psicopedagogia2011

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Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Orologio

    Messaggio  l.ventre Lun Gen 09, 2012 4:25 pm

    La mia giornata

    ore 07:00 sveglia
    ore 7:05 scendo dal letto, mi dirigo in cucina, mi preparo la colazione
    ore 7:30 mi dirigo in bagno, mi faccio la doccia
    ore 7:50 mi vesto, mi lavo i denti
    ore 8:00 preparo la borsa
    ore 8:15 scendo di casa
    ore 8:20 prendo la funicolare
    ore 8:30/8:40 arrivo all'università
    dalle 8:30 alle 15:00 seguo corsi in diverse aule e alle 13:00 pranzo
    ore 15:00 mi dirigo alla funicolare
    ore 15:20 arrivo a casa (abito all'ultimo piano senza ascensore )
    ore 18:00 scendo con amiche per un caffè
    ore 20:00 rientro a casa

    La mia giornata se fossi su una sedia a rotelle

    ore 07:00 sveglia
    ore 7:05 scendo dal letto, mi dirigo in cucina, mi preparo la colazione --> qualcuno dovrebbe aiutarmi a scendere dal letto, in cucina non ci potrei arrivare perché ci sono delle scale che separano la mia stanza dalla cucina, non potrei riscaldare il latte nel microonde perchè è posizionato troppo in alto
    ore 7:30 mi dirigo in bagno, mi faccio la doccia--> anche in bagno c'è uno scalino per arrivare alla doccia e non potrei salire, per entrare in doccia qualcuno dovrebbe aiutarmi
    ore 7:50 mi vesto, mi lavo i denti--> qualcuno dovrebbe aiutarmi nel vestirmi, non potrei lavarmi i denti perchè il lavandino, così posizionato, non mi permetterebbe di raggiungerlo
    ore 8:00 preparo la borsa--> di solito posiziono le cose da preparare in diverse stanze della casa quindi qualcuno dovrebbe aiutarmi a trovarle e a prenderle
    ore 8:15 scendo di casa --> cosa assolutamente impossibile poichè abito all'ultimo piano e in un palazzo senza ascensore
    ore 8:20 prendo la funicolare --> la cumana e la funicolare di Montesanto, pur disponendo di strumenti per disabili, sicuramente non renderanno il loro utilizzo facile oppure mi si presenterà la difficoltà delle scale mobili guaste
    ore 8:30/8:40 arrivo all'università
    dalle 8:30 alle 15:00 seguo corsi in diverse aule e alle 13:00 pranzo --> non tutte le scale del Suor Orsola presentano attrezzature per disabili quindi dovrei dirigermi nelle zone in cui so di trovare le attrezzature che mi servono, dopo aver atteso l'arrivo del collaboratore. Spesso l'ascensore più grande non funziona quindi potrei avere difficoltà nel salire in quello piccolo
    ore 15:20 ritorno a casa --> non potrei salire a casa mia per la mancanza di un ascensore
    ore 18:00 scendo con amiche per un caffè---> non potrei scendere con le mie amiche
    ore 20:00 rientro a casa---> non potrei rientrare a casa[b]

    Letizia Ventre
    Mariagiovanna Pistillo
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  Mariagiovanna Pistillo Lun Gen 09, 2012 4:26 pm

    E' un elenco lungo e poco "civile", quello delle barriere architettoniche presenti in Italia.
    E’ ignobile che un paese come il nostro presenti ancora oggi una serie innumerevole di barriere architettoniche tali da impedire l’effettivo svolgimento dei propri diritti alle persone con handicap. Questo è il risultato di decenni di menefreghismo nei confronti di queste persone!
    Poco tempo fa ho letto un articolo che riguardava la presenza di barriere architettoniche nelle scuole e sono rimasta a dir poco inorridita. Riporto qui una parte dell’articolo:

    “L'analisi ha riguardato ben 88 scuole di 13 diverse province e 12 regioni, ed ha rimarcato che nel 13% degli edifici scolastici sono presenti barriere architettoniche che rendono impossibile lo spostamento all'interno dello stabile e delle pertinenze scolastiche. In particolare si evidenzia che le barriere sono presenti nei cortili nel 17% dei casi, nelle palestre (15%), e persino all'ingresso (13%), seguiti a ruota dai laboratori scientifici, mense, segreterie, aule degli studenti ed infine i bagni. Un misero 11% delle scuole presenta un'entrata priva di ostacoli all'uopo edificata”.

    Tra i tre video proposti quello che più mi ha colpito è stato il numero 3, quello di Pistoia, perché ho trovato molte affinità con il mio paese, Mondragone:
    1) Stazione ferroviaria senza ascensore e senza servoscala
    2) Autobus senza pedana
    3) Marciapiedi senza scivolo
    E chi più ne ha più ne metta! Ci troviamo di fronte ad una realtà disastrosa e pensare che sono stati fatti progressi inimmaginabili e ancora ci perdiamo sulle piccole cose!!

    Mariagiovanna Pistillo
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  monicamigliaccio Lun Gen 09, 2012 4:29 pm


    LABORATORIO OROLOGIO
    ore 07:00 mi sveglio -mi alzo dal letto e mi reco in bagno attraversando un breve corridoio. qui faccio la doccia e mi preparo
    ore 07:15 mi reco in cucina e mi accingo a preparare la colazione ..per farlo devo prendere l'occorrente da mobili alti.
    ore 07:30 mi reco nella mia stanza e la rassetto poi mi trucco e per il materiale devo abbassarmi e stare attenta perchè il mobile è in un posto stretto..
    ore 08:00 esco di casa e prendo l'ascensore..arrivata al piano terra scendo i tre scalini(accanto vi è la pedana) e apro portone pesante di ferro ed esco nel piccolo cortile. devo attraversare questo cortile e arrivare al cancello pedonale accanto a quello per le auto e mi trovo a dover attraversare una breve salita che poi diviene pianeggiante e si restringe per trovarmi finalmente fuori ove devo fare attenzione alle auto che potrebbero dover entrare nella stradina. Dopo di ciò posso recarmi, stando sul marciapiede, alla fermata dell’autobus che si trova poco distante, ma devo fare attenzione perché vi sono diversi negozi che con la loro merce occupano il marciapiede per cui lo spazio è ridotto.
    Ore 08:10 Arrivata alla fermata predo l’autobus a me utile: qui devo salire uno scalino e fare attenzione a mantenermi agli appositi sostegni. Dopo circa 15 minuti scendo dall’autobus e prendo la metropolitana. Anche qui devo scendere diversi scalini. Scesa dal treno salgo le scale mobili (vi sono anche ascensori) e mi reco verso la funicolare.
    Ore 08:40 per arrivare alla funicolare devo salire scale e attraversare i tornelli di convalida biglietti . arrivata la funicolare per salirvi devo scendere scale.
    Ore 09:00 esco alla fermata del corso vittorio emanuele e mi dirigo al SOB. Qui devo prendere ascensore per accedere alle aule…

    Se Fossi su una sedie a rotelle: beh posso dire di esserci stata molti anni fa ache se per poco ..( 45 giorni) .. credo non lo dimenticherò mai.. ma vissuti con la consapevolezza di dovermi alzare...
    ..Se fossi su una sedia a rotelle:
    ore 06:45 (mi alzerei prima..) potrei alzarmi dal letto solo tenendo accanto la sedia.. per recarmi in bagno non avrei particolari problemi ma sicuramente non potrei lavarmi perché il lavandino è alto… per cui necessiterei di un bagno adeguato.
    Uscita dal bagno potrei andare in cucina e fare colazione ma non poterla preparare quindi necessiterei dell’aiuto dei miei genitori… non potrei nemmeno rassettare la stanza…
    Per uscire di casa avrei bisogno ancora di aiuto per far entrare la sedia in ascensore.. una volta arrivata al piano terra potrei scendere la rampa apposita e poi comunque aver bisogno di aiuto per aprire il portone e recarmi al di fuori del cancello e anche fuori la stradina di cui sopra. Per raggiungere la fermata del pullman non saprei come fare perché lo spazio è piccolo e ancora avrei problemi a salire sull’autobus perché si tratta di linee vecchie che non hanno la pedana! Potrei prendere la metro grazie alle ascensori e al sottopasso che mi permetterebbe di raggiungere la funicolare. Scesa al corso Vittorio Emanuele per recarmi al SOB avrei bisogno ancora di aiuto…


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  immacolatapiscopo Lun Gen 09, 2012 4:33 pm

    I tre video denunciano una realtà triste per i disabili.in questi tre video si nota la forza d'animo che ha ciascun disabile,ma io personalmente conosco una persona disabile,attualmente anziana,che da quando ha avuto la sfortuna di perdere entrambe le gambe,nonostante abbia le protesi,non esce di casa...riesce ad essere indipendente solo in casa sua e ha un completo rifiuto verso la società.Certamente vivere su di una sedia a rotelle non è semplice,ma resto sempre dell'idea che loro riescono a trasmettere quella vena di ottimismo che oggi manca in noi giovani,e se voglio metterla su un piano del tutto personale,ho tanto da imparare da loro e spero che questo corso e questo forum mi aiuti a superare quelli che sono i miei limiti.

    ecco una mia giornata tipo:
    ore 8.00: sveglia,mi alzo dal letto,scendo al piano di sotto,vado in bagno e poi inizio a fare colazione...prendo la cialda per il caffè dal mobile superiore,poi una merenda e mi siedo a tavola.
    ore 9.00: salgo le scale,sistemo la mia camera da letto e prima di mettermi a studiare do una sistematina alla casa che essendo a due piani implica un salire e scendere di continuo.
    ore 10.00-13.00:studio,poi scendo di nuovo le scale per iniziare a preparare il pranzo,e se manca qualcosa in cucina sono costretta a scendere giù nella tavernetta per prendere ciò che mi serve.
    ore 14.00:pranzo e appena finisco subito mi alzo da tavola per lavare i piatti,pentole ecc perchè poi alle 15.00 inizio a lavorare almeno fino alle 17.30-18.00
    ore 18.00:se non ho impegni mi rimetto a studiare e quindi risalgo sopra...altrimenti se decido di uscire,comunque devo salire le scale per andare in camera,prendere i vestiti,scendere giù in bagno perchè è mia abitudine utilizzare i servizi del piano di sotto;poi appena pronta,per uscire di casa ci sono altre scale e un gradino che porta all'esterno del giardino di casa.
    ore 20.30:rientro per la cena,percorro il viale di casa,entro nel giardino,salgo le scale.
    ore 22.00:vado in bagno,mi lavo,salgo su in camera e mi metto a letto.


    Ecco una mia giornata tipo se fossi su una sedia a rotelle:
    ore 8.00:mi sveglio e per scendere ho bisogno di un aiuto..e avendo entrambi i genitori che lavorano e che scendono presto la mattina avrei continuo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a fare ogni minima cosa in casa...la mia casa sarebbe una grande barriera se fossi una disabile.
    ore 9.00:faccio colazione...ma comunque ci sono delle barriere in casa che non mi permetterebbero di essere autonoma
    ore 10.00:studio e resterei a studiare in cucina perchè non mi sarebbe possibile salire le scale.
    ore 13.00:cucino ma dovrei avere tutto a portata di mano
    ore 14.00:non potrei lavare pentole,piatti ecc..almeno io non saprei come fare!
    ore 15.00:lavorerei tranquillamente...sempre se la mia diversa abilità non sia un problema per le persone con cui dovrei lavorare.
    ore 18.00:scendo di casa ma con difficoltà perchè ho bisogno di chi mi prende i vestiti su in camera(e quindi è come se non fossi libera di scegliere ciò che voglio indossare),di chi mi aiuta a scendere gli scalini del giardino e quello del cortile e chi mi aiuti a salire in macchina.
    ore 20.00:rientro...barriere per salire le scale di casa,barriere per salire le scale che mi portano in camera...
    ore 22.00:finalmente a letto...mamma che fatica!di certo chiederei ai miei genitori di cambiare casa...

    credo che vivere su di una sedia a rotelle sia davvero difficile,poi forse ci si abitua...ma non credo!molte sono le barriere che si incontrano,in casa e fuori casa...alcune di esse sono cose invisibili ai nostri occhi che nemmeno possiamo comprendere le numerose difficoltà che un disabile possa incontrare solo uscendo di casa,e i video proposti dal laboratorio ne sono la prova evidente.
    Immacolata Piscopo
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Nicla Latorre Lun Gen 09, 2012 5:16 pm

    Dalla visione dei tre filmati ho potuto constatare che le istituzioni e le aziende locali che si occupano delle infrastrutture pubbliche non sono assolutamente attente alle esigenze dei cittadini disabili. Per spiegare il mio parere in merito, ritengo necessario fare una distinzione tra i termini LESIONE, MENOMAZIONE, DISABILITA’ ed HANDICAP che ho potuto apprendere nel corso del tirocinio sulla didattica aggiuntiva del sostegno (ma anche con la lettura del libro di testo “Disabilità e corso di Vita”): la LESIONE è un concetto dinamico e consiste nell’alterazione dell’integrità psicofisica rappresentata da un processo morboso in atto a carattere evolutivo con esiti molto differenti (la guarigione completa, il residuare di postumi, la cronicizzazione, la morte). Il breve, la lesione è sinonimo di malattia. La MENOMAZIONE è un concetto statico. Indica qualsiasi perdita o anormalità dell’integrità anatomica o funzionale di organi od apparati rappresenta l’esteriorizzazione di uno stato patologico e in linea di principio riflette i disturbi a livello di organo. E’ quindi una conseguenza della lesione consistente in compromissione dell’efficienza fisica o psichica o meglio è il deficit funzionale che ne deriva. Ed eccoci alla DISABILITA’ : è qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a una menomazione) della capacità di compiere una attività nel modo o nella ampiezza considerati normali per un essere umano. La disabilità rappresenta l’oggettivizzazione della menomazione e, come tale, riflette i disturbi a livello della persona. Infine, l’HANDICAP : è quella condizione di svantaggio vissuto da una determinata persona in conseguenza di una menomazione o di una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona (in base all’età, al sesso e ai fattori socio-culturali). Rappresenta la socializzazione di una menomazione o di una disabilità e come tale riflette le conseguenze culturali, sociali, economiche e ambientali che per l’individuo derivano dalla presenza della menomazione e della disabilità. Lo svantaggio deriva dalla diminuzione o dalla perdita delle capacità di conformarsi alle aspettative o alle norme proprie dell’universo che circonda l’individuo. E quella espressione “conseguenze … ambientali” ci indica che, in qualche modo, il problema è sì riconducibile alla disabilità vera e propria del soggetto, ma anche all’impossibilità, da parte di quest’ultimo, di adattarsi all’ambiente e all’habitat in cui è immerso. E quando parlo di “capacità di conformarsi alle aspettative o alle norme” intendo non solo quelle sociali-culturali-economiche ma ovviamente anche quelle legate all’utilizzo normalmente atteso delle infrastrutture. E dunque l’handicap non è insito nella persona definita disabile in conseguenza ad una menomazione ma è una condizione di svantaggio che il mondo (e, per restare in tema, l’habitat come quello della città) “addossa”, se vogliamo, alla persona con disabilità. L’handicap, dunque, è nell’ambiente.

    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Tab114

    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Tab212

    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Tab312

    Il solo descrivere una giornata così è risultato stancante! perché ho potuto sperimentare che ogni normale azione si trasforma in una sfida da affrontare. Una guerra con gli ostacoli presenti nell’ambiente. E non mi era mai capitato di riflettere su quanti ostacoli presenta il mio appartamento. E il tragitto che ogni giorno, durante il periodo dei corsi, faccio per recarmi al’università. Questo esercizio mi ha aperto gli occhi su come le persone non disabili (tra cui ci sono anche io) diano per scontato che molte cose siano semplici. In realtà ci appaiono semplici solo perché non ci immedesimiamo nelle persone disabili. Diamo per scontato troppe cose, anche semplici cose del naturalissimo vivere quotidiano: le persone dovrebbero pensare, prima di tutto, e costruire, poi, (e il riferimento è alle infrastrutture e ai luoghi pubblici) sulla base delle esigenze e dei bisogni di tutti i cittadini. Basterebbe “partire” dall’interessamento a elementi materiali e tangibili come l’abbattimento delle barriere architettoniche per accedere un livello superiore di rispetto e considerazione del disabile, che superi le istanze di inserimento e integrazione e raggiunga il modello della società inclusiva.

    Mariagiovanna Pistillo
    Mariagiovanna Pistillo


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty il confronto

    Messaggio  Mariagiovanna Pistillo Lun Gen 09, 2012 5:20 pm

    La mia giornata tipo:

    ore 7:00 Suona la sveglia, mi alzo e vado in bagno per fare la doccia
    ore 7:15 Torno in camera, mi vesto e mi trucco
    ore 7:30 Scendo due piani di scale per andare in cucina a fare colazione
    ore 07:45 Esco fuori casa mia, dove passerà la navetta che mi accompagnerà alla stazione
    ore 8:00 Arrivo alla stazione, attraverso il sottopassaggio della stazione per andare a prendere il treno, quindi salgo sul treno
    ore 9:00 Arrivo a Napoli Mergellina, scendo dal treno, esco fuori la stazione, attraverso la strada per andare a prendere il C16, quindi salgo sul pullman
    ore 9:15 Arrivo all’università, scendo dal pullman ed entro in facoltà, vado in classe a seguire i corsi
    ore 15:30 I corsi terminano, esco dall’università e a piedi salgo corso Vittorio Emanuele fino alla funicolare di Montesanto, scendo a Montesanto e vado a prendere la metropolitana che mi porterà a Piazza Garibaldi
    ore 16:15 Arrivo a Piazza Garibaldi, salgo due piani di scale per andare a prendere il treno alla stazione di Napoli Centrale
    ore 16:30 Salgo sul treno che mi porterà a Mondragone
    ore 17:20 Arrivo alla stazione di Mondragone, attraverso il sottopassaggio e vado fuori a prendere la navetta che mi porterà a casa
    ore 17:35 Arrivo a casa e mi butto sul divano per riposarmi
    ore 20:00 Ceno
    ore 20:45 Salgo due piani di scale per andare in cameretta, mi faccio la doccia
    ore 22:30 Finito di sistemare si va a letto

    Se invece fossi sulla sedia a rotelle:

    ore 7:00 Suona la sveglia, mi alzo, vado in bagno e STOP! Per fare la doccia ho bisogno di qualcuno che mi aiuti ad entrare e ad uscire dalla vasca!
    ore 7:15 Torno in camera, mi vesto e mi trucco
    ore 7:30 STOP! Non posso scendere due piani di scale per andare in cucina a fare colazione perché le scale non hanno il servoscala!
    ore 07:45 Esco fuori casa mia, dove passerà la navetta che mi accompagnerà alla stazione ma STOP! La navetta non ha la pedana!
    ore 8:00 Arrivo alla stazione e STOP! Non posso attraversare il sottopassaggio della stazione per andare a prendere il treno perché non c’è ne ascensore ne servo scala!
    ore 9:00 Arrivo a Napoli Mergellina e STOP! Non posso scendere dal treno. Mi aiutano, esco fuori la stazione, attraverso la strada per andare a prendere il C16 e STOP! Il pullman non ha la pedana quindi non posso salire
    ore 9:15 Arrivo all’università e STOP! Non posso scendere dal pullman. Mi aiutano ed entro in facoltà, vado in classe a seguire i corsi
    ore 15:30 I corsi terminano, esco dall’università e in carrozzina salgo corso Vittorio Emanuele fino alla funicolare di Montesanto, scendo a Montesanto e STOP! Non posso prendere la metropolitana che mi porterà a Piazza Garibaldi perché fuori la metropolitana ci sono quattro scalini!
    ore 16:15 Arrivo a Piazza Garibaldi, prendo l’ascensore e vado a prendere il treno alla stazione di Napoli Centrale
    ore 16:30 Salgo sul treno che mi porterà a Mondragone
    ore 17:20 Arrivo alla stazione di Mondragone e STOP! Non posso attraversare il sottopassaggio e andare fuori perché non c’è ne ascensore ne servo scala! Mi aiutano ma STOP! Non posso prendere la navetta che mi porterà a casa perché non c’è la pedana!
    ore 17:35 Arrivo a casa e mi butto sul divano per riposarmi
    ore 20:00 Ceno
    ore 20:45 STOP! Non posso salire due piani di scale per andare in cameretta perché non c’è il servoscala! STOP! Per fare la doccia ho bisogno di qualcuno che mi aiuti ad entrare e ad uscire dalla vasca!
    ore 22:30 Finito di sistemare si va a letto

    Tutto questo è servito a farmi capire che la vita delle persone disabili è resa difficile non tanto dalla loro condizione fisica quanto dal menefreghismo di coloro i quali hanno il potere di migliorare l'esistenza di queste persone e non lo fanno! Una sola parola è adatta: VERGOGNA.

    Mariagiovanna Pistillo
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty RE: laboratorio OROLOGIO (barriere)

    Messaggio  MIRYEPAS Lun Gen 09, 2012 7:07 pm

    Prima di descrivere la mia giornata tipo, tengo a precisare che vivo in una città dove non esistono mezzi pubblici e per spostarsi c’è necessità di un mezzo proprio.
    Di seguito schematizzo una mia giornata tipo in cui alterno studio e lavoro.
    Ore 6:30 mi sveglio, faccio colazione, mi lavo/preparo.
    Ore 7:30 esco di casa, scendo le scale, prendo l’auto e mi reco all’università
    Ore 9:00 parcheggio l’auto, entro nell’università e raggiungo l’aula per seguire il corso.
    Ore 14:30 esco correndo dall’università per recarmi a lavoro (alle 16:00 inizia il mio turno)
    Ore 15:45 arrivo al Centro Commerciale dove lavoro, dal quale esco poi alle ore 22:00 per tornare a casa.
    Iniziando dalla mattina una persona sulla sedia a rotelle non potrebbe uscire di casa per la mancanza di un ascensore.
    Per raggiungere l’università non ci sono mezzi pubblici, per cui il disabile dovrebbe essere accompagnato. Fortunatamente sia l’università che il Centro Commerciale dove lavoro sono attrezzati per lo spostamento dei disabili.
    Dunque le probabili difficoltà che un disabile può incontrare sono lo spostamento in città e l’uscita dal condominio dove vivo.
    A mio avviso, oltre alle strutture private es.Università, Centri Commerciali, c’è bisogno di adeguare le città per l’agevole spostamento dei disabili soprattutto per quanto riguarda marciapiedi e decoro urbano ( buche ed ostacoli vari). Per fare ciò non c’è bisogno solo di leggi ma anche di qualcuno che le faccia rispettare!!!
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Stefania De Lucia Lun Gen 09, 2012 8:12 pm

    michela.ciampa ha scritto:riflessioni sulle barriere architettoniche:

    abito in un piccolo paese della provincia di Avellino dove la gente non sa neppure cosa sono le piste ciclabili o gli scivoli per disabili. i palazzi sono vecchi e privi di qualsiasi mezzo per la salita di una persona disabile, i negozi altrettanto. non esistono attività a carattere sociale o servizi di assistenza per i disabili che vivono la loro quotidianeite tra le mura domestiche...
    per motivi di studio mi sono trasferita a Napoli e abito in appartamento situato nei quartieri spagnoli con altre studenti.Mi è capitato di osservare da vicino alcune situazioni disagevoli di persone costrette a vivere la quotidianeità in casa per la presenza di barriere architettoniche ovunque ma la cosa che più mi ha spaventato che ho rintracciato anche nel mio paese e la presenza di barriere mentali insormontabili: stereotipi, pregiudizi ch aleggiano tra di noi e che permettono il perpetuarsi di situazioni di diagio psicologico.
    anche se domani l'umanità si svegliasse e decidesse di aliminare tutte le barriere architettoniche per agevolare la vita del disabile i problemi non sarebbero risolti perchè ci sono barriere invisibili che nuociono ancor di più e la storia ci insegna che l'umanità è inquinata alle radici e che questo "male" è figlio dell'ignoranza.
    credo che solo intervenendo sull'educazione alla diversità si possa promuovere un motore di cambiamento.
    nel nostro piccolo di future docenti dovremmo impegnarci a diffondere nelle nuove generazioni una cultura della diversità e dell'uguaglianza, una società più inclusiva in cui tutti possano trovare il loro posto.

    Trovo le tue parole giustissime...sono le barriere culturali che abbiamo ereditato dalla nascita ad impedirci di vedere al di là del nostro stesso naso. E sono molto pìu pericolose e pervasive di una scala o un marciapiede perchè non si distruggono con un colpo di martello. Anzi, spesso, nel passaggio da una generazione all'altra si modificano e non sempre in meglio.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Laboratorio: BARRIERE ARCHITETTONICHE - Commento video 1 e 2 - Di Foggia Eliana

    Messaggio  elianadifoggia Lun Gen 09, 2012 9:00 pm

    E' veramente abnorme ciò che ho visto in queste immagini; ancor più se, analizzando il primo video, mi confronto con la "civiltà ed il progresso" della grande Milano; ciò mi rattrista perchè evidenzia le grandi difficoltà incontrate dai disabili nelle più semplici attività quotidiane. L'atteggiamento degli operatori preposti all'assistenza degli utenti disabili in difficoltà per l'inefficienza dei montascale, tra l'altro prevista e conosciuta, mi ha particolarmente infastidita, così come le "scrollate di spalle" e l'insensibilità dimostrata dai responsabili.
    In relazione al secondo video, mi sono immedesimata nella protagonista la quale, avendo vissuto precedentemente in condizioni di "normalità" ed essendo divenuta disabile in seguito ad un incidente, avrà sicuramente sofferto in maniera amplificata, dovendosi adattare ad una condizione che le pone di frontre continui ostacoli e le impedisce le più semplici autonomie sociali. Ciò genera sicuramente una situazione di dipendenza dagli altri che, talvolta, è umiliante e non dignitosa.E' proprio vero che, visto quanto sopra, non resta altro che emigrare "all'estero"
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  Martina Pirone Lun Gen 09, 2012 9:07 pm

    La descrizione della mia giornata tipo è la seguente:
    alle 6:30 mi sveglio, faccio colazione, mi lavo e mi preparo per scendere; un primo possibile ostacolo è un gradino presente nel mio bagno.
    Alle 7:30 esco di casa e prendo l'ascensore, quest'ultimo è alquanto piccolo e malandato; attraverso l'atrio del palazzo e all'uscita vi sono tre gradini. Percorro un breve tratto di strada ed arrivo alla stazione, qui sono presenti varie rampe di scale utili per poter arrivare alla vesuviana; successivamente raggiungo l'università con altri due mezzi pubblici: il pullman e la funicolare.
    Dalle 8:30 alle 17:30 seguo i corsi all'università.
    Alle 18:30 rientro a casa ripercorrendo nuovamente lo stesso tragitto fatto la mattina.
    Dalle 18:30 alle 23:30 mangio, mi lavo, guardo la televisione e lavoro al computer.
    Infine alle 23:30 vado a letto.
    Relativamente ad una persona sulla sedia a rotelle, quest'ultima incontrerebbe grandi difficoltà nello svolgimento delle mie stesse attività, anche di quelle apparentemente per noi banali; la stessa possibilità di andare in bagno e lavarsi gli sarebbe negata a causa della presenza di un gradino. Pertanto una persona sulla sedia a rotelle non potrebbe neppure uscire di casa per la scarsa agibilità dell'ascensore, ed inoltre per la mancata presenza di una pedana per disabili all'uscita del palazzo. Infine notevoli e forse ancor più rilevanti difficoltà potrebbero essere incontrate nel corso del tragitto da me compiuto pere raggiungere l'università a causa della presenza di molteplici barriere architettoniche.
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    Messaggio  Della Corte Lucia Mar Gen 10, 2012 7:54 am

    NON IMMAGINAVO QUANTI OSTACOLI POTESSERO INCONTRARE I DISABILI QUOTIDIANAMENTE.LA VISIONE DI QUESTI TRE VIDEO MI HANNO AMAREGGIATA PERCHè QUESTE PERSONE NON RICEVONO LA GIUSTA ASSISTENZA.
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty 2. LAB. OROLOGIO (barriere)

    Messaggio  cacciapuoti antonella Mar Gen 10, 2012 11:47 am

    I tre video mi hanno fatto riflettere sulle numerose difficoltà che le persone sulla sedia a rotelle incontrano ogni giorno e in ogni semplice azione che devono svolgere. Oltre alle loro quotidiane difficoltà si ritrovano poi a subire il disagio che le barriere architettoniche procurano rendendo un'impresa difficile e poco invogliante anche una semplice uscita di pochi metri.
    Ciò che fa rabbia è che non solo sono pochi i paesi muniti di attrezzature per i disabili poi dove fortunatamente ci sono si permettono anche di tenerli guasti e fuori servizio fregandosene del disagio che provocano a chi già di problemi ne ha tanti.
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    Messaggio  cacciapuoti antonella Mar Gen 10, 2012 4:34 pm

    LA MIA GIORNATA TIPO

    8:00-9:30 Mi sveglio vado in bagno, poi vado in cucina per fare colazione e dopo pulisco la casa. Finite le faccende domestiche vado in bagno per farmi una doccia e vestirmi
    9:30-13:00 Esco di casa e vado con la macchina a lavoro
    13:00-14:30 Finisco di lavorare, torno a casa con la macchina, pranzo poi sistemo la cucina e mi riposo
    14:30-19:00 Vado in camera e inizio a studiare
    19:00-20:30 Vado in cucina ceno e sistemo la cucina
    20:30-23:00 guardo la TV sul divano oppure vado a piedi a casa della mia amica.
    23:00-23:30 torno a casa a vado in bagno mi lavo e vado a letto.

    SE FOSSI SU UNA SEDIA A ROTELLE

    8:00-9:30 Mi sveglio vado in bagno STOP(per andare in bagno devo salire un gradino), poi vado in cucina per fare colazione STOP(tutto ciò di cui ho bisogno per preparare la colazione è nei mobili in alto). Poi pulisco la casa STOP (su di una sedia a rotelle non potrei riempire il secchio o lavare a terra e quindi non potrei fare le faccende domestiche che faccio di solito).Vado in bagno per farmi una doccia STOP (per entrare nella doccia devo salire un gradino poi la porta è stretta e non riuscirei ad entrare).
    9:30-13:00 esco di casa STOP(abito al primo piano e per uscire devo fare le scale) vado con la macchina al lavoro STOP(la mia macchina non è per un disabile,arrivata al negozio per dove lavoro per entrare devo fare 4 gradini e passare per una doppia porta blindata in cui una sedia a rotelle non riuscirebbe ad entrarci)
    13:00-14:30 Finisco di lavorare e vado a casa con la macchina STOP(per uscire dal negozio devo passare per la porta blindata e scendere 4 gradini, poi la mia macchina non è per disabili e per rientrare a casa devo salire le scale). Pranzo e sistemo la cucina STOP(il lavello è alto e lo spazio dove è situata la lavastoviglie è troppo piccolo per potersi muovere con una sedia a rotelle).
    14:30-19:00 vado in camera e inizio a studiare
    19:00-20:30 vado in cucina ceno e sistemo la cucina STOP (non ho lo spazio sufficiente per sistemare la cucina muovendomi su una sedia a rotelle)
    20:30-23:00 guardo la TV sul divano STOP(troverei sicuramente difficoltà a posizionarmi da sola sul divano) oppure vado a piedi a casa della mia amica STOP(per andare a piedi dalla mia amica devo scendere le scale della mia casa passare dal cancello di casa mia attraversare la strada e passare dal cancello della casa della mia amica ed in entrambe non sono previsti passaggi con la sedia a rotelle, poi devo salire le scale perchè anche lei abita ad un primo piano superiore).
    23:00-23:30 torno a casa STOP(per farlo devo rifare le scale e ripassare per i cancelli non attrezzati), vado in bagno mi lavo STOP(per lavarmi devo salire il gradino del bagno)e vado a letto.

    Immedesimarmi per svolgere questo esercizio non è stato semplice in quanto mi è sembrato difficile svolgere qualsiasi azione ma credo che in una situazione reale gli ostacoli sarebbero maggiori, ad esempio anche la semplice scesa dal letto risulterebbe faticosa.
    Vivere su di una sedia a rotelle non è per niente facile e risulta ancora più difficile quando ad ogni passo si presenta un ostacolo che evidenzia le difficili condizioni.

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    Messaggio  maracascone Mar Gen 10, 2012 5:19 pm

    Dopo aver visto i tre video mi sono resa conto che al giorno d'oggi esistono ancora tante barriere architettoniche che non permettono alle persone su sedia a rotelle di vivere e spostarsi liberamente Sad !

    L'orologio
    6.00: suona la sveglia, mi alzo e vado in bagno
    6,40: vado in cucina e mi preparo la colazione
    7.00: esco ci casa e percorro un tratto di strada per arrivare alla stazione
    7.30: prendo il treno per arrivare a Napoli
    8.00: sono arrivata a Napoli devo prendere il pulman (R2)e poi la funicolare
    8.30: sono arrivata all'università per seguire i corsi dove mi sposto spesso tra i vari piani
    17.30: esco dall'università e ritorno a casa
    !9.00: arrivo a casa e finalmente mi rilasso
    20.00: preparo la cena
    20.30: cena
    22.00: sparechio e lavo i piatti
    23.00: vado a dormire

    se fossi su una sedia a rotelle..........
    6.00: suona la sveglia, mi alzo STOP(non riuscirei a passare tra i due lettini) e vado in bagno STOP(nn riuscire ad entrarci)
    6,40: vado in cucina e mi preparo la colazione STOP(non potrei prepararla perché le tazze sono in un mobile dovei io non ci potrei arrivare)
    7.00: esco ci casa STOP(non potrei uscire dal mio palazzo perché c'è un grande scalino) e percorro un tratto di strada per arrivare alla stazione
    7.30: prendo il treno per arrivare a Napoli
    8.00: sono arrivata a Napoli STOP(non saperi come uscire dalla stazione) devo prendere il pulman (R2)STOP(dovrei cercare aiuto per salirci) e poi la funicolare (fortunatamente qui non troverei barriere)
    8.30: sono arrivata all'università per seguire i corsi dove mi sposto spesso tra i vari piani
    17.30: esco dall'università e ritorno a casa
    !9.00: arrivo a casa e finalmente mi rilasso
    20.00: preparo la cena STOP(non potrei farlo perché pentole e piatti sono in alto e non ci arriverei)
    20.30: cena
    22.00: sparechio e lavo i piatti STOP(non posso perché ci sono le sedie che non mi fanno passare e poi non posso lavare i piatti perché non ci arrivo al lavello)
    23.00: vado a dormire STOP(non potrei mettermi a letto perché la carrozzina non può passare tra i due letti)

    immaginando la mia giornata come se fossi disabile sarebbe davvero impossibile!

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    Messaggio  danielatesone Mar Gen 10, 2012 7:48 pm

    la mia giornata tipo
    ore 8:00 mi sveglio, faccio la doccia e poi in cucina a fare colazione
    ore 9:00 comincio a studiare
    ore 13:00 pranzo
    ore 15:30 ritorno a studiare
    ore 19:00 mi preparo ed esco
    ore 21:00 rientro in casa e ceno
    ore 22:00 aiuto mia madre a sistemare la cucina
    ore 23:00 vado a letto

    la mia giornata se fossi un disabile:
    ore 8:00 mi sveglio, vado in bagno per farmi la doccia( incontro il primo ostacolo nel bagno c'è uno scalino), vado incucina e faccio colazione
    ore 9:00 inizio a studiare (altra barriera i libri sono sistemati su una mensola)
    ore 13:00 pranzo
    ore 15:30 ritorno a studiare
    ore 19:00 mi preparo (ed incontro sempre lo stesso ostacolo, lo scalino) ed esco di casa( nel palazzo ci sono 6 scalini e non posso scendere)
    ore 21:00 rientro in casa (devo salire sempre con l'aiuto di qualcuno)
    ore 22:00 non potrei aiutare mia madre a posare le stoviglie, in quanto sono posizionate nei mobili alti
    ore 23:00 vado a letto

    dalla descrizione della mia giornata tipo non potrei neanche uscire dal palazzo da sola, ma dovrei essere sempre accompagnata da qualcuno..
    dopo aver visto i video sono restata senza parole perché non è possibile pensare che nel 2012 siano presenti ancora tutte queste barriere per i disabili, soprattutto in luoghi pubblici come una stazione, o un bagno...
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    Messaggio  filomena.palermo Mar Gen 10, 2012 8:26 pm

    volevo rendere partecipe questa nostra comunità di alcune barriere architettoniche che incontro nel mio percorso per andare all'università che fanno molto riflettere sulla necessità di creare ambienti adeguati per la salita e discesa di una persona disabile. Premetto che abito molto vicina alla facoltà ma nel mio piccolo tragitto incontro ben 8 rampe di scale. quindi la mia giornata se fossi un disabile si fermerebbe appena uscita da casa.

    [img]2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0517[/img] [img]2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0518[/img]

    [img] 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0519[ /img] [img] 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0520[/img]
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    Messaggio  michela.ciampa Mar Gen 10, 2012 8:50 pm

    accade spesso che disabili siano costretti a rimanere tra le mura domestiche prorpio per una scarsa mobilità degli edifici pubblici, condomini sprovvisti di ascensori e scale abbastanza larghe da poter permettere il passaggio di una sedia a rotelle. Per noi tutti è semplice uscire dalla porta di casa, prendere un ascensore, scendere le scale, attraversare la strada; non mi ero mai soffermata a pensare a quante cose diamo per scontato, cose semplici che per altri si rivelano insormontabili. Così ho pensato di documentare parte del percorso che compio ogni giorno e mi sono resa conto che la prima difficoltà se fossi un disabile è prorpio quella di uscire dalla porta di casa, per non parlare delle rampre di scale inagibili del mio condominio. ma se non volessi scendere a piedi aihme sarei costretta a rimanere in casa perchè l'ascensore non è abbastanza capiente.
    di seguito riporto alcune immagini di barriere che avrebberò ostacolato anche i passi più piccoli da compiere se fossi stato un disabile.

    [img]2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0510[/img][right][img]2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0511[/img]

    [img]2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0512[/img] [img]2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Foto0513[/img]
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    Messaggio  Valentina Viscovo Mar Gen 10, 2012 9:32 pm

    La mia giornata tipo...

    5:45 sveglia - mi lavo - poi scendo in cucina(----> 2 scale STOP)
    6:05 preparo il caffè - mi vesto e preparo il necessario per l'università
    6:25 esco di casa (----> Scale e cancello o Scalino e cancello automatico)- vado alla stazione a 600 m da casa
    6:40 prendo il treno (----> il treno non è predisposto per una carrozzella, ha un pilastrino all'entrata e 3 scalini alti)
    8:10 Arrivo alla stazione centrale (---> stesso problema di entrata...)
    8:20 Prendo la pentropolitana (stesso problema del treno scalini alti, anche se le porte sono più ampie
    8:40 Arrivo alla Stazione di Montesanto (---> stesso problema di entrata...) e vado alla trazione della funicolare( la strada che separa queste due stazioni è sconnessa e non idonea ad un buon passaggio ad una sedia a rotelle)
    8:50 prendo ala funicolare e arrivo a Corso Vittorio Emanuele 10 minuti dopo
    9:00 dalla funicolare all'università si devono percorrere circa 900 metri a piedi(con una sedia risulterebbe difficile anche se c'è un ambio marciapiede, ma quasi sempre completamente impegnato da macchine, motorini e oggetti vari)
    9:15 Arrivo all'università e inizio la giornata scolastica
    17:30 esco dall'istituto e rifaccio lo stesso percorso
    8:00 arrivo a casa poso lo zaino e il cappotto il sala (scalino d'entrata passando dalla cucina e non dalla porta d'entrata in modo da fare meno scale)
    8:10 salgo su in camera mi spoglio, mi lavo e metto il pigiama (1° piano---> quindi Scale)
    8:45 scendo in Taverna e mi butto sul divano con il pc o con un libro (piano -1 ---> ancora scale)
    9:15 si cena
    9:35 ritorno sul divano e guardo la tv in famiglia
    10:15 circa vado a letto e crollo dopo pochi minuti (ancora scale per tornare su in camera)
    EMANUELA RISOLUTO
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    Messaggio  EMANUELA RISOLUTO Mar Gen 10, 2012 11:12 pm

    Guardando i tre video mi sono resa conto di quanto sia difficile per una persona
    sulla sedia rotelle vivere in queste condizioni!E'assurda la presenza di queste
    barriere!!! Crying or Very sad
    E' semplice immaginare una giornata tipo ma è complicato immaginarne una da
    persona sulla sedia rotelle,poichè la maggior parte dei mezzi di trasporto e
    delle strutture pubbliche sono prive di attrezzature adeguate per i disabili.
    robertariccio
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    Messaggio  robertariccio Mer Gen 11, 2012 7:40 am

    LA MIA GIORNATA TIPO
    ORE 6: 45-------> SVEGLIA:
    SCENDO DAL LETTO , FACCIO COLAZIONE , MI PREPARO.
    ORE 7.20-------> USCITA:
    ESCO DI CASA PER ANDARE ALL’UNIVERSITÀ;
    PRENDO L’AUTOBUS, POI LA METROPOLITANA E INFINE LA FUNICOLARE.
    ORE 8:35 ---- -> UNIVERISTÀ:
    SEGUO LE LEZIONI.
    ORE 13.30-------> RITORNO A CASA:
    RIFACCIO LO STESSO PERCORSO
    ORE 14:25-------> ARRIVO A CASA :
    MANGIO UN PANINO E POI COMINCIO A STUDIARE
    ORE 19:30-------> PREPARO LA CENA E ASPETTO MIA MADRE CHE RIENTRA DA LAVORO
    ORE 20:00-------> CENO INSIEME A MIA MADRE
    ORE 21. 00 -------> GUARDO LA TV
    ORE 23.00 ------->FACCIO LA DOCCIA E POI VADO A LETTO.
    SE FOSSI SU UNA SEDIA A ROTELLE
    ORE 6:45: SVEGLIA
    DEVO SCENDERE DAL LETTO E SEDERMI SULLA SEDIA A ROTELLE, MA PER FARLO CHIEDO AIUTO A MIA MADRE PERCHÉ NON SO DOVE REGGERMI.
    RAGGIUNGO LA CUCINA FACILMENTE, MA MIA MADRE DEVE PREPARARMI LA COLAZIONE, POICHÉ LA TAZZA PER IL LATTE E LE MERENDINE NON SONO “ALLA MIA PORTATA DI MANO”
    MI PREPARO AD USCIRE, MA ANCORA UNA VOLTA SENZA L’AIUTO DI MIA MADRE NON POSSO NE’ LAVARMI , NE’ VESTIRMI, INFATTI IL MIO BAGNO NON È PROVVISTO DI STRUTTURE ADEGUATE CHE MI PERMETTONO DI PROVVEDERE ALLA MIA IGIENE PEROSONALE AUTONOMAMENTE E I MIEI VESTITI SI TROVANO NEGLI SCOMPARTIMENTI SUPERIORI DELL’ARMADIO .
    ORE 7.20: ESCO DI CASA E SICCOME ABITO AL SECONDO PIANO IN UNO STABILE SENZA ASCENSORE, HO BISOGNO DI QUALCUNO CHE MI PRENDA IN BRACCIO E MI PORTI GIU’.
    IN QUESTO CASO MIA MADRE NON PUÒ AIUTARMI, PERCHÉ È DI COSTITUZIONE ESILE E NON CE LA FA A TENERMI IN BRACCIO.
    SONO COSTRETTA QUINDI A CHIEDERE AIUTO AL MIO VICINO DI CASA, UN UOMO FORTE E ROBUSTO.
    FINALMENTE SONO DAVANTI AL PORTONE , MA RIESCO A MALAPENA AD APRIRLO.
    ORA SONO FUORI AL PALAZZO, PRONTA A RAGGIUNGERE LA FERMATA DELL’AUTOBUS .
    HO DUE POSSIBILITà :
    • PERCORRERE UNA VIA STRETTA, A SENSO UNICO, SPROVVISTA DI MARCIAPIEDI, DOVE SPESSO CI SONO MACCHINE PARCHEGGIATE IN DIVIETO DI SOSTA E PERTANTO, DIFFICILMENTE SI RIESCE A PASSARE A PIEDI, FIGURIAMOCI SU UNA SEDIA A ROTELLE;
    • ATTRAVERSARE, ALLUNGANDO IL PERCORSO, UNA VIA PIU’ SICURA ,PROVVISTA DI MARCIAPIEDI, MA NON DI RAMPE .
    IN ENTRAMBI I CASI , DIVENTA PER ME DAVVERO DIFFICILE RAGGIUNGERE LA FERMATA DELL’AUTOBUS!
    MA METTIAMO IL CASO CHE RIESCA AD ARRIVARCI.
    A QUESTO PUNTO MI CHIEDO:
    _ CI SARANNO DEGLI AUTOBUS DOTATI DI PEDANA PER IL SOLLEVAMENTO DELLA CARROZZINA? –
    _ NON CREDO PROPRIO! _
    FORSE LA MIA GIORNATA NON Può CONTINUARE.
    POI PENSO:
    _ E SE CHIAMASSI MIA MADRE PER CHIEDERLE DI ACCOMPAGNARMI CON LA MACCHINA ALMENO ALLA METROPOLITANA? LEI NON SAPREBBE DIRMI DI NO_
    POI CI RIPENSO E DECIDO DI NON CHIAMARLA POICHÉ ANCHE LEI HA LA SUA VITA, IL SUO LAVORO E I SUOI IMPEGNI, QUINDI NON MI SEMBRA GIUSTO APPROFITTARE DELLA SUA DISPONIBILITA’.
    PERTANTO, MI DISPIACE DIRLO, MA LA MIA GIORNATA FINISCE PROPRIO QUI.


    DOPO AVER FATTO QUESTA DESCRIZIONE, MI SONO RESA CONTO CHE LE INNUMEREVOLI BARRIERE ARCHITETTONICHE INCONTRATE, RENDONO DIFFICILE LA VITA DI UN DISABILE E DI CHI GLI E’ ACCANTO.
    SE MI TROVASSI IN QUESTA SITUAZIONE, NON SOLO VIVREI COME UN’INGIUSTIZIA IL FATTO DI NON RIUSCIRE A CONDURRE UNA VITA AUTONOMA PER MOTIVI CHE NON DIPENDONO DA ME; MA STAREI ANCHE MALE NEL VEDERE CHE CHI MI è ACCANTO, È COSTRETTO A SACRIFICARE LA SUA VITA PER RENDERE LA MIA QUOTIDIANITA’ MENO COMPLICATA.
    EMANUELA RISOLUTO
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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty Re: 2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011-

    Messaggio  EMANUELA RISOLUTO Mer Gen 11, 2012 10:50 am

    LA MIA GIORNATA TIPO

    ORE 6:15 --->mi sveglio
    scendo dal letto,faccio colazione e mi preparo.

    ORE 7:30 --->esco di casa per andare all'università;
    prendo la circumflegrea,poi la funicolare

    ORE 8:20 --->arrivo all'università;
    seguo le diverse lezioni

    ORE 13:30 --->rifaccio lo stesso percorso

    ORE 14:15 --->rientro a casa
    pranzo e inizio a studiare

    ORE 18:00 --->esco

    ORE 20:30 --->ceno con la mia famiglia

    ORE 21:00 --->guardo la tv

    ORE 23:00 --->faccio la doccia e mi preparo per andare a dormire.


    SE FOSSI SU UNA SEDIA ROTELLE...

    Ore 6:15 --->sveglia
    devo scendere dal letto ma ho bisogno dell'aiuto di mia mamma;facilmente arrivo
    in cucina,ma ho bisogno che mia madre mi prepari la colazione,visto che i biscotti sono nel mobile posto in alto;infine,per lavarmi e vestirmi devo avere ancora aiuto.
    Ore 7:30 --->esco di casa,prendo l'ascensore ma subito dopo devo scendere due
    scalini e ho bisogno di qualcuno che mi aiuti; per prendere la circumflegrea
    e la funicolare qualcuno mi deve aiutare, da sola non riesco a salire sui mezzi
    di trasporto.

    Ore 8:20 --->arrivata all'università devo prendere l'ascensore e per salire le
    scale ho bisogno dell'attrezzatura adeguata che mi permette di salire con la
    sedia rotelle; arrivata in aula ho bisogno di spazio per seguire la lezione.

    Ore 13:30 --->rifaccio lo stesso

    Ore 14:15 --->rientro a casa

    Ore 18:00 --->per uscire a fare una passeggiata o shopping ho bisogno del
    continuo aiuto di una persona.

    Ore 20:30 --->cena

    Ore 23:00 --->ancora una volta, senza l'aiuto di mia madre non posso farmi la
    doccia,poichè il mio bagno non ha una attrezzatura che mi permette da sola,
    di provvedere alla mia igiene.Infine, ho bisogno di essere aiutata per mettermi
    a letto.



    Dopo tutto,mi rendo conto che le barriere architettoniche sono tante e,tante
    sono le volte che ho scritto "ho bisogno";
    Riflettendo la mia giornata di persona sulla sedia rotelle sarebbe affrontata
    con difficoltà già prima di uscire di casa la mattina,cioè da quando mi sveglio

    ...... Crying or Very sad


    Emanuela Risoluto


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    2. LAB. OROLOGIO (barriere) -16 dicembre 2011- - Pagina 6 Empty lab.orologio (barriere)

    Messaggio  Della Corte Lucia Mer Gen 11, 2012 3:55 pm

    LA MIA GIORNATA
    8:00 MI SVEGLIO,SCENDO DAL LETTO E VADO IN BAGNO(SALGO UN GRADINO),MI LAVO E VESTO.
    9:00 SCENDO AL PIANO INFERIORE PER FARE LA COLAZIONE.
    9:30 RISALGO AL PIANO SUPERIORE,PRENDO LA BORSA E SCENDO FACENDO DUE RAMPE DI SCALE.
    9:30-12:30 ESCO CON LA MACCHINA,VADO A FARE LA SPESA E ALTRE COMMISSIONI (SALGO TRE GRADINI PER RAGGIUNGERE IL SUPERMERCATO).
    13:00 RITORNO A CASA,SCENDO DALLA MACCHINA,SALGO DUE GRADINI E POI DUE RAMPE DI SCALE,VADO IN CUCINA E PREPARO DA MANGIARE.
    15:00SCENDO PER ANDARE A PRENDERE MIO NIPOTE A SCUOLA (SALGO DUE GRADINI E DUE RAMPE DI SCALE).
    16:00-20:00 TORNO A CASA E VADO NELLA MIA CAMERA PER STUDIARE.
    20:30 VADO IN CUCINA E CENO
    22:00 VADO IN BAGNO,INDOSSO IL PIGIAMA E VADO A LETTO

    QUESTA E' LA MIA GIORNATA"TIPO" CHE NON POTREBBE ESSERE ESEGUITA DA UNA PERSONA CON DELLE MINORANZE FISICHE.
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    Messaggio  danielamaione Mer Gen 11, 2012 3:58 pm

    E' inaccettabile, come si evince dai video visionati, che nel 2012 si deve ancora combattere contro le barriere architettoniche per persone meno fortunate di noi che ogni giorno incontrano difficoltà nello svolgere le varie azioni quotidiane.

    Una mia giornata tipo:
    ore 07:00 mi sveglio scendo dal letto, vado in cucina e mi preparo la colazione
    ore 7:15 vado a lavarmi e vestirmi
    ore 7:45 scendo di casa,facendo qualche scalino e mi dirigo verso la stazione
    ore 8:00 prendo il treno
    ore 8:30 arrivo alla stazione di Piazza Garibaldi
    ore 8:35 prendo la metropolitana
    ore 9:00 prendo la funicolare e arrivo all'università
    fino alle 14:00 seguo i corsi
    ore 14:00 salgo su al bar per mangiare qualcosa
    ore15:00 mi dirigo verso la funicolare
    ore 16:30 arrivo a casa e studio
    ore 19:00 scendo con amiche
    ore 20:45 rientro a casa

    Iniziando dalla mattina una persona sulla sedia a rotelle incontrebbe difficoltà nello scendere le scale che dividono la mia casa dal giardino,inoltre dovrebbe farsi accompagnare puntualmente ogni mattina all'università visto che le stazioni non dispongono di attrezzature specifiche per i disabili,fortunatamente,invece, l’università è attrezzata per lo spostamento dei disabili.
    A mio avviso, c’è bisogno di adeguare le città per l’agevole spostamento dei disabili soprattutto per quanto riguarda marciapiedi e mezzi pubblici. Per fare ciò non c’è bisogno solo di leggi ma anche di qualcuno che le faccia rispettare.
    Maione Daniela
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    Messaggio  MARIANGELA PORFIDIA Mer Gen 11, 2012 4:32 pm

    La mia giornata tipo:
    6:00 mi sveglio,vado in bagno salendo uno scalino,mi lavo e mi preparo.
    7:00 scendo le scale,esco e salgo in macchina.
    7:30 prendo il treno,poi la metropolitana e infine la funicolare.
    8:30 arrivo all'università e prendo l'ascensore per andare in aula.
    17:00 prendo la funicolare,poi la metropolitana e infine il treno.
    18:30 salgo in macchina e vado a casa.
    19:00 arrivo a casa,salgo le scale,mi lavo salendo uno scalino.
    20:00 scendo le scale e ceno.
    10:00 salgo le scale e vado a dormire.

    Una persona seduta su una sedia a rotelle non potrebbe trascorrere la mia stessa giornata tipo perchè dovrebbe continuamente scendere e salire le scale.Non potrebbe andare in bagno,non potrebbe andare all'università con i mezzi di trasporto,dovrebbe essere continuamente aiutata.Questo mi ha fatto pensare tanto.Mi ha fatto capire che veramente non è facile per una persona seduta su una sedia a rotelle vivere la vita.Per noi "normali" è tutto semplice,ma ogni tanto bisogna anche mettersi anche nei panni delle persone disabili.
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    ivanasforza


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    Messaggio  ivanasforza Mer Gen 11, 2012 5:28 pm

    La barriera architettonica è qualunque elemento costruttivo che impedisce, limita e rende difficoltosi o addirittura impossibili sia gli spostamenti che la fruizione di servizi da parte di persone con limitata capacità motoria o sensoriale.
    Da questo consegue che un elemento che non costituisca barriera architettonica per un individuo può invece essere di ostacolo per un altro; si evince quindi che il concetto di barriera viene percepito in maniera diversa da ogni individuo. Il bisogno di garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento, ha portato alla ricerca di parametri comuni, che consentissero di limitare il criterio di soggettività.
    Dopo aver visionato questi tre video, posso affermare che è inaccettabile la presenza di barriere architettoniche, che rendono la vita dei disabili ancora più sacrificata.Aancora più inaccettabile è che nel 2012 si è ancora costretti a dover superare questi tipi di problemi.

    La mia giornata tipo ha inizio spesso durante i corsi alle ore 6.00,perché devo raggiungere Napoli dalla provincia, Acerra.Alle ore 6.00 suona la sveglia, mi alzo e vado in cucina dove faccio colazione.Successivamente vado in bagno dove mi preparo per uscire e prepararmi entro le 6.45,. Mi reco alla stazione di Acerra dove aspetto il treno delle ore 6.50(molto spesso in ritardo!!!). Alle ore 7.15 arrivo alla Stazione di Napoli Centrale e da lì prendo la metro che mi porta alla Funicolare che mi ferma al Corso Vittorio Emanuele dove seguo i corsi all'Università fino alle ore 17.30 circa. Il percorso del ritorno è lo stesso fino alla stazione di Napoli Centrale dove arrivo alle ora 18.30 e mi tocca attendere il treno delle 19.20 che mi porta ad Acerra. Alle ora 19.45 arrivo ad Acerra e alle 20.00 sono a casa e devo salie i 30 scalini che mi portano al mio appartamento. Alle ora 21.00 ceno e subito dopo mi dedico a riordinare gli appunti delle lezioni che hoseguito durante la giornata. Alle 23.00 vado a letto.
    Ora volendo ripensare alla mia giornata tipo se fossi disabile su una sedia a rotelle dovrei fermarmi già dal mattino non potendo neppure scendere le scale del mio palazzo, ma sopratutto avrei bisogno continuamente di qualcuno che mi assista e mi aiuti anche nei movimenti più semplici. confused

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