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Ultima modifica di Admin il Mar Gen 31, 2012 10:10 am - modificato 5 volte.
Forum didattico del corso di Psicopedagogia dei linguaggi a.a.2011-12 a cura di F. Briganti Stanza di collaborazione del gruppo classe
depriscorita ha scritto:L'altra sera a "Wild, oltrenatura" per la rubrica “Shock Doc” è stata trasmessa la storia di Joanne Fluke, 34 anni, ballerina a metà affetta dalla Sindrome da Regressione Caudale. Il servizio è stato molto interessante e ho voluto condividerlo col gruppo, purtroppo non sono riuscita a trovare il video su youtube, forse sono passati ancora pochi giorni però se lo trovo lo inserirò per adesso vi descrivo la sua vita. Joanna ha le gambe, del tutto insensibili, sono piccole pendici di dimensioni non superiori a quelle dei bambini appena nati palmate alle ginocchia. Sono ripiegate su se stesse, nascoste sotto al parte superore del duo corpo che, invece, è del tutto analoga a quella di una trentenne. Così, quando è seduta, il suo aspetto nessuno potrebbe mai immaginare che è priva della parte inferiore del corpo. Al momento della nascita, i medici le danno, al massimo, poche ore di vita… ma, come sempre, la vita stessa può molto più delle supposizioni scientifiche ed, in breve, JoAnne va a casa ed inizia la sua meravigliosa esistenza attorniata da tanto amore. E, quando un giorno, ancora bambina, i suoi compagni di scuola la apostrofano, schernendola, dopo un’attenta riflessione, giunge alla grande deduzione: “Non sono una nanetta, sono fatta così “ e, come spiega sua madre, “JoAnne non credo che abbia mai pensato che l’handicap la limitasse: è il suo modo di essere, e se non fosse così, non sarebbe più lei”.Con grande coraggio non permette mai alla sua condizione fisica di limitarle la possibilità di fare qualche cosa ed, anzi, in casa sua ha preferito che tutto fosse come in un’abitazione normale perché “preferisco essere io ad adattarmi al mondo: io sono fatta così, lui è fatto così, e troviamo sempre un compromesso”. Ama la danza dall'età di 3 anni e ha realizzato un progetto ambiziosissimo quanto grandioso: ha creato un piccolo gruppo, in continua crescita, di ballerini che praticano il ballo sedia a rotelle in Kansas City. Ed il suo grande traguardo è di portare il ballo su sedia a rotelle tra le discipline alle Olimpiadi 2012.
Della danza dice: "Quando sto ballando è come se la mia disabilità scomparisse, non la vedo affatto: la danza mi assorbe, mi trascina mi dà le gambe che non mi ha dato la natura". “Ballando ho l’opportunità di esprimere realmente come mi sento. Quando ballo non importa che io abbia le ruote al posto dei piedi: tutto è nel mio cuore, nella mia anima”.
P.s. ho inserito alcune immagini di Wild e un video in cui balla trovato su you tube.