psicopedagogia2011

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Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  veroniejanesalarde Mar Gen 03, 2012 4:55 pm

    Sono tante le difficoltà che una persona con disabilità può riscontrare nel trascorrere la sua vita quotidiana,dal momento in cui si sveglia, nel vestirsi, nel andare nei diversi posti della casa,… nel fare diverse faccende… sono tante le barriere che può incontra nel descrivere la sua giornata.
    Io mettendomi nei panni di una persona disabile… come potrei prepararmi in 30 minuti,.. fare il letto, lavarmi, vestirmi,.. correre in cappella per la preghiera,.. poi andare a scuola e fare tante altre cose!!!!! E poter arrivare all’università.

    L'unica cosa che posso fare è di rendermi disponibile,fin dove posso,nella loro presenza,a non farli sentire in nessun modo in difficoltà,aiutandoli ad essere autosufficienti e utili nel non vedere la barriera come un ostacolo, ma come challenge di poter utilizzare altri mezzi per giungere alla piena felicità che la vita stessa ci offre.
    SerafinaMaresca
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  SerafinaMaresca Mar Gen 03, 2012 5:10 pm

    LA MIA GIORNATA TIPO:

    7.00 : Suona la sveglia, mi alzo dal letto, vado in bagno a prepararmi
    7.30 : esco di casa e mi incammino verso la stazione.
    7.45: arrivo in circumvesuviana, scendo una rampa di scale, arrivo sul primo binario e salgo sul treno.
    8.15: Giunta a P.zza Garibaldi scendo dal treno, salgo una rampa di scale, percorro un lungo corridoio, scendo le scale che mi conducono al binario della metropolitana e salgo sul treno.
    8.30 : Arrivo a Montesanto, scendo dal treno, salgo diverse rampe di scale e mi dirigo verso la funicolare. arrivata in stazione,salgo nuovamente delle scale, e prendo la funicolare.
    8.45 : Arrivo al Corso Vittorio Emanuele, scendo dalla funicolare, percorro un tratto di strada. arrivo all università
    9.00: seguo i corsi, pranzo con le mie amiche, ricomincio a seguire i corsi
    17.00 :finiscono i corsi e mi incammino verso casa, seguendo lo stesso tragitto fatto la mattina
    18.15: rientro a casa, vado in bagno per una doccia e passo del tempo al pc.
    20.00: ceno con la mia famiglia
    21.00: guardo un film e vado a dormire

    SE FOSSI UN DISABILE:
    7.00: suona la sveglia, mi alzo dal letto, vado in bagno a prepararmi, ma non riesco a raggiungere doccia perché c'è un gradino che me lo impedisce, inoltre il bagno è troppo stretto e non riesco a muovermi con la mia carrozzina.
    7.30: esco di casa, prendo l ascensore per arrivare dal primo piano al piano terra, ma non riesco ad uscire dal palazzo perché non ho la possibilità di scendere da sola i 5 gradini che mi separano dal portone d uscita. Mi avvio verso la stazione, ma tra buche nelle strade e marciapiedi rovinati e quasi sempre sprovvisti di scivoli per disabili, è quasi impossibile riuscire ad arrivare alla stazione.
    7.45 (pura utopia, in quanto per arrivare da casa mia alla stazione ci avrei impiegato almeno un ora per tutti i disagio che avrei incontrato): arrivo in circumvesuviana, c’è una rampa di scale che fortunatamente posso scendere perché vi è la presenza di un Montascale.. salgo sul treno.
    8.15: : Giunta a P.zza Garibaldi scendo dal treno e mi ritrovo una rampa di scale che ovviamente non posso salire.. percorro un lungo corridoio per raggiungere la metropolitana e incontro nuovamente una rampa di scale che anche questa volta non posso scendere perché sprovvista di montascale
    8.30 : Arrivo a Montesanto, scendo dal treno e mi ritrovo centinaia di scalini che anche questa volta sono impossibilitata a salire. Mi dirigo verso la funicolare, attraversando una strada molto danneggiata, arrivo alla funicolare e mi ritrovo ancora una volta delle scale impossibili per me da salire. prendo la funicolare
    8.45 : Arrivo al Corso Vittorio Emanuele, scendo dalla funicolare, percorro un tratto di strada. arrivo all università
    9.00: seguo i corsi, pranzo con le mie amiche, ricomincio a seguire i corsi (ci sono corsi che si seguono in aule che difficilmente riuscirei a raggiungere in quanto non è sempre presente l’ascensore o il montascale )
    17.00 :finiscono i corsi e mi incammino verso casa, seguendo lo stesso tragitto fatto la mattina (…)
    18.15: rientro a casa, vado in bagno per una doccia (il bagno è troppo stretto e ho bisogno di un aiuto per muovermi all interno di esso)
    20.00: ceno con la mia famiglia
    21.00: guardo un film e vado a dormire

    Dopo aver descritto come sarebbe stata la mia giornata tipo da disabile, credo che ogni commento aggiunto sarebbe riduttivo; vorrei solo concludere sottolineando la frase finale detta nel secondo video proposto dalla professoressa:
    "..è cambiato tantissimo da trent' anni a questa parte.. ma tanto altro deve ancora cambiare.."

    Serafina Maresca
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  emiliabuoninconti Mar Gen 03, 2012 6:58 pm

    La mia giornata tipo:

    h 7:30 mi sveglio, mi alzo dal letto, vado in bagno e mi preparo per la giornata. Attraverso il corridoio, arrivo in cucina e faccio colazione.
    h 8:30 esco di casa, prendo la macchina e mi reco all'università.
    h 9: 30 arrivo all'università dove trascorro gran parte della mia giornata, durante la quale per cambi d'aula, pranzo e pausa coffee faccio su e giù per i diversi piani dell'edificio universitario
    h 18 :30 Torno ad Aversa, poso l'automobile e vado a piedi a casa di mia nonna che è a due passi da casa mia
    h 20:00 Rientro in casa, ceno e guardo la TV con la mia famiglia
    h 23:00 doccia, pigiama e a letto.

    Se fossi costretta su una sedia a rotelle:

    h 7:30 mi sveglio, mi alzo dal letto, vado in bagno e mi preparo per la giornata. Attraverso il corridoio, arrivo i cucina e faccio colazione ( non avrei complicazioni a muovermi in casa, non ci sono gradini e le stanze sono abbastanza ampie)
    h 8:30 esco di casa, prendo la macchina e mi reco all'università. ( No non potrei scendere di casa da sola poichè non entrerei nell'ascensore, Abito al secondo piano di un palazzo nel centro storico che è stato attrezzato di ascensore, per volontà dei condomini, solo da pochi anni, ma è di dimensioni ridotte per non interferire sull'estetica del palazzo. Non vi è inoltre la presenza di un montascale)
    h 9:30arrivo all'università dove trascorro gran parte della mia giornata, durante la quale per cambi d'aula, pranzo e pausa coffee faccio su e giù per i diversi piani dell'edificio universitario ( No non riuscirei a muovermi liberamente per l'intero edificio universitario, anche se è abbastanza attrezzato con ampi ascensori e montascale, alcuni piane e alcune zone risultano comunque irraggiungibili per persone disabili) h 18 :30 Torno ad Aversa, poso l'automobile e vado a piedi a casa di mia nonna che è a due passi da casa mia ( No Anche in questo caso andrei incontro a delle difficoltà, infatti la mia strada è priva di marciapiedi e inoltre, trovandosi in un centro storico è costituita da massi coppellati che rendono il tragitto incerto.. No non potrei nemmeno salire a casa di mia nonna poichè anche il suo palazzo è privo di ascensore e montascale,)
    b]h 20:00[/b] Rientro in casa, ceno e guardo la TV con la mia famiglia ( No non potrei farlo da sola, infatti per salire al secondo piano incontrerei gli stessi problemi, che ho precedentemente elencato, in cui sono incappata al mattino per scendere di casa)
    h 23:00 doccia, pigiama e letto (in queste attività fortunatamente non incontrerei problemi)

    E' assurdo, non mi ero mai soffermata a pensarci ma dopo questo esercizio mi sono resa conto che se fossi costretta su una sedia a rotelle dovrei apportare un bel po' di cambiamenti alla mia vita, forse sarei costretta a cambiare anche abitazione per non rinunciare alla mia autonomia. Purtroppo, spesso non riusciamo a comprendere e a vedere le problematiche di chi ci è vicino, perchè egoisticamente siamo troppo concentrati su noi stessi per immedesimarci nelle problematiche altrui e farcene, quindi, carico.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  mariasignoriello76 Mar Gen 03, 2012 8:36 pm

    Eccomi qua, mi dispiace per la mia lunga assenza e soprattutto di non aver potuto fare a tutte Voi e alla Prof. gli auguri di un Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Oltre a numerosi impegni (figli, lavoro e studio) questo per me non è stato un Natale da ricordare anche se l'ho dovuto/provato a vivere con tranquillità soprattutto per lasciare un buon ricordo a colui che molto probabilmente il prossimo Natale non ci sarà più.

    Fatta questa piccola premessa racconto una delle mie giornate tipo:

    sveglia alle 6:00, scendo dal letto vado in bagno per lavarmi il viso,svolgo alcune faccende di case (quelle silenziose logicamente); preparo quattro panini per ogni componente della famiglia;

    posiziono sul tavolo tutto quello che serve per preparare la colazione (fette biscottate, latte, tazze, caffè e marmellata) poiché alle 7:00 si alza mio marito e provvede lui al resto.

    Volo da una parte all'altra della casa per sistemare, prima di scendere. Per ultima mi reco in bagno mi lavo e poi lo pulisco. Infine, mi vesto e con i miei figli scendo.

    Li accompagno a scuola e poi mi reco a lavoro a piedi

    Finito di lavorare vado prendere i miei figli a scuola o a casa di mia madre.

    Insieme ci ritiriamo, ognuno sistema le sue cose, si parla di come è andata la giornata con gli amici e con le insegnanti. Stiro, lavo, pulisco, se serve riscendo per la spesa, organizzo pranzo e cena per il giorno seguente. Si sena alle 19.30, alle 21.30 i miei figli vanno a letto con mio marito a vedere un film, io vado a buttare la spazzatura e poi inizio a studiare.

    Se fossi una persona sulla sedia a rotelle sicuramente non potrei fare tutto quello che faccio poiché il mio ambiento quotidiano, sia interno che esterno alla mia casa, non risulterebbe adeguato soprattutto perché gli spazi non mi permetterebbero di muovermi con una certa rapidità.

    In casa non riuscirei ad attraversare tutte le bussole, sono troppe strette; in più c’è lo scalino in bagno e gli oggetti che mi servirebbero posizionati troppo in alto.

    La cosa più grave però è che nel mio palazzo non c’è possibilità per le persone disabili di recarsi negli appartamenti o nell’ascensore perché ci sono solo le scale; inoltre l’ascensore è molto stretto.

    Incontrerei difficoltà anche nel scendere il marciapiede che c’è fuori al palazzo, troppo alto.

    Ho notato, già da tempo, che solo dove ci sono casi di persone sulla sedia a rotelle troviamo delle condizioni più adatta, ma mai pienamente soddisfacenti.

    Questo è il mondo in cui viviamo, tanto progresso e poi non riusciamo a creare condizioni per una vita decente per TUTTI. Potere, soldi, scienza, tecnologia e poi cosa vediamo in giro metropolitane, toilette, bar, marciapiedi tutto non attrezzato correttamente per persone disabili. Un mondo in cui ognuno fa finta di non vedere, in cui si mira solo al guadagno, a vincere gli appalti senza interessarsi di fare correttamente il lavoro; si tende all’individualismo e ad essere solitari.

    Quanto più passano gli anni divento sempre più consapevole di come sia grande la volontà ed il potere di Dio e di come sia invece piccolo (e spesso vuota) la vita degli esseri c.d. “normali”. Spesso siamo superficiali e non ci accorgiamo di chi e di cosa ci circonda. Noi c.d. normali abbiamo tanto e non riusciamo a dare alle persone e alle cose lo stesso valore che invece viene riconosciuto da soggetti che pur con disabilità ringraziano Dio per quello che hanno trasformandolo in un vero e proprio tesoro. Sono persone più combattive anche solo per affermare un principio, invece, noi? Ricordo un evento verificatosi prima dell’estate: alcune di noi abbiamo ricevuto un torto da una prof., quando ho chiesto di far presente nei diversi uffici dell’università ed in presidenza dell’accaduto alcune mi hanno risposto “ma mi viene cambiato il voto? Altrimenti non firmo”, questa persona l’ho esclusa dalla raccolta firme poiché non ha capito che bisognava farlo per evitare che altre ragazze in futuro potessero essere ingiustamente valutate.

    Se tutti noi non cambiamo come possiamo pretendere una vita diversa per queste persone. Se quando prendiamo un appalto per costruire un monta carico o quando diventiamo un insegnante di sostegno non lo facciamo con l’amore e la professionalità giusta, ma solo per avere un lavoro, perché poi ci spaventiamo se i politici o gli altri non fanno quello che devono fare?

    Maria Signoriello.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Maria Guerra Mer Gen 04, 2012 1:59 pm

    1) VIDEO 1 - 2 - 3
    Guardando questi video sono rimasta allibita davanti a questa vergogna e disumanità.
    L'uomo, sotto tutti i punti di vista, è egoista, non fa altro che pensare al potere, ai soldi e costruire cose in grande, non pensando che ci sono persone che hanno problemi e difficoltà nel quotidiano, come le persone in carrozzina. Un esempio? Bhè, attraversare la strada dove non ci sono le strisce pedonali perchè lo scivolo si trova in quella parte di marciapiede e non adiacente alle strisce; l'impossibilità di accedere in farmacia, o in qualsiasi altro luogo, perchè c'è uno scalino e non una soluzione per permettere a queste persone di entrare tranquillamente; e, in metropolitana, non vi è un bagno adeguato alle loro esigenze ne tantomeno un ascensore o una qualsiasi altra barriera che gli permetta di entrare o di uscire dalla metro o semplicemente cambiare binario.
    E' uno squallore e lo è ancora di più quando le persone addette, pur sapendo dei problemi e dei disagi che creano le barriere, laddove ci sono, nei confronti delle persone disabili, non si smuovono minimamente o fanno promesse che poi sanno che non manterranno.

    Prima di iniziare, anche io, come alcune delle mie colleghe che già hanno scritto, vivo sull'isola d'Ischia e non è molto praticabile per coloro che vivono su una sedia a rotelle. Se io fossi su una sedia a rotelle, non potrei mai muovermi di casa, se non accompagnata da qualcuno perchè fuori casa mia vi è una discesa e una salita che portano ad una strada a due corsie molto lunga, la quale conduce al porto centro. Come potrei io, essendo su una sedia a rotelle, arrivarci??

    2) OROLOGIO
    5:00 - 6:00 --> Mi sveglio, scendo dal letto e scendo le scale che mi portano al piano di sotto per andare in bagno. Mi vesto e mi trucco. Esco di casa, scendendo due gradini, prendo la macchina e vado al porto.

    6:00 - 7:00 --> Parcheggio la macchina, salgo delle scale, faccio una discesa e arrivo alla biglietteria. Salgo sull'aliscafo, parte e arrivo al Molo Beverello.

    7:00 - 8:30 --> Faccio colazione al bar del porto e poi salgo il ponte che costeggia il Maschio Angioino. Salgo ancora fino ad arrivare alla funicolare, la quale mi porta al Corso Vittorio Emanuele. Salgo 8 scalini e cammino lungo il marciapiede che mi porta all'università.

    8:30 - 17:00 --> Seguo le lezioni nelle diverse aule, percorrendo corridoi e salendo e scendendo delle scale. Pranzo al bar e, per arrivarci, devo salire due rampe di scale. Per ritornare al Molo Beverello, non prendo la funicolare, ma scendo per i Quartieri e arrivo a Via Toledo. Percorro, nuovamente, il ponte, questa volta in discesa, e arrivo alla biglietteria.

    17:00 - 20:00 --> Arrivo ad Ischia, vado al parcheggio, ora facendo la salita e scendendo le scale, pago. Salgo in macchina e arrivo a casa. Faccio un pezzetto di discesa e salgo i due gradini che mi permettono di entrare in casa. Vado in salotto e mi metto davanti al pc, studio e poi vado da mia nonna che abita sopra di me. Per arrivare da lei percorro 40 scalini.

    20:00 - 21:30 --> Ritorno a casa mia, mi faccio una doccia e ceno con la mia famiglia.

    21:30 - 22:30 --> Vado in salotto e chiacchiero con mia sorella. Mi metto di nuovo davanti al pc e poi vado al bagno.

    22:30 - 23:30 --> Salgo i 18 scalini e vado nella mia stanza per prendere dall'armadio i vestiti che devo mettere il giorno dopo. Poi, mi infilo nel letto e letto un bel libro. Quando i miei occhi cominciano a chiudersi, spengo la luce della lampada sul comodino e dormo.

    .... Se fossi su una sedia a rotelle....
    5:00 - 6:00 --> Il PRIMO OSTACOLO lo troverei nello scendere le scale e, quindi, non potrei andare al bagno per prepararmi e vestirmi. Il SECONDO OSTACOLO lo incontrerei ad uscire di casa, dato che ci sono i due scalini, e poi la salita per arrivare alla macchina.

    6:00 - 7:00 --> Il TERZO OSTACOLO lo troverei nel salire le scale del parcheggio e scendere per la discesa che mi porta al porto. Un QUARTO OSTACOLO è la salita sull'aliscafo tramite una passerella, ma da sola non ci riuscirei perchè è rialzata. La stessa difficoltà la incontrerei a scendere dallo stesso.

    7:00 - 8:30 --> Il QUINTO OSTACOLO è la salita alla funicolare. Dato che è solo salita, avrei bisogno dell'aiuto di una persona che mi portasse fino alla funicolare. Arrivata qui, comunque non vi potrei accedere sia per gli scalini che incontrerei (SESTO OSTACOLO) sia per obliterare il biglietto, dato che le macchinette sono alte rispetto alla mia "altezza" (SETTIMO OSTACOLO).

    8:30 - 17:00 --> Dopo la difficoltà incontrata alla funicolare, potrei percorrere il marciapiede a metà perchè non vi è nessuno scivolo che mi permette di scendere da questo e arrivare all'altro marciapiede, dato che tra i due vi è una strada secondaria in salita che porta all'università (OTTAVO OSTACOLO). Arrivata, avrei difficoltà nell'entrare perchè vi sono gli scalini, ma, anche se c'è uno scivolo, avrei sempre bisogno dell'ausilio di una persona (NONO OSTACOLO). Per passare da un'aula all'altra sarei in grande difficoltà perchè, laddove non ci sono gli ascensori, ci sono le scale e, quindi, anche qui sarei impossibilitata a seguire (DECIMO OSTACOLO). La stessa cosa vale per arrivare al bar. Per arrivare al porto, avrei le stesse difficoltà dell'andata (UNIDICESIMO OSTACOLO).

    17:00 - 20:00 --> La stessa difficoltà a salire e scendere dall'aliscafo, la incontrerei a salire e scendere al parcheggio (DODICESIMO OSTACOLO). Avrei bisogno sempre di una persona che mi portasse lì. Arrivata a casa sarei impossibilitata ad entrare a casa per gli scalini (TREDICESIMO OSTACOLO) e la stessa cosa vale per andare a trovare la nonna a causa dei 40 gradini (QUATTORDICESIMO OSTACOLO).

    20:00 - 21:30 --> In questo caso, potrei cenare tranquillamente con la mia famiglia, anche se, dove mi siedo io abitualmente, lo spazio non è abbastanza grande per far mettere una persona in carrozzina e, quindi, sarei costretta a mangiare distante da loro nello stesso tavolo. (QUINDICESIMO OSTACOLO)

    21:30 - 22:30 --> Anche qui non incontrerei molte difficoltà perchè il salotto è abbastanza grande da permettere il mio passaggio in carrozzina. In bagno, invece, starei stretta dato che lo spazio non è sufficiente per permettermi di muovermi (SEDICESIMO OSTACOLO) e sarei anche impossibilitata nel prendere lo spazzolino e il dentrificio (DICIASSETTESIMO OSTACOLO), dato che si trovano troppo in alto.

    22:30 - 23:30 --> Non potrei salire i 18 scalini che separano il pian terreno dal primo piano (DICIOTTESIMO OSTACOLO) e non potrei nemmeno scegliere i vestiti dall'armadio a causa della troppa altezza (DICIANNOVESIMO OSTACOLO).

    In una giornata incontrerei, quindi, all'incirca 19 ostacoli e la cosa mi ha resa perplessa perchè non avevo mai ipotizzato le diverse difficoltà che una persona in carrozzina incontrerebbe.
    Mi piacerebbe che le diverse autorità mettessero in pratica maggiormente le tante chiacchiere che annunciano alla gente, illudendole. Vorrei dire loro: "Fate meno chiacchiere e realizzate più progetti per queste persone, le quali anche loro sono persone attive e valide nella società".
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    Messaggio  caterina.maione Mer Gen 04, 2012 4:32 pm

    ho visto i video e insieme a questi ne ho visti altri:ma le barriere architettoniche non sono presenti soltanto nei luoghi ma sono presenti molto spesso soprattutto nelle persone!nel vedere i video ho notato che a volte le persone pensano che anche se una persona in carrozzina non può per esempio scendere le scale è più facile a quel punto aiutarla e trasportarla prendendola in braccio e un altro prende la carrozzina!ma è sbagliato!le barriere sono proprio queste! un altro video che ho visto, ma non so condividerlo, è quello di giovanni, 14 anni, che riesce a salire sull'autobus ma non riesce a scendere perchè la pedana si blocca e l'autista per "far prima" lo aiuta a scendere prendendo la carrozzina con le braccia!!!!!assurdo! la gente pensa che così è più facile...ma per chi??sicuramente non per una persona costretta a stare sulla carrozzina!le barriere sono in quelle persone che si prefiggono soluzioni più adatte a loro e non a chi ne ha veramente bisogno!
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    Messaggio  Marilena Carmellino Mer Gen 04, 2012 6:04 pm

    Barriere architettoniche e disabilità sono purtroppo un binomio indissolubile. Dai tre video si evince chiaramente che i disabili sono praticamente invisibili; purtroppo basta guardarsi in giro per comprendere che viviamo in una “città “ DOVE TUTTO E’ STATO IDEATO PER NOI GENTI NORMALI; la disabilità non viene considerata, non ESISTE. Trasporti inaccessibili, strutture inadeguate, inciviltà della gente sono gli elementi che rendono forzatamente diversi i disabili….

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    Messaggio  Marilena Carmellino Mer Gen 04, 2012 6:24 pm

    Provo ora a descrivere la mia giornata tipo tenendo presente che la mia casa è costruita su un unico piano:
    La mia giornata inizia verso le 6.30 /7.00 (durante in corsi);mi alzo, vado in bagno, doccia (1 gradino), mi vesto , vado in cucina, faccio colazione (preparo il latte, biscotti, succo).
    - 7.30 scendo ( 20 scalini) e mi reco all’università e per farlo ho bisogno di prendere la macchina.
    - 8.30\9.00 arrivo nei pressi dell’università, parcheggio, percorro un tratto di strada (circa 1 km).
    - 9.00 \18.00 seguo i corsi, faccio uso sia dell’ascensore che delle scale per cambiare aula, andare al bar e pranzare.
    - 18.00 : ripercorro nuovamente il tratto di strada per prendere la macchina e dirigermi verso casa.
    - 19.00 : arrivata a casa parcheggio l’auto, salgo le scale, vado in bagno, doccia (1 gradino) tuta e divano.
    - 20.00 : ceno, guardo un po’ di tv
    - 23.00: letto.
    SE FOSSI UN DISABILE: potrei fare ben poco…mi alzo, vado in bagno, doccia e mi blocco….la successiva e maggiore difficoltà la incontrerei successivamente nello scendere le scale ( 20 scale) per recarmi all’università o in qualsiasi altro luogo.

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    Messaggio  cristinamallardo Mer Gen 04, 2012 8:18 pm

    Prima di cominciare la mia descrizione premetto che ho un bambino di 4 anni e fino a poco tempo fa uscivo con passeggino e quindi spesso ho dovuto affrontere problemi per camminare per strada, e vi assicuro che non ci sono sonlo barrieri fisiche, ma talvolta noi ci mettiamo d'impegno a rendere ancor più complicata la vita dei disabili. Con questo mi rifesco a tutte quelle persone che parcheggiano in prossimità di fermate di autobus,sui marciapiedi, vicino alle discese dei marciapiedi. E cosa pensate della cattiva abitudine che hanno molti negozianti napoletani che s'impadroniscono letteralmente dei marciapiedi riempendoli con la propria merce?Nel mio piccolo vissuto di mamma capisco, anche se in piccola parte, quante difficoltà incontrano quotidianamente i disabili

    Mia giornata tipo: Sona mamma, lavoro, studio e una casa da portare avanti
    Sveglia ore 6.45 mi veglio vado in cucina e preparo il secondo che mio figlio mangerà a scuola e il caffè per mio marito. La casa e su un solo livello e non ci sono gradini.
    ore 7.00 mi lavo ,mi vesto
    ore 7.25 scendo le scale dal secondo piano,ma c'è anche l'ascensore, ma preferisco le scale, apro il portone con due mani è di ferro battuto ed è molto pesante, apro il secondo cancello e prendo la macchina.
    ore 8.00 arrivo al lavoro.la scuola è su un solo livello a pian terreno, il collaboratore scolastico è un bisabile quindi tutta la struttura è a norma
    ore 10.30 vado in bagno e attraverso tutto il corridoio, la porta è un pò difettosa ma alla fine si chiude.
    ore 12.30. mensa con i bambini nel refettorio accanto all'aula.
    ore 13.00 esco da lvoro e torno a casa
    ore 13.45 mi fermo al supermarket, per entrare devo salire un gradino.
    ore 14.00 prendo mio figlio a scuola salgo due gradini.
    ore 14.30 vado a casa di mamma , abita al pian terreno, cinque scalini per entrare in casa
    ore 15.00 torno a casa con due buste della spesa, non riesco da sola ad aprire il cancello, mi aiuta mia mamma. svolgo le faccende di casa, studio
    ore 17.30 scendo da casa a piedi e riapro il solito cancelo pesante ,porto mio figlio a casa del cuginetto che abita vicino casa.La casa è al secondo piano senza ascensore. ore 19.00 vado a riprendere mio figlio, mi faccio nuovamente due piani a piedi.
    ore 19.30 torna a casa dopo aver accompagnato mamma e riapro con difficoltà il cancello.
    ore 20.00 preparo la lavatrice che si trova nella piccola veranda fuori al balcone, per uscire fuori albalcone devo attraversare gli infissi delle finestre che sono aterra, apro con due mani le porte della veranda e poi il cestello.
    ore 2o.10. bagnetto al piccolo nella vasca da bagno dove a stento si entra in due , la vasca è in fondo per arrivarci bisogna farsi spazio tra il mobilo e e il water:totali cm 20.
    ore 20.30 cena per tutti.
    ore 21.oo lavaggio piatti
    ore 22.30 meritato riposo!





    se fossi stata disabile
    ore 7.00 mi lavo ,mi vesto
    ore 7.25 scendo le scale dal secondo piano,ma c'è anche l'ascensore, ma preferisco le scale, apro il portone con due mani è di ferro battuto ed è molto pesante, apro il secondo cancello e prendo la macchina.
    ore 8.00 arrivo al lavoro.la scuola è su un solo livello a pian terreno, il collaboratore scolastico è un bisabile quindi tutta la struttura è a norma
    ore 10.30 vado in bagno e attraverso tutto il corridoio, la porta è un pò difettosa ma alla fine si chiude.
    ore 12.30. mensa con i bambini nel refettorio accanto all'aula.
    ore 13.00 esco da lvoro e torno a casa
    ore 13.45 mi fermo al supermarket, per entrare devo salire un gradino.
    ore 14.00 prendo mio figlio a scuola salgo due gradini.
    ore 14.30 vado a casa di mamma , abita al pian terreno, cinque scalini per entrare in casa
    ore 15.00 torno a casa con due buste della spesa, non riesco da sola ad aprire il cancello, mi aiuta mia mamma. svolgo le faccende di casa, studio
    ore 17.30 scendo da casa a piedi e riapro il solito cancelo pesante ,porto mio figlio a casa del cuginetto che abita vicino casa.La casa è al secondo piano senza ascensore. ore 19.00 vado a riprendere mio figlio, mi faccio nuovamente due piani a piedi.
    ore 19.30 torna a casa dopo aver accompagnato mamma e riapro con difficoltà il cancello.
    ore 20.00 preparo la lavatrice che si trova nella piccola veranda fuori al balcone, per uscire fuori albalcone devo attraversare gli infissi delle finestre che sono aterra, apro con due mani le porte della veranda e poi il cestello.
    ore 2o.10. bagnetto al piccolo nella vasca da bagno dove a stento si entra in due , la vasca è in fondo per arrivarci bisogna farsi spazio tra il mobilo e e il water:totali cm 20.
    ore 20.30 cena per tutti.
    ore 21.oo lavaggio piatti
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    ore 7.25 scendo le scale dal secondo piano,ma c'è anche l'ascensore, ma preferisco le scale, apro il portone con due mani è di ferro battuto ed è molto pesante, apro il secondo cancello e prendo la macchina.
    ore 8.00 arrivo al lavoro.la scuola è su un solo livello a pian terreno, il collaboratore scolastico è un bisabile quindi tutta la struttura è a norma
    ore 10.30 vado in bagno e attraverso tutto il corridoio, la porta è un pò difettosa ma alla fine si chiude.
    ore 12.30. mensa con i bambini nel refettorio accanto all'aula.
    ore 13.00 esco da lvoro e torno a casa
    ore 13.45 mi fermo al supermarket, per entrare devo salire un gradino.
    ore 14.00 prendo mio figlio a scuola salgo due gradini.
    ore 14.30 vado a casa di mamma , abita al pian terreno, cinque scalini per entrare in casa
    ore 15.00 torno a casa con due buste della spesa, non riesco da sola ad aprire il cancello, mi aiuta mia mamma. svolgo le faccende di casa, studio
    ore 17.30 scendo da casa a piedi e riapro il solito cancelo pesante ,porto mio figlio a casa del cuginetto che abita vicino casa.La casa è al secondo piano senza ascensore. ore 19.00 vado a riprendere mio figlio, mi faccio nuovamente due piani a piedi.
    ore 19.30 torna a casa dopo aver accompagnato mamma e riapro con difficoltà il cancello.
    ore 20.00 preparo la lavatrice che si trova nella piccola veranda fuori al balcone, per uscire fuori albalcone devo attraversare gli infissi delle finestre che sono aterra, apro con due mani le porte della veranda e poi il cestello.
    ore 2o.10. bagnetto al piccolo nella vasca da bagno dove a stento si entra in due , la vasca è in fondo per arrivarci bisogna farsi spazio tra il mobilo e e il water:totali cm 20.
    ore 20.30 cena per tutti.
    ore 21.oo lavaggio piatti
    ore 22.30 meritato riposo!





    se fossi stata disabile

    ore 7.00 mi lavo ,mi vesto
    ore 7.25 scendo le scale dal secondo piano,ma c'è anche l'ascensore, ma preferisco le scale, apro il portone con due mani è di ferro battuto ed è molto pesante,STOP apro il secondo cancello e prendo la macchina.
    ore 8.00 arrivo al lavoro.la scuola è su un solo livello a pian terreno, il collaboratore scolastico è un bisabile quindi tutta la struttura è a norma
    ore 10.30 vado in bagno e attraverso tutto il corridoio, la porta è un pò difettosa ma alla fine si chiude.
    ore 12.30. mensa con i bambini nel refettorio accanto all'aula.
    ore 13.00 esco da lavoro e torno a casa
    ore 13.45 mi fermo al supermarket, per entrare devo salire un gradino.STOPore 14.00 prendo mio figlio a scuola salgo due gradini.STOPore 14.30 vado a casa di mamma , abita al pian terreno, cinque scalini per entrare in casa STOPore 15.00 torno a casa con due buste della spesa, non riesco da sola ad aprire il cancello, STOPmi aiuta mia mamma. svolgo le faccende di casa, studio
    ore 17.30 scendo da casa a piedi e riapro il solito cancello pesante STOP ,porto mio figlio a casa del cuginetto che abita vicino casa.La casa è al secondo piano senza ascensore STOP. ore 19.00 vado a riprendere mio figlio, mi faccio nuovamente due piani a piedi. STOPore 19.30 torna a casa dopo aver accompagnato mamma e riapro con difficoltà il cancello.
    ore 20.00 preparo la lavatrice che si trova nella piccola veranda fuori al balcone, per uscire fuori albalcone devo attraversare gli infissi delle finestre che sono a terra STOP, apro con due mani le porte della veranda e poi il cestello.STOPore 2o.10. bagnetto al piccolo nella vasca da bagno dove a stento si entra in due , la vasca è in fondo per arrivarci bisogna farsi spazio tra il mobile e e il water:totali cm 20.STOPore 20.30 cena per tutti.
    ore 21.oo lavaggio piatti
    ore 22.30 meritato riposo! :sleeP
    SE FOSSI STATA DISABILE NON AVREI APERTO IL PORTONE DI CASA , NON AVREI FATTO LA SPESA, NON AVREI POTUTO PRENDERE IL BAMBINO A SCUOLA, NIENTE CASA DI MAMMA, NIENTE FIGLIO A CASA DEL CUCINETTO , NIENTE LAVATRICE, NIENTE BAGNETTO !!!!oddio non credevo di trovare tanti ostacoli
























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    Messaggio  mariaglorialaventura Mer Gen 04, 2012 10:51 pm

    La mia giornata comincia alle 7.00, quando mi alzo e vado in bagno, situato accanto alla mia camera. La porta del bagno è stretta ed ha l'apertura a libro, devo dire piuttosto scomoda, poichè è necessaria una certa forza per spingerla. Poi, mi reco in cucina e preparo il caffè e la colazione. Dopo, mi vesto, prendo le mie cose e scendo. Abito al quinto piano e, spesso, prendo l'ascensore, anch'essa abbastanza stretta. Esco dal portone, cammino e incontro degli scalini per accedere alla zona parcheggio. Li supero con facilità e naturalezza, con indifferenza, poichè essi non costituiscono un ostacolo per me. Apro l'auto e parto. Parcheggio nei pressi della circumvesuviana di Cercola, dove vivo, e ancora una volta, per varcare la soglia, devo salire delle scale molto alte e strette. Quando arriva il treno, risulta difficile entrare, in quanto è strapieno e il viaggio diventa una sorta di punizione che non sai perchè devi subire. L'arrivo è una liberazione! Esco ed incontro ancora scale. Salgo e poi scendo per accedere alla metropolitana. Mi si ripresenta la medesima situazione, con treni strapieni, persone che spingono e non hanno rispetto per nessuno. Arrivo alla stazione di Montesanto e devo salire molte scale (per fortuna la scala mobile funziona quasi sempre!). Quando vedo la luce non è finita, perchè devo ancora prendere la funicolare, salire altre scale, scendere e fare un tragitto a piedi per recarmi all'Università. La mattina mi sembra di dover partire per la guerra. Quello che dovrebbe essere un mio diritto, diventa una concessione, quando è possibile. Inutile dirvi che al ritorno si ripresenta la stessa situazione. Spesso arrivo a casa così stanca che mangio qualcosa e vado a letto. Sono anni che la sera non leggo un buon libro, sono anni che penso di andar via, in un luogo in cui non ho bisogno di conquistare dei diritti perchè essi già mi appartengono.
    Questa è la mia giornata e se non è facile affrontarla per me, sarebbe impraticabile per una persona sulla carrozzina. Incontrerebbe barriere di continuo. All'interno della casa il bagno è la prima barriera, ma anche l'ascensore, le scale per accedere al parcheggio. Non potrebbe prendere la circumvesuviana, avrebbe difficoltà ad accedere a tutti i servizi pubblici. Una persona disabile non è tutelata, non è rispettata, non è ascoltata. Talvolta, quando l'opinione pubblica solleva il problema, si muove qualcosa ma poi si torna alle solite. Scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa: "Bisogna che tutto cambi perchè tutto resti com'è!". Sembrano parole profetiche!
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    Messaggio  veroniejanesalarde Gio Gen 05, 2012 8:48 am

    La mia giornata: Mi sveglio alle ore o6.00, mi alzo, mi lavo, mi vesto. faccio il letto, ordino la stanza, scendo in cappella a pregare con le lodi mattutine e la Santa Messa con tutte le consorelle. Alle Ore 8.00 collazione, prendo i bambini in porteneria e li porto in classe che si trova in primo piano del Monastero. alle ore 13, porto i bambini giù in refettorio dove consumano il pranzo, poi li faccio giocare e risalire di nuovo in classe a far fare i compiti.alle ore 15.30 esco per andare alla facoltà teologica per seguire i corsi, torno alle ore 18,00 e prego con i salmi dei vespri poi cena. Il giovedì mattina e venerdì di pomeriggio vado all'università Suor Orsola per seguire i corsi di sostegno. La domenica che non c'è scuola, dopo i nostri orari comunitarie mi reco in parrocchia per animare la Santa messa con il coro e accompagno suonando l'ograno, poi torno in convento pranzo e faccio la cucina cioè lavo i piatti,pulisco,lavo per terra ecc...
    Ecco più o meno ho descritto la mia giornata. Una persona con disabilità tutto questo non può fare, ma farà sicuramente altre attività più idoneo alle sue abilità, non potrebbe salire e scendere per le scale da solo/a correndo come faccio io. La diversità si tratta proprio di questa, ma non significa che non potrà fare altre attività per svolgere la sua giornata. Si offriranna altre mezzi adatti per poter facilitare nello svolgimento delle attività giornaliera di una persona portatrice di handicap.
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    Messaggio  veroniejanesalarde Gio Gen 05, 2012 12:04 pm


    Come pensare per il miglioramento della nostra società?
    primo passo verso il miglioramento della situazione deve essere fatto educando la comunità: bisogna educarla a rimuovere le barriere culturali prima di quelle architettoniche al fine di promuovere l’integrazione sociale parallelamente a quella ambientale.
    Il secondo grande passo deve essere fatto in fase di pianificazione urbanistica: la progettazione dello spazio e degli edifici deve essere volta a favorire il più possibile una vita indipendente e confortevole delle persone nei vari settori: nelle abitazioni, nei trasporti, nel lavoro, nell'istruzione e nel tempo libero.
    Solo in questo modo possiamo offrire ai nostri fratelli portatori di handicap una vita migliore e dignitosa. Non dobbiamo essere egoisti, la gioia di vivere è appartiene a tutti gli esseri umani.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Guarino Lucia Gio Gen 05, 2012 12:34 pm

    Video 1.
    Immaginare una città come Milano, metropoli per eccellenza, completamente negligente ed insensibile nei confronti delle persone sulla sedia a rotelle, ti viene da pensare a un paese sconfitto civilmente e democraticamente. Michela, è una ragazza per la sua condizione, limitata nell'andare in metropolitana, nella stazione centrale e mi chiedo, per quale motivo deve essere offesa nella sua libertà e nella sia dignità.
    In questo video, due circostanze, mi hanno colpito:
    1-la cattiva educazione, l'arroganza alla stazione della metropolitana di Sant'Agostino, l'addetto all'assistenza, lo trovo una persona così repellente, così chiusa nel cuore e nella mente, pensa che lui non potrebbe mai trovarsi nella stessa condizione? La nostra vita potrebbe cambiare da un momento all'altro, se tutti tenessimo conto di questo...;
    2-alla stazione centrale, nel cercare una persona di buona volontà che aiutasse Marco e l'addetto,chi trovano? Un giapponese, mi chiedo: e tanti italiani che circolavano in stazione in quel momento........?
    L'orologio

    Vorrei descrivere la mia giornata tipo, mi sveglio alle 4, prendo il treno alle 4,51, arrivo a Roma sul posto di lavoro alle 7,50. Alle 15,30 circa, torno a casa, mangio, accompagno le mie figlie nei vari impegni. Cena alle 20 e quanto prima si va a letto. Non vi meravigliate degli orari, siamo tantissime di mattina a recarci a lavoro a quest'ora.
    Ore 4: sveglia, bagno, vestire.
    Ore 4,30: prendo la macchina e vado in stazione:
    Ore 4,51: prendo il treno per Roma.
    Ore 6,45: arrivo alla stazione e prendere metropolitana, linea A.
    Ore 7,10: arrivo in chiesa.
    Ore 7,50: scuola.
    Ore 13: esco e ritorno a prendere metropolitana.
    Ore 13,39: ritorno a prendere il treno.
    Ore 15,20: arrivo alla stazione e riprendo la macchine.
    Ore 15,35: arrivo a casa e, pranzo.
    Ore 16: pronta per cercare di fare qualche faccenda a casa.
    Ore 18: portare le bambine in piscina o alle prove.
    Ore 20: cena.
    Ore 20,30: preparare il pranzo per il giorno seguente.
    Ore 22: dormire.

    E se fossi su una sedia a rotelle............non potrei lavorare.
    4-4,30:Casa mia si trova al primo piano, fornita solo di scale. Stop.
    4,51-6,45:Alla stazione Aversa, fornita di ascensore. Parcheggio auto fornito di passaggio per disabili. Non stop.
    Treno, l'espresso che prendo io ha solo una carrozza per viaggiatori, non fornita di pedana per disabili, il resto sono cuccette. Stop.
    6,50-7,10:Alla stazione Termini, ho visto ascensori per disabili, ma non li ho visti mai funzionare, inoltre, c'è talmente tanta gente nel prendere la metropolitana a quell'ora che sarebbe impossibile salire a una persona sulla sedia a rotelle. Stop.
    7,10-13: sia a scuola che in chiesa ci sono servizie e accessi per persone disabili. Non stop.
    13-13,39: metropolitana stessi problemi. Stop.
    Treno: fornito rampa per disabili. Non stop.
    15,20: stazione di Aversa. Non stop.
    15,35: Arrivo a casa, scale fino al primo piano. Stop.
    18: uscire da casa. Stop.
    19: rientrare a casa. Stop.
    E se io fossi su una sedia a rotelle, sarei limitata in tutto ciò che faccio, e sarebbero limitate di riflesso, anche le persone che mi circondano come, le mie figlie. Le vere persone disabili siamo noi. E ci si chiede ancora chi sono i portatori di handicap? Siamo noi i cosiddetti "normali" ma , normali di che cosa, che rientriamo nella norma per indifferenza, egoismo, superbia. Se tutti prendessero coscienza che quello che abbiamo ci è stato concesso e non l'abbiamo conquistato.... .
    Essere su una sedia a rotelle sarebbe per me tagliare la mia vita a metà, non avere neppure un lavoro che rientra nei diritti e nella dignità di ogni uomo.



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    Messaggio  NatalinaReccia Gio Gen 05, 2012 3:13 pm

    E' inaccettabile, come si evince dai video visionati, che nel 2012 si deve ancora combattere contro le barriere architettoniche per persone meno fortunate di noi che ogni giorno incontrano difficoltà nello svolgere le varie azioni quotidiane. Se in grandi città come Milano, Roma, si incontrano tutti questi ostacoli, non oso pensare le difficoltà che devono superare i disabili che vivono in piccoli paesi come il mio, dove un disabile necessariamente deve essere accompagnato da un'altra persona in quanto ho notato che esistono barriere architettoniche in quasi tutti gli uffici pubblici.
    Per risolvere una problematica così complessa, non è sufficiente l'emanazione di norme e leggi, ma occorre volere che ogni individuo possa svolgere attività che gli consentano di raggiungere un suo equilibrio e che diano soddisfacimento ai suoi bisogni e ai suoi desideri.

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    Messaggio  manueladelgiudice Gio Gen 05, 2012 6:57 pm

    La mattina mi alzo alle 8.15 scendo dal letto e vado in bagno. Subito dopo, mi reco in cucina preparo la colazione il caffè, faccio colazione e vado a prepararmi.
    Quindi di nuovo in bagno doccia, mi vesto e scendo.
    Vado all'università, quindi, scendo le scale di casa e mi reco alla metro.
    Prendo la metro, un autobus e arrivo all'università.
    Seguo il corso che mi interessa.
    Ritorno a casa con la metro, mi fermo a fare un pò di spesa, rientro preparo il pranzo. Metto le tavola, si pranza e subito dopo ci sono le attività domestiche sistemo la cucina e quello che magari ho tralasciato per recarmi all'università, nel pomeriggio mi dedico allo uno studio di qualche testo per gli esami o alle attività che devo svolgere.
    Verso ora di cena di nuovo cena-cucina, e subito dopo un pò di relax e preparazione per dormire.

    Se fossi su una sedia a rotelle.

    Mi sveglierei alle 8.15 scenderei dal letto e sedendomi sulla sedia a rotelle avrei grandi difficoltà di spostamento.
    Non entrerebbe la sedia nel mio bagno che è piccolo.
    Quindi la mia giornata partirebbe veramente con difficoltà.
    Avrei bisogno di chi mi aiuta a lavarmi e vestirmi.
    Mi sarebbe impossibile preparare la colazione, i mobili sono alti, non riuscirei ad accedere alle cose, ma questo si potrebbe rimediare mettendole in basso.
    Scendere di casa sarebbe impossibile, non ci sono scivoli, e sono 2 le rampe di scale da fare per uscire.
    Altrettanto per andare all'università, impossibile accedere alla metro e salirvi, ci sono le scale e gli scalini per salire. Così anche per salire su un autobus.
    Per entrare a fare la spesa forse con un pò di difficoltà ma in qualche negozio vicino casa potrei entrare.
    Non riuscirei a rientrare a casa date le scale.
    Muovermi dentro casa sarebbe estremamente difficile (casa piccola e spazi stretti).
    In pratica sarei in trappola in casa, necessiterei di una persona che mi aiuta, non sarei autonoma.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  chiaraciccarelli Gio Gen 05, 2012 8:15 pm

    I video sulle barriere architettoniche denunciano una situazione reale indice dell’indifferenza esistente nei confronti delle esigenze e dei bisogni delle persone disabili. È imbarazzante vedere che nella nostra società, cosi all’avanguardia,ci siamo ancora degli ostacoli che impediscono la persona diversamente abile di compiere azioni e comportamenti quotidiani (prendere l’autobus,percorrere un marciapiede o attraversare un binario..). Tutti siamo a conoscenza delle difficoltà che le persone disabili sono costrette ad affrontare ogni giorno ma allora a chi bisogna attribuire la colpa di questa negligenza nei loro confronti? Perchè nella nostra società vi è tutta questa indifferenza? A questi interrogativi sembra difficile trovare una risposta ,ma credo che le cose difficilmente possano cambiare almeno che non cerchiamo di metterci nei panni degli altri e capire così realmente quali sono le difficoltà che tutti i giorni le persone disabili sono costretti ad affrontare.
    ESERCIZIO OROLOGIO
    5.50 mi sveglio,vado in bagno,mi preparo,scendo le scale vado in cucina e faccio colazione.
    6.20 salgo in macchina e mi dirigo alla stazione.
    6.35 percorre il sottopassaggio,salgo le scale e aspetto il treno sul binario.
    8.00 arrivo alla stazione di Montesanto,percorro un piccolo tratto a piedi e giungo alla funicolare dopo aver salito una rampa di scale.
    8.20 dopo aver percorso un tratto a piedi arrivo all’università.
    16.00 terminate le lezioni ripercorro il tratto che mi porta alla stazione di Montesanto .Scendo delle rampe di scale e arrivo lungo il binario,aspettando la metro diretta alla stazione di Napoli centrale.
    16.20 arrivo alla stazione salgo le scale e mi dirigo sul binario in attesa del treno.
    16.30 salgo sul treno.
    17.30 arrivo alla stazione di Minturno,scendo le scale della stazione e salgo in macchina.
    17.40 arrivo a casa,salgo le scale,vado in bagno e mi faccio una doccia.
    Scendo le scale,vado nel salone, guardo un po’ di tv,leggo gli appunti presi all’università.
    20.30 dopo aver cenato mi dirigo nella mia camera,dunque salgo nuovamente le scale,guardo un po’ di tv e poi vado a dormire.
    Se fossi una persona disabile avrei difficoltà nel fare tutto questo,sicuramente la mia difficoltà più grande sarebbero le scale dal momento che la mia casa è divisa in due piani. Dunque una volta vestita non potrei andare in cucina e fare colazione dal momento che non potrei scendere le scale. Non riuscirei a uscire di casa poiché c’è uno scalino sulla porta,ovviamente avrei problemi a guidare la macchina. Un’altra barriera architettonica la incontrerei alla stazione,nuovamente non potrei salire le scale che mi dirigono sul binario. Giunta alla stazione di Montesanto avrei delle difficoltà ad usciere dalla stazione,nuovamente la mia difficoltà sarebbero le scale,la stessa cosa accadrebbe alla funicolare. Il tragitto da percorrere per arrivare all’università è ostacolato da macchine ,motorini parcheggiati e da buche,di conseguenza nuove difficoltà. Il percorso a ritroso mi presenterebbe le stesse problematiche.

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty laboratorio orologio

    Messaggio  rossanafruttaldo Gio Gen 05, 2012 11:04 pm

    ORE 7:30 mi sveglio,entro nella doccia per lavarmi;
    ORE 8:30 inizio a fare le faccende di casa;
    ORE 11:30 scendo le scale e prendo l'auto per uscire;
    ORE 13:30 rientro a casa,salgo le scale per arrivare al 3°piano dove abito e inizio a preparare la tavola per il pranzo;
    ORE 15:00 inizio a studiare;
    ORE 19:00 riscendo da casa,prendo l'auto per uscire;
    ORE 20:30 rientro a casa per cenare;
    Ore 22:00 sparecchio la tavola e lavo i piatti;
    ORE 00:00 vado a letto.

    Adesso provo a svolgere questa mia giornata immaginando di essere su di una sedia a rotelle:

    ORE 7:30 mi sveglio,entro in bagno per farmi la doccia STOP!;
    ORE 8:30 inizio a fare le faccende di casa STOP!(non posso lavare a terra o salire per pulire i mobili alti);
    ORE 11:30 scendo le scale STOP!(non c'è l'ascensore);prendo l'auto STOP!
    ORE 13:30 rientro a casa STOP!salgo le scale STOP!preparo per cucinare STOP! (i fornelli sono troppo in alto);
    ORE 15:00 studio;
    ORE 19:00 riscendo da casa STOP!prendo l'auto STOP!;
    ORE 20:30 rientro a casa STOP!salgo le scale STOP!;
    ORE 22:00 sparecchio la tavola e lavo i piatti STOP!;
    ORE 00:00 vado a letto STOP!(il mio letto è sul soppalco).

    E' incredibile pensare di trascorrere giornate in questo modo,in pratica dovrei restare chiusa in casa senza poter fare nulla. Penso a quelle persone che purtroppo si trovano ogni giorno a trovare barriere architettoniche di ogni tipo che gli rendono la vita praticamente invivibile e nonostante tutto riescono a trovare positività in ciò che li circonda.
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    rossanafruttaldo


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  rossanafruttaldo Gio Gen 05, 2012 11:06 pm

    Nel descrivere la mia giornata tipo non ho descritto quelle in cui dovrei uscire per andare all'università...li ci sarebbe davvero l'impossibile,sarebbe davvero irraggiungibile!
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty laboratorio orologio

    Messaggio  emanuelapetrellese Ven Gen 06, 2012 2:41 pm

    ORE 8:30 sveglia, vado in bagno per lavarmi e vestirmi;
    ORE 8:50 scendo le scale e faccio colazione;
    ORE 9:00 scendo in taverna e mi metto a studiare;
    ORE 13:00 pranzo;
    ORE 14:00 studio;
    ORE 15:30 salgo in camera per cambiarmi;
    ORE 16:00 vado a lavoro;
    ORE 20:00 rientro a casa, scendo in taverna per cenare;
    ORE 20:30 faccio la doccia;
    ORE 21:30 esco;
    Ore 00:30 rientro a casa e vado a letto.

    Se fossi su una sedia a rotelle mi alzerei la mattina e nell'andare in bagno incontrerei la prima barriera, visto che subito dopo la porta c'è uno scalino.
    Ammesso che riuscissi ad andare in bagno per lavarmi e vestirmi, non potrei comunque scendere a fare colazione, visto che la mia casa è a più piani; nè potrei scendere in taverna, visto che per accedervi c'è una scala a chiocciola.
    Non potrei salire in camera per cambiarmi, nè potrei uscire di casa per andare a lavorare, ci sono infatti sei scalini che non mi permetterebbero di scendere in cortile; nè potrei raggiungere il mio posto di lavoro, visto che dovrei guidare.
    Non potrei scendere in taverna per la cena, nè salire in camera per scegliere i vestiti, nè tantomeno farmi la doccia, visto che non è adattta per una persona su una sedia a rotelle.
    La sera non potrei uscire con i miei amici, si ripresenterebbe l'ostacolo degli scalini; nè potrei tornare da sola in macchina.
    Analizzando la mia giornata sotto questo punto di vista, mi sono resa conto che, se fossi su una sedia a rotelle non potrei fare nulla di quello che faccio, a causa delle barriere architettoniche presenti in casa mia; addirittura incontrerei le prime difficoltà al risveglio, non potrei raggiungere nè il bagno, nè qualsiasi altra stanza della mia casa, nè potrei uscire, in poche parole sarei imprigionata nella mia camera, sempre che io riesca a raggiungerla.
    Myriam Cocorullo
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty 2 LABORATORIO OROLOGIO (barriere) di Myriam Cocorullo

    Messaggio  Myriam Cocorullo Ven Gen 06, 2012 7:02 pm

    Dai video selezionati, risulta alquanto evidente l'incapacità e il menefreghismo che contraddistingue le nostre istituzioni;infatti non solo quest'ultime non offrono un'adeguata assistenza socio-sanitaria alle persone in difficoltà,quanto piuttosto,non riconoscono la necessità di un vero e proprio supporto sia di ordine morale,che economico. Cosi'la vita di una persona con handicap rischia di divenire ancora più complessa in quanto ostacolata dalla presenza di continue barriere architettoniche,tanto che,perfino le attività quotidiane apparentemente più semplici come può essere:( camminare per strada,salire su di un marciapiede,entrare in un negozio o prelevare ad uno sportello bancomat),diventano un vero e proprio incubo..questo induce gli assistiti,anzi i "non assistiti" a chiudersi in se stessi e a rinunciare ad una vita cui hanno diritto..
    OROLOGIO
    (premessa della mia giornata): mi sveglio intorno alle 7:30,faccio colazione e scendo a fare la spesa...dopodichè al mio rientro pranzo,aiuto mia madre a svolgere i servizi domestici e ascolto un po di musica. Nel primo pomeriggio studio fino ad ora di cena e collaboro in cucina..poi faccio una doccia, e vado al cinema con un'amica,infine torno a casa e mi metto a letto.



    7:30-8:30 mi sveglio,scendo dal letto e vado in bagno; dopodichè vado in cucina e
    preparo la colazione;

    8:30-10:30 vado nella mia cameretta,prendo i libri dallo scaffale e li ripongo
    sulla scrivania..regolo la sedia girevole ed inizio a studiare;

    10:30-11:00 chiedo a mia madre cosa le occorre per preparare il pranzo;

    11:00-12:30 vado a fare la spesa, ma poichè abito al quarto piano devo scendere
    ben 44 scalini a piedi; poi prendo il motorino,arrivo al supermercato
    e per entrarci salgo 3 gradini;

    12:30-13:30 ritorno a casa,risago le scale (4 piani),sistemo nella dispensa quanto
    acquistato e pranzo;

    13:30-14:30 aiuto mia madre a fare la cucina e sistemo la stoviglia;

    14:30-16:00 accendo lo stereo posto su di una mensola in camera mia, e ascolto la
    musica;

    16:00-19:00 riprendo a studiare;

    19:00-20:00 aiuto mia madre a preparare il pranzo; dunque utilizzo diversi
    strumenti da cucina;

    20:00-20:30 faccio una doccia,mi vesto, mi trucco ed esco;

    20:30-21:00 per uscire riscendo i 4 piani di scale,apro il garage prendo il
    motorino e vado a prendere la mia amica per andare al cinema;

    21:00-23:00 arrivo al cinema; per entrare devo oltrepassare uno scalino e poi
    proseguire in discesa su di una scala mobile;

    23:00-24:00 esco dal cinema,prendo il motorino ed accompagno la mia amica a
    casa;
    00:00-00:30 arrivo a casa,risalgo i 4 piani di scale vado in bagno,indosso il
    pigiama e vado a letto;






    e se fossi su una sedia a rotelle...


    7:30-8:30 mi sveglio,chiamo mia madre per avere un aiuto a scendere dal letto e
    vado in bagno; ho bisogno di assistenza per vestirmi..dopodichè
    sempre con il suo aiuto mi adagio sulla sedia a rotelle e vado in
    cucina a fare colazione;

    8:30-10:30 vado in camera mia per studiare,ma non riesco a prendere i libri dalla
    mensola perchè è riposta troppo in alto; cosi' cerco l'aiuto di
    qualcuno per prenderli.

    10:30-11:00 chiedo a mia madre se occorre qualcosa per il pranzo,dovrei andare
    a fare la spesa ma le quattro rampe di scalini me lo impediscono;

    11:00-12:30 dato che il palazzo in cui abito non dispone di un'ascensore,non
    posso scendere a fare la spesa,nè tantomeno prendere il motorinO
    per raggiungere il supermercato;

    12:30-13:30 qualora ricevessi un aiuto a scendere le scale per poi andare a fare
    la spesa,al ritorno non potrei riporla nella dispensa poichè
    quest'ultima è riposta in alto;

    13:30-14:30 non riesco ad aiutare mia madre a svolgere i servizi in cucina;
    seduta sulla mia sedia a rotelle posso solo asciugare posate,piatti
    e bicchieri che provengono dalla stoviglia..

    14:30-16.00 vado in camera mia,vorrei ascoltare un po di musica ma lo stereo è
    riposto in alto su di una mensola e non riesco ad arrivarci..

    16:00-19.00 studio;

    19:00-20.00 torno in cucina per aiutare mia madre a preparare la cena,ma non
    riesco ad utilizzare tutti gli strumenti necessari...es: non posso
    utilizzare il coltello per tagliare le verdure,in quanto non
    dispongo di un piano di appoggio;


    20:00-20:30 vado in bagno,e poichè da sola non riesco a farmi una doccia e
    vestirmi,chiedo l'aiuto di mia madre;


    20.30-21:00 si ripresenta il problema; da sola non posso scendere le
    scale,nè tantomeno prendere il motorino per andare con la mia
    amica al cinema;


    21:00-23:00 non posso andare al cinema,anche perchè qualora qualcuno mi
    accompagnasse,non riuscirei ad entrarvi considerata la presenza
    di uno scalino posto all'ingresso e di una scala mobile;


    23:00-24:00 di conseguenza all'uscita del cinema,non posso prendere
    il motorino per accompagnare la mia amica a casa;


    00:00-00:30 necessirei di un passaggio per tornare a casa e di un aiuto
    per salire le quattro rampe di scale;inoltre,una volta
    rientrata in casa devo ricevere assistenza per andare in
    bagno ed indossare il pigiama; infine vado a letto.







    svolgendo quest'esercizio mi sono calata per la prima volta nei panni di una persona sulla sedia a rotelle, e ho avuto modo di capire che per queste persone anche le attività più semplici svolte durante il quotidiano,rischiano di divenire dei veri e propri limiti..Personalmente ho riflettuto sulla mia vita, e in particolare a quante cose avrei dovuto rinunciare se avessi avuto questo tipo di problema.Non riesco ad immaginare il senso di angoscia e frustrazione che avrei provato ogni giorno,inoltre abitando a Sorrento (dunque essendo pendolare)probabilmente avrei dovuto rinunciare ai miei studi universitari; tuttavia, all'interno della nostra facoltà ho notato con gioia che persone con handicap che frequentano il nostro ateneo,sono o perlomeno "cercano" di sentirsi a proprio agio difendendo la loro autonomia, e questo mi rende felice perchè so che da loro posso trarne un grande e bell'esempio di vita...dunque onore a queste persone perchè ci insegnano tanto.


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  michela.ciampa Sab Gen 07, 2012 11:24 am

    riflessioni sulle barriere architettoniche:

    abito in un piccolo paese della provincia di Avellino dove la gente non sa neppure cosa sono le piste ciclabili o gli scivoli per disabili. i palazzi sono vecchi e privi di qualsiasi mezzo per la salita di una persona disabile, i negozi altrettanto. non esistono attività a carattere sociale o servizi di assistenza per i disabili che vivono la loro quotidianeite tra le mura domestiche...
    per motivi di studio mi sono trasferita a Napoli e abito in appartamento situato nei quartieri spagnoli con altre studenti.Mi è capitato di osservare da vicino alcune situazioni disagevoli di persone costrette a vivere la quotidianeità in casa per la presenza di barriere architettoniche ovunque ma la cosa che più mi ha spaventato che ho rintracciato anche nel mio paese e la presenza di barriere mentali insormontabili: stereotipi, pregiudizi ch aleggiano tra di noi e che permettono il perpetuarsi di situazioni di diagio psicologico.
    anche se domani l'umanità si svegliasse e decidesse di aliminare tutte le barriere architettoniche per agevolare la vita del disabile i problemi non sarebbero risolti perchè ci sono barriere invisibili che nuociono ancor di più e la storia ci insegna che l'umanità è inquinata alle radici e che questo "male" è figlio dell'ignoranza.
    credo che solo intervenendo sull'educazione alla diversità si possa promuovere un motore di cambiamento.
    nel nostro piccolo di future docenti dovremmo impegnarci a diffondere nelle nuove generazioni una cultura della diversità e dell'uguaglianza, una società più inclusiva in cui tutti possano trovare il loro posto.
    elianadifoggia
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Laboratorio Orologio(barriere) - 16/12/11

    Messaggio  elianadifoggia Sab Gen 07, 2012 2:01 pm

    La mia giornata tipo
    Ore 6.30-8.00 : Sveglia,doccia e colazione
    Ore 8.00-9.30 : Avvio le faccende domestiche
    Ore 9.30-13.00: Comincio a studiare oppure vado all'università
    Ore 13.00-13.30 : Pranzo a casa o a Napoli
    Ore 13.30-14.30 : Metropolitana,auto : raggiungo il posto di lavoro
    Ore 14.30-18.00 : Lavoro in un centro di riabilitazione sito in periferia e difficilmente raggiungibile con mezzi pubblici
    Ore 18.00-19.00 : Mi reco in vari negozi per fare compere
    Ore 19.00-20.00 : Torno a casa e preparo la cena
    Ore 20.00-20.30 : Consumo la cena mentre guardo la tv
    Ore 20.30-21.30 : Termino le ultime faccende domestiche mentre ascolto la musica
    Ore 22.30: Mi preparo per andare a dormire
    Ma se fossi su una sedia a rotelle...
    Ore 6.30-8.00 : Sveglia,docciaWALL(Non potrei autonomamente fare la doccia) e colazione
    Ore 8.00-9.30 : Avvio le faccende domestiche WALL(avrei bisogno di una domestica a tempo pieno
    Ore 9.30-13.00: Comincio a studiare oppure vado all'universitàWALL(per raggiungere la metropolitana avrei bisogno di un accompagnatore)
    Ore 13.00-13.30 : Pranzo a casa o a Napoli
    Ore 13.30-14.30 : Metropolitana,auto : raggiungo il posto di lavoro
    Ore 14.30-18.00 : Lavoro in un centro di riabilitazione sito in periferia e difficilmente raggiungibile con mezzi pubbliciWALL(pertanto ci vorrebbe un accompagnatore oppure ci vorrebbe un auto adatta alla situazione,fortuna vuole che il posto di lavoro sia un centro per disabili...)
    Ore 18.00-19.00 : Mi reco in vari negozi per fare compereWALL(dovrei dotare la sedia a rotelle di carrello e cercare negozi provvisti di passerelle per disabili)
    Ore 19.00-20.00 : Torno a casa e preparo la cena
    Ore 20.00-20.30 : Consumo la cena mentre guardo la tv
    Ore 20.30-21.30 : Termino le ultime faccende domestiche mentre ascolto la musicaWALL(mi servirebbe l'aiuto di un familiare)
    Ore 22.30: Mi preparo per andare a dormireWALL(dovrei essere aiutata da un familiare a riporre la sedia a rotelle e a sdraiarmi sul letto.
    Siamo ancora molto lontani dal considerare in maniera attiva e produttiva le reali necessità di un piccolo gruppo di esseri umani costretto tutti i giorni a fare i conti con molti ostacoli e pertanto a dover ricorrere sempre all'aiuto e alla partecipazione attiva di esseri umani sensibili , disponibili o familiari.
    mariav allefuoco
    mariav allefuoco


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  mariav allefuoco Sab Gen 07, 2012 9:04 pm

    dalla mia esperienza di mamma con figlie neonate posso ribadire con forza quanto la nostra società ma soprattutto la nostra amata città sia un ostacolo al quotidiano. basta uscire con le mie figlie in passeggino per accorgermi di quanti ostacoli devo superare semplicemente per poter andare a fare la spesa o al parco. ad iniziare dall'immondizia sparsa sui marciapiedi o macchine che abusivamente pensano di aver parcheggiato correttamente perché interamente sul marciapiede che mi obbligano a scendere in strada rischiando di essere investite. la cosa più assurda è la presenza di paletti stradali che vengono saldati tra loro per evitare che i motorini possano salire in marciapiede ma di conseguenza ostacolano il passaggio ai disabili e ai passeggino. ascensori della metrò che non funzionano senza essere segnalati... o addirittura un giorno dovevo portare mia figlia a visita al 5 piano dell’ospedale santobono e l’ascensore era guasta. Non sapevo come fare avendo con me anche il passeggino ho chiamato il direttore sanitario il quale mi ha risposto infastidito dalle numerose telefonate ricevuto in merito che il suo dovere lo aveva fatto chiamando la manutenzione oltre sapeva cosa fare allora ho chiamo i vigili del fuoco e in breve il problema si è risolto tutto ciò per dire che una passeggiata diventa proibitiva per me, per un disabile o un anziano addirittura impossibile!

    cmq ritornando alla mia giornata

    ore 7:00 le mie figlie (sveglie naturali!) mi intimano di alzarmi. le prendo in braccio entrambe scendo un gradino per andare in veranda dove le faccio accomodare in cucina in divano ,preparo il latte a loro e il caffè per me e mio marito
    ore 7:15 mio marito tiene compagnia alle bimbe mentre io faccio la doccia.
    ore 7:45 lavo e vesto le bimbe
    0re 8:15 esco ad accompagnarle a scuola
    0re 9:00 torno a casa prendo la macchina e corro a prendere la metrò per andare a lavoro
    ore 13:00 esco dallo studio per una pizza
    ore 14:00 metropolitana per tornare a casa
    ore 14.30 prendo Angela al nido e la porto a casa
    ore 15,30 prendo Arianna alla scuOla dell'infanzia
    ore 16.00 si va al parco con il passeggino
    0re 17.30 con Arianna, in auto, andiamo al centro di riabilitazione per la psicomotricità
    ore 19.00 in auto ritorniamo a casa
    0re 20.00 preparo la cena
    ore 20.45 finalmente le bimbe a nanna
    ore 22.30 finito di sistemare si va a letto.

    se invece fossi in sedia a rotelle:
    ore 7:oo necessito del supporto costante di mio marito(non posso prendere le bimbe in braccio e trasportarle) STOP non posso scendere lo scalino per andare in veranda
    ore 7:15 STOP non posso fare la doccia ho bisogno di aiuto.
    ore 7:45 STOP il lavabo è troppo alto e non riesco a sostenere e lavare le bimbe
    0re 8:15 STOP non posso accompagnarle a scuola non posso scendere le scale da sola e non riesco a tenerle sotto controllo le bambine. Ho difficoltà a salire in auto. L’entrata della scuola ha 7 scalini che non saprei come superare.
    0re 9:00 STOP l’ascensore è in manutenzione ho pagato anche il biglietto ma non mi è stato riferito
    ore 13:00 STOP il marciapiede è ostruito dalle auto in sosta e colmo di immondizia
    ore 14:00 metropolitana per tornare a casa
    ore 14.30 STOP non posso riprendere Angela al nido il passaggio per i disabili è stato chiuso saldando un’asta di ferro per impedire che i motorini possano passare
    ore 15,30 STOP non posso riprendere Arianna a scuola perché anche se accompagnata stanno rifacendo il marciapiede e non potrei passare oltre che gli scalini da salireù
    ore 16.00 STOP non posso entrare nel parco perché c’è una macchina parcheggiata all’entrata per idisabili
    0re 17.30 STOP non posso accompagnare Arianna a fare psicomotricità non saprei come scendere dall’auto e tenere d’occhio Arianna
    0re 20.00STOP la veranda ha uno scalino ed e l’angolo cottura è troppo stretto per girare in sedia a rotelle
    ore 20.45 finalmente le bimbe a nanna
    ore 22.30 finito di sistemare si va a letto.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty laboratorio orologio

    Messaggio  mariaglorialaventura Dom Gen 08, 2012 9:04 pm

    Ciao a tutti. Vorrei condividere un'esperienza vissuta con una persona non vedente che è diventata, poi, un mio caro amico.
    La nostra conoscenza risale al periodo in cui lavoravo presso Città della Scienza e mi occupavo dell'allestimento della mostra FUTUROREMOTO. Quell'anno, mi sembra il 2006, il tema della mostra era i mezzi di trasporto ( infatti il titolo fu "Partenza e via"). Io mi occupavo di scrivere i pannelli che sarebbero stati esposti accanto agli oggetti e mi occupavo delle relazioni con le diverse associazioni ed enti che collaboravano con noi. Una di queste associazioni era la Lega del Filo d'oro che, per l'occasione, inviò un suo collaboratore per allestire la zona dedicata al tema del trasporto vissuto dai disabili. Questa persona mi insegnò molto. La prima cosa che mi chiese, dopo aver fatto la mia conoscenza, fu di bendarmi e di provare a camminarenell'oscurità. Non capii subito il senso di quella richiesta. Poi, mi resi conto che l'aveva fatto perchè era l'unico modo per sentirmi come lui, per calarmi nella sua realtà, per abbattere le distanze. Da quel giorno ho imparato a non dare giudizi immediati ma a riflettere e a mettermi nei panni altrui. Comunque, per dovere di cronaca, voglio riportarvi alcune notizie tratte dai pannelli della mostra:
    Percorso Guida per disabili visivi



    Il sistema LOGES è un linguaggio speciale impresso su piastrelle in grado di garantire una maggiore autonomia e sicurezza ai disabili visivi nei loro spostamenti.
    Gli elementi modulari della pavimentazione sono articolati in codici informativi di semplice comprensione, che forniscono indicazioni direzionali e avvisi situazionali attraverso quattro differenti canali:
    • il senso tattile plantare
    • il senso tattile manuale (attraverso il bastone bianco)
    • l'udito
    • il contrasto cromatico, o, più esattamente, di luminanza (per gli ipovedenti)

    Autonomi con il bastone bianco

    Il bastone bianco è riconosciuto in tutto il mondo come lo strumento che consente ai non vedenti di muoversi da soli all'aperto.
    Serve ai disabili sia per localizzare gli ostacoli, sia per farsi individuare dagli automobilisti, obbligati dal codice della strada a dar loro sempre la precedenza.
    Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi sistemi tecnologici che hanno la pretesa di sostituire il bastone bianco e il cane guida.
    Dei congegni fanno rimbalzare ultrasuoni o raggi infrarossi sugli oggetti per rilevarne la presenza vibrando in maniera più decisa mano mano che si avvicinano.

    Questi rivelatori di ostacoli, però, si sono dimostrati inaffidabili ed alcuni di essi richiedono l'uso di auricolari o caschetti che intralciano la normale percezione dei rumori ambientali fondamentali per l'orientamento.

    In futuro il GPS potrà costituire un valido aiuto alla deambulazione ma non potrà mai sostituire il tradizionale bastone bianco ed il fidato cane guida che forniscono le informazioni e la sicurezza necessarie per muoversi in autonomia.


    L’orologio tattile per le attività in sequenza

    L’orologio tattile raffigura, su un piano, lo svolgersi cronologico di attività ed impegni quotidiani.
    Sull’orologio viene posta una striscia di velcro, su cui possono essere incollati alcuni segnali oggettuali che rappresentano le azioni previste durante la giornata dalla persona disabile, a cui l’orologio appartiene.

    Ecco alcuni esempi:
    Il cuscino: riposare
    La spazzola: lavarsi
    Il tovagliolo: mangiare

    Si ricorre all’utilizzo di oggetti che rappresentano azioni, in sostituzione di un codice linguistico che sarebbe troppo difficile da comprendere ed apprendere per la persona disabile in questione.

    Il Calendario settimanale

    Il calendario settimanale raffigura, su un piano, gli impegni della persona disabile.
    In corrispondenza dei giorni della settimana possono essere riportate informazioni sia di tipo visivo, per le persone ipovedenti, sia di tipo tattile, per i non vedenti.
    Il giorno è segnalato dall’uso di colori diversi e lettere a contrasto o da superfici, materiali e forme diverse.
    Infine, il riconoscimento del giorno avviene anche attraverso l’indicazione, dal lunedì alla domenica, di un’attività specifica che semplifica la memorizzazione della sequenza dei giorni.
    Viene utilizzata la comunicazione oggettuale o pittografia, che utilizza oggetti o semplici disegni per rappresentare situazioni o azioni diverse, quando le capacità cognitive e sensoriali della persona non consento l’utilizzo di altri sistemi linguistici.

    SEMAFORO SONORO - VIBRATILE

    Un valido aiuto per i diversamente abili è costituito dai semafori sonoro-vibratili, dispositivi che consentono di mantenere una rotta corretta durante le fasi di arresto e di attraversamento pedonale.
    Questi dispositivi hanno la caratteristica di determinare condizioni di maggiore sicurezza per le persone disabili ma anche per persone con problemi cognitivi. Se pensiamo ai bambini e agli anziani, tale tipo di semaforo permette di rinforzare l'indicazione ottenuta attraverso la vista. Per non arrecare disturbo a chi lavora o vive in prossimità di questo dispositivo, viene utilizzato un avvisatore con funzionamento a chiamata. L’emissione del suono non sarà costante ma sarà attivata solamente quando il pulsante verrà schiacciato. Questo implica, naturalmente, che una persona che non vede sappia dell'esistenza di tale dispositivo e sappia dell'esistenza del semaforo, altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi in condizioni di pericolo. In questo caso un valido aiuto può venire dai segnalatori a livello tattile. Qualora il rumore del traffico sia troppo elevato, l'avvisatore acustico deve essere corredato da un dispositivo vibratile che ribadisca il messaggio acustico o sonoro utilizzato.

    Queste sono alcune delle cose che furono presentate in mostra. Comunque, di quell'esperienza, mi è rimasto un amico davvero speciale perchè mi ha regalato la possibilità di vedere ciò che non avevo saputo vedere, nonostante i miei occhi vedano ogni giorno la luce.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Le barriere architettoniche

    Messaggio  l.ventre Lun Gen 09, 2012 3:59 pm

    I tre video, sebbene in tre città diverse, denunciano il disagio provato dai disabili nel muoversi sulla sedia a rotelle nella propria città. Questo aspetto è molto evidente anche nella nostra città e così come ha detto la signora di Roma nel video "è cambiato tantissimo da 30 anni a questa parte, ma tanto altro deve cambiare". Ebbene sì, si deve fare ancora tanto per queste persone ma pare che a questo non si trovi rimedio. Spesso mi soffermo a guardare alcune persone che presentano questo tipo di difficoltà per strada e, proprio ieri, mentre passeggiavo nei pressi della Pignasecca ho incontrato M., ragazzo tetraplegico,ed ho osservato la sua grande difficoltà nel percorrere i marciapiedi che non solo sono dissestati, ma sono occupati da tantissime bancarelle che non permettono nemmeno a persone, che non presentano alcuna difficoltà del genere, di muoversi!!!!! Ancora più preoccupante, come nel caso del primo video, è l'atteggiamento di alcune persone verso la disabilità e questo mi fa riflettere sul fatto che non solo bisognerebbe costruire città che permettano ai disabili di vivere in modo adeguato, ma anche educare queste persone!!!

    Letizia Ventre

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 5 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

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