzioni devo fare di piu ma nn solo sul pratico, anche e sopratutto sull'educazione culturale delle persone. Le barriere architettoniche vanno combattute, ma insieme, non è una "guerra tra poveri".
    se si educa positivamente a vivere le persone diversamente abili come persone che arricchiscono e non che provocano disagi, o addirittura che sono "avvantaggiati dalla legge", si potrebbe creare un fronte comune e quindi all'abbattimento di una barriera architettonica potrebbe naturalmente seguire,non solo da parte delle persone diversamente abili e le relative associazioni, il suo continuo sollecito,per manutenzione,oppure per evitare che qualcuno ne usufruisca in maniera inappropriata.
    scusate se mi sono dilungata, non ho il dono della sintesi :-)

    L'orologio

    mi alzo dal letto
    mi alzo e trovo difficoltà a sedermi sulla sedia, divido la mia stanza con mia sorella e tra i 2 letti c'è poco spazio

    vado in bagno
    il mio bagno è strettissimo, troverei forti difficoltà

    faccio colazione
    la mia cucina è troppo alta non potrei essere autonoma

    mi vesto
    non posso, il mio letto blocca l'armadio, devo spostarlo

    esco di casa: due rampe di scale
    non esistono ascensori, ne pedane.non posso uscire

    abito nella parte alta del paese
    per arrivare alla fermata del pulman
    devo fare 10 minuti di cammino

    la discesa che devo fare per arrivare alla fermata del pulman è troppo ripida, la strada pianeggiante è priva di marciapiedi con pedane.la fermata del pulman la devo aspettare per strada

    entro nel pulman
    il pulman è sprovvisto di pedana, devo aspettare quello dopo e sperare che abbia la pedana, ma non ferma al treno e dovrò percorrere un tratto di strada accidentato, senza marciapiede e con i sanpietrini, da evitare! non posso prendere la cumana!

    il pulman mi porta alla cumana
    per accede alla cumana c'è prima un marciapiede senza scivolo. se qualcuno mi aiutasse comunque la cumana non è attrezzata per farmi accedere.

    dopo 40 minuti di cumana arrivo a montesanto, prendo la funicolare

    a montesanto all'interno della stazione c'è per la carrozzella, lo scivolo e la pedana per accedere.
    prendo la funicolare!!!


    esco al corso vittorio emanuele e
    percorro a piedi il tratto fino all'
    università


    la pedana mi permette di uscire dalla funicolare, ma i marciapiedi sono senza pedane, il piu delle volte dovrei salire e scendere dal marciapiedi(senza pedane) perche sono tutti parcheggiati sui marciapiedi e non c'è spazio.

    entro all'università e seguo i corsi

    arrivo all'università e posso accedere ai primi 4 piani perchè c'è l'ascensore. se devo salire c'è la pedana mobile.

    esco dall'università e faccio il tragitto a ritroso : funicolare, cumana pulman salita ripida a piedi e torno a casa

    esco dall'università e ritrovo tutti gli impedimenti per per tornare a casa. Se scegliessi di prendere un il c16 fino alla cumana non ho visto pedane nel c16

    scendo le scale del piano di sotto e aspetto il bimbo per fare lezioni di doposcuola

    non posso accedere alla mia casa e alla mia stanza per lavorare

    finito il lavoro salgo al piano di sopra cerco di fare qualche faccenda domestica e di preparare la cena.

    non posso salire al piano di sopra dove sono tutti, cerco di riordinare la casa ma i mobili sono in una posizione poco comoda per potersi muovere. non passo. la cucina è troppo alta. non preparo la cena


    sto al computer per un pò , faccio la doccia e poi vado a dormire

    sto al computer, non posso accedere alla doccia, non ho una vasca. vado a dormire



    Praticamente un incubo! mentre scrivevo ho fatto partecipe i miei genitori di questo esercizio, piu scrivevo piu si incupivano, non volevano pensare con me a questa possibilità, sopratutto mio padre che era ampiamente sconvolto. Soptrattuto perchè poi dopo un iniziale emotivo rifiuto, abbiamo iniziato a ragionare. ora nn potrei far nulla, ma se succedesse loro metterebbero delle rampe mobili in casa, degli scivoli, cercherebbero di agiustare il bagno, la cucina non credo perchè sono una pessima cuoca comunque tongue però abbasserebbero il fornetto eheehe.
    per l'esterno è sorto il grande prblema, hanno trovato la soluzione abbastanza confortante, solo che poi ci siamo chiesti...e i soldi? hanno detto che avrebero comprato una macchina adatta cosi mi sarei potuta muovere almeno per andare all'università. Ma oltre i soldi pensando al mio paese, tutto sarebbe complicato anche andare a comprare il pane.
    c'è da lavorare!!!! lo si deve fare insieme! e il contesto aiuta sempre! non bisognerebbe far vivere il diversamente abile da solo la sua esperienza cosi come nn va asciata sola la famiglia.
    buon anno a tutti, sperando che la sensibilizzazione porti via via ad anni sempre meno carichi di gente che no vuole sapere, che fa finta, e di assessori che dimenticano che ruolo occupano nella società.


    mancinoangela
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty l'essenziale è invisibile agli occhi!

    Messaggio  mancinoangela Dom Gen 01, 2012 9:30 pm

    mentre vedevo i video che sono stati postati dalla prof e dalle altre ragazze mi sono imbattuta in questo....mi è piaciuto molto sopratutto per le parole dette da Gabriella Pansini.
    "io credo nella unicità delle persone, ogni uomo in quanto tale ha delle proprie caratteristiche,delle proprie potenzialità.
    la persona disabile è un individuo con una propria identità, ognuno ha delle risorse e secondo me vanno valorizzate per quelle che sono" non è un discorso solo relativo alla disabilità ma riguarda anche la "normalita"

    parla del contesto, della ricchezza per tutti, dell'importanza della parole perchè in esse sono contenute tutta l'umanità,IL PREGIUDIZIO, LA CULTURA.LE BUONE PRASSI!!!!
    trovare la ricchezza nel disagio .....è quello che dovremmo andare a fare


    buona serata!

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty video barriere architettoniche

    Messaggio  mariaglorialaventura Lun Gen 02, 2012 11:54 am

    Guardando i tre video non ho potuto fare a meno di notare l'indifferenza delle autorità intervistate, che pur essendo responsabili, non mostravano alcuna sensibilità sociale. La questione delle barriere architettoniche mi sembra che, spesso, venga trattata perchè "si deve" ma senza avere reale cognizione dei problemi. Il disinteresse, la superficialità, mi spaventano, in poche parole... la completa assenza di uno stato sociale, in quanto se ci fosse terrebbe conto dei bisogni di ogni suo membro.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Diana Angela Lun Gen 02, 2012 8:10 pm

    In Italia sono tre milioni le persone "recluse" a causa delle barriere architettoniche, e milano ne ospita circa cinquemila; non esiste un monitoraggio effettivo della reale situazione a milano sia negli edifici che nei trasporti pubblici,malgrado da anni le leggi impongono l'eliminazione delle barriere architettoniche che per una persona su una sedia a rotelle sono dei veri e propri ostacoli che impediscono di compiere autonomamente qualsivoglia attività.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  severinamangiacapra Lun Gen 02, 2012 10:43 pm

    VIDEO 1:(MILANO)
    Non ho parole....ma non ho capito cioè l'addetto del montescalo risponde che non funziona e non sa da quanto tempo non è in funzione. Ma poi che modi? Mah...qua chiamiamo pazzi coloro che sono rinchiusi in manicomio. Ma ci rendiamo conto che il lavoro non c'è, c è una forte crisi e coloro che lavorano non sanno rispettare nemmeno se stessi? E poi anzichè aiutare una persona in difficoltà risponde: " lo dica al sindaco di S.Ambrogio"!!! Come si suole dire: " se ne è lavato le mani". Però se lì su una sedia a rotelle c'era una persona a lui cara accorreva subito sul luogo per dare aiuto.

    VIDEO 2:(GIORNATA ITALIANA)
    Devo dire che ho visto una donna disabile ma molto grintosa, " abile" e combattiva. Ha incontrato enormi barriere partendo dall uscita di casa per via del montescivolo occupato dalle auto,proseguendo con l'edicola,il bancomat....quindi...come ci ha dimostrato: MAI ARRENDERSI.

    VIDEO 3: ( PISTOIA)
    E' stata una bellissima campagna elettorale per denunciare le enormi barriere architettoniche che un disabile affronta nella propria vita quotidiana.


    Vorrei proporre a tutti gli utenti di questo forum di fare visita su Facebook al gruppo aperto "PROGETTARE PER TUTTI SENZA BARRIERE"
    A tal porposito propongo di ascoltare la fine del Master Progettarextutti 2010_02 in cui si afferma che bisogna che
    Creiamo una rete per superare una diffusa indifferenza"[b]
    severinamangiacapra
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 4 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  severinamangiacapra Lun Gen 02, 2012 11:09 pm

    Orologio
    Giornata universitaria
    06:00/06.30 = mi sveglio,scendo dal letto, vado in bagno e poi in cucina.Mi preparo la colazione,prendendo i biscotti dalla credenza,preparo il caffè,faccio colazione e vado in bagno mi lavo,mi vesto e appena pronta scendo le scale (1 rampa), salgo in macchina.
    07.15/07/30 = arrivo con la macchina ad Aversa, la parcheggio e mi diriggo verso la metro, scendo 2 rampe di scale, compro il biglio e prendo la metro,
    07.45/08.00= arrivo a Piscinola, scendo, cambio binario e prendo l'altra metro. Salgo e mi diriggo verso Vanvitelli.
    08.25/08.30= proseguo per le scale e vado a prendere la funicolare.
    08.45= arrivo a corso Vittorio Emanuele, scendo e proseguo 5 minuti a piedi.
    08.50/08.55= arrivo all'uni. Di solito a piedi mi diriggo in aula ....
    La giornata prosegue tra un corso e l'altro fino alle 17.30/18.00
    Per il ritorno effettuo lo stesso percorso.
    Prendo la funicolare delle 18.15..arrivo a casa per le 19.30.
    Mi vado a fare una doccia,ceno e mi rilasso dinanzi al camino. Di solito leggo qualche romanzo che mi piacciono molto e poi o guardo la tv o vado a dormire.


    SE FOSSI UN DISABILE
    Appena svegliata andrei in bagno e poi in cucina. STOP 1 Già per fare colazione troverei la 1 barriera essendo la credenza in alto, non riuscirei a prendere i biscotti. Inoltre non potrei preparare il caffè perchè la sedia a rotelle non entrerebbe nel tinello STOP 2. Per andare all'uni bisogna scendere di casa percorrendo 1 rampa di scale STOP 3. Dovrei andare a prendere la metro e non potendo guidare sarei impossibilitata visto che di solito al mattino a quell'ora i miei familiari sono già scesi a lavoro, quindi sarei sola a casa senza nessuno che mi accompagasse ad Aversa,in ogni se trovassi qualcuno disposto ad accompagnarmi, ad Aversa giunta alla metro de dovrei camciare ben 2 e 1 funicolare. STOP 4 ci sono le scale. STOP 5 a corso Vittorio Emanuele non ci sono montescivoli per i disabili o almeno il percorso che percorro. Giunta all'uni prenderei l'ascensore e i vari montecsali tra un piano e l'altro ma poi? Per il ritorno? Stesso problema!
    Quindi ho trovato enormi STOP LUNGO IL MIO PERCORSO. Cosa fare quindi per fare in modo che le cose cambino? Bisogna farsi sentire o meglio bisogna fare i fatti proponendo soluzioni efficaci ed efficienti perchè VERBA VOLANT,SCRIPTA MANENT!!!!
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