lab. 4 Pistorius

Credevo di avere le idee piuttosto chiare in merito alla questione e credevo anche che fosse più semplice esplicare agli altri le proprie considerazioni,non nascondo che il dibattito in aula mi ha un pò confuso e mi ha spiazzato vedere come è stato facile per una mia collega,che si è esposta con grande sincerità,essere fraitesa. In genere sono una persona molto impulsiva e dico subito quello che penso, avrei voluto parlare in aula ma non riuscivo a trovare le parole adatte..è stato come se mi mancasse la delicatezza opportuna e non volevo apparire indelicata. In ogni caso credo che la commissione e soprattutto i media avrebbero dovuto porsi le giuste domande prima della gara, ma questa forse è un'utopia..scusate per lo sfogo personale

Pistorius è avvantaggiato o no?
io non riesco a rispondere a questa domanda, se non con altre domande: Può un disabile, nella società in cui viviamo oggi essere considerato avvantaggiato?se è vero che le protesi al carbonio gli danno una spinta in più,non è anche vero che gli atleti normodotati hanno una spinta in più per il solo fatto di avere le gambe e poterle e usare da tutta una vita?il mio pensiero è legato all'etica?
Se è vero che quelle protesi gli permettono di correre più veloce, è giusto che lui partecipi alla gara con i normodotati?ma non è anche questa una forma di discriminazione per gli atleti normodotati?...
Riflettendo sono arrivata alla conclusione che non so darmi una risposta...e più rifletto più ho in mente domande:
ma qual'è il confine tra normalità e anormalità? in una situazione come questa chi è normale e chi no?
forse sono andata fuori traccia,non lo so..voi che cosa pensate?

A fianco delle Olimpiadi per normodotati, sono cresciute negli ultimi anni le Paralimpiadi, destinate ad atleti diversamente abili. A qualcuno, però, deve essere sembrato poco partecipare e vincere alle Paralimpiadi e da qui è arrivato il sogno impossibile, la voglia di oltrepassare ogni barriera: un ragazzo privo di gambe che gareggia alle Olimpiadi con protesi in fibra di carbonio. Questo è il caso di Oscar Pistorius, un' atleta sudafricano. Questo suo sogno ha incuriosito tanta gente, suscitando, però, l' opposizione della Federazione di Atletica, i cui membri sostenevano che le protesi recavano vantaggio all' atleta rispetto ai normodotati. Io, invece, credo che le protesi abbiano una valenza positiva, in quanto permettono di fare cose che altrimenti non si riuscirebbero a fare. Dalle interviste è emersa una grande forza d' animo e coraggio, che lo porteranno a lottare per il suo sogno.

Pistorius colpisce per la sua forza di volontà e determinazione, perchè è una persona che ha cercato di superare i propri limiti e con l'aiuto delle tecnologie ci è riuscito. La sensazione del vento in faccia quando corri a me piace moltissimo e non posso immaginare quanto possa essere bello per lui che "naturalemente" sarebbe impossibilitato a farlo. Ben venga l'utilizzo di tecnologie integrative laddove ti aiutano a vivere con maggior serenità ed autonomia, certo bisogna accettarsi per quello che si è, ma bisogna anche accettare l'aiuto esterno laddove non arriviamo da soli.
Dal punto di vista sportivo non metto in dubbio che la questione ponga molti interrogativi ma personalmente non vedo la difficoltà nel permettergli di gareggiare come gli altri atleti.
Le tecnologie, in questo campo come negli altri campi della nostra vita, penso debbano essere utilizzate in modo intelligente cercando di non superare il limite della dignità umana.
Giuliana