Molto bene, ricordiamolo:
oggi giornata della Memoria
ieri giornata contro la violenza contro le donne.
la docente
Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe
Guarino Ilaria ha scritto:Mi sembra quasi un paradosso vedere nella moderna società opulenta donne che si lasciano morire di fame ottenendo il piacere attraverso la negazione di sè. Più si è magri e più si "rigonfia" il narcisismo del sè. La società odierna ha accordato un'attenzione spesso esasperata alla dimensione estetica e ha sviluppato un eccessivo interesse per l'aspetto esteriore del corpo. Si giudica l'altro non per le sue qualità interiori ma sulla base del suo aspetto fisico.quanti ragazzi si chiudono in casa e comunicano dietro una chat perchè insicuri di sè e del proprio corpo? bisognerebbe "rieducare" la scuola, la famiglia,e in generale, la società nel trasmettere ai giovani (e, ahimè, anche ai giovanissimi)i valori autentici,cioè quelli legati alla sostanza più che alla forma.
Condivido pienamente Adriana!!!!!!!!Adriana Patricola ha scritto:annamariapuocci ha scritto:severinamangiacapra ha scritto:Credo che sia molto importante vedere una persona bella che si prepara, che si ami ma non bisogna fare di questo una malattia, infondo con il tempo la "bellezza" estetica svanisce, ciò che restaerà nel tempo è solo una "bellezza interiore", una bellezza del cuore. Credo che l'essere ricchi nel proprio animo, sia molto più importante che essere "ricchi esteticamente". Certo, come si suole dire: " l'occhio vuole anche la sua parte"..ma, TUTTO HA UN LIMITE. ....
BASTA ANORESSIA, BASTA VEDERE MODELLE TAGLIA 38 E ANCHE MENO!!!! E' ORA DI FARCI SENTIRE!!!!
E' VERAMENTE SCIOCCANTE VEDERE QUESTE IMMAGINI. E' VERO BISOGNA FARE QUALCOSA AL FINE DI EVITARE QUESTE TRAGEDIE!!! BASTA IMPORRE SCHEMI,BASTA MODELLE DI 38 KG. QUESTO E' UN MESSAGGIO CHE DOVREBBE ARRIVARE AGLI STILISTI DI ALTA MODA,DOVREBBERO RENDERSI CONTO DI QUELLO CHE SUCCEDE NELLA SOCIETà CIRCOSTANTE!!!!
Stavo rileggendo il forum,in così tante parlate dell'anoressia e della moda come un binomio inscindibile.
Io sono alta 1,70 e non ho mai superato i 54 kg. Convivo da sempre con la mia magrezza a con le odiose frasi di conoscenti (non amiche!) e parenti che mi dicono che sono malata, anoressica, brutta perché senza forme.
L'anoressia non è quasi mai causata dalla voglia di dimagrire.
L'assenza di fame è una conseguenza di altre problematiche:
1)Ci sono le persone che con lo stress mangiano in doppio e quelle alle quali si chiude lo stomaco;
2)Ci sono problemi ormonali che portano ad un'alterazione dello stimolo della fame;
3)Cure farmacologiche con antibiotici e/o antidolorifici molto forti, portano spesso a gravi gastriti. La gastrite conduce al vomito e, non introducendo cibo, lo stomaco si restringe e quindi diminuisce il senso di fame e, ovviamente, quello di sazietà (sempre se non vi capiti di vomitare anche l'acqua!!!) arriva più velocemente;
Ora 1) e il 3) ve li curano con il Valium, il Malox e l'Omeoprazolo. Per guarire ci vogliono anni, in questi anni, per farvi ingrassare vi imbottiscono di Ferro, B12 e Acido Folico che non fanno altro che peggiorare le condizioni del vostro stomaco. Non avete idea di cosa significhi avere il desiderio del cibo dal punto di vista mentale ma averne il disgusto dal punto di vista fisico.
Questa però non è anoressia. Sono arrivata a pesare 46 kg, mia nonna mi doveva stringere i pantaloni 38 e dovevo comprare le magliette ZERO12. Ma non sono mai stata anoressica e non ho mai desiderato essere scheletrica.
Chiariamo bene una cosa: è diverso. L'anoressia nervosa, quella vera, ha come sintomo più evidente l'assenza di alimentazione. Il vero male delle anoressiche è il "bisogno di controllo e la sindrome da donna perfetta e mamma manager". Controllo e Perfezione, CONTROLLO e PERFEZIONE. Ecco perché si inizia a controllare anche ciò che entra e ciò che esce dal corpo, perché non si accetta che ci siano cose che non puoi decidere, che non puoi smettere di far accadere. Le persone anoressiche sono spesso le prime in tutto ciò che fanno, e alternano, in una sorta di convulsione emotiva, autostima maniacale a sottostima da suicidio.
La moda coinvolge molte ragazze anoressiche non tanto per la questione della magrezza, loro sarebbero magre cmq, ma per la questione dello stress al quale qst sono sottoposte. Alzare la taglia minima non cambierà le cose. Il problema della moda è che, esistono le Top e i manichini. Reggere quei ritmi da che si è ragazzine fragili, porta al bisogno di voler tenere a bada almeno una parte della propria vita, cominciare dal cibo, è il passo più facile ed economico.
Prima di parlare a vanvera, oltre ad informarvi, non vi dico di viverle certe esperienze, ma parlate con chi ci è passato. Leggere tutte queste stronzate (mi perdoni prof!!!) sui modelli mediatici di magrezza mi ha innervosita e disgustata. Le foto ritoccate sulle copertine non aiutano ma, centrano ben poco. Veramente poco. Anzi, a volte ti spingono a pensare: perché lei è magra e felice mentre io sono magra ed infelice? Qual è la differenza?
Qual è la differenza? La differenza sta negli applausi e negli sguardi di ammirazione e non di commiserazione di chi ti sta attorno.
Angela Causa ha scritto:Quest'argomento è molto delicato per me. A mio avviso i canoni imposti dalla nostra società, sono dei limiti che noi stessi ci imponiamo: la società in realtà è formata da uomini come noi che a loro volta credono che gli altri pensino, che gli altri dicano, eccetera eccetera. Siamo tutti noi a formare la società e infondo pensare che gli altri ci possano giudicare male,implica che noi per primi lo facciamo. E' tutto nella nostra mente!
Forse sarà un pensiero infondato o eccessivamente razionale, ma se ogni uomo si accettasse per quello che è grazie alla maturazione di un'autostima che gli consentirebbe di credere in se stesso e nelle sue potenzialità fisiche e non, la società non imporrebbe più dei canoni e non indurrebbe ad un continuo sentirsi accettati. Secondo la mia opinione ogni uomo dovrebbe astenersi da ogni giudizio e apprezzare l'altro nei suoi difetti e nei suoi pregi: solo così si potrà combattere quel continuo non sentirsi accettati degli altri che spinge a cadere nella depressione e nella malattia.
depriscorita ha scritto:Scorrendo i vari commenti ho letto che la maggior parte erano incentrati sull'anoressia. Durante il dibattito mi piaceva molto ascoltare i pareri sul mondo di oggi, sui modelli che quest'ultimo propina attraverso la tv, la moda, internet e perfino la radio. Il problema reale non è il "Grande Fratello" o "Uomini e Donne" perchè per quanto io non li condivida sono comunque scelte di vita da rispettare. La cosa che mi rammarica molto è che non ci sono modelli differenti cioè la proposta è unica e unica è la direzione che i giovani stanno prendendo. Allora ok il "Grande Fratello" ma dall'altra parte che c'è? Niente o poco. Se i modelli da seguire sono solo legati al seno rifatto, al fisico in un certo modo, ai vestiti di marca per dimostrare chi sei allora credo che l'Italia andrà sempre più indietro. La taglia 42 credo sia un simbolo molto forte di un processo di inculturalizzazione che ormai ha plasmato completamente la società. Non è il problema di dimagrire per piacere a se stessi il problema è farlo perchè bisogna piacere agli altri. La personalità viene completamente azzittita. Il proprio modo di essere, la propria originalità e soprattutto i propri neuroni vengono eliminati per omologarsi, per non essere differente, per non sentirsi escluso. Non possiamo essere tutte alta, magre e bionde, spiritose, coinvolgenti e allegre. Questi sono soltanto modelli che non corrisponderanno mai alla realtà perchè dietro non c'è una persona ma solo un immagine che cristallizza un piccolo pezzo di quella persona e niente di più. Credo molto nella scuola perchè, insieme con le famiglie, dovrebbe insegnare ai ragazzi a pensare, a riflettere sulle cose, creare uno spirito critico che oggi manca.
Cara Monica non avevo letto questo commento... commentare testimoniando con la propria vita non è facile... ma arriva al cuore di chi legge! Ringrazio anche io quella mano che ti è stata tesa e che oggi ci fa godere del tuo sorriso sempre accogliente!monicasomma ha scritto:Ho sentito veramente tante discussioni infondate sull'essere anoressiche per non parlare dei video visionati. Ma qualcuno di noi conosce veramente cosa significhi esserlo? penso di no. In aula si è parlato dell'anoressia come il rincorrere un modello di perfezione fisica,l'avvicinamento ad un modello irraggiungibile. L'anoressia non è questo. E'una richiesta di aiuto attraverso il corpo, perché non si ha la forza e il coraggio di parlare, prevale la vergogna. Si incomincia con l'essere bulimici ma poi " mettersi due dita in bocca e vomitare non è facile " ci si rende conto troppo di quello che si sta facendo, allora si sceglie di non mangiare, è più facile; e soprattutto si pensa che arriveremo alla morte ,perché è a quello che si punta, senza che gli altri se ne accorgano. E' un modo per non sentirsi in colpa. Solo che quando ci si rende conto di quello che si sta facendo è ormai troppo tardi. Auguro che queste ragazze vedano protendere verso loro la stessa mano che ho visto alcuni anni fa.
Cara Monica,
grazie per il tuo contributo.
è molto importante non banalizzare il discorso sull'anoressia,
questo non è il nostro argomento di corso,
che non ci compete, ma ci riguarda perchè ci coinvolge,
noi infatti riflettiamo sui modelli
e sull'estetica del corpo e tra questi non dobbiamo tralasciare anche questo
come non dobbiamo dimenticare che non siamo medici per poter proporre strade o soluzioni.
Approfitto per comunicarvi
che il Suor Orsola ha uno sportello
del Centro Donna del Comune di Napoli
con consulenza privata.
Ora non mi occupo più del front office
(come è ancora segnato su questo link)
ma il servizio PAri e dispari
sarà un punto di riferimento,
offre un servizio di consulenza (psicologica)
gratuita.
su appuntamento via mail in aula discreta.
vi consiglio di informarvi.
http://www.unisob.na.it/ateneo/a004_a1.htm?vr=1
Il centro donna del comune di Napoli può occuparsene.
la docente