lab. 4 Pistorius

Oscar Pistorius è l'esempio dimostrabile di come "agenti estranei" che possono sostituire integralmente preziosi parti del corpo, ci permettono di vivere la vita senza difficoltà, senza impedimenti , fino a riuscire a partecipare alle olimpiadi.
Nonostante la commissione abbia mostrato delle titubanze alla sua partecipazione alle olimpiadi, Pistorius alla fine è stato accettato, per cui non vedo alcun divieto all'inclusione di tali soggetti in gare sportive se vivono in un livello pari a quello di soggetti "normali".
Pistorius quindi , sembra vivere nè in una condizione di svantaggio nè di vantaggio, ma semplicemente in un condizione "normale".

Fino a qualche settimana fa, non avevo mai sentito parlare di Alex Zanardi; fin quando, un mio carissimo amico, con il quale condivido l’esperienza del forum del corso di psicopedagogia, mi raccontò, per sommi capi, la sua storia. Mi colpì tanto che ho iniziato su internet una ricerca del tutto personale su questo pilota, che voglio condividere con voi.
Nato a Bologna il 23 ottobre 1966, Alex Zanardi iniziò in giovanissima età la carriera di pilota automobilistico fino ad arrivare a correre in Formula 1.
La sua vita venne stravolta nel pomeriggio del 15 settembre 2001, quando su un circuito automobilistico tedesco, in una corsa a pochi giri dal termine, rimase coinvolto in un terribile incidente.
Lo scontro fra le due autovetture (come purtroppo si può vedere molto bene nel video dell’incidente: https://www.youtube.com/watch?v=IDDeJyWnAcY) provocò letteralmente il taglio in due della macchina di Zanardi, proprio all’altezza delle anche del pilota.
Le condizioni apparvero subito disperate e per limitare l'emorragia si dovette intervenire con la soluzione più drastica e radicale: l'amputazione degli arti inferiori. Le condizioni di Zanardi rimasero gravissime per lungo tempo.
Lentamente il pilota, dotato di un carattere di ferro, si è adattato ad utilizzare un paio di protesi, che gli hanno permesso di rimettersi in piedi e il suo sorriso è tornato a splendere sul suo volto.
A questo proposito, molto bella e significativa risulta l’intervista rilasciata a “Niente di personale” su la 7: https://www.youtube.com/watch?v=DVdEP5Cc3AI.
Alex Zanardi ritornando a praticare l’automobilismo e altri sport (lo scorso anno, tra l’altro, ha vinto la maratona di New York in handbike) non solo ha dimostrato tenacia e determinazione, ma una grande umiltà, voglia di vivere e un immenso amore per lo sport e per la vita.
(https://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=ma1GbGu3XjQ).

Grazie Pina per i video pubblicati..anche la testimonianza di Alex Zanardi mi ha colpito molto..non conoscevo la sua storia ma quello che mi ha colpito più di tutto è l’ironia anzi l’autoironia che caratterizza questo campione.
Incredibile la battuta che fa all’inizio nell’intervista su La7 quando racconta che, dopo l’incidente, durante una premiazione, mentre tutti non smettevano di applaudirgli, lui ha avuto il coraggio di far scoppiare tutti a ridere dicendo: “Son così emozionato che mi tremano le gambe”.
Quando ho ascoltato la testimonianza di Alex ammetto di essermi domandata: “ma come è possibile subire un evento così devastante come l’amputazione delle gambe e continuare comunque a trovare la forza non solo di sorridere ma anche di far ridere gli altri?”…ho pensato subito a me e mi sono detta: "io non ce la farei!"..
eppure è possibile perché secondo me ci sono persone che hanno delle doti così speciali che nessun incidente, nessun deficit potrà mai soffocarle.
Quando Alex ha detto nell’intervista: “me lo deve ricordare qualcuno che ho anch’io una menomazione alle gambe perché per me non è cambiato nulla” ammetto che mi è venuta la pelle d’oca..
Grande Alex..bellissima testimonianza per tutti noi.

Ammiro molto la forza di volontà di Oscar Pistorius è un simbolo che ci fa capire che ogni ostacolo può essere superato infatti la sua determinazione dimostra che nulla è impossibile. Sono stata colpita da una frase di Nelson Mandela che è stampata su una delle sue magliette di allenamento "Un vincitore è solo un sognatore che non si è arreso"

La vita di Oscar Pistorius ha dell’incredibile, è una storia che tocca davvero il cuore.
Oscar Pistorius nasce a Pretoria il 22 Novembre del 1986 con una grave malformazione agli arti inferiori, (peroni assenti e entrambi i piedi gravemente malformati) che lo costrinsero alla tenera età di undici mesi a sottoporsi alla prima operazione cioè amputazione delle gambe. Ma tutto questo non lo demoralizzò infatti cominciò dal liceo a dedicarsi allo sport alla pallanuoto e al rugby ma un infortunio lo portò a dedicarsi all’atletica leggera ed è qui che è nato il vero Pistorius.
Con una protesi alle gambe cominciò a correre sui 100, 200 e 400 metri battendo record su record, la sua affermazione fu alle paraolimpiadi di Atene del 2004 dove vinse il bronzo sui 100 metri e l’oro sui 200.
Il suo più grande desiderio era quello di poter correre con atleti normodotati, richiesta che gli fu respinta in un primo momento ma che poi gli fu accordata e gli permisero di partecipare alle qualificazioni per i mondiali di Daegu 2011, qualificazioni che furono superate e per la gioia di Pistorius il suo desiderio fu esaudito.
Con la sua storia, Pistorius, lancia un messaggio a tutte le persone che soffrono di una malformazione fisica, non importa quale sia il tuo problema, l’unica cosa che conta è la forza di volontà e la speranza, speranza e volontà che lui non ha mai perso e che l’hanno portato ad essere un uomo come tutti gli altri.
Un perdente non è colui che arriva ultimo ma colui che resta fermo a guardare.

credo che non si possa definire un vantaggio ciò che ti aiuta a superare i tuoi limiti... credo che la tecnologia, oggi, stia dando la possibilità a chi ha svantaggi di superarli, Pistorius è l'esempio di chi non si arrende!!!

Conoscevo già la storia di Pistorius,credo che questo ragazzo meriti assolutamente le Olimpiadi perchè rappresenta un esempio per tutti noi. Inoltre penso che le protesi siano strumenti eccezionali in quanto migliorano la vita di tante persone. Guardando uno dei video di Pistorius mi ha molto colpito la frae:

"La vita gli ha tolto le gambe e lui se l'è procurate!"

Proprio pochi giorni prima della lezione e della visione del video ho appreso della partecipazione del mitico Oscar Pistorius alle Olimpiadi grazie alla sua adesione al programma televisivo "Ballando con le stelle"

Questo ragazzo, così come la già citata Simona Atzori, è un esempio di grande forza, coraggio, ostilità. Qualità che gli hanno permesso di non arrendersi, non mollare e di diventare un formidabile corridore.

Considerarlo un "AVVANTAGGIATO" per l'uso delle protesi in fibra di carbonio penso sia una cosa ASSURDA e priva di fondamento. La sua ammissione è stata infatti decisa da una commissione sportiva che evidentemente ritiene che tale situazione non sussista. Dietro queste inutili critiche si nascondono forse dei timori?...mah!

Io sicuramente tiferò per lui

« Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare. »
(La madre di Oscar Pistorius)

Sono pienamente d'accordo con queste parole.
Ciò che della storia di Pistorius mi colpisce, non è tanto la questione:"disabile o uomo bionico"...le protesi sono sostituive deglia arti, e quindi vanno ad integrare un deficit ristabilendo una sorta di normalità, per lo meno nella funzionalità. Detto ciò, che poi siano migliori a livello di prestazioni atletiche, x me restano comunque protesi, con tutte le difficoltà che il loro integrarsi con il corpo può comportare. Non conta che corra più veloce degli altri, conta che si è impegnato più degli altri per correre con loro, perchè lui non ha due gambe ha due protesi, e non diventa "normale" perchè può correre, per me diventa migliore perchè è un uomo che non si è arreso di fronte ad un ostacolo e perchè ha lottato per ciò che desiderava.
Landino Alessia

Quello che colpisce in Pistorius è la forza di volontà e la gioia di vivere nonostante, purtroppo per la maggior parte sia considerato un diverso.
Io penso che questo suo atteggiamento ci faccia riflettere sul fatto che bisogna affrontare la vita con tutto ciò che ci offre e credere che se ci sono difficoltà ciascuno di noi ha la forza e la capacità sufficiente per poterle affrontare. Ritengo giusto che partecipi alle olimpiadi,con pari diritti..

La storia di Oscar Pistorius mi era già nota da alcuni programmi televisivi.
Non so se l'utilizzo delle protesi possa agevolarlo o meno nella corsa, ma sicuramente lo hanno aiutato nella vita quotidiana. è un uomo da ammirare, che nonostante tutte le difficoltà che la vita gli ha posto davanti è riuscito a superarle e a non mollare mai. Non so dove prenda tutta questa forza perchè se dovessi pensare a cosa farei io, non credo che riuscirei a superare tutto ciò sapendo di non avere più libertà di movimento, di non potermi spostare da un posto all'altro se non con l'aiuto di qualcuno.
Io sono favorevole all'utilizzo delle protesi perchè penso che quest'ultime possano migliorare la qualità di vita di persone che si sentono in una condizione di svantaggio rispetto agli altri.

in relazione al messaggio che ho pubblicato qualche giorno fa, volevo soffermarmi sul termine vantaggio, il vantaggio di cui io parlo non riguarda la partecipazione alle olimpiadi, ma riguarda Pistorius come persona, nel senso che io non lo considero avvantaggiato rispetto agli altri, ma semplicemente una persona che nonostante la sua menomazione non ha niente in meno rispetto agli altri

La forza di questo ragazzo è da ammirare..!!!poichè nonostante le difficoltà che ha incontrato non si è scoraggiato e ha lottato per VIVERE,realizzando il suo desiderio ovvero di poter partecipare alle olimpiadi e carreggiare.Con ciò ha abbattuto delle barriere tra disabilità e normodotati, dimostrando che siamo tutti "diversi" ma "uguali".!!!

nella vita bisogna sempre lottare e questo ragazzo ci dimostra di avere tanto coraggio nel superare le sue difficoltà che la vita gli pone, è bello vedere che non si arrende e combatte per andare avanti sempre e comunque.

In seguito alla visione del video di Oscar Pystorius, ho pensato come questo atleta diversamente abile sia stata una persona cosi tenace, forse più di tante persone che sono state fortunate ad avere un corpo sano. lui nonostante tutto è stato capace di coltivare una sua passione, quella dello sport superando tutti i limiti che la suà disabilità poteva porre. sapevo che Pystorius fosse stato escluso dalle Olimpiadi di Pechino, perchè le sue protesi in fibra di carbonio gli recavano un vantaggio sugli altri; secondo il mio punto di vista, credo che in realtà Pystorius no sia avvantaggiato per le sue protesi perchè a differenza dei normodotati potrebbe incontrare difficoltà nel superare le curve, lui è avvantaggiato soltatnto dalla sua forza di volontà e voglia di farcela!!!!

"La mia presenza alle Olimpiadi può essere interpretata solo come uno spettacolo da circo? Lo so, ma non ci penso. Se mi preoccupassi di cosa pensa la gente, non potrei fare quello che mi piace."Sono parole pronunciate da Pistorius...un uomo da invidiare.Ha proprio ragione quando parla della gente che è brava solo a giudicare e a puntarti sempre il dito contro.

"Non mi sono mai concentrato sui limiti della mia condizione ma ho sempre cercato di intuirne le possibilità, le sfide che poteva lanciarmi. In generale è una responsabilità, non solo per il significato sportivo del gareggiare a livello internazionale ma la responsabilità è legata al mio percorso, al fatto di trasmettere un messaggio alle persone, ai bambini, che è quello di non arrendersi alle difficoltà."
Per lui non è affatto un limite,forse lo è per gli altri...è bellissimo quando lui parla di trasmettere un messaggio positivo alle persone,ai bambini e soprattutto di non arrendersi mai perchè spesso è quello che noi facciamo di fronte a delle banalità.

Io non conoscevo O. Pistorius. Non mi è mai capitato, a differenza delle mie colleghe, vederlo per televisione e insieme a Simona costiutisce uno splendido caso di come nella vita tutto sia possibile e di come non bisogna mai dire questo è impossibile.
"La vita gli ha tolto le gambe e lui se l'è procurate" questa frase pronunciata dal giornalista mi ha colpito davvero tanto in quanto racchiude in se tutta la forza di volontà e il coraggio di un uomo di non arrendersi mai di fronte alle avversità della vita e di continuare a lottare per vedere realizzati i suoi sogni. Nelle diverse interviste che ho visto mi ha colpito una frase detta da Pistorius "se mi preoccupassi di cosa dice la gente non potrei fare quello che mi piace". Quanto è vero, la gente ci punta sempre il dito contro ed ogni cosa ai loro occhi appare sbagliato e se pensiamo ai loro giudizi rimaniamo praticamente immobili.
Se l'uso delle protesi costituisce uno svantaggio o un vantaggio non lo so dire, in quanto dipende dai punti di vista. Nella vita quotidiana possono essere positive perchè permettono di fare cose che senza non si potrebbero fare, come ad esempio nel caso di Pistorius permettono ad un uomo così di poter percorrere il suo sogno. Se poi costituiscono uno svantaggio per gli altri io questo non lo so e non credo di poterlo dire. Però, la commissione ha consentito ad Oscar di partecipare alle gare e questo vuol dire che le sue protesi non creano difficoltà ad altri concorrenti che partecipano alle Olimpiadi. In bocca a lupo Oscar!!!!
Marika Zobel

Viviamo in un paese in cui i mass media dedicano ampio spazio ai delitti, alle cronache nere, al bullismo e a tutto quello che si può considerare un cattivo esempio; così facendo però, troppo spesso ci si dimentica che esistono anche i buoni esempi, persone che con forza, coraggio e determinazione raggiungono traguardi inaspettati, dandoci così una grande lezione di vita.
Dopo la discussione fatta su Simona Atzori infatti,ecco proposto un secondo grande esempio di vita, Oscar Pistorius.
Ero già a conoscenza dell incredibile storia di Pistorius; atleta che senza gambe fin dall'infanzia, grazie ad una forza di volontà più unica che rara, è arrivato a competere nelle più importanti competizioni internazionali di atletica leggera.
Nonostante Pistorius rappresenti un grande esempio di vita, sia per i normodotati che per i disabili, non so cosa sia giusto affermare, se dire che durante le competizioni sportive sia avvantaggiato o svantaggiato rispetto ad un atleta normodotato, ma senza dubbio io faccio il tifo per un mondo che sia in grado di riuscir a mettere tutti gli uomini sullo stesso livello, che sia in grado di non far sentire nessuno inferiore solo perché diverso.

Pistorius incarna la volontà dell’uomo di superare i propri limiti e di valicare i canoni della disabilità. Pistorius quando corre non è più una persona disabile,è un atleta,un uomo che con tenacia intende raggiungere il traguardo,ed è proprio a queste parole che pensavo quando la docente ci ha mostrato il video di questo straordinario atleta. Non mi sento di intervenire in merito alla partecipazione di Pistorius alle olimpiadi. Ciò che posso dire e che le protesi per Pistorius rappresentano un vantaggio perché consentono a quest’ultimo di correre,cosa che non potrebbe fare altrimenti. Occorre però riflettere sulla possibilità che questo vantaggio si trasformi in svantaggio per gli atleti normodotati,e in questo caso analizzare l'opportunità di Pistorius di partecipare alle olimpiadi con i normodotati. Credo che, se non esistono elementi scientifici che dimostrano il vantaggio atletico di Pistorius nell’utilizzo delle protesi,sia giusto far correre l’atleta con i normodotati,ma qualora le protesi si dimostrino delle vere e proprie “molle” in grado di facilitare la prestazione, sia più giusto non riconoscere la partecipazione di Pistorius alle olimpiadi.

Ecco un altro esempio di vita. Pistorius un semplice ragazzo ventenne non si arrende davanti alle difficoltà. ha avuto l'amputazione ad entrambe le gambe. trascorerre le giornate come qualunque coetano, pratica sport a livello agonistico non si arrende davanti alle barriere fisiche, mentali e sociali.
Nonostante i pregiudizi scientifici gli impediscono di partecipare alle Olimpiadi continua sempre sulla sua strada.

Per quanto riguarda la controversia agonistica ho trovato in giro sul web uno studio scientifico indipendente condotto da parte dal prof. Brueggeman commissionato dall' IAAF (Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera) che ha dimostrato gli effettivi vantaggi dell'atleta con protesi biomeccaniche. I risultati sono stati i seguenti:
"- Pistorius è in grado di correre alla stessa velocità dei normodotati spendendo il 25 % in meno di energia;
- In seguito ai test in laboratorio sui potenziali di prestazione su Pistorius e sugli altri atleti è risultato che non vi era così tanta differenza fisiologica;
- Un’analisi biomeccanica, ha dimostrato che le maggiori differenze si manifestavano nello sprint iniziale.
Le analisi biomeccaniche hanno dimostrato le maggiori differenze nella meccanica dello sprint tra un atleta che usa una protesi per una amputazione sotto al ginocchio rispetto ad un normodotato. La massima forza di reazione verticale sul terreno e gli impulsi verticali sono sensibilmente differenti e una tale quantità di energia ritornata non sono mai state riportate in una caviglia umana durante una corsa sprint rispetto a quella delle protesi
Il lavoro attivo, o l’energia ritornata, dalle protesi è vicino al triplo del massimo riportato in una caviglia umana.
L’energia persa per una protesi invece è circa il 9,3% durante la fase di posizione mentre l’energia media persa per una caviglia umana è circa del 41,4%. Questo significa che il vantaggio meccanico delle protesi rispetto ad un atleta normodotato è maggiore del 30% E’ evidente che un atleta che utilizza le protesi tipo Cheetah può correre alla stessa velocità di un normodotato spendendo molta meno energia. Correre utilizzando tali protesi comporta un minore movimento verticale e un conseguente minor lavoro speso per sostenere il corpo. Allo stesso modo, l’energia persa con l’utilizzo delle protesi è significativamente minore rispetto ad una caviglia umana nella fase di sprint alla massima velocità. Un atleta che utilizza tali protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) rispetto ad un atleta che non ne fa uso.
Il consiglio della IAAF ha esaminato l’intera descrizione e ha deciso che queste protesi conosciute come “cheetachs” dovrebbero essere considerati come degli aiuti tecnici per gli atleti che ne fanno uso, in chiara contravvenzione rispetto alla norma 144.2 della IAAF. Di conseguenza Oscar Pistorius non è ammesso a competere in gare organizzate con regolamenti IAAF."

La partecipazione di Pistorius alle Olimpiadi è stata ostacolata dall'IAAF a causa delle protesi in fibra di carbonio che darebbero un vantaggio meccanico del 30% rispetto a chi non usa le protesi. Se effettivamente esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare ciò anch'io non vedo la sua esclusione come cosa discriminante,anzi egli è stato valutato atleta alla pari degli altri,come tutti gli altri.E' stato considerato come atleta,non come disabile,si é pensato alle protesi dal punto di vista agonistico,come strumento di vittoria nella competizione e non come strumenti che aiutano Pistorius nella vita di tutti i giorni. Dunque giusta la sua partecipazione al livello umano non al livello sportivo.Il problema infatti è nato quando si è parlato di vincere...

https://www.youtube.com/watch?v=YeYXeoYXZwY&feature=related


Guardando questo video, capisco ancora di più, che bisogna reagire, rimbocarsi le maniche ed andare avanti.
In questo video si vedono prima vari atleti e impegnati nei loro vari sport, poi tra i tanti c'è Pistorius, inquadrato a mezzo busto, uno come tanti si direbbe.... poi si vede tyson al tappeto, che riprende le forze e reagisce, e così tutti gli altri... Pistorius ha fatto questo, ha reagito alla vita. Sono immagini che a me danno tanta forza e mi fanno pensare che in fondo la vita mette "i bastoni fra le ruote" a tutti, in fondo è questo che è capitato anche a lui, una difficoltà da superare. Certo, è meglio superare una brutta giornata, che va storta con mille ostacoli , piuttosto che "dover mettersi ogni giorno le gambe" e cominciare una nuova giornata, ma da come oggi si presenta Pistorius, per lui non è un problema, è la normalità!
Inoltre penso si molto più facile psicologicamente affrontare le diversità se si nasce con esse, che piuttosto imparare a conviverci da un giorno a l'altro!nascendo con una disabilità, sicuramente si capisce e si vedono i disagi e le differenze con i "normodotati", ma in qualche modo penso sia più facile perchè ci si adatta a vivere con quel deficit, cosa che cambia completamente per chi ad esempio prima camminava e poi non può più, o ad esempio non vede più! cioè, se uno prima vedeva e poi non può vedere più, ha dei ricordi, sente la mancanza di non poter vedere! invece chi non ha mai visto, non ha una immagine, se ne crea una propria, attraverso i racconti degli altri, ma saranno sempre visioni proprie; penso ad esempio ad un qualsiasi colore, l'arancione per esempio, è difficile far capire ad un cieco come sia l'arancione, si cerca di spiegarlo, ma alla fine è il cieco che si fa una sua idea, che sarà solo sua, unica, personale!

mi rendo conto di essermi un pò persa nei disorsi, ma mi è difficile esprimere tutto ciò che vorrei, è un mondo nuovo!la disabilità è un mondo nuovo, al quale adesso mi sto abituando, attacando....la vedo completamente diversamente rispetto a prima!

rispetto alla sua contestata partecipazione alle olimpiadi, penso che sia solo una pura questione meccanica, nel senso, sono d'accordo, ma il tutto deve essere prima visionato dall'organizzazione, e questo è stato fatto! una volta visto che realmente non è un vantaggio rispetto a chi invece deve fare affidamento solo ai propri muscoli, perchè non farlo gareggiare, in fondo aveva già dato dei risultati e delle dimostrazioni di superiorità rispetto agli atleti paralimpici a parità di protesi, aveva vantaggi temporali enormi. quindi sono i suoi muscoli ad essere "buoni" non le sue protesi!

Pistorius rappresenta uno dei pochi casi che minimizza le distanze esistenti tra normodotati e disabili grazie all'evoluzione tecnologica che permette al soggetto diversamente abile di partecipare ad una gara sportiva con normodotati. Il problema però sorge quando si parla di vincere...infatti inizialmente i commissari sportivi ostacolano la partecipazione di Pistorius alle Olimpiadi a causa delle sue protesi in fibra di carbonio sottolineando in questo modo la sua diversità..La commissione ha valutato le protesi solo come strumento che ostacola la vittoria nella competizione sportiva senza calcolare l'aiuto che queste forniscono a Pistorius nella vita quotidiana:muoversi,camminare..rendendogli così la vita più semplice!Alla fine i commissari acconsentono alla sua partecipazione alle Olimpiadi superando il loro limite..

Rilievi tecnici effettuati sulle protesi di Pistorius hanno rilevato la possibilità che le protesi fossero per l’atleta un vantaggio nei confronti degli altri, per cui se così fosse, da un punto di vista meramente tecnico trovo giusto il divieto di farlo partecipare alle olimpiadi. Oggi infatti, in quel tipo di sport , la differenza tra un atleta e un altro è data da pochi centesimi di secondo, per cui ribadisco, se fosse vero che le protesi di Pistorius in qualche modo lo avvantaggiano, non trovo giusto che gareggi con gli altri, perché non sarebbe una gara alla pari.
Lo stesso motivo per cui io non farei gareggiare Pistorius alle paraolimpiadi. Infatti non credo che lui non volesse partecipare, ma che senso ha far partecipare un ragazzo alle paraolimpiadi quando è avvantaggiato anche rispetto ai normodotati?
Per cui per me la soluzione sarebbe semplice, la stessa commissione di esperti che ha esaminato il vantaggio dato dalle protesi di Pistorius gli indichi dei parametri di costruzione per cui possa gareggiare alla pari con gli altri, poi vinca il migliore.
Dal punto di vista umano, un ragazzo ch’è riuscito a tirar fuori il meglio di se da una situazione così disagevole è solo da applaudire. Forza Pistorius e comunque vada sarà un successo, è il tuo “personalissimo successo”, e quello non lo può toccare nessuno.