psicopedagogia2011

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Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Lab. Orologio

    Messaggio  giuseppinamenditto Gio Dic 22, 2011 4:33 pm

    PREMETTO DI AVERE AVUTO DIFFICOLTA' NELL'IMMAGINARE LA MIA GIORNATA DA DISABILE, E' STATO ANGOSCIANTE IMMAGINARE DI NON POTER FARE QUASI NULLA. INOLTRE MI SONO ACCORTA CHE NELLE VARIE DECISIONI PER LA SUDDIVISIONE DELLA CASA NON CI SIAMO MINIMAMENTE PREOCCUPATI DI CREARE SPAZI IDONEI PER UN DISABILE CHE IO A CASA NON POTREI MAI OSPITARE.......

    ECCO LA MIA GIORNATA TIPO:
    7.20 SVEGLIA- VADO IN BAGNO A PREPARARMI- POI VADO IN CUCINA A FARE UN BEL CAFFE'E MANGIARE QUALCOSA
    8.30-10.30 MI DEDICO ALLA CASA E INIZIO A PREPARARE IL PRANZO
    10.30-12.00 STUDIO
    12.00 ESCO A PIEDI PER FARE LA SPESA
    13.00 PRANZO E DOPO MI OCCUPO DELLA CUCINA
    ALLE 15.15 ESCO PER ANDARE A LAVORO, VADO A PIEDI
    ALLE 20.00 TORNO A CASA. CENO E MI OCCUPO DEL REPARTO LAVANDERIA DI CASA
    DOPO GUARDO UN PO' DI TV E VADO A LETTO

    LA MIA GIORNATA DA DISABILE:
    7.20 SVEGLIA - VADO IN BAGNO(PURTROPPO IL MIO BAGNO NN E' ABBASTANZA AMPIO)- VADO IN CUCINA A FARE COLAZIONE (NON RIUSCIREI A FARE IL CAFFE' AVENDO TUTTO IL NECESSARIO AI PENSILI ALTI)
    8.30-10.30 MI DEDICO ALLA CASA (NON SO QUANTO RIUSCIREI A FARE SIA PER PROBLEMI DI SPOSTAMENTI CHE PER LA MIA CONDIZIONE)
    10.30-12.00 STUDIO (FINALMENTE POSSO FARE QUALCOSA SENZA AVERE PROBLEMI)
    12.00 ESCO PER FARE LA SPESA(CI SONO LE SCALE DI CASA CHE RITROVERO' ANCHE AL RITORNO!) AL MARKET VICINO CASA NON C'E' UNA SALITA PER DISABILI MA SCALINI!!
    13.00 PRANZO - MI OCCUPO DELLA CUCINA ( NON POSSO, IL PIANO E' TROPPO ALTO)
    ALLE 15.15 ESCO PER ANDARE A LAVORO(ANCORA UNA VOLTA LE SCALE DI CASA). INOLTRE LA STRADA CHE FACCIO PER ANDARE A LAVORO OLTRE AD ESSERE DISSESTATA A VOLTE E' PRIVA DI MARCIAPIEDI E RARAMENTE CI SONO SALITE PER DISABILI!!
    ALLE 20.00 TORNO A CASA (VIENE MIO MARITO CON L'AUTO A PRENDERMI) DEVO SALIRE DI NUOVO A CASA Sad
    CENO- DOVREI OCCUPARMI DEL REPARTO LAVANDERIA(LAVARE-STIRARE ECC) MA LA STANZA E' TROPPO PICCOLA E NON MI PERMETTE DI MUOVERMI LIBERAMENTE!
    GUARDO LA TV SUL DIVANO E FINALMENTE VADO A LETTO...

    DOPO QUESTA ESPERIENZA VIRTUALE STIMO ANCORA DI PIU' TUTTE LE PERSONE DISABILI CHE VANNO AVANTI E NON SENTONO IL PESO DELLA LORO CONDIZIONE, IO NON AVREI LA STESSA FORZA!
    raimondo antonella
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty orologio: due giornate a confronto!!!

    Messaggio  raimondo antonella Gio Dic 22, 2011 4:47 pm

    I video proposti denunciano le continue difficoltà che purtroppo quotidianamente i disabili sono costretti a dover affrontare.Mi sono sentita sconfortata e profondamente amareggiata ma sono sempre più consapevole che nonostante si parli di questo problema le cose non migliorano mai o avanzano molto lentamente. Infatti credo che questi video siano di qualche anno fa e mi chiedo sarà cambiato qualcosa da allora? Intanto bisognerebbe cercare di eliminare pian piano gli ostacoli che non permettono una vita autonoma alla persone disabili ed essere più sensibili verso questi problemi.

    LA MIA GIORNATA
    7.00 - 8.30 = Mi sveglio, scendo dal letto e mi reco in cucina per preparare la colazione. svolgo le faccende domestiche. Vado in bagno per prepararmi. Sono pronta per uscire.
    8.30-9.00 = Prendo l'auto e giungo a casa di un'amica per studiare.
    9.00-12.30= si studia
    12.30-13.00 = vado a fare la spesa
    13.00-16.00= pranzo, rassetto la cucina e mi riposo
    16.00-21.00= studio, cucino e poi vado in piscina
    21.00-23.00= ceno e guardo la tv poi a letto

    LA MIA GIORNATA DA DISABILE
    7.00-8.30= mi sveglio, scendo dal letto e mi reco in cucina per preparare la colazione ma il piano da cucina è molto alto (1°ostacolo). Vado in bagno per prepararmi ma c'è un gradino (2° ostacolo). mi vesto e sono pronta per uscire. esco di casa, ci sono circa 10 scalini interni e 3 esterni (3° ostacolo).
    8.30-9.00= prendo l'auto e giungo a casa di un'amica a studiare. per raggiungere il suo appartamento devo salire due lunghe rampe di scale (4° ostacolo)
    9.00-12.30= si studia
    12.30-13.00 vado a fare la spesa al supermercato ma spesso ciò che devo acquistare è situato in alto agli scaffali. (5° ostacolo)All'uscita non posso raggiungere la mia macchina, perchè un'auto si è fermata proprio dinanzi alla discesa accanto ai gradini. (6°ostacolo)
    13.00-16.00=pranzo ma non posso rassettare la cucina, posso solo mettere le stoviglie nella lavastoviglie.
    16.00-21.00 studio poi vado in piscina. lì il posto assegnato ai disabili è occupato Evil or Very Mad (7° ostacolo, il più alterante!!!)
    21.00-23.00 torno a casa e per salire incontro sempre i soliti gradini. ceno e poi a letto.

    Svolgendo questo esercizio mi sono resa conto che a casa mia non potrebbe vivere da solo un disabile perchè non sarebbe in grado di svolgere la maggior parte delle attività senza un aiuto.
    raimondo antonella
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  raimondo antonella Gio Dic 22, 2011 5:30 pm

    A proposito delle abitazioni realizzate talvolta solo per le comodità di soggetti normodotati, mi capita spesso di vedere il programma in onda su LA 5 "Extreme make over: home edition".In ogni puntata, il programma ricostruisce, in soli sette giorni, la casa di una famiglia americana che, per i più disparati motivi, vive un'esistenza disagiata. Molto spesso questo programma aiuta famiglie con figli disabili in modo da ristrutturare e riarredare una casa più adatta alle loro esigenze. A volte delle storie sono davvero emozionanti perchè i protagonisti cambiano davvero vita!!
    Non so se conoscete il programma, nel caso vi invito a guardarlo.

    capuano luigia
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Orologio

    Messaggio  capuano luigia Gio Dic 22, 2011 6:57 pm

    E'davvero sconcertante quanto accade sotto gli occhi di tutti! Il fatto è che c'è la tendenza ad immaginare la persona disabile sempre accompagnata da qualcuno , senza considerare il fatto che molti disabili, se messi nelle giuste condizioni, sarebbero autonomi nella maggioranza delle azioni quotidiane. E'triste costatare che una persona diversamente abile debba imbattersi continuamente in barriere architettoniche, facilmente eliminabili tralaltro, che pongono inevitabilmente l'accento sui limiti della persona con deficit rendendo più angusta l'affermazione della persona in quanto tale e delle sue abilità.

    La mia giornata:
    mi alzo alle 7,30 vado in cucina preparo il caffè e faccio colazione,faccio la doccia.
    8,00 si sveglia la mia bambina, la porto in cucina e mi dedico alla sua pappa e al cambio.
    9-12 riordino casa,per quanto è possibile con la piccola,cucino, esco a fare la spesa o commissioni varie.
    12-13,30 preparo la pappa alla piccola , pranziamo tutti.
    13,30-15,30 riordino la cucina ,porto la piccola a dormire
    15,30-18,30 stiro,lavo i panni ,completo attività lasciate in sospeso al mattino,riordino i giochi.
    18,30-20,30 faccio il bagnetto alla piccola , le preparo la pappa ,preparo la cena.
    20,30-00,30 (se tutto va bene!)riordino la cucina ,studio,guardo la tv raramente)e poi vado a letto

    sulla sedia a rotelle:
    vado in cucina,non posso preparare il caffè è nei pensili alti, ammesso che riesca a fare colazione,non posso fare la doccia,c'è un gradino alto.
    si sveglia la bambina , non posso prenderla , la culla è dietro al letto , con la carrozzella non passo.
    riordino casa ,per quanto è possibile,non riesco ad immaginare come si possa maneggiare un elettrodomestico con una bimba che cammina appena stando sulla sedia a rotelle, non credo ce la farei!
    non posso prendere il ferro da stiro il, posto in cui è conservato è stretto, non posso riordinare i giochi, so no tutti a terra, forse potrei lavare i panni la lavatrice è ad una buona altezza.non posso uscire di casa , ci sono scale in casa e fuori,
    non posso preparare nè pappa nè pranzo , è tutto troppo in alto..
    fare il bagnetto alla piccola sarebbe davvero impossibile ,bisogna prendere il bagnetto , entrare nella vasca con i gradini,prendere la piccola ...impossibile.
    dinuovo non posso preparare da mangiare , è tutto troppo alto, posso studiare, guardare la tv, andare a letto
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  antonellagallo86 Gio Dic 22, 2011 10:06 pm

    A guardare questi video, si "aprono gli occhi" su una realtà che, per quanto ingiusta ed inaccettabile, esiste e persiste: l'esistenza delle barrriere architettoniche che, a noi " cosidetti normodotati" non creano alcuna difficoltà, per le persone affette di handicaps fisici, costituiscono ostacoli insormontabili che spesso li costringono a chiedere aiuto ad amici, parenti, o semplici passanti per fare anche una semplice passeggiata, altrimenti essi rischiano di rimanere prigionieri nelle proprie abitazioni. La grande vergogna è che ancora oggi, nel 2011, con tutti i mezzi e le possibilità di cui disponiamo, esse esistono ancora in tutta l'Italia nonostante la legge abbia previsto espressamente l'abbattimento di tutte le barriere architettoniche, per consentire una maggiore di movimento anche a chi è già stato purtroppo penalizzato dal destino.

    L’OROLOGIO

    La mia giornata tipo...

    8:00 – 10:00 Mi sveglio, scendo ai lati del letto e vado in bagno per lavarmi il viso. Subito dopo mi dirigo in cucina per fare colazione e successivamente mi faccio una doccia.
    10:00 – 12:00 trovo una camera disponibile per mettermi a studiare. Se , invece, devo seguire i corsi, mi preparo per andare all’Università. Quindi esco di casa e, dopo aver sceso le scale, mi faccio accompagnare alla stazione da mia madre. Prendo il treno e, una volta arrivata a napoli, prendo gli altri mezzi pubblici per salire all’Università.
    13:00 Finisco di studiare e inizio a preparare il pranzo.
    14:00 – 15:00 In questa fascia oraria, dopo aver fatto i piatti, mi dedico a riordinare casa, passando dalla zona giorno a zona notte, separate da una rampa di scale.
    16:00 – 19:00 Riprendo la mia attività principale, cioè lo studio, alternandomi con qualche pausa per distrarmi, e facendo anche uno spuntino. Nel caso in cui mi trovassi all’Università, faccio comunque uno spuntino, e poi mi avvio verso la funicolare, scendendo una serie di scale, per ritornare a casa.
    20:00 – 21:00 Subito dopo essermi lavata, mi rilasso un po e preparo la cena.
    22:00 – 23:00 Guardo un po di tv, spostandomi nella zona notte. Per farlo devo salire una rampa di scale. Quindi poi mi corico sul lettino e mi addormento.

    Nel caso in cui fossi un disabile...

    8:00 – 10:00 Mi sveglio e ,per scendere dal letto, devo chiamare mia madre per aiutarmi. Vado in bagno, con il suo sostegno, e mi lavo per poi far colazione.
    10:00 – 12:00 Trovo una camera disponibile per mettermi a studiare. Naturalmente , far questo, devo chiedere aiuto a qualcuno. Nel caso in cui dovessi seguir dei corsi, mi preparo e mi faccio accompagnar in auto, da qualche mio familiare, dato che sono impossibilitata e non riesco ad essere autonoma e spostarmi con i mezzi pubblici.
    13:00 Finisco di studiare e inizio a preparare il pranzo. In questo caso, non riuscendo a cucinare, aspetto che mia madre lo prepari.
    14:00 – 15:00 In questa fascia oraria, assistita da mia madre, mi sposto dalla zona giorno alla zona notte, e mi riposo un po.
    16:00 – 19:00 Riprendo la mia attività principale, cioè lo studio, alternandomi con qualche pausa per distrarmi, e facendo anche uno spuntino. Nel caso in cui mi trovassi all’Università, non potendomi spostare con molta facilità, rimarrei in aula fino alla fine di tutto il corso e poi, con l’aiuto di un mio familiare, ritorno a casa.
    20:00 – 21:00 Subito dopo essermi lavata, con l’aiuto di mia madre, mi rilasso un po e ceno.
    22:00 – 23:00 Guardo un po di tv, spostandomi nella zona notte, sempre assistita da mio padre o mia madre. Per farlo devo salire una rampa di scale. Quindi poi mi corico sul lettino, facendomi aiutare, e mi addormento.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty OROLOGIO

    Messaggio  GIOVANNA MORGILLO Ven Dic 23, 2011 11:47 am

    Come già detto giustamente dalle mie colleghe,i 3 video evidenziano una triste realtà indifferente nei confronti delle persone con difficoltà di mobilità personale.
    Spesso nn ci rendiamo conto dei limiti e delle difficoltà che le persone diversamente abili incontrano ogni giorno,dove i gesti più semplici,di vita quotidiana,rappresentano per loro un enorme ostacolo.Eppure,sono ormai anni che in Italia sono state attuate leggi che disciplinano l'accessibilità e l'eliminazione delle barriere architettoniche!!!
    Un miglioramento della situazione deve essere fatto in primis "educando la comunità":bisogna,dunque,educarla a rimuovere le barriere culturali prima di quelle architettoniche affinchè si realizzi l'integrazione sociale.
    Ma,al contempo,bisogna anche procedere verso una fase di pianificazione urbanistica:"progettare" spazi ed edifici volti a favorire il più possibile una vita indipendente delle persone nei vari settori:nelle abitazioni,nei trasporti,nel lavoro,nell'istruzione e nel tempo libero.

    OROLOGIO

    Le mie giornate non sono tutte uguali.. Una giornata tipo relativa a una settimana fa..

    Ore 6.00 suona la sveglia,scendo dal letto,vado in bagno a lavarmi,rientro in cameretta per vestirmi.
    Ore 6.30 scendo(una 15ina di gradini)al pian terreno per fare colazione,risalgo le scale,vado in bagno a lavarmi i denti.Riscendo le scale.
    Ore 7,00 Arrivo alla porta.Oltrepasso il giardino e scendo un altro gradino per arrivare alla macchina.
    Ore 7.10 scendo e risalgo diverse scale per andare al binario per prendere il treno.
    Ore 7.15 arriva il treno e salgo sul treno.
    Ore 7.55 arrivo in stazione a Napoli,scendo le scale per andare a prendere la metropolitana.
    Ore 8.10 scendo alla fermata di Montesanto,prendo le scale mobili e percorro la strada che mi porta alla funicolare.
    Ore 8.25 arrivo all'università,prendo l'ascensore per andare in aula a seguire.
    Ore 17.00 ripercorro lo stesso tragitto dell'andata per tornare a casa.
    Ore 17.30 studio,lavoro al pc ed esco.
    Ore 20.30 collaboro nelle faccende di casa e ceno.
    Ore 23.30 indosso il pigiama e vado a letto.

    Come si può notare,compio i miei gesti quotidiani con automaticità ma soprattutto con indipendenza.Ovviamente e purtroppo una persona diversamente abile si troverebbe in difficoltà ad affrontare la mia stessa giornata(nel momento in cui,ad esempio,dovrebbe lavarsi, prendere il treno ,salire o scendere gradini..).Ci vorrebbe per forza qualcuno che lo aiutasse;poi dovrebbe farsi accompagnare all'università perchè non può prendere da solo i mezzi e essere comunque aiutato all'interno dell'università. La nostra università è più attrezzata rispetto ad altre che non hanno nemmeno i saliscendi!!
    Anche per uscire sarebbe un problema dato che posti come pub non hanno attrezzature per disabili.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  marilenacacciapuoti Ven Dic 23, 2011 1:21 pm

    Dopo aver guardato i tre video, sono rimasta esterrefatta dalla trascuratezza, e talvolta, dalla totale assenza da parte delle istituzioni competenti nel farsi carico delle difficoltà che molte persone con ridotte capacità motorie sono costrette a subire! Purtroppo, mi sono resa conto di come, nonostante l’emanazione di molteplici leggi a favore di soggetti con disabilità fisiche finalizzate a migliorare la loro qualità di vita, nel concreto la loro attuazione sia ancora estremamente ridotta.
    Orologio di una mia giornata tipo.
    6:30 Mi alzo dal letto, vado in bagno per farmi una doccia; Dopo essermi vestita mi reco in cucina per preparami la colazione.
    7:30 Esco da casa scendendo per le scale, vado nel garage a prendere l’auto.
    7:50 Arrivo alla metropolitana di Chiaiano, parcheggio e prendo la metro. Scendo alla fermata di Vanvitelli, salgo le scale e percorro un lungo sottopassaggio che mi porta a Piazza Fuga.
    8:15 Giunta a piazza Fuga, mi dirigo verso la funicolare, senza alcuna difficoltà salgo una piccola rampa di scale e dopo essere passata per i tornelli salgo in funicolare.
    8:25 Arrivata al corso Vittorio Emanuele, scendo dalla funicolare , percorro circa un Km a piedi ed eccomi all’università.
    8:45 Appena entrata nell’università, leggo sul tabellone l’aula nella quale si terranno le varie lezioni da seguire, dopodiché valuto con molta libertà se salire con l’ascensore oppure con le scale. Nel corso della giornata, molto spesso si verificano cambi d’aula per i diversi corsi da seguire, ma senza alcuna difficoltà mi reco nelle aule indicate.
    13:30 Per la pausa pranzo, salgo al quarto piano per recarmi al bar del SoB.
    17:30 Rientro a casa, ripercorrendo lo stesso tragitto percorso al mattino.
    18:30 Di ritorno a casa, aiuto a preparare la cena.
    20:30 Dopo aver cenato, vado nella mia stanza e mi dedico alla studio.
    22:30 Mi reco in bagno, faccio una doccia, indosso il pigiama e vado a dormire.
    Ora provo ad immaginare, al mio posto, una persona costretta su di una sedia a rotelle.
    6:30 Si alza dal letto, si siede sulla sedia a rotelle e percorre l’ampio corridoio, ma arrivata in bagno non può fare la doccia perché lo scalino da salire per entrare nella cabina doccia è troppo alto. Dopo essersi vestita, si reca in cucina per prepararsi la colazione: ma ecco che non riesce a prendere i biscotti dalla credenza perché si trova troppo in alto.
    7:30 Ella, non potrebbe proprio uscire di casa se non ci fosse il suo papà a prenderla in braccio ed a portarla giù, dal momento che non riuscirebbe a scendere le tre rampe di scale che le permettono di giungere al garage in quanto, non è presente nè un’ascensore né un montascale a pedana potra carrozzine. Dunque, è ancora suo padre che deve accompagnarla alla metropolitana.
    7:50 Arrivata alla metropolitana di Chiaiano, vi è la presenza di una varco predisposto per i disabili; Prende l’ascensore che la porta al piano superiore, dove prende la metro. Scende a Vanvitelli, dove per poter prendere l’ascensore deve aspettare il proprio turno. Arrivata sopra, percorre il lungo sottopassaggio, per poi giungere a Piazzetta Fuga. Per accedere alla funicolare c’è uno scivolo al lato del marciapiede; giunta alla stazione, non potendo passare attraverso i tornelli, è costretta a passare per il varco degli abbonati che è più largo ma che è più distante dall’ingresso. Prende l’ascensore che la porta, davanti alle porte della funicolare. Dopo una fermata, scende al Corso Vittorio Emanuele. Nell’uscire dalla funicolare, non incontra grosse difficoltà, in quanto essa è predisposta ad accogliere le persone disabili con il montascale a pedana porta carrozzine.
    8:25 Purtroppo però all’uscita dalla funicolare, il tragitto da questa fino alla sede universitaria, diventa piuttosto arduo. Ella, ci impiega quasi mezz’ora per percorrere questo piccolo tratto, in quanto, vi è la presenza di marciapiedi senza rampe; Inoltre, questi molto spesso sono ostruiti da motorini, auto, cartelloni pubblicitari, e da impalcature per i lavori di ristrutturazione ai palazzi.
    8:45 Giunge al SoB, e dopo avere letto sul tabellone le indicazioni relative alle aule nelle quali si terrenno le lezioni, prende l’ascensore e sale al piano stabilito. Nel corso della giornata, tra una lezione ed un’altra, non incontra notevoli difficoltà per spostarsi da un’aula all’altra, potendo usufruire di ascensore e montascale a pedana.
    17:30 Rientra a casa riscontrando le stesse difficoltà del mattino.
    18:30 Finalmente di ritorno a casa, dove c’è il suo papà ad aspettarla per riportarla sù in casa, collabora alla preparazione della cena.
    20:30 Va nella sua stanza e si dedica allo studio.
    22:30 Si reca in bagno, ma non può fare la doccia perchè lo scalino per entrare nella cabina doccia è troppo alto, dovrebbe chiedere aiuto a sua mamma per accedervi. Indossa il pigiama, e sfinita va a letto.
    Immaginando di far vivere la mia giornata tipo ad una persona su di una carrozzina, mi sono resa conto di come cercavo di trovare delle soluzioni o strade alternative per metterla nella condizione di poter fare tutto ciò che fa una persona ‘normodotata’, ma in molti casi non trovavo alternative concrete, se non presupponendo l’aiuto di qualcuno. Ciò mi è risultato alquanto difficile; a tratti ho avvertito un forte senso di impotenza. Riguardando i video, ho preso consapevolezza di come sicuramente le istituzioni mediante interventi mirati, debbano attivarsi per rendere la vita delle persone con disabilità più agevole , ma accanto a ciò è fondamentale il supporto del contesto familiare di tali persone, inoltre c’è bisogno una profonda sensibilizzazione sociale.



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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty OROLOGIO

    Messaggio  GIOVANNA MORGILLO Ven Dic 23, 2011 2:23 pm

    Inizialmente,quando ho cominciato a costruire l'orologio,non riuscivo a capire dove la prof voleva farci arrivare.
    Solo una volta terminato mi sono resa conto di quante difficoltà un disabile(una persona che pensa come me,che ama come me,che vive i sentimenti come li vivo io.. e magari non può camminare) può incontrare a partire già dal risveglio,come il vestirsi o un semplice gradino nel bagno.
    Pensavo al percorso che ogni mattina faccio non solo per andare all'università,ma per muovermi all'interno del mio stesso paese con pali della luce posti sui marciapiedi,cartelloni pubblicitari che impediscono il passaggio,marciapiedi talmente stretti che a stento riesce a passarci una persona.
    Ma una carrozzina come potrebbe evitare tutto ciò?..
    E' stato veramente interessante scoprire che il gioco dell'orologio serviva,invece, a mettere in relazione due mondi uguali ma allo stesso tempo diametralmente opposti.
    Questo dovrà essere un esempio che ci aiuterà ad essere attenti anche agli altri.

    Giovanna Morgillo
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty LABORATORIO 2 L'OROLOGIO

    Messaggio  giannilamontagna Ven Dic 23, 2011 3:52 pm

    LA MIA GIORNATA.
    06:30-07:45. Mi sveglio, mi lavo, mi vesto, faccio colazione, preparo la borsa.
    07:46-08:20. Scendo in garage(come quasi tutti i giorni), prendo la vespa, vado a Napoli.
    08:20/08:30. Arrivo a Napoli all' università per seguire le lezioni.
    13:00-13:45. Esco dall'istituto per tornare a casa.
    14:00-16:00. Arrivato a casa, poso la vespa, mi cambio il vestiario, pranzo, poi riposo pomeridiano.
    16:00-20:00. Mi sveglio, mi lavo, studio.
    20:00-22:00. Mi reco in palestra.
    22:00-24:00. Esco con gli amici.
    00:00-00:15. Torno a casa, mi corico.


    SE FOSSI SU UNA SEDIA A ROTELLE.


    06:30-07:45. Mi sveglio, mi lavo STOP LA CABINA DOCCIA è STRETTA E HA UN GRADINO Mi vesto, faccio colazione STOP CAFFE E TAZZE E CORNETTI SONO IN POSIZIONE NN IDONEA .Preparo la borsa.
    07:46-08:20. Scendo in garage(come quasi tutti i giorni)STOP DOVREI SCENDERE DELLE SCALE, prendo la vespa STOP NN POTRI GUIDARLA, vado a Napoli STOP POTREI ANDARE CON I MEZZI PUBBLICI MA LA MIA ABITAZIONE è DISTANTE DALLA STAZIONE BUS E FERROVIARIA E I MIEI GENITORI LAVORANO ENTRAMBI.
    08:20/08:30. Arrivo a Napoli presso l' università per seguire le lezioni. STOP COME POTREI ARRIVARCI PER QUANTO SU DETTO?.
    13:00-13:45. Esco dall'istituto per tornare a casa. STOP STESSI PROBLEMI ANDATA.
    14:00-16:00. Arrivato a casa STOP QUALCUNO DOVREBBE AIUTARMI A SALIRE LE SCALE, poso la vespa STOP NON L'AVREI POTUTA GUIDARE, mi cambio il vestiario, pranzo STOP I MIEI GENITORI LAVORANO QUINDI AVREI AVUTO BISOGNO DI UNA PERSONA CHE MI AIUTASSE, poi riposo pomeridiano.
    16:00-20:00. Mi sveglio, mi lavo STOP STESSI PROBLEMI SU INDICATI, studio.
    20:00-22:00. Mi reco in palestra STOP AVREI BISOGNO DI UN ACCOMPAGNATORE E LA MIA PALESTRA NN OFFRE SERVIZI PER I DISABILI NN AVENDOLI MAI VISTI.
    22:00-24:00. Esco con gli amici STOP QUALCUNO SI DOVREBBE FAR CARICO DI VENIRMI A PRENDERE OGNI QUALVOLTA.
    00:00-00:15. Torno a casa STOP PROBLEMA SCALE, mi corico.

    INCONTREREI Quindici STOP
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Pina Cacciapuoti Ven Dic 23, 2011 4:46 pm

    Grazie ai video ho potuto per un momento fermarmi e riflettere, come forse non ho mai fatto prima, sulla quotidianità di una persona diversamente abile e sugli ostacoli che impediscono, limitano o rendono difficoltoso (se non impossibile) spostamenti, o l'uso di servizi, da parte di persone con limitata capacità motoria o sensoriale. E’ molto triste prendere consapevolezza del fatto che se fossi diversamente abile NON POTREI USCIRE DI CASA!! E pensare che nel nostro Paese, l'accessibilità si fonda direttamente sulla Costituzione Italiana.
    Fin dall'articolo 3 infatti la nostra carta costituzionale sancisce che "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando, di fatto, le libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il primo sviluppo della persona umana".
    Penso che se tutti ci fermassimo più spesso a riflettere sulle barriere architettoniche che incontra un diversamente abile, la loro vita potrebbe essere meno difficile, perché insieme potremmo rimuovere queste barriere e rendere più autonoma la vita di queste persone! Un “elemento” per non essere definito barriera architettonica, deve risultare accessibile e non un ostacolo per alcun individuo, questo per garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento.

    La mia giornata Tipo

    PREPARAZIONE. Mi sveglio alle 6.45 scendo dal letto, vado in cucina, faccio colazione prendendo i cereali che sono nella credenza e lo yogurt dal frigo. Poi vado in bagno per fare la doccia, mi preparo ed esco!
    USCITA e TRASPORO. Scendo da casa e vado nel garage a prendere la macchina per recarmi alla metropolitana di Mugnano che mi porta alla stazione di Aversa-Centro, salgo al piano superiore ed esco dalla metro, dopo aver percorso circa 10 minuti a piedi arrivo sotto il portone della casa famiglia presso cui lavoro, salgo le scale e giungo in casa famiglia!
    A LAVORO. Resto in casa famiglia fino alle 10.30, poi scendo con una delle ragazze ospite della casa famiglia per accompagnarla a fare psicoterapia presso un centro di neuro psichiatria infantile che si trova stesso ad Aversa. Raggiungo il centro con l’autobus, una volta arrivati, per giungere al secondo piano dove si trova il reparto di neuropsichiatria infantile salgo utilizzando le scale. Alle 12.00, quando al ragazza ha terminato la sua terapia, ritorno in casa famiglia rifacendo lo stesso percorso che ho fatto per arrivare al centro. Pranziamo, poi aiuto le ragazze a svolgere i compiti scolastici.
    RITORNO A CASA. Alle 16.30 smonto dal turno e ritorno a casa, quindi rifaccio lo stesso tragitto…. e sono a casa! Aiuto mamma a preparare la cena prendendo varie cose dalla credenza, scendo al piano inferiore per andare in cantina a prendere una bottiglia di vino e l’acqua, risalgo e ceniamo. Guardo la tv e vado a letto!
    Questa è la mia giornata tipo, una giornata lineare, tranquilla e priva di ostacoli se a percorrerla sono io, che per spostarmi utilizzo entrambe le gambe e non ho alcuna difficoltà motoria!
    Tutto diventa difficile e ostile se si parla di una persona che si sposta con una sedia a rotelle.

    La stessa giornata da una prospettiva diversa, quella del diversamente abile!

    PREPARAZIONE. Mi sveglio alle 6.45 scendo dal letto, vado in cucina, faccio colazione prendendo, i biscotti che sono nella credenza, con l’aiuto di una sedia(prima difficoltà, la credenza è molto alta e non ci arrivo), e il latte che è nel frigo. Poi vado in bagno per fare la doccia, per accedere alla cabina doccia c’è uno scalino(seconda difficolta’). Mi preparo ed esco!
    USCITA e TRASPORO. Scendo tre rampe di scale perché non c’è l’ascensore (terza difficolta’), per andare nel garage a prendere la macchina che mi porta alla metropolitana di Mugnano; Arrivata alla stazione scendo le due rampe di scale (quarta difficolta’: l’ascensore è fuori servizio e il montacarichi non funziona!) della metropolitana e salgo nella metro. Arrivata alla stazione di Aversa-Centro, salgo due rampe di scale che mi portano all’esterno della stazione (qui non incontro difficolta’ perché a quest’ora c’è sempre un addetto della stazione che può aiutarmi con la carrozzina azionando il montacarichi), faccio 10 minuti a piedi, durante i quali non mancano scalini, marciapiedi stretti e rialzi (e’ impossibile con la carrozzina!), arrivo sotto il portone della casa famiglia presso cui lavoro, ma per salire devo usare le scale (non c’è l’ascensore, quinta difficoltà)!
    A LAVORO. Resto in casa famiglia fino alle 10.30 poi scendo nuovamente (sesta difficolta’), con una delle ragazze ospite della casa famiglia per accompagnarla a fare psicoterapia presso un Centro di Neuropsichiatria infantile che si trova stesso ad Aversa, raggiungo il centro con l’autobus (settima difficolta’, l’autobus non è attrezzato per far salire una persona in carrozzina); Arrivati al centro, per giungere al secondo piano dove si trova il reparto di Neuropsichiatria infantile faccio tre rampe di scala, c’è l’ascensore ma si ferma direttamente al terzo piano, non è possibile utilizzarla per andare al primo o al secondo piano (ottava difficolta’)! Alle 12.00, quando al ragazza ha terminato al sua terapia ritorno in casa famiglia rifacendo lo stesso percorso che ho fatto per arrivare al centro,incontrando nuovamente le stesse difficoltà.. Pranziamo, aiuto le ragazze a svolgere i compiti scolastici .
    RITORNO A CASA. Alle 16.30 smonto dal turno e ritorno a casa, quindi vivo le stesse difficoltà che ho incontrato la mattina per recarmi in casa famiglia… sono a casa! Aiuto mamma a preparare la cena prendendo varie cose dalla credenza(utilizzando sempre una sedia e le difficoltà continuano…)scendo tre rampe di scala(ulteriore difficolta’) per andare in cantina a prendere una bottiglia di vino e l’acqua, risalgo le tre rampe di scala, ceniamo. Guardo la tv e vado a letto!

    bellissimo commento Pina grazie.
    la docente

    Marina Allegra Cavallo
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Marina Allegra Cavallo Dom Dic 25, 2011 9:36 am

    Il messaggio che ho ricevuto osservando questi tre video è stato piuttosto negativo perchè mi hanno fatto notare quanto sia difficile la vita dei disabili, soprattutto il terzo filmato dal quale ho notato che ci sono molte barriere architettoniche pronte ad ostacolare queste persone, già costrette a convivere con i loro problemi derivanti dalla loro disabilità.
    A mio avviso non si dovrebbe mettere in evidenza i loro problemi e disaggi, ma bisognerebbe cercare di fare in modo che le persone con disabilità potessero muoversi senza ostacoli e con più facilità.[/justify][justify]
    Francesca Rivetti
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Francesca Rivetti Lun Dic 26, 2011 12:56 pm

    Salve a tutti. In seguito alla visione dei video, sopratutto in virtù del giorno di Natale appena trascorso, tante emozioni e riflessioni mi sono balzate in mente e volevo condividerle con voi.
    1^ Video : non riesco a credere come si possa davvero fare pubblicità per un progetto che dovrebbe venir incontro ai diversamente abili quando nel concreto non è così. Sfruttare questa situazione solo per ottenere fondi e “notorietà” quando in realtà su “14 montacarichi, solo 3 sono funzionanti” e quando nessun tecnico, stipendiato proprio per questo, presta assistenza a chi ne ha bisogno (per diritto!), è assurdo.
    2^ Video : una giornata “semplice” per una persona su una carrozzina diviene un tour de force. Eppure ci troviamo nella capitale d’Italia dove l’attenzione ad abbattere le barriere architettoniche dovrebbe essere una priorità, e invece mi rendo conto che non è così. Sebbene la signora del video, come anche la ragazza del primo, hanno tanta forza di volontà che le porta ad uscire di casa e a muoversi nella propria città, se questa non offre a loro gli strumenti idonei a permetterglielo...bè…il loro sforzo è inutile.
    3^ Video: ma se pure uscire per strada, è un pericolo, com’è auspicabile un’integrazione reale per queste persone? Se di parole, nei libri e in tv, ce ne sono tante, perché ancora oggi non viene consentito a loro di muoversi tranquillamente?
    Ci sono tante risposte che potrei dare alle domande che mi sono posta ma nessuna è esauriente perché, poste sul piatto della bilancia, nessuna giustificazione può essere valida.



    Ecco la mia giornata :

    alle 7e30 mi sveglio, vado in cucina e mi preparo la colazione;
    poi provvedo alla pulizia personale e mi vesto;
    riordino la camera.
    Alle 8e30 inizio a studiare…
    …fino alle 12e30 quando vado a correre sul tapis roulant.
    Verso le 13e30 preparo il pranzo per me e per la mia famiglia, mangio e poi mi riposo un po’ sul letto o davanti al pc.
    Alle 15e30 riprendo lo studio fino alle…
    …19 quando porto il mio cagnolino a fare una passeggiata o trascorro un po’ di tempo con la mia famiglia oppure vado a fare qualche “servizio” fuori casa.
    Alle 20e30 ceno, mi faccio una doccia ed esco con gli amici oppure guardo un film.
    Verso le 11 vado a dormire.


    I miei giorni “normali” trascorrono di solito in questo modo ma, se dovessi pensare di immedesimarmi in una persona che è “costretta” a vivere su una carrozzina…quali difficoltà potrei incontrare?...

    Alle 7e30 mi sveglio: già qui sono che incontrerei difficoltà per posizionarmi sulla carrozzina perché il mio letto è molto vicino a quello di mia sorella e quindi materialmente non ci sarebbe spazio per posizionarla e ,seppur ci riuscissi, farei rumore disturbandole il sonno. Nonostante riuscirei ad andare in cucina con semplicità, sarei impedita anche nel preparare la colazione perché sia il cibo che i fornelli si trovano ad un’altezza impossibile da raggiungere stando seduta;
    forse, con un po’ di abitudine, sarei capace di provvedere alla mia pulizia sebbene anche in questo caso il lavabo “è troppo in alto”.
    Sicuramente non riuscirei a riordinare la camera perché incontrerei troppi ostacoli sul mio percorso (letti, sedie, scatoloni ecc…)
    Alle 8e30 inizio a studiare : dovrei cambiare la scrivania perché posizionata troppo in alto e in più, dato che utilizzo molti libri posizionati in altre stanze, dovrei andare continuamente avanti e indietro.
    Alle 12e30 non potrei farmi la mia abituale corsa sul tappeto e neanche preparare il pranzo per gli stessi motivi della colazione. Potrei però riposarmi sul letto e usare il pc.
    Alle 15 e30 riprendo lo studio (stesso situazione della mattina) fino alle…
    …19 : non potrei portar il mio cane a spasso da sola perché, per raggiungere la strada, avrei bisogno dell’ aiuto di qualcuno in quanto la mia casa è situata al primo piano, è provvista di scale ma di nessun ascensore o montacarichi. Inoltre la strada privata dov’è posizionata la mia casa permette l’accesso ad una villa comunale solo tramite scalini e, se volessi utilizzare l’ingresso principale per entrarvi, dovrei percorrere una seconda strada molto trafficata e sprovvista di marciapiede. Se poi avessi bisogno di allontanarmi per delle commissioni, mi dovrei far accompagnare dai miei genitori per il medesimo motivo.
    Alle 8e30 cena e poi..la doccia: anche questa sarebbe un ostacolo insormontabile perché il mio bagno è piccolo, la doccia non è livellata al pavimento e stretta per “contenere” anche una sedia. Anche l’uscita con gli amici sarebbe un “problema” perché quasi tutti i bar e locali sono sprovvisti di passerelle per permettere un facile accesso alla carrozzina e in più sono generalmente molto piccoli e stretti.
    Alle 11 vado a dormire : difficoltà per mettermi il pigiama e posizionarmi nel letto.

    Il solo descrivere una giornata così mi ha portato, onestamente, molto sconforto perché ho visto che ogni normale azione si trasforma in una lotta, in una sfida da affrontare.
    E’ triste pensare che la totale autonomia, che tanto vogliamo acquisire con la maturità, per una persona sulla carrozzina è difficile da raggiungere.

    Francesca Rivetti
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Stefania Montanaro Lun Dic 26, 2011 5:28 pm

    Dai video presentati ci si rende conto delle reali difficoltà che incontra un disabile sulla sedia a rotelle. Se poi pensiamo alla nostra vita, a quante cose di fretta facciamo, di quante operazioni in automatico compiamo per poter stare nei tempi, ci rendiamo conto che nella giornata dei disabili in sedia a rotella ( come quelli visti ma come loro milioni altri)il tempo si dilata e diventa impossibile dare garanzie circa la puntualità su un luogo di lavoro, sull' appuntamento ad un tram che ci serve per andare al supermercato o semplicemente ad una visita con un medico specialista... Qualsiasi cosa vogliamo fare necessita del triplo del tempo e delle energie.
    La mia riflessione dai video visti è una domanda : " Come fare a garantire autonomia se la garanzia all' autonomia è negata dall' ambiente? Si può creare delle pedane per disabili e tenerle guaste per anni costrigendo una persona a dipendere da un' assistenza che non risponde alla chiamata?" L' aggressività dell' operato è lo specchio di un senso di colpa. Ci si difende perchè si sa di mancare in qualcosa...
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Lab orologio : la giornata tipo

    Messaggio  Stefania Montanaro Lun Dic 26, 2011 6:07 pm

    IO IO , disabile in sedia a rotelle
    ore 7 :00 :
    suona la sveglia , mi alzo e vado in bagno suona la sveglia, mi sposto sulla sedia a rotelle, raggiungo il bagno
    a fare una doccia.Intanto mi preparo il caffè. per fare la doccia . (non posso entrare con la sedia e rotelle perchè entrambi i bagni
    presentano all'ingresso uno scalino. Inoltre nel bagno dove c'è la doccia
    il corridioio è troppo stretto e non consente il passaggio ad una sedia a rotelle. Nella doccia
    non c'è ila predisposizione ( la seduta sotto il getto d' acqua) per consentire ad un soggetto disabile di lavarsi


    Ore 7. 30 = dopo aver bevuto il caffè apro gli armadi Dopo aver bevuto il caffè vado in camera per vestirmi.
    Ho deciso di
    indossare un vestito con leggins.
    L' abito è troppo in alto,
    non arrivo a prenderlo... Mad
    dovrò truccarmi in camera perchè in bagno non posso entrare!!
    e scelgo gli abiti da indossare. Li indosso, vado di nuovo in bagno
    per truccarmi.

    Esco dall' appartamento, prendo l' ascensore che non arriva però Esco dall' appartamento, prendo l' ascensore . Non posso andare
    giù in garage. Faccio una rampa a piedi per raggiungere l' auto e in garage perchè l' ascensore si ferma al piano terra!!! Come
    andare al supermercato. faccio per raggiungere l' auto ??? Sad

    In auto mi reco al supermercato. Oggi vorrei preparare Arrivo al supermercato per acquistare tagliatelle e pane. Ops!!
    tagliatelle ai funghi porcini. Ho bisogno delle tagliatelle Mi accorgo che le tagliatelle sono sul ripiano più alto!!Dovrò
    e del pane. Dopo aver parcheggiato , entro nel supermercato, rinunciare ed optare ad un altro tipo, che sarà mai!! confused
    prendo un po' di cose mi reco alla cassa e ritorno all' auto.
    Di ritorno mi ricordo di dover pagare il bollettino per la tassa Di ritorno mi fermo in banca per pagare le tasse universitarie.
    universitaria : dovrò fermarmi in banca! Entro , faccio la fila , La banca si trova in città, e il marciapiede non ha la rampa di
    pago e torno a casa. accesso alla carrozzella. Inoltre la porta di sicurezza è davvero
    stretta. Non posso entrare!!!
    Il pranzo da preparare è veloce. Si mangia e subito a studiare. Il pranzo da preparare è veloce. Mi farò aiutare per apparecchiar
    Mentre studio mi ricordo di dover fare delle fotocopie. perchè i piatti sono troppo in alto e non riesco a raggiungerli.
    Intanto prima di scendere aiuto mamma a stendere il bucato. Prima di scendere vorrei aiutare mia mamma a stendere il bucato
    [right]ma non posso . Il filo che sporge dal balcone è troppo
    lontano e rischierei di cadere.
    Vado in tipografia , rientro, cena e uscita dall' amica. Vado in tipografia, anche questo negozio e su un marciapiede
    [right]senza rampa di accesso alla sedia a rotelle.
    Dopo cena vorrei andare dalla mia amica per un caffè. Abita però al secondo piano di
    un palazzo che non ha l' ascensore. vabè l' aspetto in auto la saluto così!!!
    Ritorno a casa e dopo aver guardato la tv vado a letto. Ritorno a casa. Che fatica e quante decisioni ho dovuto modificare!!!




    [/right]




    [/right]

    Stefania vedo che hai lavorato molto ai tuoi commenti, complimenti
    la docente
    Marina Allegra Cavallo
    Marina Allegra Cavallo


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Marina Allegra Cavallo Lun Dic 26, 2011 10:34 pm

    LA MIA GIORNATA TIPO

    8:30-9:30=Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno. Vado in cucina per farlo devo scendere due gradini, preparo la colazione, ritorno nella mia camera per sistemarla, per farlo salgo due gradini.
    9:30-12:30=Resto a studiare in camera.
    12:30-13:30=Torno in cucina per preparare il pranzo per farlo devo scendere due gradini.
    13:30-14:30=Sistemo la cucina, vado in bagno salgo due gradini.
    14:30-15:30=Ritorno in cucina, scendo due gradini e guardo la TV.
    15:30-18:30=Vado a studiare in camera, salgo due gradini.
    18:30-20:00=Ritorno in cucina e preparo la cena,scendo due gradini.
    20:00-21:00=Vado in palestra.
    21:00-21:30=Ceno.
    21:30-22:30=Decido di andare in camera salgo due gradini e vado vicino al PC.
    22:30-23:00=Vado a fare una doccia, per fare la doccia devo salire nella vasca.
    23:00-23:30=Vado a dormire.

    LA MIA GIORNATA SE FOSSI SU UNA SEDIA ROTELLA

    8:30-9:30=Mi sveglio, scendo dal letto(STOP)e vado in bagno.Vado in cucina(STOP) non posso scendere i due gradini, preparo la colazione(STOP) non posso prendere la tazza per il latte perchè si trova troppo in alto, ritorno nella mia camera(STOP)per farlo devo salire due gradini, sistemo la camera(STOP) non posso pulire.
    9:30-12:30=Resto nella mia camera a studiare.
    12:30-13:30=Torno in cucina(STOP) non posso scendere i due gradini, preparo il pranzo(STOP) l'angolo di cottura è stretto.
    13:30-14:30=Sistemo la cucina(STOP) il lavandino è troppo alto, vado in bagno(STOP) non posso salire i due gradini.
    14:30-15:30=Ritorno in cucina(STOP) non posso scendere i due gradini, guardo la TV.
    15:30-18:30=Ritorno in camera a studiare(STOP) non posso salire i due gradini.
    18:30-20:00=Ritorno in cucina(STOP) non posso scendere i due gradini, preparo la cena(STOP) l'angolo di cottura è stretto.
    20:00-21:00=Vado in palestra(STOP) non posso fare ginnastica.
    21:00-21:30=Ceno.
    21:30-22:30=Decido di andare in camera(STOP) non posso salire i due gradini, vado vicino al PC.
    22:30-23:00=Vado a farmi una doccia(STOP) non posso salire nella vasca.
    23:00-23:30=Vado a dormire(STOP)non posso salire nel letto.



    Riflettendo sulla mia giornata ho notato che anche nella mia casa c'è la presenza di molte barriere architettoniche pronte ad ostacolare le persone con disabilità, devo dire che questa situazione mi ha turbata perchè mi sono immedesimata in queste persone e mi sono chiesta come avrebbe fatto una persona con disabilita' a svolgere tutte queste azioni?[img][/img]
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Daniela Rocchetti Mar Dic 27, 2011 9:34 am

    COMMENTO AI TRE VIDEO:
    guardanod attentamente i video proposti dalla docente mi sono resa conto che tutto ciò che è stato costruito è per persone "normali". I tre video denunciano una realtà disastrosa dove i soggetti diversamente abili sono "invisibili". Essere disabli non è per niente facile e spesso non si fa niente per render loro la vita più semplice, difficilmente vengono realmente aiutati. Riflettendo, un po' in generale, le barriere architettoniche, presenti nelle nostre città e nelle nostre case, sono davvero tante....

    GIORNATA TIPO:
    Voglio descrivere una giornata tipo relativa al periodo dei corsi, perchè tra questi giorni di festa non faccio molte cose...
    5:45 Mi sveglio, scendo dal letto, facendo tre gradini abbastanza alti; vado in cuicina per fare colazione; mi reco in bagno, molto stretto, per lavarmi; ritorno nella mia stanza per vestirmi.
    6:20 Esco di casa (dovendo fare in totale sei gradini), percorro un pezzo di strada pianeggiante (ma normalmente faccio le scale perchè faccio tardi) e salgo nella macchina con mio padre.
    6:30 Scendo dalla macchina e faccio la fila per acquistare il biglietto dell'aliscafo in corridoi non molto ampi e con uno sportello abbastanza alto; subito dopo vado sul porto e raggiungo l'aliscafo. Salgo su di esso camminando su una passerella che spesso è troppo inclinata ed è difficile salirci perché è scivolosa data la tanta umidità.
    7:45 Arrivo al porto di Napoli e salgo verso via Roma per andare a prendere la funicolare centrale.
    8:20 Arrivo all'università percorrendo una strada con non poche buche e con a volte motorini parcheggiati sul marciapiede. Dopo aver consultato il tabellone con gli orari delle lezione vado nella prima aula indicata.
    Verso le 17:30 esco dall'università e ripercorro lo stesso tragitto fino a casa.
    Verso le 20:30 arrivo a casa (a causa di orari molto strani degli aliscafi), mi lavo, ceno, mi metto a letto per guardare un po' di tv e mi addormento.

    Al mio posto, una persona disabile, costretta a stare su una sedia a rotelle, a casa mia incontrerebbe diffocltà nel salire e nello scendere dal mio letto, nel lavarsi a causa del bagno stretto e a uscire a causa dei sei scalini. Secondo me, durante tutta la giornata tipo, la difficoltà più grande la incontrerebbe nell'acquistare il biglietto dell'aliscafo e nel salire e scendere dallo stesso. Alcune difficoltà le incontrerebbe nei due percorsi fatti a Napoli ossia: dal porto alla funicolare e viceversa e dalla funicolare all'università e viceversa.

    anche tu Daniela sei resiliente nel tuo percorso!
    la docente
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  liviazampella2 Mar Dic 27, 2011 10:42 am

    Guardando i video sono ancora più cosciente dell enorme difficoltà che i disabili vivono.Chi vive sulla sedia a rotelle incontra barriere ,che le ostacolano di affrontare una giornata normale come quella di tutti noi.
    L'OROLOGIO:
    8:00-10:00 mi lavo ,mi vesto,faccio colazione
    10:00-14:00scendo le scale di casa per uscire,prendo la macchina,vado all'università,parcheggio e percorro 1km di strada in salita e in discesa.
    14:00-18:00seguo le lezione,studio,vado al bar senza prendere l'ascensore perchè per andare al bar non è presente.
    18:00-20:00torno al parcheggio ,prendo la macchina,torno a casa ,facendo qualche sosta al bar.
    20 :00-23:00 mi lavo,scendo in cucina percorro le scale ,ceno,aiuto mamma nelle rassettare la cucina,mi siedo sul divano e guardo la tv.

    guardando i video,mi accorgo che prtaticamente non potrei fare nulla,perchè la prima difficoltà la incontrerei già al mattino nel scendere le scale di casa per affrontare la giornata.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  lory.ucciero@libero.it Mar Dic 27, 2011 12:58 pm

    laboratorio(2)
    "La pura realtà"... la cità, le case, le strade, i centri ricreativi, ecc. sono pensate e strutturate per soggetti "normali"... in cui la disabilità risulta veramente "invisibile", rendendo il gesto più semplice una barriera insuperabile. Questo è semplicemente il frutto di una società egoista ed insensibile...!!!
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty OROLOGIO

    Messaggio  lory.ucciero@libero.it Mar Dic 27, 2011 3:37 pm

    (OROLOGIO)

    07-08 :SVEGLIA... SCENDO DAL LETTO, VADO IN BAGNO (è IN CAMERA), DOPO ESSERMI VESTITA VADO IN CUCINA.(PER FARLO DEVO SCENDERE 3 GRADINI CHE SEPARANO LA ZONA NOTTE DALLA ZONA GIORNO), VADO IN CUCINA PREPARO LA COLAZIONE.
    08-09 : ESCO PER ACCOMPAGNARE MIO FIGLIO A SCUOLA(PER FARLO SCENDO 6 GRADINI DAVANTI CASA)ENTRO IN MACCHINA ARRIVO A SCUOLA PARCHEGGIO MOLTO LONTANO DALLA STRUTTURA(NON C'è PARCHEGGIO PER DISABILI, INOLTRE C'è MOLTA CONFUSIONE)
    09-11 : TORNO A CASA SALGO I GRADINI PER ENTRARE, PREPARO IL PRANZO.
    11-13 : RASSETTO CASA PRANZO CON LA MIA FAMIGLIA.
    13-14 : SISTEMO LE STOVIGLIE E LA CUCINA.
    14-15 : DECIDO DI USARE IL PC.
    18-20 :PREPARO LA CENA.
    20-22 : SISTEMO LA CUCINA.
    22-23 : DECIDO DI ANDARE A DORMIRE(SALGO I GRADINI PER ACCEDERE ALLA ZONA NOTTE), FACCIO UNA DOCCIA E VADO A LETTO.


    "SU UNA SEDIA A RUOTELLE"


    07-08 : SVEGLIA, SCENDO DAL LETTO VADO IN BAGNO(BAGNO IN CAMERA TROPPO STRETTO), DOPO ESSERMI VESTITA VADO IN CUCINA(HO DIFFICOLTà A SCENDERE I 3 GRADINI), PREPARO LA COLAZIONE(HO DIFFICOLTà A PRENDERE L'OCCORRENTE PERCHè I MOBILI SONO TROPPO ALTI).
    08-09 : ESCO PER ACCOMPAGNARE MIO FIGLIO A SCUOLA(HO DIFFICOLTà A SCENDERE I GRADINI DAVANTI CASA) ARRIVO A SCUOLA(NON POSSO PARCHEGGIARE ALL'INGRESSO, NON C'è PARCHEGGIO PER I DISABILI,INOLTRE DEVO LASCIARE LA MACCHINA LONTANO E PROSEGUIRE CON LA SEDIA A R. MA C'è TROPPA CONFUSIONE E TRAFFICO).
    09-11 : TORNO A CASA(HO DIFFICOLTà A SALIRE I GRADINI PER ENTRARE IN CASA).
    11-13 : RASSETTO CASA( HO DIFFICOLTà NEL GIRARE PER CASA,CORRIDOIO STRETTO, TROPPI MOBILI,GRADINI TRà ZONA NOTTE/GIORNO), PREPARO IL PRANZO(DIFFICOLTà, MOBILI E PIANO COTTURA TROPPO ALTI).
    13-14 : SISTEMO LE STOVIGLIE(DIFFICOLTà IL PIANO DEL LAVANDINO è TROPPO ALTO).
    14-15 : USO IL PC.(HO DIFFICOLTà PERCHè LA STANZA IN CUI è SITUATO IL PC SI TROVA NELLA ZONA NOTTE, QUINDI DEVO SALIRE I 3 GRADINI).
    18-20 : PREPARO LA CENA(DIFFICOLTà MOBILI E PIANO COTTURA TROPPO ALTI).
    20-22 : SISTEMO LA CUCINA(DIFFICOLTà PIANO LAVANDINO TROPPO ALTO).
    22-23 : DECIDO DI ANDARE A DORMIRE(DIFFICOLTà NEL SALIRE I 3 GRADINI), FACCIO UNA DOCCIA E VADO A LETTO(DIFFICOLTà IL BAGNO IN CAMERA E TROPPO STRETTO,ED IL LETTO è TROPPO ALTO PER SALIRE DA SOLA).
    CONCLUDO DICENDO CHE PER LA PRIMA VOLTA HO AVUTO MODO DI RIFLETTERE, E E RENDERMI CONTO DI QUANTE DIFFICOLTà E BARRIERE ARCHITETTONICHE CI SONO, E, DEL SENSO DI FRUSTRAZIONE CHE POSSONO PROVARE OGNI GIORNO I SOGGETTI COSTRETTI SU UNA SEDIA A ROTELLE.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Federica.Tortorelli Mar Dic 27, 2011 3:51 pm

    Osservando questi video ho avuto modo di riflettere, rendendomi conto di come molti progetti e molte iniziative a sostegno delle persone diversamente abili, non vengano attuate concretamente, rimanendo soltanto belle parole scritte su carta. Ciò a dimostrazione di quanto questa tematica sia sottovalutata, o addirittura nemmeno presa in considerazione. Essere disabili comporta non solo notevoli difficoltà nelle azioni quotidiane, ma soprattutto un pericolo costante per il disabile, il quale, in qualsiasi ambiente incontra problematiche di ogni tipo che mettono in pericolo la sua stessa vita. E’ una realtà disarmante, dove tutto è creato secondo le esigenze delle persone “normali” , senza tenere conto dei bisogni delle persone che vivono queste particolari situazioni, e che incontrano barriere architettoniche che non consentono loro di vivere la quotidianità nel modo più semplice possibile. Tutto ciò non fa altro che incrementare il senso di emarginazione vissuto dai diversamente abili, esclusi da molti aspetti della vita sociale. Citando le parole del video n° 2 << è cambiato tantissimo da trent’anni a questa parte, ma tanto altro deve cambiare>>. Niente di più vero.
    L’OROLOGIO
    Descrizione di una mia giornata tipo:

    6.15 – 7.30 Mi sveglio, scendo dal letto e per andare in bagno salgo uno scalino. Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestita, vado a fare colazione nella cucina che si trova al piano di sotto, scendendo due rampe di scale.
    7.30 – 8.30 Esco di casa con la macchina e raggiungo prima l’edicola dove compro i biglietti e poi la stazione dove prenderò il treno e poi l’autobus che mi ferma fuori all’università.
    8.30 – 16.30 Entro nell’università, dove passo la mia giornata, e seguendo le lezioni usufruisco delle scale per andare da un’ aula all’altra, ed al bar per il pranzo.
    16.30 – 17.30 Esco a prendere nuovamente l’autobus e poi il treno, che mi porta alla mia automobile, con la quale arrivo a casa.
    17.30 – 20.30 Arrivata a casa vado a studiare nella mia stanzetta al 1° piano, salendo due rampe di scale.
    20.30 - 21.00 Per poter pranzare devo recarmi nuovamente in cucina, e scendere le due rampe di scale.
    21.00 – 23.00 Sto un po’ al computer, poi guardo un po’ di televisione ed infine risalgo le due rampe di scale per andare a dormire nella mia stanzetta.

    Descrizione di una mia giornata tipo se vivessi su una sedia a rotelle:

    6.15 – 7.30 Mi sveglio, scendo dal letto, e per andare in bagno incontro la prima difficoltà nel salire lo scalino. Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestita, incontro difficoltà per andare a fare colazione al piano di sotto, dove devo scendere due rampe di scale, ed inoltre mi è impossibile aprire il mobile in alto per prendere la mia tazza e tutto l’occorrente per la colazione.
    7.30 – 8.30 Incontrerei subito difficoltà appena sulla soglia di casa per scendere lo scalino ed uscire. Sarebbe poi impossibile salire in macchina. Arrivata in edicola non potrei comprare i biglietti a causa della pedana rialzata dell’edicola, sulla quale non riuscirei a salire. Non mi è possibile nemmeno arrivare sulla stazione, poiché all’ingresso ci sono quei paletti che permettono il passaggio di una persona alla volta in uno spazio non oltrepassabile dalla mia sedia a rotelle. Ipotizzando l’inesistenza di tali inconvenienti, sarebbe comunque impossibile sia salire che scendere dal treno e dall’autobus.
    8.30 – 16.30 Arrivata all’università, non avrei la possibilità né di andare da un’aula all’altra, e né di accedere al bar per pranzare a causa delle scale da percorrere.
    16.30 – 17.30 Ritornando a casa incontrerei le stesse difficoltà del tragitto percorso all’andata: non potrei salire e scendere nè dal pullman, né dal treno. Non potrei uscire dalla stazione sempre a causa dei paletti che non mi permettono il passaggio. Non potrei salire in macchina.
    17.30 – 20.30 Arrivata a casa, non potrei salire lo scalino per entrare. Per andare a studiare nella mia stanzetta mi risulta impossibile salire due rampe di scale.
    20.30 – 21.00 Per poter pranzare devo recarmi in cucina e dover nuovamente scendere due rampe di scale.
    21.00 – 23.00 Sto un po’ al computer, poi guardo un po’ la televisione incredibilmente senza incontrare difficoltà, ed infine per poter andare a dormire nella mia stanzetta al primo piano, dovrei ancora una volta ripercorrere le due rampe di scale.


    Se io fossi su una sedia a rotelle, in una mia giornata tipo avrei incontrato ben 24 barriere architettoniche. E’ avvilente tutto ciò. Questo esercizio mi ha permesso di pensare, e di rendermi conto di come noi “normali” diamo per scontato che molte cose siano semplici. In realtà ci appaiono semplici solo perché non ci immedesimiamo negli altri. Diamo per scontato che un diversamente abile possa fare tranquillamente colazione, ma non facciamo caso ai dettagli: mobili troppo alti, microonde inaccessibile. Il problema è che la nostra società dovrebbe essere pensata e costruita sulla base delle esigenze e dei bisogni di tutti i cittadini, facendo in modo che le belle parole a favore dei disabili possano diventare fatti concreti, all’insegna della completa uguaglianza tra tutti gli uomini.

    Federica Tortorelli.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 3 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  cinziamariniello Mar Dic 27, 2011 4:15 pm

    Premessa importante, io vivo da sola.
    Questa la mia giornata tipo:
    ore 8.00 mi alzo, vado in bagno, poi mi preparo la colazione, poi doccia e mi preparo per uscire.
    ore 9.00 esco di casa, prendo l'ascensore che è molto stretto, il più delle volte scendo a piedi,5 piani.Cammino a piedi circa per circa 20 minuti, una strada che a tratti è stretta, piena di buche, e fatta con i sanpietrini.Arrivo alla funicolareche mi porta all'università.
    ore 13.00/15.00 rifaccio il percorso inverso, prima di rientrare a casa mi fermo a fare la spesa, in un piccolo negozietto sotto casa mia, che all'entrata ha 2 scalini.
    ore 20.00 mi preparo la cena, lavo i piatti, vado in bagno a lavarmi e mi metto a letto a guardare la tv prima di addormentarmi.
    Se fossi sulla sedia a rotelle:1)avrei seri problemi dato che sono sola in casa;2)non riuscirei ad uscire da sola perchè l'ascensore è troppo piccolo per contenere una sedia a rotelle, e non riuscirei a fare 5 rampe di scale da sola, dovrei quindi trasferirmi;3)Non riuscirei a percorrere la strada che mi porta alla funicolare perchè in alcuni punti è troppo stretta e dato che ci passano anche le auto sarebbe pericoloso,in più è piena di buchè, ed è ricoperta da sanpietrini che causerebbero instabilità alle rotelle.
    4)tornando a casa dovrei scegliere un supermercato molto più lontano che mi consenta almeno di poter entrare.In sostanza la mia vita sarebbe una corsa a ostacoli.
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    Messaggio  annamariapuocci Mar Dic 27, 2011 4:57 pm

    Adesso provo a descrivere la mia giornata tipo.

    8:00 – 09:00 Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno. Per accedere ad esso devo salire un gradino.Dopo essermi vestita vado in cucina. Vado nell’angolo cottura della cucina e preparo la colazione.
    10:00 – 11:30 Esco per fare la spesa. Per farlo scendo le scale di casa ed entro in macchina. Arrivo al super mercato e per entrarci salgo 5 gradini.
    11:30 – 13:00 Torno a casa, salgo le scale,vado in cucina e aiuto mamma nel preparare il pranzo.
    13:00 – 14:00 Sistemo le stoviglie e la cucina.
    14:00 – 19:00 accendo la tv,decido di andare a scrivere una relazione al pc e studio
    19:00 – 20:00 ceno con la mia famiglia
    19:30 – 21:00 decido di fare una doccia. Per fare la doccia devo salire un gradino.
    21:00 – 21:30 Decido di uscire, per farlo devo necessariamente scendere le scale.
    23:00 - 00:00 rientro e risalgo nuovamente le scale. vado in bagno e per farlo devo salire un gradino.Vado a letto.

    ...Se stessi su una sedia a rotelle...

    8:00 - 09:00 Mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno. STOP: non posso salire il gradino del bagno. Dopo essermi vestita vado in cucina. Vado nell’angolo cottura STOP: è così stretto che non posso girarmi.
    10:00 - 11:30 Esco per fare la spesa STOP: non posso scendere le scale di casa. STOP: ho difficoltà a salire in macchina. Arrivo al supermercato STOP: non posso salire le scale e non c’è la discesa per i disabili
    11:30 - 13:00 Torno a casa STOP: non posso salire le scale per entrare. Aiuto mamma a preparare il pranzo STOP: l’angolo cottura è troppo stretto.
    13:00-14:00 Sistemo le stoviglie della cucina STOP: il piano del lavandino e troppo alto.
    14:00 - 19:00 Decido di andare al pc e studio.
    19:00 - 20:00 aiuto mamma a preparare la cena STOP: la cucina è troppo stretta
    20:00 - 21:00 Decido di fare una doccia STOP: per anadare in bagno devo salire un gradino
    21:00 - 21:300 Decido di uscire STOP:devo scendere le scale.
    23:00 - 00:00 rientro STOP:devo risalire le scale. vado in bagno STOP: devo salire un gradino. vado a letto.

    Facendo questo esercizio mi sono messa per la prima volta nei panni di una persona sulla sedia a rotelle e ho notato come, nelle attività più semplici della vita quotidiana, si annidano ostacoli insormontabili. Per la prima volta ho rifletutto sulla mia casa e sulla possibilità che in essa possa muoversi un disabile... ho potuto notare quante barriere architettoniche ci sono. Mentre io posso svolgere tutte le attività tranquillamente, se stessi sulla sedia a rotelle mi dovrei fermare alla discesa dal letto la mattina. Sono senza parole ...non rieco ad immaginare il senso di frustrazione che i soggetti costretti su una sedia a rotelle provano ogni giorno...
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    Messaggio  annamariapuocci Mar Dic 27, 2011 5:08 pm

    Osservando questi video ho avuto modo di riflettere, rendendomi conto di come molti progetti e molte iniziative a sostegno delle persone diversamente abili, non vengano attuate concretamente, rimanendo soltanto belle parole scritte su carta. Essere disabili comporta non solo notevoli difficoltà nelle azioni quotidiane, ma soprattutto un pericolo costante per il disabile, il quale, in qualsiasi ambiente incontra problematiche di ogni tipo che mettono in pericolo la sua stessa vita. E’ una realtà disarmante, dove tutto è creato secondo le esigenze delle persone “normali” , senza tenere conto dei bisogni delle persone che vivono queste particolari situazioni, e che incontrano barriere architettoniche che non consentono loro di vivere la quotidianità nel modo più semplice possibile. Tutto ciò non fa altro che incrementare il senso di emarginazione vissuto dai diversamente abili, esclusi da molti aspetti della vita sociale. Citando le parole del video n° 2 << è cambiato tantissimo da trent’anni a questa parte, ma tanto altro deve cambiare>>. Niente di più vero.
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    Messaggio  NatalinaReccia Mar Dic 27, 2011 5:11 pm

    LA MIA GIORNATA TIPO:
    7.00-8.00 mi sveglio, scendo dal letto e vado in bagno.Mi lavo, mi vesto. vado in cucina preparo la colazione. poi scendo 2 rampe di scale e 3 gradini esterni per uscire.
    8.00-9.00 salgo in macchina, vado a prendere le mie amiche e arriviamo all'università.
    9.00-13.00salgo le scale per andare nelle varie aule a seguire i corsi. ripercorro le scale per ritornare a casa, raggiungo il parcheggio, torno a casa con la macchina.
    14.00-15.00salgo le 2 rampe di scale, percorro il corridoio e arrivo in cucina per il pranzo. Poi pulisco casa.
    15.00-18.00vado nella mia cameretta prendo i vari libri dalla libreria e studio.
    18.00-20.00dopo lo studio, mi preparo per andare a fare delle commissioni e una passeggiata, scendo le scale, entro in macchina per guidare.
    20.00-21.00 ritorno, salgo le scale, ceno e sparecchio la tavola.
    21.00-22.00dopo cena vado in camera, accendo il computer e mi collego su Facebook
    22.00mi preparo per andare a dormire

    SE STESSI SU UNA SEDIA A ROTELLE:
    il primo ostacolo lo incontrerei sicuramente nell'alzarmi dal letto, per raggiungere il bagno e fare una doccia. Per la colazione avrei grosse difficoltà nel prendere tutto l'occorrente dato che i pensili della cucina sono collocati in alto. Un altro ostacolo lo incontrerei sicuramente nello scendere le scale, salire in macchina e guidarla.Arrivata all'università per salire e scendere dovrei usare obbligatoriamente gli ascensori. tornata a casa incontrerei di nuovo difficoltà nel salire e raggiungere l'appartamento di casa mia.Ci sarebbero difficoltà nel prendere i libri dalla libreria, nel prepararmi per uscire perchè ancora una volta ci sono scale da scendere e risalire una volta rientrata.

    Non mi era mai capitato di riflettere su quanti ostacoli presenta casa mia. Pensavo che solo le scale potessero essere di intralcio, ma mi rendo conto che anche le cose più elementari sarebbero difficili, come ad esempio prendere vestiti dall'armadio, fare una doccia...Quindi penso a quanto i disabili possano soffrire nello svolgere piccoli gesti quotidiani,per noi semplici,ma che per loro possono essere insormontabili.


    Natalina Reccia
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    Messaggio  giuseppinapetrillo Mar Dic 27, 2011 5:26 pm

    Mi alzo alle ore 7, preparo la colazione, preparo i miei due figli, poi comincio a rassettare casa.Alle 9.30 esco di casa, abitando a piano terra non faccio scale; prendo l'auto per andare all'università.Qui mi sposto in ascensore o faccio le scale per raggiungere i vari piani e poter seguire le lezioni.Al rientro, stesso percorso,stesso mezzo(macchina).Rientrata a casa preparo la cena, lavo le stoviglie,preparo i miei due figli per andare a letto,faccio la doccia e vado a dormire.
    Immaginandomi una giornata "tipo" come quella appena descritta affrontata su di una sedia a rotelle, sono immediati gli innumerevoli ostacoli che incontrerei nello svolgere le più semplici mansioni: preparare la colazione,il pranzo o la cena diventerebbe un'impresa visto che ho pensili alti e dunque nulla a portata di mano.Per la doccia, il bagno risulterebbe troppo stretto per entrarci con una sedia a rotelle e, poi c'è il gradino della doccia.Arrivata all'università in macchina, ci sarebbe il problema del parcheggio, i posti riservati ai disabili sono spesso occupati impropriamente.Per fortuna l'università è dotata di grandi ascensori per raggiungere i piani;tuttavia non saprei dire se ci sono altri servizi necessari ad un disabile,visto che è la prima volta che seppur ipoteticamente vesto i loro panni.

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