psicopedagogia2011

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Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  rosagracco Mer Gen 11, 2012 5:30 pm

    Dopo aver visto i tre video, le prime osservazioni riguardavano proprio l’ambiente “urbano” in particolare in un video gli ascensori non portavano in superficie e mi sono domandata: “A cosa servono allora?” Question E gli addetti al montascale dove sono? Shocked
    Scivoli fuori dalle strisce pedonali, buche, pendenze eccessive rendono davvero impossibile muoversi; sono ancora tante e troppe le difficoltà che impediscono occasioni di vita. Bisogna pensare, progettare e costruire un ambiente accogliente e accessibile a TUTTI. Nelle città italiane sono ancora presenti tante barriere architettoniche, malgrado le leggi che ne impongono l’eliminazione; dietro ogni progetto architettonico deve esserci prima di tutto un’idea di uomo. Siamo d’accordo sul fatto che viene prima il pensare, l’elaborazione mentale e POI la realizzazione strutturale????

    Tra l’altro costa meno costruire senza barriere che intervenire per rimuoverle!!

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  rosagracco Mer Gen 11, 2012 5:57 pm

    Navigando sul web ho trovato questo video davvero interessante, tratta di un software che fornisce i dati per costruire il percorso della viabilità speciale cioè la strada piu adatta per un disabile per raggiungere una meta:un navigatore personalizzato.

    "I portatori di handicap hanno grosse difficoltà a muoversi in città. Le barriere architettoniche, come i gradini ma anche le strade con il pavée, limitano la loro capacità di spostamento. Ma oggi, grazie a un progetto europeo che si chiama "Ask-IT", cioè "chiedi l'information technology", spostarsi è diventato più facile. Il progetto si basa su un software che gestisce un navigatore incorporato al cellulare che, grazie a mappe elaborate dal centro "Ask-IT" situato vicino a Norimberga, indica il percorso adatto ai disabili all'interno delle città europee".
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty 2.lab. orologio

    Messaggio  valentina.felace Mer Gen 11, 2012 6:05 pm

    la mia giornata tipo:
    8:00-10:00 = mi sveglio, vado in cucina per fare colazione e poi mi reco in bagno per vestirmi (non vi sono barriere).
    10:00-13:00= esco di casa per recarmi all'università,per farlo scendo le scale e salgo in macchina per andare. Arrivati all'università mi faccio un tragitto a piedi per arrivare alla facoltà é arrivata uso le scale per recarmi in aula.
    13:00-14:00= esco dall'università, rifaccio il tragitto a piedi per arrivare alla macchina e torno a casa.
    14:00-18:00=torno a casa, salgo le scale, vado in bagno e poi in cucina per pranzare. mi siedo sul divano e accendo la tv.
    18:00-19:00= scendo le scale e mi reco in giardino per giocare con i cagnolini.
    19:00-21:00=salgo le scale, vado in bagno e decido di fare una doccia,metto il pigiama,vado in cucina e ceno. vado in camera mia e mi addormento.

    la mia giornata se fossi su una sedia a rotella:
    8:00-10:00=mi sveglio, per andare in cucina e per andare in bagno non ci sono barriere in quanto non ci sono scalini e altri tipi di ostacoli.
    10:00-13:00=esco di casa e la prima barriera che incontro sono le scale.la seconda barriera è salire in macchina, arrivata all'università la terza barriera che incontro sono salire le tante rampe di scale per recarmi in aula.
    14:00-18:00/18:00-19:00=le barriere che incontro sono il salire e scendere le scale.
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    Rosa Di Fraia


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty 2.lab.orologio

    Messaggio  Rosa Di Fraia Mer Gen 11, 2012 6:05 pm

    la mia giornata tipo:
    8.00-10.00= mi sveglio,scendo dal letto e vado in bagno(non vi sono barriere),mi reco in cucina a fare colazione
    ritorno in camera per vestirmi(non vi sono barriere).
    10.00-13.00=esco di casa , scendo le scale per andare all'università,salgo in macchina e mi reco all'università.Per raggiungere l'univ percorro un tragitto a piedi, arrivata uso le scale per raggiungere l'aula.
    13.00-14.00=esco dall'univ e rifaccio il percorso a piedi per arrivare alla macchina e torno a casa.
    14.00-19.00=torno a casa,salgo le scale,vado in camera e in bagno,torno in cucina per studiare un pò stando comoda sul divano.
    19.00-21.00=scendo le scale e vado giù in cucina per cucinare,al termine salgo e mi fermo in cucina per cenare,poi vado in bagno,mi lavo e metto il pigiama.Vado in camera mi metto a letto,accendo e guardo la tv.E mi addormendo.

    ...La mia giornata tipo se fossi su una sedia a rotelle...
    8.00-10.00= mi sveglio, scendo dal letto per andare in bagno e in cucina non incontro barriere poichè non vi sono gradini o altri tipi di ostacoli .
    10.00-13.00= esco di casa, la prima barriera che incontro sono le scale.La seconda barriera è salire in macchina, arrivata all'università ,la terza barriera è salite le tante rampe di scale x raggiungere l'aula.
    14.00-19.00/19.00-21.00= le barriere che incontro sono il salire e scendere le scale.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Diana Cataldo Mer Gen 11, 2012 6:22 pm

    Mi è capitato spesso, in particolare nelle stazioni ferroviarie e nei luoghi pubblici (penso ad alcuni cinema), di interrogarmi sulle difficoltà che incontrano i disabili. Quanto ho potuto vedere nei video conferma le mie perplessità…pullman e metropolitane sono mezzi inaccessibili ai disabili sulla sedia a rotelle. La cosa che mi colpisce maggiormente è che ci sono bus che all’interno prevedono lo spazio per la sedia a rotelle e poi non sono dotati (o puntualmente non funziona) della pedana che serve per farla salire a bordo. Contraddizioni che restano nell'ombra, perché la maggior parte dei disabili è rassegnato allo stato di cose. Denunce e proteste sono destinate a rimanere sulle scrivanie di chi ha la competenza di risolvere questo tipo di problemi. Tutto tace (eccetto le associazioni che tanto si battono per i diritti e la dignità delle persone disabili, come “Tuttiascuola” di Toni Nocchetti, solo per citarne una), e la società civile affonda in un buco nero fatto di indifferenza e “alzate di spalle”.

    Una serie di operazioni che compio quotidianamente (lavarmi, vestirmi, uscire di casa…) risulterebbero certamente complicate o impossibili se fossi su una sedia a rotelle.

    8-9:30 Sveglia, in bagno e poi in cucina per prendere il caffè. Torno nella mia stanza e mi vesto per uscire
    8-9:30 Il primo ostacolo: spazi stretti. La mia stanza e il bagno sono separati da un breve corridoio che non consente uno spazio di manovra sufficiente per girare la sedia a rotelle. Rimarrei bloccata nella mia stanza. Stesso problema in bagno: spazi stretti, non riuscirei né a fare la doccia (la vasca è troppo alta) né ad utilizzare il water. Lo specchio è troppo in alto.
    9:30 -15:00 Esco di casa per recarmi all’università. Prendo l’ascensore o scendo quattro rampe di scale. Cammino sul marciapiede fino alla stazione della metro. Prendo la metro. Scendo alla stazione di Montesanto, percorro qualche metro a piedi ed entro nella stazione della funicolare. Prendo la funicolare in direzione Corso Vittorio Emanuele. Arrivo a destinazione. Percorro a piedi la breve strada che mi porta all’università. Entro nell’università e mi reco nell'aula del corso dove resto fino a fine lezione. Al termine, percorso all’indietro per tornare a casa.
    9:30-15:00 Elenco tutti gli ostacoli (vere e proprie barriere che impediscono di svolgere l’attività) che incontrerei: ascensore troppo stretto per una sedia a rotelle, non potrei adoperarlo. Né potrei usare le scale, non c’è il montascale. Il portone di ingresso del mio palazzo è stretto, per poter passare dovrei chiedere aiuto a qualcuno per aprirlo tutto. Lungo il marciapiede che mi porta alla stazione è collocata un’edicola, sarei costretta a scendere dal marciapiede ma non ci sono scivoli. Per arrivare a prendere il treno occorre salire una rampa di scale. Non c’è il montascale. All’interno della stazione altre scale, non ci sono né scivoli né ascensori né, ovviamente, montascale. Il marciapiede che mi porta all’università è stretto e ci sono macchine parcheggiate in divieto di sosta che restringono ulteriormente lo spazio. Se fossi su una sedia a rotelle sarei costretta a scendere e a ritrovarmi direttamente lungo la strada affollata di auto. Non ci sono scivoli. Per tornare a casa dopo l’università, stessi ostacoli. Non ho trovato barriere solo in funicolare e all’università.
    15-21:00 Dopo il pranzo, mi siedo alla scrivania per studiare. Accendo il pc. Ceno, riordino la cucina e poi torno nella mia stanza dove mi siedo sul letto, o per leggere o per vedere la tv.
    15-21:00 Potrei avere difficoltà a raggiungere la mia stanza per motivi di spazio. Per riordinare la cucina dovrei avere spazio a sufficiente per muovermi in libertà, ma non è così. I mobili sono troppo in alto per raggiungerli. Nella mia stanza non posso accendere la tv, perché si trova collocata dietro al letto e non ho le braccia abbastanza lunghe per raggiungere il tasto di accensione.

    L’appartamento in cui vivo potrei organizzarlo “a mia misura”, ma quello che c’è fuori non posso gestirlo. Dovrebbero essere gli organi politici preposti non solo a fare le leggi, ma anche a vigilare affinché vengano rispettate. E in ultimo, ma non per importanza, c’è il senso civico della gente comune, che da solo dovrebbe bastare a garantire che non si verifichino determinate situazioni di disagio (macchine parcheggiate sui marciapiedi, attività commerciali che con le loro attrezzature ostacolano il percorso, scale e scalini ovunque senza l’alternativa dello scivolo…). Purtroppo non è così, e la direzione in cui si muove la società è contraria a quella della civiltà e della condivisone di spazi e risorse.

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Matilde Pengue Mer Gen 11, 2012 6:44 pm

    I tre video, purtroppo, non fanno altro che denunciare la realtà disastrosa che devono affrontare giornalmente le persone con disabilità. A mio avviso, nonostante gli sforzi, il problema risiede nella mentalità delle persone. Spesso, è evidente un non interessamento dei problemi che deve affrontare la persona disabile. Chi costruisce raramente si chiede se per esempio in posta o in una scuola, possa accedere una persona in carrozzina, semplicemente vi è una non considerazione del problema.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  nunziacapasso Mer Gen 11, 2012 6:50 pm

    Questi video sono del tutto allucinanti!!Non posso immaginare come queste persone si sentano isolate dal mondo e ignorate da una società che cambia costantemente. La vita frenetica ci trascina con sè quotidianamente e molto spesso non ci accorgiamo che nel mondo ci sono persone che hanno bisogno di aiuto, di nuove speranze, di una nuova vita....Girando sul web, mi sono soffermata su un blog di una ragazza diversamente abile.prima di ridursi sopra una sedia a rotelle, Milena, aveva una vita piena di sogni e di speranze,ma soprattutto,aveva davanti a sè un futuro tanto desiderato e quando era ad un passo per raggiungerlo tutto è cambiato.Voglio condividere con voi lo sfogo personale di questa ragazza, poichè mi è servito da spunto per un'ulteriore riflessione.
    "cme già scritto, quel maledetto 13 gennaio sono morta... perché quella Milena di 27 anni, che nella sua vita, semplice e comune come quella di tantissime altre ragazze, con tutti i sogni, tutte le aspirazioni, i programmi per la vita, i progetti, i sacrifici fatti per raggiungere faticosi traguardi con il proprio sudore e credendo solo sulle proprie forze, in pochi minuti di un tardo pomeriggio di gennaio è scomparsa... E' crollato tutto... è crollato un mondo... il mio mondo. TUTTO CANCELLATO CON UN COLPO DI SPUGNA (o più colpi di pistola... concedetemi l'ironia su me stessa...).

    Una settimana di coma farmacologico, appesa tra la vita e la più probabile morte a causa dei miei polmoni entrambi perforati, collassati e colmi di sangue; di una mano spappolata; di un braccio in cui un priettile è entrato ed uscito neanche dovesse disegnare il percorso di un immaginario delfino quando nuota a pelo dell'acqua uscendone e poi immergendosi di nuovo... Un grave versamento pericardico, dovuto ad un proiettile che si è conficcato poco sopra al cuore sfiorando l'aorta... e, dulcis in fundo, un ultimo proiettile, quello che ha perforato i polmoni, che ha finito la propria corsa incastrandosi nella colonna vertebrale, strappandomi via per sempre l'uso delle gambe (e non solo...).

    Un mese di terapia intensiva ed i successivi nove in ricovero per terapia riabilitativa...

    Il "mio mondo" era totalmente cambiato... dove era andata a finire la Milena che conoscevo e che riconoscevo guardandomi allo specchio, sfiorandomi anche al buio...ricordandomi "a memoria"?... Dove era finita? Dov'è adesso?

    Adesso quella Milena non esiste più... al suo posto c'è una ragazza sulla sedia a rotelle... Quella di una volta era indipendente ed aveva guadagnato con fatica l'emancipazione da casa e dalla realtà del suo piccolo paese... Ora dipende da terze persone anche per andare in bagno... Quella di prima era dinamica, attiva, non sapeva stare ferma... pochi riuscivano a starle dietro (e, sicuramente, neanche il mio ex)... quella di oggi si blocca davanti a un gradino di cinque centimetri...

    Suicidio...? Spesso l'ho pensato... lo ammetto... perchè non si accetta così facilmente questo tipo di cambiamento... e di stare su una sedia a rotelle io non l'ho ancora accettato...

    Farsene una ragione...? Sì, quando però è possibile trovare una ragione plausibile, almeno logica, almeno riconducibile ad una inopinata, incontrollabile, imprevedibile fatalità... Ma lo è UNA ARBITRARIA DECISIONE ALTRUI? UNA DELIBERATA E RAGIONATA VOLONTA' DI CHI HA DECISO CHE LUI SARA' IL TUO DESTINO? Ci si può mai fare una ragione sul fatto che un bel giorno un vigliacco che non ha il coraggio di affrontare la vita quotidiana da solo, perchè fino a quel momento è stato un parassita della vita altrui, si sveglia e decide (l'UNICA DECISIONE DELLA SUA VITA!!!) di prendere una pistola e di usarla per sterminarmi, per annientarmi, per concretizzare la sua perversa convinzione che io non merito più di vivere perchè l'ho lasciato dopo dieci anni... E decide di uccidermi nel modo più vile che può... di sorpresa, "a tradimento", senza minacce, senza avvisaglie, senza un benchè minimo suo coraggio di affrontare il suo interlocutore, la sua vittima... facendo leva sulla sua sensibilità, sulla sua preoccupazione che potesse compiere un gesto insano autolesionistico, che potesse compiere qualche sciocchezza... E invece, la sciocchezza l'ha compiuta verso di me... uomo armato contro donna inerme, pistola contro mano nuda, colpi ripetuti contro un corpo a terra impossibilitato a fuggire che implora pietà...

    "o mia o di nessun altro"... un credo valido per essere giustificati ad uccidere...

    Se ci penso impazzisco...

    -------------------------------------------------

    COSA RIMANE?

    Rimane di costruirsi una nuova vita...

    Una vita da guardare dal basso, seduta su una sedia con due ruote... azzerando ogni progetto pregresso, ogni sogno ed aspirazione di un tempo, ogni traguardo conquistato... ricominciando da zero e imparando di nuovo, ad esempio, a vestirsi da soli...

    Rimettere tutto in discussione... anche la parte più intima di se stessi... Per accettarsi di nuovo... Senza ancora parlare di cosa significhi farsi accettare dagli altri...".
    [/color]
    orologio
    ore 7:00 mi sveglio, vado in bagno.Attraverso il corridoio vado in cucina e faccio colazione;esco di casa e scendo le scale,mi diriggo verso il cancello principale esco e mi incammino verso la fermata del bus.MI fermo qui, poichè mi rendo conto che già per uscire di casa una persona seduta su una sedia a rotelle dovrà essere assistita per scendere le scale almeno da un paio di persone che la prendano in braccio.Mi rendo conto quanto l'autonomia fisica conti nella vita di una persona poichè ti fa sentire liberi e pieni di vita.


    Ultima modifica di nunziacapasso il Ven Gen 13, 2012 10:38 am - modificato 1 volta.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  graziamartinaavallone Mer Gen 11, 2012 6:54 pm

    OROLOGIO DELLA MIA GIORNATA TIPO ALL'UNIVERSITA'
    h 7:00 mi sveglio,mi lavo,mi vesto e mi reco in cucina per fare colazione
    h 9:00 esco di casa,prendo l'ascensore che dal 4 piano mi porta al piano terra,esco dal portone e mi reco a piedi verso la fermata del bus che si trova a 50 metri dalla mia abitazione
    h 9:30 scendo dall'autobus e mi reco verso la stazione per prendere la circumflegrea, qui scendo due rampe di scala dopo aver obliterato il biglietto al tornello. Scendo dal treno e all'interno della stazione stessa di Montesanto,oblitero nuovamente il biglietto al tornello e prendo la funicolare. Scendo alla fermata Corso Vittorio Emanuele e percorro circa 1 km di strada in discesa, su di un marciapiede non molto stretto ma quasi sempre occupato da macchine sostate su di esso.
    h 11:30 arrivo all'università e mi sposto di piano in piano in base ai corsi da seguire, utilizzando le numerose scale che si trovano all'interno di essa.
    h 18:00 compio il percorso inverso fatto la mattina .....km di strada a piedi....funicolare...treno...autobus....50m a piedi
    h 20:00 arrivo a casa, preparo la cena e mangio
    h 22:00 vado nella mia stanza e dopo aver chiacchierato al telefono con un'amica vado a letto.

    OROLOGIO DELLA MIA GIORNATA TIPO ALL'UNIVERSITA'....SU DI UNA CARROZZELLA.....
    h 7:00 mi sveglio,salgo sulla mia carrozzina e vado in bagno per lavarmi(il lavandino è troppo alto, non posso lavare neanche il viso), mi vesto,vado in cucina per fare colazione (posso prendere solo del latte in quanto il frigo x me è accessibile, e del caffè che abitualmente mia mamma prepara "in anticipo" , i biscotti non posso mangiarli perchè situati in un mobile posto troppo in alto)
    h 9:00 esco di casa...prendo l'ascensore (fortunatamente molto ampio) ed esco dal portone.Mi reco verso la fermata del bus attraversando per ben due volte la strada (fortunatamente non molto trafficata). All'arrivo del bus non posso prenderlo perchè non c'è nessuna attrezzatura che mi consente di superare il gradino....chiedo aiuto a due gentili persone che mi sollevano...supero la barriera e prendo l'autobus.
    scendo dal bus grazie all'aiuto di altre due gentili persone e mi reco verso la stazione per prendere la circumflegrea...Al tornello chiedo ad un operatore della stazione di attivare il passaggio di accesso ai disabili. Supero il tornello ma incontro un'altra barriera alla quale non posso ovviare: ci sono numerose scale che non posso attraversare perchè non vi è nessuna attrezzatura consona.....in realtà non c'è nessuna giornata tipo all'università perchè non sono in grado di raggiungerla: non posso salire in treno, non posso percorrere il km di strada fino all'università perchè il marciapiede,occupato in parte dalle macchine non consente il mio passaggio....Non mi resta che tornare a casa........ricercando comunque l'aiuto di altre 4 benevoli individui!!!!!!!!!!
    Avallone Grazia Martina
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Bruna Marsella

    Messaggio  bruna88 Mer Gen 11, 2012 7:21 pm

    07:00Mi sveglio,mi alzo dal letto e mi preparo.................................Difficolta' per un disabile. 07:20Scendo le scale per fare colazione........................................difficolta' per un disabile. 07:35Entro in macchina per andare alla stazione................................Difficolta' per un disabile. 08:00Salgo sul treno...........................................................Difficolta' per un disabile. 09:00Scendo dal treno e salgo e scendo nuovamente da una metropolitana e una funicolare ....................................................................Difficolta' per un disabile. 09:30arrivo all'universita' e utilizzo l'ascensore per arrivare ai piani superiori. 17:30Esco dall'universita'e salgo e scendo da una funicolare,una metropolitana e un treno..........................................................................Difficolta' per un disabile. 19:00Scendo dal treno,entro in macchina e mi diriggo verso casa................Difficolta' per un disabile. 19:30Mi faccio una doccia e mi vesto...........................................Difficolta' per un dusabile. 20.00Ceno 23:00 mi metto a letto.........................................................Difficolta' per un disabile. Beh....cosa dire???Quella che ho descritto e' una giornata molto movimentata,che pero' ci risuta semplice da affrontare.....Non e' pero' cosi' per una persona disabile che invece non puo' affrontare la maggior parte di queste azioni.Nell'arco di questa giornata puo' non trovare difficolta' solo nel utilizzare un ascensore,sempre che questo e' funzionante...E' trise...tanto triste!!!
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Concetta Sarnelli Mer Gen 11, 2012 7:29 pm

    La difficoltà maggiore di un disabile risulta essere quella di raggiungere una propria autonomia, le barriere architettoniche rendono ancora più complicato il raggiungimento di tale obiettivo. Un disabile necessita infatti per muoversi dell'aiuto di altri, giacché, almeno in Italia, nulla lo facilita nel muoversi da solo.
    Se penso alla mia giornata tipo, un disabile impossibilitato a muovere le gambe incontrerebbe la prima difficoltà appena sveglio: come scendere dal letto e raggiungere la carrozzina? E' possibile solo con l'aiuto di altri.
    Altra difficoltà si presenterebbe nel momento in cui dovrebbe uscire dal palazzo: ci sono due uscite ma sul percorso che porta ad entrambe c'è almeno un scalino.
    Più semplice sarebbe uscire dal lato in cui c'è un solo scalino, anche perché da quel lato c'è una discesa per raggiungere il cancello che delimita il cortile...però non è tutto così semplice: il cancello è così piccolo che a stento ci passa un ombrello piccolo quando è aperto!
    Prendere la metro per raggiungere l'università non comporta, almeno nella prima parte, complicazioni ad un disabile. Giunti però alla stazione di Vanvitelli, dove bisogna fare il cambio per prendere la funicolare, ci sono problemi all'uscita giacché il montapersone per essere attivato necessita di un addetto ai servizi che non c'è.
    Devo riconoscere che l'edificio universitario è abbastanza attrezzato per facilitare i movimenti di un disabile, ma non bastano delle mosche bianche. L'intero sistema sociale deve attrezzarsi.
    Concetta Sarnelli
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  milena.iovine Mer Gen 11, 2012 7:43 pm

    I tre video sottolineano ulteriormente che la disabilità non è una condizione legata al singolo, ma alla società in cui viviamo!! L'inadeguatezza degli ambienti, dei trasporti e delle agenzie di formazione, di lavoro e di svago sono la testimonianza di quanto il nostro paese è ancora molto arretrato sul tema dell'integrazione.

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  stefania arini Mer Gen 11, 2012 7:50 pm

    dopo aver visionato i tre video racconto la mia giornata tipo.

    Ore 6.30 mi sveglio,scendo dal letto e vado in bagno,mi lavo torno in camera e mi vesto.
    ore 7.15 vado in cucina ,preparo il caffè-latte,faccio colazione.
    ore 7.30 esco di casa e scendo le scale (3piani)
    ore 7.40 salgo in auto e mi dirigo a scuola(sono insegnante)
    ore 8.15 inizia la giornata scolastica con 27 bambini di 4 anni.
    ore8.15/15 .00 la giornata è ricca di attività tra le quali giochi,palestra,mensa etc...etc..
    ore 15.15 in auto torno a casa
    ore 16 devo salire tre piani per arrivare al mio appartamento
    ore 1630/19.30 studio /o attività in casa(faccende,aiuto in casa etc,,etc,,)
    ore 19.30 esco e in auto raggiungo la piscina.
    ore 19.50 raggiunta la piscina negli spogliatoi mi svesto e vado in acqua
    ore 21.15 esco dalla piscina raggiungo gli spogliatoi,faccio la doccia,mi vesto e dopo con l'auto ritorno a casa dove mi aspettano,di nuovo 3 piani!!!!!
    ore 22.30 vado a dormire.

    Se fossi disabile:
    ore 6.30 mi sveglio e cerco l'aiuto per scendere dal letto (persone o sedia a rotelle)per lavarmi e per vestirmi.15
    ore 7.15 preparo il caffè-latte
    ore 7.30 esco di casa e....STOP....non so come scendere le scale
    Anche se trovassi l'aiuto necessario per scendere le scale e per raggiungere la scuola dove insegno non so se riuscirei a gestire ed organizzare una classe di 27 bambini di 4 anni......e pensandoci ben qualcuno(scuola o famiglia) mi affiderebbe i loro bambini??????????????
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    Messaggio  concetta francese Mer Gen 11, 2012 8:13 pm

    la mia giornata tipo:
    preparazione
    -la mattina mi alzo verso le 7.30
    -faccio colazione
    -mi lavo, mi vesto
    -sistemo la mia camera.

    uscita
    -scendo le scale di casa mia
    se vado all'università
    -prendo la macchina
    per il pranzo se resto all'università
    -salgo sul terrazzo dell'università

    ritorno
    -con la macchina
    -a casa risalgo nuovamente le tre rampe di scale.


    Raccontata così non sembrerebbe una giornata difficile da trascorrere, anzi giornata tipica di ogni persona che può facilmente spostarsi da un posto all'altro. Se fossi su una sedia a rotelle probabilmente non potrei neppure uscire dovendo scendere le scale, per non parlare poi delle varie difficoltà che potrei incontrare per strada, anche solo per entrare all'univensità (volendo menzionare il marciapiede con l'asfalto rovinato o ricoperto d'immondizia). una semplice giornata diventerebbe difficile anche nei gesti più comuni, forse anche solo semplicemente riuscire a fare una doccia o alzarsi dal letto.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Instantkarma Mer Gen 11, 2012 8:21 pm

    La mia giornata tipo all’università.
    Alle 6.30 mi sveglio, resto ancora qualche minuto a letto e dopo un po’ vado in bagno. Per accedere al bagno devo salire uno scalino. Poi per ritornare in camera per vestirmi devo riscendere prima lo scalino del bagno.
    Verso le 7.00 scendo giù per la colazione, percorrendo un bel numero di gradini della scala interna. Finiti i gradini arrivo al piano terra e vado verso l’angolo cottura. Per arrivare all’angolo cottura però bisogna obbligatoriamente passare prima per la sala da pranzo, che si collega con l’angolo cottura che tassativamente per accedervi bisogna salire due scalini.
    Alle 7.15 ritorno su per lavarmi i denti, quindi devo ripercorrere di nuovo tutti gli scalini, i due che dall’angolo cottura mi portano nella sala da pranzo, quelli della scala e quello del bagno.
    Verso le 7.30 scendo giù per uscire e mi avvio verso la fermata dell’autobus.
    Alle 9.00 arrivo all’università e mi reco nell’aula indicata dal tabellone.
    Verso le 17.00 ritorno a casa ripercorrendo la strada del mattino.

    Per una persona che per muoversi utilizza una sedia a rotelle sarebbe quasi, se non proprio impossibile vivere nel luogo dove vivo io. Innanzitutto i continui ostacoli,per lo più gradini, che incontrerebbe a casa mia non gli permetterebbero mai di spostarsi con una certa facilità.
    Poi io vivo in un piccolo paesino collinare dove ci sono pochissime strade pianeggianti e gli autobus che prendo per recarmi all’università non sono provvisti di adeguati scalini meccanici che aiutino persone disabili a salire sull’autobus. Forse, e per fortuna non tutti, ci rendiamo conto delle problematiche delle persone che vivono su di una sedia a rotelle solo quando queste persone vivono a stretto contatto con noi o sono in difficoltà e tali difficoltà si verificano davanti ai nostri occhi.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  filomena lavecchia Mer Gen 11, 2012 8:37 pm

    Guardando questi video, mi sono resa conto di quanto sono fortunata a poter svolgere tutte le attività senza l'aiuto di nessuno e senza l'impedimento di nessun ostacolo. A volte ci lamentiamo per cose futili, tutte prese dalla routine delle giornate che passano. Queste persone invece devono lottare non solo contro il loro disagio ma anche contro una società che non li facilita ma anzi li emargina e ostacola.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  mariasignoriello76 Mer Gen 11, 2012 8:58 pm

    Le barriere architettoniche sono la testimonianza di un’insensibilità sociale, dovuta al fatto che non ci si preoccupa di ciò che serve per garantire a tutti autonomia e indipendenza.

    Noi c.d. normali siamo semplici spettatori, perché se non viviamo personalmente una cosa non siamo in grado di coglierne il vero significato, ci lasciamo sempre più travolgere dai nostri ritmi frenetici, incuranti degli altri che non “possono” per le numerose barrire esistenti e che perciò sono sempre più emarginati e collocati ai margini della società.

    Le vere barriere le creiamo noi, oltre a quelle architettoniche spesso costruiamo quelle mentali, noi creiamo “il diverso”, perché siamo noi a vedere le persone diverse ad esempio quando hanno un arto in meno. Nella nostra mente che si è creato un modello, un riferimento quando ci discostiamo da ciò parliamo di diverso. Mi piace ricordare a tal punto una poesia di un padre dedicata alla figlia:

    Chiamatemi per nome, non voglio più essere conosciuta per ciò che non ho, ma per quello che sono: una persona come tante altre………….

    Maria Signoriello
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  RAUCCIMICHELA Mer Gen 11, 2012 9:09 pm

    LA MIA GIORNATA TIPO

    6:15 - Mi sveglio, scendo dal letto vado in cucina, preparo la colazione.
    6:40 - Vado in bagno, mi lavo, mi preparo per uscire.
    7:00 - Scendo le scale, apro il portone, prendo la macchina e mi avvio alla stazione.
    7:20 - Prendo il treno.
    8:00 - Arrivo alla stazione di Napoli, prendo metropolitana, funicolare e pullman.
    8:45 - Arrivo all'università, prendo l'ascensore per recarmi in aula.
    - Passo gran parte della mia giornata a seguire i corsi.
    17:00 - Esco dall'università, faccio il percorso inverso per tornare a casa.
    18:30 - Arrivo alla stazione di marcianise, salgo in macchina.
    19:00 - Arrivo a casa, faccio una doccia e per farlo devo salire un gradino.
    21:00 - Ceno.
    22:00 - Vado a letto.

    Confrontando la mia giornata tipo con quella di una persona diversamente abile, mi rendo conto che sarei ostacolata da diversi inconvenienti, come ad es.(scendere le scale per prendere la metropolitana), questo è dovuto al fatto che abbiamo servizi pubblici e di trasporto poco utili per persone che presentano difficoltà. Pertanto mi rendo conto che una persona destinata per tutta la vita su una sedia a rotelle non può svolgere semplici attività quotidiane e questo mi fa tristezza pensare che una persona come me non possa vivere la sua vita come tutti vorrebbero. Sad
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  luisa buono Mer Gen 11, 2012 9:15 pm

    Vedere il video della metropolitana di Milano mi ha riportato indietro nel tempo.
    Qualche anno fa infatti a causa di un piccolo incidente di percorso sono stata costretta a fare le vacanze a Milano con le stampelle, solo che alla lunga stancano e allora parenti mi hanno portato a fare un giro con la sedia a rotelle. Allucinante, non si può capire cosa si prova a stare su una sedia a rotelle fino a quando uno non ci capita. A parte la fatica che deve fare chi è costretto a portati in giro, i problemi sono molteplici. Si è sempre alla ricerca del marciapiede senza barriere che ti faccia passare, in metro è un disastro, infatti in alcune stazioni poco servite devi prima cercare l’addetto che ti faccia utilizzare il montacarichi, poi devi sperare che funzioni, per non parlare della lentezza esasperante con cui si muove, ci vuole del tempo, tanto tempo per salire pochi gradini, ma la cosa più brutta di tutte sono gli sguardi delle persone. Tutti ti guardano, spesso con occhi diversi, chi con schifo neanche tenessi la lebbra, chi con pena e ti chiedi se quelli che t’ignorano lo fanno perché gli sei indifferente o perché vuole più semplicemente evitare di incrociare il tuo sguardo. Tutto su una sedia a rotelle è più difficile, tutto quando ti siedi su quella sedia è diverso e nessuno può veramente capirlo fino a quando non ci capita.

    Giornata tipo
    05:30 Sveglia;
    05:40 Vestirsi, colazione;
    06:15 Via di casa per prendere l’aliscafo;
    07:25 Scendo dall’aliscafo e prendo la funicolare;
    08:30 Lezioni università;
    13:00 Torno a prende funicolare e aliscafo per tornare a casa;
    15:00 Torno a casa mangio ed esco di nuovo per commissioni ;
    18:00 Vado a trovare dei parenti;
    20:00 Mangio e guardo un po’ di televisione;
    22:00 Vado a lavarmi e torno a letto;

    giornata in carrozzina…..
    05:00 sveglia, devo alzarmi prima perché ogni cosa che faccio normalmente richiedere tre volte lo stesso tempo;
    05:10 se ho preso dimestichezza mi vesto da sola e sono autosufficiente altrimenti qualcuno si deve alzare alla mia stessa ora per darmi una mano e fare tutto. L’apertura della porta deve essere ampia altrimenti la carrozzina non passa e non ci devono essere mobili messi male altrimenti passare diventa ancora più difficile;
    05:45 devo partire prima di casa perche bisogna caricare anche la carrozzina e se prima potevo fare da sola adesso non posso più, quindi qualcuno si deve alzare e deve accompagnarmi. Facilmente questa stessa persona dovrà scendere a farmi il biglietto perché in biglietteria c’è sempre una calca di gente, tutto questo sperando che si trovi parcheggio per la macchina.
    07:20 scendo dall’aliscafo per recarmi all’università, che Dio me la mandi buona!! Devo prendere il percorso più lungo perche quello breve non è agevole da fare in carrozzina e chi sa se le mie colleghe mi faranno compagnia. Devo prendere la funicolare…..meglio desistere non è tanto comoda. Vado in autobus? Neanche a parlarne. Vado in taxi…forse i tassisti non possono esimersi ma quanto mi costa andare e venire tutti i giorni con il taxi?
    08:00 seguire le lezioni, spero che le aule siano accessibili altrimenti è un bel problema.
    13:00 rifaccio il percorso inverso per tornare a casa e spero di avere il tempo di arrivare all’aliscafo altrimenti devo prendere il prossimo e a che ora ci arrivo a casa?
    15:00 torno a casa sempre che qualcuno sia venuto a recuperarmi.
    17:00 forse i parenti è meglio che non vado a trovare i parenti, avrei bisogno di qualcuno che mi accompagni per non parlare dei percorsi tortuosi che dovrei affrontare, rischierei di non passare neanche per le porte.
    20:00 Mangio e guardo un po’ di televisione, questo lo posso fare ma se ne avrò voglia, sarò comunque molto stanza le sera;
    22:00 Vado a lavarmi e torno a letto;
    Non è per niente facile vivere così, ma ci sono persone che lo fanno e mi auguro che abbiano la forza necessaria per affrontare la situazione altrimenti sarà ancora più dura, non è bello per un giorno, figurarsi una vita intera.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty L'orologio

    Messaggio  carmelaimpero Mer Gen 11, 2012 9:42 pm

    Conosco alcuni amici divermante abili (hanno bisogno della sedia a rotelle per muoversi).
    E' sorprendente l'autonomia che hanno: si sanno relazionare benissimo, provvedono personalmente alla cura del proprio corpo, dell'ambiente in cui vivono...(hanno una straordinaria forza nelle braccia Shocked ). Per questo quando ho visto il video di Simona non mi sono meravigliata perchè conosco le potenzialità di queste persone. E'ovvio, però, che il contesto in cui vivono deve offrire loro i mezzi necessari perchè possano vivere ancor più in autonomia e soprattutto non creare ostacoli insormontabili per loro, cosa che purtoppo ancora accade.
    Difatti quando si pensa di costruire strutture, spazi attrezzati succede che, proprio a partire dalla progettazione, non ci si pone minimamente il problema che quelle strutture, quei luoghi possono essere punti di accesso anche per chi, per esempio, non ha l'uso delle gambe e ha bisogno di ausili meccanici per spostarsi. Allora via libera a scale, percorsi stretti, luoghi inaccessibili per loro.
    Questo lascia pensare...
    Siamo nel 2012: quanta evoluzione , quanto progresso, eppure quanta poca sensibilità ancora c'è.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  mariastefaniadifiore Mer Gen 11, 2012 9:45 pm

    i tre video mi hanno provocato un misto di sensazioni..prima di tutto fastidio...per la reazione delle persone che c'erano intorno, per la poca sensibilità mostrata nei confronti della ragazza sulla sedia a rotelle in giro per Milano, fastidio per le macchine parcheggiate lungo gli scivoli, fastidio per una città che non riesce ad adeguarsi alla disabilità, che non la riesce proprio a concepire. Pensando un pò al video della metropolitana di Milano, mi è venuta in mente la metropolitana di Parigi..lì non c'è proprio la possibilità di muoversi per una persona sulla sedia a rotelle, perchè nella maggior parte delle stazioni, non ci sono le scale mobili, i tornelli di accesso sono stretti e mancano i montascale. La situazione in Italia forse è leggermente migliore, ma se le cose non funzionano è inutile.
    Un esempio pratico delle difficoltà che incontra una persona sulla sedie a rotele a muoversi le vedo con mio zio, paralizzato da 10 anni, sono circa due anni che non esce più di casa, perchè mia zia non riesce più a portarlo fuori sulla sedia a rotelle, perchè trova continui ostacoli sul suo cammino..c'è bisogno di fare qualcosa, davvero!

    La mia giornata tipo...
    ore 6.15 sveglia, mi alzo dal letto, vado in bagno e faccio la doccia
    ore 6.45 vado in cucina e faccio colazione
    ore 7.15 scendo le scale di corsa, perchè sono sempre in ritardo, prendo la macchina e vado a scuola
    ore 8.00 arrivo a scuola, salgo due piani di scale a piedi
    ore 13.00 esco da scuola, prendo la macchina e vado in ufficio...prendo l'ascensore per arrivare fino al settimo piano e poi devo fare l'ultimo piano a piedi
    ore 18.00 torno a casa in macchina
    ore 19.00 studio o mi diverto con mio nipote
    ore 21.00 ceno e guardo un film
    ore 23.00 mi lavo e vado a letto..buonanotte Sleep

    La mia giornata se fossi su una sedia a rotelle(per vedere realmente le difficoltà che incontravo in casa, ho gironzolato per un pò sulla sedia che ho nella mia stanza con le ruote tongue
    ore 6.15 sveglia, mi alzo dal letto stopcome faccio da sola?, vado in bagno..il bagno è stretto e non posso fare la doccia perchè c'è un gradino, stop,stop,
    ore 6.45 vado in cucina e faccio colazione se mia madre non mi ha messo il latte e i cereali troppo in alto..altrimenti stop
    ore 7.15 non posso scendere le scale di corsa, ma posso prendere l'ascensore, che è abbastanza spazioso e vado bene con la sedia a rotelle...nelmio parco mi muovo bene, perchè essendo di nuova costruzione non ci sono barriere architettoniche e dove ci sono dei gradini, c'è anche lo scivolo cheers
    ore 8.00 arrivo nel cortile della scuola, ma non posso salire le scale, nè tantomeno prendere l'ascensore, perchè comunque ci sono due scalini, stop
    ore 13.00 esco da scuola, prendo la macchina e vado nel palazzo dell'ufficio..non posso arrivare all'ascensore perchè ci sono degli scalini, l'ascensore e stretto e non arriva all'ottavo piano, stop, stop, stop
    ore 18.00 torno a casa in macchina..finalmente
    ore 19.00 studio o mi diverto con mio nipote..ho un pò di difficoltà, ma ce la faccio ancora
    ore 21.00 ceno e guardo un film
    ore 23.00 mi lavo, non posso, il bagno è stretto, stopil letto mi ospita bene..buonanotte Sleep

    Mi sono resa conto da tutti gli ostacoli che ho incontrato che il problema più grande è stare fuori casa..così non va bene! scratch
    EMANUELA RISOLUTO
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  EMANUELA RISOLUTO Mer Gen 11, 2012 9:58 pm

    Il video nasce "ASK-it"della collega rosa gracco,è molto interessante...
    questo navigatore è uno dei modi che permette di costruire la strada più
    adatta per una persona disabile! Emanuela Risoluto.

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Orologio

    Messaggio  Adriana Patricola Mer Gen 11, 2012 10:53 pm

    Le barriere architettoniche sono rappresentative del bassissimo livello di civiltà nel quale viviamo. Non è per nulla tenuto in considerazione che una persona con difficoltà a deambulare possa avere una vita sociale, quindi, non si tiene conto delle esigenze di queste persone. Più ancora che gli "strumenti" non funzionanti, sconcertante è l'atteggiamento dei funzionari amministrativi e degli addetti al funzionamento degli stessi.
    Sarà un pensiero crudele, e non politicamente corretto ma, credo che, ciascuno, dovrebbe provare sulla propria pelle un poco delle difficoltà che si trovano ad affrontare queste persone. Solo leggendo il dolore e il disagio negli occhi di un proprio figlio o fratello o genitore, anche queste persone così piccole, potrebbero capire cosa significa.

    La mia casa non è per nulla a misura di disabile. Ci sono tappeti in ogni stanza, le porte sono strette per una carrozzina. Dei due bagni presenti in casa, solo in uno è accessibile alla sedia a rotelle e, la doccia è troppo stretta per essere adattata con i maniglioni. La cucina è troppo alta ed anche tutti i mobili, non potrebbero garantire autonomia a chi non possa alzarsi in piedi. Nel mio palazzo c'è l'ascensore ma uscendo il marciapiede è pieno di escrementi di cane, auto permettendo però si può uscire in strada, solo in strada però! Passare sui marciapiedi con la carrozzina è impossibile, sono stretti e interrotti ogni 100 metri da pali della luce (oltre ad essere cosparsi di escrementi). A seconda degli impegni della giornata potrei essere in grado di provvedere da sola o no. La spesa alimentare o lo shopping lo potrei fare, avrei difficoltà serie per andare presso molti uffici comunali, pochi hanno l'ascensore o l'elevatore, molti sono ubicati in luoghi poco raggiungibili.
    All'università con i mezzi pubblici non potrei andare da sola. Le stazioni di napoli e provincia non sono a norma/misura di disabile, o almeno lo sono in poche. Ma in vero, credo che le stazioni siano la cosa di minore gravità...ci sono padiglioni del policlinico non a norma!!

    6:00 sveglia, scendo dal letto, mi avvicino alla scrivania e scacco la sveglia. Poi vado in cucina, preparo la colazione e la consumo in piedi guardando il telegiornale. 6:00 sveglia, non c'è un supporto, tipo un comodino per aiutarmi a spostarmi sulla sedia a rotelle, inoltre se avessero lasciato il tappeto, probabilmente cadrei o non riuscirei ad avanzare con le ruote, muovendomi da sola. In cucina devo sperare che mia madre mi abbia lasciato l'occorrente sul mobile basso, altrimenti non potrei bere altro che acqua calda.
    6:30 passo in camera a prendere i vestiti,vado in bagno, faccio una doccia, mi lavo i denti, mi trucco e mi vesto. 6:30 torno in camera, sperando di non incastrarmi nel tappeto, prendo i vestiti e con difficoltà nelle manovre, mi reco in bagno. Non posso fare la doccia, dovrò lavarmi a pezzi. Non ci sono supporti, a parte la lavatrice per aiutarmi nel vestirmi. Facciamo come se ci fossi riuscita, denti "trucco e parrucco" e sono pronta per andare all'università.
    7:00 esco da casa, scendo 3 piani di scale, attraverso un androne con dei gradini. Esco dal portone scendendo un gradino. Sono in strada, evito gli escrementi e mi avvio alla stazione percorrendo una strada in salita senza poter usufruire dei marciapiedi perché invasi da escrementi auto o scale dei palazzi. 7:00 esco da casa, prendo l'ascensore e devo sperare ci sia qualcuno che mi aiuti con i gradini. Per fortuna oggi la strada è pulita e riesco a passare. Arrivata alla stazione, mi accorgo che è stato tutto inutile, io non posso partire, non c'è spazio per me sul treno troppo affollato. Arrivata a Napoli chi mi aiuterà a salire e scendere le scale della metro? Ok! Torno a casa.
    8:30 sono arriva all'università, controllo l'aula e, se l'ascensore funziona la prendo, altrimenti, salgo a piedi. 8:30 mi hanno accompagnata all'università con la macchina. Ora devo sperare che funzionino le ascensori o che gli uscieri mi aiutino a raggiungere l'aula per le lezioni, dove, sicuramente, arriverò in ritardo.
    16:00 finite le lezioni, decido di fare un giro per i negozi di via Roma e poi vado a prendere il pulman ed il treno per tornare a casa. 16:00 finite le lezioni, semmai riuscissi a scendere in tempi decenti, ovvero, semmai funzionassero ascensori ed elevatori, potrei prendere la funicolare centrale (dotata di elevatore) e andare a fare un giro per negozi. Solo che, siccome devo usufruire della benevolenza altrui, non posso decidere in autonomia e quindi, non potendo prendere pulman e treno, devo sottostare agli orari degli altri. Si torna a casa.
    17:00-20:00 sono tornata a casa, mi stendo una mezz'ora, poi studio. Dopo vado in bagno mi lavo e mi preparo per uscire dopo cena. 17:00 - 20:00 mia madre o mio padre mi hanno riportato a casa. Chi dei due, ,mi aiuta a scendere dall'auto e sistemarmi sulla carrozzina, devo però aspettare per uscire dal garage, c'è una discesa troppo ripida e rischierei di rotolare in strada. Arrivata al palazzo, mi fa salire i gradini e prendiamo l'ascensore. Arrivata a casa mi metto a studiare senza svestirmi. Se dopo volessi uscire sarebbe troppo faticoso cambiarmi ancora una volta e, mi dispiacerebbe chiedere aiuto ai miei genitori che già hanno dovuto modificare i loro programmi per i miei impegni universitari. Ci mettiamo a tavola ed io vorrei rendermi utile ma, lo spazio non è tantissimo e tra 5 adulti e una gatta, è meglio che resti ferma, rischierei di calpestare con le ruote persone o zampe. Tanto, non riesco a cucinare, i fornelli sono alti e le pentole incastrate nel mobile ad angolo.
    22:00 lavata vestita e profumata esco. C'è una festa e si va a ballare. 22:00 resto a casa. Le discoteche non sono luogo per persone in carrozzina. Piene di barriere e troppo affollate per muoversi agilmente; per non parlare dei bicchieri rotti o del parcheggio lontano dal locale...
    24:00 sono ancora in discoteca. 24:00 mia madre ha tolto i tappeti da terra e aiutandosi con uno sgabello mi ha aiutato a fare la doccia. Mi ha poi aiutato a mettere il pigiama e a mettermi a letto. Siamo entrambe sfinite e dispiaciute. Purtroppo, nelle mie condizioni, non posso fare tutto quello che vorrei, non perché mi sia prescluso per legge o per ragioni cliniche, ma perché non posso accedere ai servizi come tutti gli altri.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  salvatore_sarnataro Mer Gen 11, 2012 11:11 pm

    giorno tipo
    8,00 la sveglia e doccia
    8,30 preparo la colazione per me ed Angela
    per le nove sono alla metro per raggiungere l'università
    seguo i corsi fino alle 13,00 poi ritorno a casa per le 14,00
    pranzo e riscendo per andare a lavoro. scelgo la strada più breve e raggiungo il posto in cui lavoro.
    esco alle 19,00 ritorno a casa, cena, ultime cose tra lavoro e università
    vado a letto vero le 24,00 1,00

    giornata "altro" tipo

    sveglia, anticipata.....
    vado in bagno, dovrei farcela a prepararmi da solo.
    lo stesso per la cucina, dovrei riuscire a preparare la colazione per Angela e il caffè per me.
    esco di casa, nelle scale non c'è il montascale,quindi ho bisogno di aiuto per raggiungere l'androne del palazzo. percorro la prima rampa che mi permette di arrivare al primo cortile. apro un cancello percorro qualche metro e uso una seconda rampa per arrivare alla strada.non posso arrivare alla metro da solo, le strade sono poco percorribili ed accessibili per una persona in carrozzina. diciamo pure che ci sono, sono arrivato alla metro di chiaiano. metro e funicolora arrivo in Corso Vittorio Emanuele questo percoros è più facile, ci sono tutte le accortenze per me.
    svolgo le mie attività universitarie, metro e funicolare e riscendo a chiaiano, qui trovo la stessa impraticabile strada per andare a casa.
    arrivo sotto casa, mi imbatto in un primo cancello da aprire, per la prima rampa di accesso però ho bisogno di una spinta perchè altrimenti non riesco a percorrerla. mi trovo davanti ad un altro cancello che accede al secondo cortile. altra rampa, per accedere al palazzo, questa potrei farla anche da solo.
    chiamo aiuto per risalire le scale.
    entro in casa al primo piano. mi metto comodo e preparo per la cena.
    sono troppo stanco, vado a letto
    rosagracco
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  rosagracco Mer Gen 11, 2012 11:37 pm

    Premetto che abito in provincia di Napoli, in un appartamento, diviso su due piani ,che si trova al 3° e 4° piano.
    Esercizio Orologio
    Giornata universitaria
    Ore 7 :sveglia, scendo dal letto e vado in bagno per prepararmi
    Ore 7.30 : per fare colazione devo salire le scale che portano in cucina
    Ore 8/9: scendo le scale ed esco nel viale dove il mio “accompagnatore” di turno prende la macchina per accompagnarmi alla metro del mio paese ; ci sono diversi viali e scale (interne ed esterne) da percorrere poi prendo la metro. All’ultima fermata scendo per cambiare la metro (quindi altre scale da percorrere velocemente perché ci sono delle coincidenze per l’orario); arrivo a Vanvitelli (scale mobili) ed esco con scale esterne; percorro un tratto a piedi, attraversando la strada che mi porta alla funicolare per l’università.
    Ore 13/14: pausa pranzo di solito al bar all’università sulle scale oppure un panino al volo
    Ore 17/18 :finite le lezioni, si ritorna a casa facendo il percorso a retroso sempre di corsa per le “coincidenze” che in realtà non ci sono!! affraid Fuori la metro del mio paese, aspetto che mi vengano a prendere(perchè non guido).
    Ore 18/19 : ritorno a casa, resto a casa, mi rilasso davanti alla tv o al pc; oppure esco.
    Ore 20/21: ritorno a casa, aiuto per la cena e finalmente si mangia…dalla cucina scendo le scale per andare nella mia camera ; mi preparo per il giorno successivo.
    Ore 22/23: vado in bagno , mi preparo per andare a letto. Dal letto continuo a vedere un po’ di tv finchè non crollo. Sleep

    Rileggendo la mia giornata mi sono accorta che è tutta un "sali e scendi" di scale non solo per strada, nella metro/funicolare ma anche a casa...troppe direi!!!!Ho evidenziato col rosso le possibili barriere architettoniche che potrei incontrare se fossi su una sedia a rotella, ovviamente ci sarebbe bisogno del supporto di una persona ad esempio per scendere dal letto, vestirsi , lavarsi, farsi accompagnare. invece,per salire in cucina, fare colazione e mangiare,ma anache per scendere le scale che portano nel viale per uscire,ho pensato che potrei utilizzare l'ascensore presente nella scala.per le metropolitane e funicolari ci sono delle ascensori ma non sempre in funzione e a disposizione dell'utenza per svariati motivi.
    gracco rosa
    Alessandra Cipollaro
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 7 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Alessandra Cipollaro Mer Gen 11, 2012 11:54 pm

    Vorrei condividere con voi una mia recente esperienza...
    In questo periodo di festa ho trascorso alcuni giorni in Olanda, precisamente ad Amsterdam. Durante il volo di andata c'era un uomo in sedia a rotelle che viaggiava da solo, è salito sull'aereo grazie alla presenza di uno scivolo, ha occupato il proprio posto e gli assistenti di volo hanno sistemato la sua carrozzella in un luogo apposito. Giunti a destinazione, gli è stata sistemata la carrozzina, si è seduto su di essa ed è sceso dall'aereo. Il caso ha voluto che quest'uomo facesse il mio stesso tragitto per raggiungere il centro della città, quindi una volta usciti dall'aereoporto ho fatto attenzione ai suoi movimenti per verificare se fosse ostacolato da qualche barriera architettonica; l'uomo ha potuto:
    - scendere e salire dai vari marciapiedi, grazie agli scivoli
    - salire (e poi) scendere dal pullman, poichè non erano presenti scalini o dislivelli
    - acquistare il biglietto, poichè arrivava tranquillamente alla macchinetta
    - prenotare la fermata di suo interesse, in quanto il pulsante era ad un'altezza adeguata
    Anche se ho seguito l'uomo per un breve tragitto, ho notato che non ha incontrato nessuna barriera architettonica.
    Nei giorni successivi ho constatato che in giro per Amsterdam c'erano davvero tante persone in sedia a rotelle, che si muovevano da sole e con facilità. Scivoli, ascensori capienti, montascale presenti in ogni edificio e in ogni parte della città, praticamente ovunque! E non solo... Ho notato per esempio che ai semafori che regolavano il passaggio dei pedoni c'era il segnale acustico per i non vedenti.
    Al ritorno ho incontrato sull'aereo lo stesso uomo, il cui posto era davanti al mio. Ammetto di esser stata indiscreta perchè ho volutamente ascoltato i discorsi che faceva con il suo vicino di posto, con il quale chiacchierava per passare il tempo: diceva di essere un ingegnere, che era nato e vissuto in Italia e che lavorava da molto tempo per un'azienda di Roma ma, negli ultimi anni si era fatto trasferire in una sede olandese della stessa azienda perchè non ne poteva più delle barriere architettoniche che incontrava ad ogni passo, era stanco di dover chiedere sempre aiuto a qualcuno per spostarsi, cosa che inoltre lo limitava molto sotto ogni punto di vista; raccontava che da quando si era trasferito in Olanda la sua vita era totalmente cambiata, si sentiva veramente libero, soprattutto perchè poteva essere autonomo.
    Ascoltando le sue parole, ho provato profonda ammirazione per la sua tenacia, per il coraggio che ha avuto nel cambiare nazione per poter vivere una vita normale, ma mi sono anche vergognata della profonda inciviltà da cui siamo circondati in Italia. Non credo si tratti di un caso isolato ed è per questo che ho ritenuto opportuno riportare questa esperienza qui sul forum, perchè cade proprio ad hoc!
    Cosa aggiungere?... A quanto pare la cosiddetta "fuga dei cervelli" in Italia non avviene solo perchè non c'è lavoro, ma anche perchè queste persone sono limitate dalla società, dalla noncuranza impressionante delle istituzioni del nostro paese.
    Alessandra Cipollaro

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