1. laboratorio ATZORI (resilienza) -15 dicembre 2011-

quanti come me hanno partecipato all'incontro con il campione di nuoto Gialuca Attanasio previsto all'interno del corso di " sociologia della disabilità e marginalità" del professore Pizzo possono convenire o meno con le mie osservazioni.
anche qui ci troviamo di fronte ad un caso di resilieza. Nella varietà di temi presi in esame dall'atleta I suoi discorsi in merito alle difficoltà incontrate nel percorso agonistico erano pieni di rabbia e risentimento contro un mondo ingiusto pervaso dal tecnicismo e dal pregiudizio che a suo avviso lo hanno "svantaggiato". questo caso, analogo, per certi versi, a quello di Oscar Pistorius riportano le mie osservazioni sulla possibilità o meno di ritenere "giusti" i limiti imposti dal tecnicismo di alcune discipline che preparano campioni ( prestanti fisicamente ed intellettivamente). la domanda che mi sono posta è stata: Pistorius, Attanasio e quanti come loro sono atleti-disabili potranno mai supetrare le barriere imposte dalla società che impone determinati standard di perfezione? e che cos'è allora la perfezione?

L'esempio di Simona Aztori è assolutamente un caso che porta ciascuno di noi a riflettere, innanzitutto perché queste abilità, così tutte messe insieme,spesso non si riscontrano nelle persone che si definiscono "normali" e in secondo luogo è da apprezzare la caparbietà di questa ragazza che ha saputo reinventarsi nella sua diversità. La diversità è un fattore che accomuna tutti noi, sia essa fisica, psichica, comportamentale, anche se non tutti riescono ad accettarla e a lavorarci su. Diverso significa "volgere in direzioni opposte" e, quindi, guardare la diversità dell'altro significa arricchirsi di nuovi orizzonti, guardare altre realtà con occhi diversi dai propri...

Letizia Ventre

Le immagini dei video di Simona Atzori sono fortissime e devo ammettere che mi hanno scosso, soprattutto per la forza di volontà di questa donna che è travolgente.
Tra le parole di Simona Atzori una frase mi ha colpito particolarmente : “è importante non lasciare agli altri la possibilità di vedere dei limiti che tu non senti di avere". E, devo essere sincera, anche io, prima di vedere questi video, pensavo che una persona nella situazione di Simona vivesse una vita fatta solo di limiti e di difficoltà, credevo che fosse impossibile fare tutto senza braccia, invece ho avuto la dimostrazione che niente è impossibile, bisogna solo avere tanta forza di volontà e soprattutto bisogna credere nei propri sogni, perché solo così essi si realizzeranno.
Simona Atzori, senza arti superiori, riesce ad essere una ballerina fantastica, una scrittrice e addirittura una pittrice, e pensare che noi ci buttiamo giù di morale quando non riusciamo a fare qualcosa! Tutti noi dovremmo prendere esempio da persone come lei e credere di più nei nostri sogni ,che la maggior parte delle volte non realizziamo per la paura di non riuscire.
Credo che molti, come me, prima di vedere questi video erano convinti che una persona senza braccia non potesse svolgere tutte le azioni che quotidianamente svolge una persona “normodotata”, e questo è un limite che imponiamo a noi stessi e alle persone come Simona! Lei, con il suo stile di vita, ci offre uno splendido esempio di resilienza, in quanto persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
Per riprendere le parole utilizzate da Simona dico solo una cosa: cerchiamo di non farci convincere dalle barriere imposte dalla società, perché in questo modo anche noi imporremmo dei limiti a persone che, invece, non sentono di averne!

Mariagiovanna Pistillo

Stefania De Lucia ha scritto:

mariabuonincontro ha scritto:Stasera a ballando con le stelle è stato invitato Oscar Pistiorius, un atleta sudamericano amputato ad entrambe le gambe. Questo mi ha portato nuovamente a riflettere. Anche lui come Simona Atzori può essere considerato un soggetto resiliente, cioè una persona che è uscita vincente da una situazione critica, ostile. E lui è stato davvero un vincente essendo stato campione nel 2004 sui 200 m piani e nel 2008 sui 100, 200 e 400 metri piani. Ancora una volta tutti si sono fermati a guardare le apparenze ed ai suoi limiti. Infatti Giletti parlava dell'esistenza in questa società di barriere culturali, altri lodavano la sua forza d'animo e il suo coraggio nel mettersi in gioco continuamente. Ma la cosa più sbalorditiva è che Pistorius non faceva altro che scusarsi per la sua poca tecnica nel danzare. Quindi, mentre gli altri si fermavano a guardare i limiti nelle sue gambe, Pistorius guardava ai suoi limiti nel ballo. Ci ritroviamo nuovamente in quello che Simona Arzori diceva, e cioè che i limiti sono presenti in chi guarda. Io penso che queste persone vogliano essere considerate per quello che fanno e non per quello che sono. Cioè Pistorius avrebbe voluto che qualcuno gli dicesse che sarebbe meglio che corresse anzichè danzare!!! Invece per gli altri il solo vederlo in piedi sulle sue gambe gli sembrava straordinario. Certo per chi non vive queste situazioni di handicap la cosa che colpisce non è tanto come lo si fa ma come sia possibile che si facciano certe cose. Mi chiedo però se Simona Atzori o Pistorius non fossero stati dei disabili, avrebbero avuto tanta fama?

Anch'io ho visto Oscar Pistorius a ballando con le stelle. Mi ha fatto molta tenerezza vedere come ha ballato il suo tango. Trovo sia una persona fantastica. Ecco il link:

Io l'ho trovato semplicemente fantastico! Ha fatto di tutto per partecipare alle olimpiadi e non alle paraolimpiadi e la sua tenacia è da ammirare!! Lui è un altro esempio di persone che nonostante la propria condizione fisica non sentono di avere dei limiti! Secondo me qualcuno che non sapeva chi fosse e che, quindi, non sapeva delle sue gambe, vedendolo ballare a "ballando con le stelle" non si è nemmeno accorto del suo handicap!!

Questo video fa riflettere e rappresenta la vita, la normalità, infatti la cosa eccezionale è il carattere e la forza di Simona, una ragazza che possiede tutte le caratteristiche necessarie per raggiungere il meglio per affrontare la vita. La perseveranza, l'ottimismo e l'organizzazione unitamente ai doni dello spirito quali fede speranza e carità a mio avviso riassumono la personalità di Simona, una personalità orientata a dare il meglio di se stessa senza mai abbassare la guardia e con profonda umiltà. Questo è il miglior modo per affrontare la vita e questo è l'insegnamento che vuole darci Simona.
Grazie

Questo video fa riflettere e rappresenta la vita, la normalità, infatti la cosa eccezionale è il carattere e la forza di Simona, una ragazza che possiede tutte le caratteristiche necessarie per raggiungere il meglio per affrontare la vita. La perseveranza, l'ottimismo e l'organizzazione unitamente ai doni dello spirito quali fede speranza e carità a mio avviso riassumono la personalità di Simona, una personalità orientata a dare il meglio di se stessa senza mai abbassare la guardia e con profonda umiltà. Questo è il miglior modo per affrontare la vita e questo è l'insegnamento che vuole darci Simona.
Grazie

immacolatapiscopo ha scritto:

Stefania De Lucia ha scritto:

mariabuonincontro ha scritto:Stasera a ballando con le stelle è stato invitato Oscar Pistiorius, un atleta sudamericano amputato ad entrambe le gambe. Questo mi ha portato nuovamente a riflettere. Anche lui come Simona Atzori può essere considerato un soggetto resiliente, cioè una persona che è uscita vincente da una situazione critica, ostile. E lui è stato davvero un vincente essendo stato campione nel 2004 sui 200 m piani e nel 2008 sui 100, 200 e 400 metri piani. Ancora una volta tutti si sono fermati a guardare le apparenze ed ai suoi limiti. Infatti Giletti parlava dell'esistenza in questa società di barriere culturali, altri lodavano la sua forza d'animo e il suo coraggio nel mettersi in gioco continuamente. Ma la cosa più sbalorditiva è che Pistorius non faceva altro che scusarsi per la sua poca tecnica nel danzare. Quindi, mentre gli altri si fermavano a guardare i limiti nelle sue gambe, Pistorius guardava ai suoi limiti nel ballo. Ci ritroviamo nuovamente in quello che Simona Arzori diceva, e cioè che i limiti sono presenti in chi guarda. Io penso che queste persone vogliano essere considerate per quello che fanno e non per quello che sono. Cioè Pistorius avrebbe voluto che qualcuno gli dicesse che sarebbe meglio che corresse anzichè danzare!!! Invece per gli altri il solo vederlo in piedi sulle sue gambe gli sembrava straordinario. Certo per chi non vive queste situazioni di handicap la cosa che colpisce non è tanto come lo si fa ma come sia possibile che si facciano certe cose. Mi chiedo però se Simona Atzori o Pistorius non fossero stati dei disabili, avrebbero avuto tanta fama?

Anche io ho visto Pistorius ballare,è stato emozionante,davvero da brividi.Sono persone eccezionali e davvero c è molto da imparare,non c è arresa,non c è ostacolo che limiti il loro percorso di vita!
Immacolata Piscopo

Anch'io ho visto Oscar Pistorius a ballando con le stelle. Mi ha fatto molta tenerezza vedere come ha ballato il suo tango. Trovo sia una persona fantastica. Ecco il link:

anche io ho visto Pistorius ballare... mi ha colpito molto per la sua grinta, il suo coraggio di affrontare e vivere la vita... ma soprattutto la luce dei suoi occhi e il suo sorriso mi hanno colpito molto! e' una persona meravigliosa e tutti noi dobbiamo considerare le persone come Pistorius e Simona come esempi, come modelli da seguire!

Bellissima anche questa testimonianza di Oscar..non l'avevo visto in tv e guardandolo adesso non posso che rimanere stupita..quello che continua a sorprendermi in tutti queste testimonianze che ultimamente stiamo condividendo insieme é la forza di volontà che accomuna queste persone..che possa essere di esempio per tutti noi.

Anche io ho visto in tv Oscar Pistorius al programma di Rai 1!!
Dall'intervista rilasciata al Corriere della Sera Pistorius ha affermato che ha preso questa esperienza come l'ennesima sfida, anche più grande della corsa. In pratica per lui tutto è una sfida tanto che è stato capace di diventare un campione grazie alla sua immensa forza di volontà!!
Pistorius è un esempio di resilienza, di virtù e forza d'animo.

Simona è un esempio x tutti, perché nonostante la sua menomazione vive la sua vita con serenità e fede ringraziando tutti i giorni il Signore anche solo per avergli dato la possibilità di esistere. E' proprio dalla sua "diversità"che prende la forza per andare avanti! E' una donna piena di carisma e coraggio! La cosa che più mi ha colpito di Simona è la sua capacità di affrontare la vita sempre con il sorriso, cosa molto importante ma che spesso dimentichiamo.
Inoltre penso,e Simona ne è la testimonianza, che la "diversità" in realtà non esiste,ma la creiamo noi.

le parole che ho letto sono veramente molte belle e piene di comprensione.ma molto spesso mi pongo una domanda. LE PERSONE DISABILI SI SENTONO PARTE INTEGRANTE DELLA SOCIETà , grazie alla nostra comprensione? Ho basterà la fine del corso per dimenticarci di loro?Loro esistono da sempre,e noi invece solo da poco conosciamo loro. Allora vuol dire che conosciamo solo una parte del mondo? Un mondo fatto solo di noi? E che i nostri occhi sono solo capaci di guardare la perfezione, perché quando guardiamo le diversità non riusciamo ha farlo con gli stessi occhi e quindi usiamo la comprensione.......

maria longobardo ha scritto:le parole che ho letto sono veramente molte belle e piene di comprensione.ma molto spesso mi pongo una domanda. LE PERSONE DISABILI SI SENTONO PARTE INTEGRANTE DELLA SOCIETà , grazie alla nostra comprensione? Ho basterà la fine del corso per dimenticarci di loro?Loro esistono da sempre,e noi invece solo da poco conosciamo loro. Allora vuol dire che conosciamo solo una parte del mondo? Un mondo fatto solo di noi? E che i nostri occhi sono solo capaci di guardare la perfezione, perché quando guardiamo le diversità non riusciamo ha farlo con gli stessi occhi e quindi usiamo la comprensione.......

penso che le persone disabili non devono sentirsi parte della società perchè ci sono persone che rivolgono loro comprensione. ma si sentono parte della società perchè ci sono leggi, enti, istituzioni che li tutelano. ci sono persone che ammirano la loro forza d'animo, la loro tenacia, il loro coraggio di affrontare la vita e ne prendono esempio. Se abbiamo scelto di iscriverci alla didattica aggiuntiva penso che lo abbiamo fatto soprattutto per essere persone più preparate per poterli accompagnare nel percorso della formazione e dell'istruzione, per aiutarli ad essere autonomi, per adempiare ai loro diritti di persona e per evitare che siano persone emarginate...nei vari commenti delle mie colleghe non ho intravisto comprensione ma piuttosto ammirazione per aver sviluppato abilità speciali utilizzando diverse parti del corpo!

A quanti sarà capitato di chiedersi:- Cosa intendo io per normalità? Chissà, forse confrontandosi anche con chi ne sa di più si sarà giunti ad una conclusione:la normalità (specialmente quella riferita alle persone)non esiste.E'un concetto costruito magari anche arbitrariamente. E' infondato allora etichettare categorie di persone con il termine "normali" per distinguerle da altre che magari non lo sono. In realtà siamo tutti diversi. Ognuno di noi ha dei limiti ma anche tante risorse che se ben potenziate arricchiscono.
Da questo punto di vista allora Simona ha tanto da arricchire, davvero.
Mentre la si guarda dipingere, ballare, sorridere, si capisce quanto sia inutile e triste soffermarsi su inutili preconcetti e quanto sia limitato il guardare solo in superfice.
Vero è che è più bello e ci fa essere persone autentiche se si impara a spingersi un pò più là per scorgere la vera essenza della vita.

E' un esempio molto forte di resilienza, chi più di questa straordinaria donna può farcelo toccare con mano. Ascoltando le sue parole e guardando quello che riesce a fare con i piedi sono rimasta stupefatta.
Il suo handicap non l'ha fermata, ha coltivato l'hobby della pittura e della danza con determinazione.
Infatti i suoi dipinti sono molto belli e dettagliati, vivaci nei colori, guardandola danzare ad un certo punto ci si dimentica della sua menomazione e si nota solo il suo talento e la sua voglia di danzare con amore.

Simona Atzori è una ragazza piena di vita e riesce ad emanare una luce di serenità, coraggio e amore per se e per la vita. Lei riesce a vedere le sue abilità minimizzando la sua disabilità...

"Perchè ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi guarda"

...Sinceramente già conoscevo la sua bravura sia nella danza che nella pittura, ma ignoravo la sua bellezza d'animo... La sua grande fiducia nella fede e nella vita l'aiuta a trasmettere ciò che di buono e in lei...cioè...davvero tanto!

Concludo con una sua frase che racchiude anche il mio...:
"C'è una fobia alla diversità molto strana, come se in fondo fossimo tutti uguali, come se essere "unici" significhi avere qualcosa che non va o avere qualcosa che ci caratterizza in modo negativo. Tutti noi siamo diversi, unici e speciali e sarebbe importante insegnare questo tipo di pensiero ai bambini che stanno crescendo invece con un'immagine di bellezza sia fisica che interiore distorta dalla realtà e da ciò che invece gli aiuterebbe a sviluppare le proprie differenze in positivo. Così da creare una società aperta alla diversità, dove anche chi vive una situazione di "diversa abilità" possa non sentirsi emarginato, ma valorizzato per le proprie caratteristiche"

La danzatrice e pittrice SIMONA ATZORI è un grande esempio di resilienza;
Dai video si evince come questa ragazza ha una forza immensa nell'affrontare la
quotidianeità e la vita in genere. Nonostante non ha le braccia,riesce benissimo
ad esprimersi nella danza e nella pittura, con i suoi piedi.Simona è una persona
molto coraggiosa ed ambiziosa,da apprezzare.
Lei ci può insegnare davvero tanto...


Emanuela Risoluto

I video mi hanno spronato a riflettere sul concetto stesso di DIVERSITA' con l'intento di "smontarlo" e su come noi ci rapportiamo ad essa nella suie molteplici forme. Tutta l'esperienza formativa di ciascun essere umano è costantemente attraversata da continue presenze dell'ALTRO. Le relazioni interpersonali sono di fatto una "galleria di volti" che irrompono nel nostro spazio vitale e ai quali rispondiamo in forme differenti e a ciascuno, a suo modo, in forma singolare. Entrare in relazione con l'altro innegabilmente vuoi dire entrare in contatto con un'altra identità, cioè con qualcuno che è "diverso" da me. E attraverso questo gesto, oltre a sviluppare maggiore coscienza della mia identità, io posso diventare più ricco.
Eppure a volte, a livello sociale (ed anche educativo) si cerca di annullare la "diversità" che ci rende tutti così meravigliosamente unici, si tende a lavorare più sul collettivo che sull'individuo, a creare universi omologati, comunità di simili dove il singolo si deve identificare con il gruppo e la pluralità dei soggetti non sempre viene rispettata. Così le "diversità" vengono attribuite non a ciascun individuo in quanto essere differente da un altro, ma solo ad alcuni che presentano "particolari caratteristiche" che li rendono dissimili rispetto all'omologazione dei gruppo. Ed è proprio per questo che la presenza dei cosiddetto "diverso" nella società come a scuola genera conflitti, mette in crisi il normale funzionamento dei sistema e condiziona in modo forte la formazione e la crescita dei singoli, tanto più se si tratta di bambini e/o adolescenti.
Se si riuscissimo invece a percepire la "differenza" non come un limite ma come un "valore", una "risorsa", un "diritto", l'incontro con l'altro non sarebbe mai discriminazione. E l'educazione diventerebbe scoperta e affermazione della propria identità e, contemporaneamente, valorizzazione delle differenze

Persone come OSCAR PISTIORIUS e SIMONA ATZORI,e come loro molti altri sono la dimostrazione che la diversità non esiste è solo un fattore mentale.Ci sono persone che sostengono che i disabili non sono produttivi nella nostra società, ma come si fa a sostenere una cosa del genere rimango veramente allibita.Conosco una persona non vedente che si prodica per la società, aiutando le persone che sono nella sua stessa condizione fisica,che fa parte di una associazione che ha permesso a me e ad altre ragazze di apprendere la scrittura braille;veramente una persona eccezionale. MONTELLA TONIA

Nonostante Simona non abbia le braccia è piena di vita e ha voglia di migliorare se stessa,questo mi ha fatto capire che gli ostacoli, le barriere non esistono. Siamo noi che ci poniamo dei limiti ma in realtà non ci sono.Simona è una persona da ammirare davvero tanto.

I video mi hanno fatto riflettere sul concetto di DIVERSITA'... ...
Il "diverso"viene inteso come colui il quale si relaziona nella società,
avendone "qualcosa"di differente,rispetto agli altri; poichè questo,genera
esclusione,bisogna percepire la diversità come una risorsa da valorizzare
... ...


Emanuela Risoluto

Montella Tonia ha scritto:Persone come OSCAR PISTIORIUS e SIMONA ATZORI,e come loro molti altri sono la dimostrazione che la diversità non esiste è solo un fattore mentale.Ci sono persone che sostengono che i disabili non sono produttivi nella nostra società, ma come si fa a sostenere una cosa del genere rimango veramente allibita.Conosco una persona non vedente che si prodica per la società, aiutando le persone che sono nella sua stessa condizione fisica,che fa parte di una associazione che ha permesso a me e ad altre ragazze di apprendere la scrittura braille;veramente una persona eccezionale. MONTELLA TONIA

Concordo pienamente quanto detto,visto che conosco persone disabili di buon
cuore che fanno tanto per gli altri ... ... Emanuela Risoluto

"quando la vita ti colpisce non bisogna abbattersi, bisogna correre"..questa frase è venuta fuori dalla presentazione di Oscar Pistorius a Ballando con le stelle e questa frase mi rimbomba nella testa ogni volta che mi concentro troppo su me stessa e mi piango addosso e dimentico di ringraziare il Signore per tutto quello che ho...
Tutte le testimonianze che stiamo esaminando hanno un filo comune..la tenacia e la forza di volontà..questi sono gli elementi da tenere sempre presenti e da non trascurare. C'è anche un'altra storia che avrei voluto condividere con voi, ma non trovo il collegamento..l'ha trasmessa "Invincibili", il programma di Marco Berry..anche lì un uomo senza mani se non sbaglio e le sue corse in moto..

Sarebbe bello realizzare una scuola e quindi un mondo in cui ognuno possa realmente scoprire le proprie abilità esprimendo tutte le proprie potenzialità indipendentemente dalla propria situazione di partenza, non sentendosi mai inadeguato e anzi soddisfatto e orgoglioso di quello che si è sempre.

Ragazze, approfitto di questa sede per segnalare a tutte questo sito:

http://www.tuttiascuola.org/home.asp

Troverete anche una rassegna stampa di articoli riguardanti la disabilità. Conosco il presidente, è una persona che si batte per i diritti dei ragazzi disabili e dei loro genitori con cuore e cervello. Organizzano attività interessanti e soprattutto possono essere per noi un punto di riferimento prezioso

Diana

Guardando il video di Simona,nonostante non abbia le braccia mi ha colpito come affronta la quotidianeità della vita utilizzando i suoi piedi come le sue "mani".
questa donna è da esempio in quanto attraverso una grande forza di volontà si riesce ad affrontare e a superare ogni difficoltà.