I tre video denunciano una realtà disastrosa in cui i soggetti con disabilità risultano veramente “invisibili”. La città, le case, i marciapiedi, le strade, gli sportelli bancomat, sono costruiti e pensati per la gente “normale”, senza minimamente porsi il problema di chi magari non può scendere lo scalino o allungarsi per digitare un codice, senza guardare nell’ottica di una persona sulla sedia a rotelle. La negligenza con cui vengono pensate e fatte le cose nel nostro paese lede la dignità di queste persone che non possono non sentirsi continuamente emarginate ed escluse dai normali circuiti di vita quotidiana. A tutto ciò si aggiunge la vergogna delle attrezzature per bypassare le barriere e che dovrebbero limitare i disagi ma che, o sono sempre e stranamente guaste, o vengono continuamente vandalizzate (soprattutto nelle metropolitane e negli spazi pubblici).
Non sono i soggetti ad essere portatori di handicap, ma sono gli altri, è la società, è la vita costruita nell'ottica della normalità ad essere handicappante.L'OROLOGIO
Vorrei descrivere una mia giornata. Mi sono svegliata, ho fatto colazione, ho fatto le faccende domestiche e la spesa, poi ho preparato il pranzo. Poi ho sistemato le stoviglie e la cucina, ho guardato la tv e sono stata al pc. Ho preparato la cena e dopo ho fatto una doccia. Infine sono andata a dormire.
8:00 – 10:00Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno. Per accedere ad esso devo salire un gradino.Dopo essermi vestita vado in cucina. Per farlo devo scendere i due gradini che separano la zona notte dalla zona giorno della mia casa. Vado nell’angolo cottura della cucina e preparo la colazione.
10:00 – 11:30Esco per fare la spesa. Per farlo scendo le scale davanti casa ed entro in macchina. Arrivo al super mercato e per entrarci salgo 5 gradini.
11:30 – 13:00Torno a casa, salgo i gradini per entrare.
Preparo il pranzo.
13:00 – 14:00Sistemo le stoviglie e la cucina. Ho bisogno di andare in bagno, salgo prima due gradini e poi un altro nel bagno.
14:00 – 18:00Torno in cucina scendendo i due gradini e accendo la tv. Poi decido di andare a scrivere una relazione al pc.
18:00 – 19:30Preparo la cena
19:30 – 21:00Dopo aver sistemato le ultime faccende decido di fare una doccia. Per fare la doccia devo salire un gradino.
21:00 – 22:00Decido di andare a dormire. Per farlo salgo due gradini per accedere alla zona notte.
...Se stessi su una sedia a rotelle...
8:00 - 10:00 Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno.
STOP: non posso salire il gradino del bagno. Dopo essermi vestita vado in cucina.
STOP: non posso scendere i due gradini che separano la zona notte dalla zona giorno della mia casa. Vado nell’angolo cottura
STOP: è così stretto che non posso girarmi.
10:00 - 11:30 Esco per fare la spesa
STOP: non posso scendere le scale davanti casa.
STOP: ho difficoltà a salire in macchina. Arrivo al supermercato
STOP: non posso salire le scale e non c’è la discesa per i disabili
11:30 - 13:00 Torno a casa
STOP: non posso salire le scale per entrare. Preparo il pranzo
STOP: l’angolo cottura è troppo stretto.
13:00-14:00 Sistemo le stoviglie della cucina
STOP: il piano del lavandino e troppo alto. Ho bisogno di andare in bagno
STOP: non posso salire i gradini
14:00 - 18:00 Torno in cucina
STOP: non posso scendere i gradini. Decido di andare al pc
STOP: per accedere stanza devo salire due gradini
18:00 - 19:30 Preparo la cena
STOP: la cucina è troppo stretta
19:30 - 21:00 Decido di fare una doccia
STOP: per anadare in bagno devo salire due gradini
STOP: per accedere alla vasca devo salire un altro gradino
21:00 - 22:00 Decido di andare a dormire perché la mia casa mi stanca troppo con tutti questi gradini.
STOP: non posso andare a dormire perché non posso dalire le scale che portano alla mia stanza.
Facendo questo esercizio mi sono messa per la prima volta nei panni di una persona sulla sedia a rotelle e ho notato come, nelle attività più semplici della vita quotidiana, si annidano ostacoli insormontabili. Per la prima volta ho rifletutto sulla mia casa e sulla possibilità che in essa possa muoversi un disabile... ho potuto notare quante barriere architettoniche ci sono. Mentre io posso svolgere tutte le attività tranquillamente, se stessi sulla sedia a rotelle mi dovrei fermare alla discesa dal letto la mattina. Ipotizzando di andare avanti, si incontrano ben
16 STOP. Sono senza parole
...non rieco ad immaginare il senso di frustrazione che i soggetti costretti su una sedia a rotelle provano ogni giorno...