lab. 4 Pistorius

Le protesi sono componenti atte a sostituire in parte o completamente, un segmento scheletrico del corpo umano (es: un arto, una falange) per cause acquisite come un evento traumatico o per cause congenite, restituendo immagine corporea e funzionalità.Oggi, grazie a queste nuove tecnologie, l’uomo ha potuto eliminare le sue barriere e tutti possono cercare di vivere come persone normali. Oscar Pistorius è un grande esempio per tutti, soprattutto per i più giovani. Un ragazzo a cui la vita non ha dato le gambe e lui se le è procurate artificialmente con tanta forza e coraggio. Questo ci dimostra come la forza di volontà, sia qualcosa di grande, che, abbatte tutte le barriere, tutti gli ostacoli, che possiamo incontrare nel difficile cammino della vita. Anche i problemi più grandi, se lo si vuole come per magia diventano più piccoli e superabili. il fine e l’obiettivo a cui tutti noi dobbiamo tendere è la libertà e la felicità; e se è l’uso di una protesi artificiale a permetterci di esserlo, allora io dico: ben venga l’utilizzo delle protesi! L’importante nella vita, anche dopo una caduta è rialzarsi e provarci ancora, non smettere mai di credere in se stessi e guardare sempre al futuro con speranza, senza mai abbattersi o piangersi addosso.

Ho sentito molto parlare di Oscar Pistorius e l’ho sempre ritenuto una persona carica di forza di volontà e voglia di vivere, è un esempio per tutti, disabili e normodotati. Riesce ad essere vincente sempre nonostante le difficoltà che incontra ogni giorno. È un uomo che lotta continuamente per vivere e non per sopravvivere. La sua più grande lotta resta sempre il riuscire ad essere considerato “normale”.
Sono convinta che le protesi siano una cosa positiva per la persona che non riesce a superare le difficoltà che la vita gli ha posto e per raggiungere quei sogni che senza di esse non potrebbe.

Con la vicenda di Pistorius si assiste ad un capovolgimento dei punti di visti. La sua vittoria è una vittoria in tutti i sensi e l’essere ostacolato da quanti si dicono protettori di diritti e pari opportunità rappresenta in parte una sconfitta.
L’ atleta ha dimostrato con la sua tenacia e forza d’ animo di poter arrivare dove chi, in possesso di tutte le facoltà, non riesce. Le protesi rappresentano una opportunità, una possibilità che, per diventare costruttiva, necessita del duro lavoro umano. Pistorius si sarà allenato , avrà speso ore ed ore della sua vita per raggiungere un obiettivo, che è quello di gareggiare al pari di tutti gli altri. E questo obiettivo l’ ha raggiunto dimostrando di potercela fare egregiamente, ed ha vinto!!!Mi chiedo … Perché sentirsi defraudati di un diritto?? Saremo proprio noi gente “normale” che tanto plaudiamo ad una reale integrazione a negare questa opportunità ?

LAB. 4 PISTORIUS
Conoscevo già questo grande atleta.. ritengo sia un uomo e quindi una persona che ha accettato il suo limite quello di non avere le gambe e lo ha superato nel modo che più gli era consono..o meglio che ha scelto per sè, quello che maggiormente lo faceva sentire vivo. Oscar Pistorius ha voluto con tutto sè stesso correre più veloce della sua disabilità, del suo destino come si dice nel video e anche grazie al fondamentale apporto della famiglia è arrivato ad ottenere ottimi risultati. credo sia davvero un esempio per tutti..
circa l'uso delle protesi in fibra di carbonio non ritengo debbano essere motivo di esclusione dalle olimpiadi soprattutto perchè ancora non dimostrato scientificamente che lo possano agevolare.. e poi perchè credo si corra con tutto il corpo non solo con le gambe...

Dopo aver visto il video in aula ho rifletutto sul caso di Pistorius.Con le nuove tecnologie l'uomo riesce a vivere bene, la tecnologia è un vantaggio per coloro che sono impossibilitati.Quindi con le protesi si superano i confini dei limiti della diversità....Rossana Forte

Pistorius, campione dell’atletica leggera, è un ragazzo che ho conosciuto tramite la tv.
Sinceramente per i suoi sforzi, voglia di vivere, per il suo destino che alcuni possono considerare drammatico ma che lui ha dimostrato che drammatico non è, come uomo ha tutto il mio apprezzamento. Mi trasmette quella voglia di vivere, propria di chi è resilente.
Ecco, quello che più apprezzo di Oscar Pistorius è la sua volontà di mettere in evidenza la problematica del corpo protesico e non.
Da quanto ascoltato in aula dagli interventi delle mie colleghe sulla posizione di arrivo nelle gare, sulla leggerezza delle protesi, sulla spinta in più che le protesi possono dare, dalla voglia di Pistorius di raggiungere il LIVELLO PIU’ ALTO (le Olimpiadi ); posso affermare che in parte tali idee rispecchiano anche il mio pensiero, però bisogna riconoscere a questo ragazzo la bravura e la competitività, cioè il suo essere atleta, ma anche, il confronto esistente con altri campioni del mondo atletico ,quindi, per quanto riguarda i vantaggi o svantaggi in campo sportivo, c’ è una apposita commissione che analizza nei minimi particolari tutto ciò.

Pistorius mi ha rinvigorito l'idea che la forza di volontà fa posto a tutto, ma poi tutto mi crolla se penso che è la società che giudica e decide il suo ed il nostro destino, se possiamo continuare a lottare per realizzare i nostri sogni o se è giunto il momento di arrendersi. Di questa società noi ne facciamo parte ed ogni giorno ascolto mille buoni propositi ma nella realtà siamo tutti egoisti.

A questo punto vi ripongo la domanda fatta in aula o meglio una riflessione: se Pistorius alla gara fosse arrivato ultimo, gli avremmo permesso di partecipare tra i così detti “normali”?

Secondo me si? Ma solo per pietà.

Premetto dicendo che mi risulta difficile dare un giudizio univoco sul caso Pistorius in quanto i miei pensieri risultano contrastanti data prorpio la particoilarità del caso preso in esame: da un alto penso che Chi sostiene che Oscar Pistorius presenta delle condizioni di vantaggio, dato dalle protesi in carbonio, basa le sue opinioni su ricerche e sperimentazioni dall'latro mi chiedo perchè accanirsi tanto su un suo possibile vantaggio annebbiando la sua condizione di "svantaggio".
dalle parole dell'atleta si evince la forza dirompente con cui elude la sua disabilità e la volonta di affermare con forza la sua normalità. Ecco è prorpio questa cecità nel vedere il limite fisico che mi fa riflettere. esiste il limite? esiste il vantaggio? per la scienza Oscar è avvantggiato dalla spinta che procurano le protesi in carbonio per l'opinione pubblica che base le sue riflessioni sul perbuonismo no! la mia idea oscilla nel mezzo delle due posizioni lasciando tanti interrogativi in sospeso. Forse la volonta dell'atleta di voler affermare la sua normalità, cela un rifiuto della sua disabilità e la negazione del limite?

Il caso di Pistorius mi ha lasciato senza parole. Io credo che contestare la sua vittoria sia stato un errore. Il messaggio lanciato doveva essere un altro: un messaggio di integrazione, di speranza e positività per tutte quelle persone impossibilate e nonostante ciò hanno la forza di mettersi in gioco con lo sport.
Rossana Forte

le polemiche che si vengono a creare di fronte a delle "forze della natura" credo siano superflue!oscar, come simona, ha voluto vivere come tutti gli esseri umani e ha voluto essere vincitore della vita anche lui!che una protesi aiuti o meno a vincere una gara non ha importanza perchè la vittoria di pistorius è avvenuta già nel momento in cui ha deciso che quelle sarebbero state le sue gambe!vorrei vedere coloro che polemizzano a trovarsi nelle condizioni in cui si è trovato oscar...avrebbero perso non la gara ma la speranza di vivere!

<<Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare>> (la madre di Pistorius "the fastest thing on no legs")
«Pistorius, in base a dei test, dispone di un vantaggio considerevole rispetto ad atleti senza protesi». A confermarlo, al quotidiano tedesco Die Wielt, è Gert Peter Bruggemann, l'esperto incaricato dalla Federazione internazionale di atletica (Iaaf).
È da queste frasi che partirei per riflettere insieme a voi…
Anche io ho visto ballando con le stelle e credo che se la vita di Pistorius dipendesse dalle sue protesi in questo video non sarebbe così sereno… è un uomo che vince, un uomo che vince soprattutto perché ha voglia di vivere… un uomo che non si arrende di fronte alle difficoltà… un uomo che anche se ha la protesi lotta… questo si evince dalle sue parole a Milestone:
«Non ci credo», ha commentato Pistorius subito dopo la gara. «Per 300 metri ho fatto la gara perfetta. Eppure alla partenza ero nervoso, non riuscivo a trovare la concentrazione giusta. Non so come, ma sono riuscito a dare tutto quello che avevo. È la cosa più bella che potesse accadere».
Ecco… è da questa semplice frase che possiamo percepire sì la sua meraviglia, ma soprattutto il suo coraggio e la voglia di VIVERE…
Mi ha colpito un’altra frase che lui stesso ha detto:
<<Non voglio un trattamento speciale>> dice, confidandosi a The Indipendent! E continua dicendo: <<Mi sono sempre concentrato sulle mie abilità, non sulla disabilità>>.
La sua lotta per una normalizzazione del suo status è passata per un impegno sportivo portato avanti fin da bambino.
Quello che nella vita di tutti i giorni era un handicap, per i giudici dell’atletica si poteva considerare un supporto capace di avvantaggiare meccanicamente e non sportivamente il corridore sudafricano.
Lo stesso Pistorius, quando non è in pista, usa delle protesi di forma simile alle gambe umane, rivestite in silicone, che gli permettono di camminare con più fluidità rispetto alle cheetahs.(due sottili «gambe» in fibra di carbonio ideate espressamente per la corsa).
Ecco perché la tecnologia è così importante, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche "umano" come per Pistorius.
E allora corri Oscar. Niente è davvero più impossibile ora.

Oscar Pistorius è un uomo che ha saputo,con grande forza d'animo,affrontare la vita e le sue difficoltà,ed è riuscito ha raggiungere un traguardo importante prima di tutto nella vita,poi anche nello sport!Per cui credo che tutto il dibattito e le polemiche riguardo la possibilita'o meno di partecipare alle olimpiadi,per il vantaggio che probabilmente potrebbero dargli le sue protesi,vadano considerate e discusse,dopo aver preso coscienza della grandezza che quest'uomo ha mostrato nella propria vita.Pistorius va preso come esempio,perchè,purtroppo,non tutte le persone con disabilità hanno lo stesso coraggio e la stessa determinazione,che,invece,è fondamentale per superare le proprie difficolta e fare ciò che ci rende felici.

Pistorius mi ha rinvigorito l'idea che la forza di volontà fa posto a tutto, ma poi tutto mi crolla se penso che è la società che giudica e decide il suo ed il nostro destino, se possiamo continuare a lottare per realizzare i nostri sogni o se è giunto il momento di arrendersi. Di questa società noi ne facciamo parte ed ogni giorno ascolto mille buoni propositi ma nella realtà siamo tutti egoisti.
A questo punto vi ripongo la domanda fatta in aula o meglio una riflessione: se Pistorius alla gara fosse arrivato ultimo, gli avremmo permesso di partecipare tra i così detti “normali”?
Secondo me si? Ma solo per pietà.

Di Oscar Pistorius ho parlato anche nel laboratorio riguardante il caso di Simona Atzori, riferendomi alla madre che, senza parafrasare, diceva al figlio “tuo fratello mette le scarpe, tu metti le gambe”, invogliandolo così a compiere normalmente le attività quotidiane. Il 13 gennaio 2008 la IAAF respinse la richiesta di Oscar di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino, sostenendo che "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non le usi". Probabilmente dal punto di vista agonistico le protesi rappresentano realmente un vantaggio ma un vantaggio assolutamente positivo soprattutto sul lato umano. Visto che viviamo in una società che reputa normale una persona definita “bella, giovane e sana”, allora dobbiamo organizzarci il più possibile per esserlo! A mio parere quindi sono assolutamente ben accette le protesi in tutte lo loro tipologie: integrative, chimiche, per disabili, per sportivi, anche se dovessero servire semplicemente a migliorare la bellezza estetica dell’individuo!!!!!!!!!!
Giovanna Cestrone

Credo che l’esempio di Pistorius vada considerato con cautela, scindendo per bene l’aspetto umano e l’aspetto sportivo.
Per ciò che riguarda Pistorius in quanto atleta, credo sia assolutamente giusto e necessario che vengano fatti gli opportuni accertamenti sulla possibilità o meno per Oscar di partecipare alle Olimpiadi insieme a colleghi normodotati. Il 30% di vantaggio che, probabilmente, le protesi in fibra di carbonio arrecano, non va trascurato. Vantaggio o svantaggio, che ci sia o meno, tocca a commissioni tecniche stabilirlo ed è giusto che sia così. Non si tratta di discriminazione; non credo che l’accusa a Pistorius scaturisca dal rifiuto di parificazione dei diversamente abili ai normodotati. Si tratta di accertamenti sulla biomeccanica, come ogni altro genere di accertamento, necessario nello sport in quanto basato sulla meritocrazia e sulle stesse caratteristiche fisiche degli atleti gareggianti. Questa non è discriminazione; è correttezza.
Tutto ciò non va assolutamente a ledere la PERSONA Pistorius: uomo da immenso coraggio, forza di volontà, amore per la vita e amore per lo sport. “La vita non gli ha dato le gambe”, ma lui non si è arreso e “se l’è procurate”. Ha rifiutato di arrendersi, di cullarsi sull’autocommiserazione. Ha preso atto del suo enorme problema: non sarà stato facile, non saranno stati pochi i momenti di sconforto e di difficoltà in cui avrebbe voluto mollare, ma non l’ha fatto!!! Grazie all’appoggio di una famiglia ammirevole ha reagito e si è dato da fare per risolvere i problemi di tutti i giorni e per rincorrere i suoi soni con le sue gambe speciali.
Come si fa a non provare ammirazione per un uomo del genere? Una personalità speciale che ha saputo sfruttare tutte le potenzialità spiccate che aveva e pertanto esempio di resilienza.
Vorrei concludere con una citazione di Oscar e mostrandovi un’immagine che dovrebbe far comprendere con quali occhi guardare quest'uomo.

"correvo su e giù per la spiaggia quando due bambini più grandi di me mi chiesero perché lasciassi solo dei buchi sulla sabbia ,anziché impronte di piedi.
Io risposi:"Perché le mie impronte sono fatte così".
"Ah" ,risposero loro, e cominciarono così a correre sui talloni per provare a lasciare impronte uguali alle mie.
Quel giorno mi è rimasto in mente. E' stato in momenti come quelli che ho capito che la gente ti vede esattamente nel modo in cui tu vedi te stesso. (O.Pistorius)"



Ecco...Oscar non va guardato come il diversamente abile con le protesi...ma come una persona dall'immensa UMANITA' e senso della vita


Antonella Mastropietro

castaldoangela ha scritto:Pistorius mi ha rinvigorito l'idea che la forza di volontà fa posto a tutto, ma poi tutto mi crolla se penso che è la società che giudica e decide il suo ed il nostro destino, se possiamo continuare a lottare per realizzare i nostri sogni o se è giunto il momento di arrendersi. Di questa società noi ne facciamo parte ed ogni giorno ascolto mille buoni propositi ma nella realtà siamo tutti egoisti.
A questo punto vi ripongo la domanda fatta in aula o meglio una riflessione: se Pistorius alla gara fosse arrivato ultimo, gli avremmo permesso di partecipare tra i così detti “normali”?
Secondo me si? Ma solo per pietà.

Angela,inun certo senso le nostre risposte sono intrecciate tra loro e mi trovi concorde!

Bè che dire non ci sono parole per descrivere tanta grettezza!!!
scusate ma proprio non riesco ad esprimere diversamente il mio totale disapprovo verso tanta insensibilità e stupidità... (mi riferisco alla decisione presa di non far partecipare Pistori alle olimpiadi).
ma come possono certe persone osare solo anche pensare determinate cose... giudicare inadeguato un atleta, perchè "portatore di supporti che lo agevolerebbero"....
è strano come un portatore di handicap che nella sua quotidianetà è abituato a vivere e a sentirsi come un disabile, debba adesso lottare perchè, proprio quella disabilità lo rende agevolato... è davvero assurdo!!!!
c'è solo da ammirare una tale forza di volontà, il coraggio di prendere in mano le redini della propria vita che qualcuno ha reso "diversa" per cambiarla e renderla migliore....

Sono pianamente d'accordo sull'uso di tecnologia anche nel campo sportivo nelle grandi competizioni come le olimpiadi, se la vita ha dato dei limiti a P. relativi alle sue gambe non vedo perchè il progresso che cerca di aiutare l'uomo in genere a superarara spazi e limiti, nonm possa valere per P.
P è il 30% in più determinato a raggiungere i suoi sogni...Non ci resta che prendere umilmente esempio.

protesi svantaggio o vantaggio??
Ovviamente vantaggio, vantaggio per pistorius... ma non per vincere per forza le olimpiadi ma per poter camminare.
Pistorius è un esempio di resilienza , malgrado gli manchino i piedi, utilizza protesi in fibra di carbonio.
Ha sfidato un sistema, è andato avanti per la sua strada, ha affrontato i problemi, vincendoli.

Vantaggio o svantaggio?
Non è così semplice dare una risposta a questo quesito,ci ho riflettuto a lungo,e sono giunta a questa conclusione:
Se dovessi dare ascolto “alla ragione” ,da un punto di vista agonistico,qualora in cui si dovesse effettivamente accertare un vantaggio dovuto all'utilizzo di protesi in fibre di carbonio( che a quanto pare “aiutano” l'atleta soprattutto negli ultimi metri) , allora potrei dire che non sarebbe corretto farlo partecipare ,semplicemente perchè nessuno dovrebbe essere agevolato,vuoi dall'uso di protesi piuttosto che di stupefacenti...
Se invece dovessi dare ascolto al mio cuore,è chiaro che non potrei che non tifare per lui,che rispetto ad altri è partito “svantaggiato”,e tra allenamenti,sacrifici e grande forza d'animo,si è dovuto fare in quattro per raggiungere questi risultati così straordinari,divenendo un modello di speranza per tanti altri che vivono la sua stessa condizione.
Per cui..io preferisco seguire il mio cuore,lo farei gareggiare solo per il fatto che non si è arreso alla vita..,ma ha deciso di “alzarsi sulle sue di gambe”...e correre insieme agli altri.

Ciò che mi colpisce in questo corso di studi è il notare la grande forza di volontà di queste persone "diverse" che riescono a trasmetterci, la loro capacità di sfidare il mondo,i dibattiti aperti sulla loro condizione. Mi chiedo però, può essere una provocazione, ma quante persone diverse non riescono a sfidare neanche loro stessi perchè non supportati da adeguati sostegni morali che li accompagnano durante il loro percorso di vita? E' vero che abbiamo visto grandi personalità, ma per arrivare a ciò, chi ha costruito la loro personalità? allora mi chiedo ancora, grande merito spetterebbe anche ai genitori che come la madre di Pistorius non ha condizionato il figlio a lasciarsi andare ma facendo un paragone con l'altro fratello lo invitava a non sentirsi inferiore. Grande approvazione possa affermare spetta anche all'insegnante che avrà sicuramente saputo valorizzare le sue potenzialità latenti. quindi anche incontrare persone giuste sul proprio cammino, a mio avviso, ha la giusta rilevanza per la costruzione di una personalità capace di sfidare tutte le avversità.

Oscar Pistorius è un un vero esempio di come la volontà e la voglia di vincere siano la base per il superamento di qualsiasi ostacolo, inoltre penso che tante polemiche non sarebbero mai sorte se non ci fossero stati grandi interessi economici come quelli che ruotano attorno alle olimpiadi, dove gli sponsor la fanno da padrone per accaparrarsi il campione del momento e Pistorius con le sue vittorie e capacità ha cambiato la storia dello sport fino a questo momento conosciuta.
Alessia De Vito