lab. 4 Pistorius

Ammiro la forza e il coraggio di questo ragazzo,che nonostante la sua disabilità ha cercato e provato a realizzare i suoi sogni,cogliendo le occasioni e le opportunità che la tecnologia gli ha dato.

La prima domanda che mi sono fatta dopo aver visualizzato i video è stata: "Qual'è la differenza tra le protesi estetiche e quelle integrative?" La riposta che mi è balzata subito alla mente è NESSUNA! Perchè in entrambi i casi le protesi hanno la stessa funzione, cioè aiutare chi ne fa uso a colmare un vuoto determinato dalla sensazione che "manchi qualcosa", e a raggiungere un modello, sia esso di perfezione estetica o di "normalità".
La condizione di vantaggio o svantaggio dunque non è da verificarsi nel fatto che un individuo metta o no le protesi, ma nel fatto che questo individuo riesca ad accettare la sua condizione oppure no. Possiamo mettere a confronto questa situazione con quella della Atzori. Lei pur essendo nata senza braccia, non ha avvertito l'esigenza di cabiare la sua situazione, anzi, è riuscita a trarne tutto ciò che di buono poteva esserci e a vivere una vita normale. Al contrario nel caso del nostro atleta, non solo ho visto un gran desiderio di "colmare" il suo deficit, ma anche quello di superare i propri limiti, gareggiando nelle olimpiadi accanto ad atleti normodotati. Ovviamente non vedo in nessuno dei due casi alcun comportamento negativo, si tratta semplicemente di due modi diversi di affrontare alcune situazioni. Ciò che conta è reagire comunque in modo positivo e lottare per ottenere la vita che si desidera!

Per caso mi è capitato di leggere questa frase e vorrei condividerla con tutti voi, dato che mi sembra legata non solo all'argomento, ma alla vita in generale:
Usa il tuo talento qualunque esso sia. I boschi sarebbero terribilmente silenziosi se cantassero solo gli uccelli che cantano meglio.

Conoscevo già il caso di Pistorius e devo dire che ogni volta che mi trovo davanti a persone così speciali e RESILIENTI non posso non essere esterrefatta e credo che ognuno di noi dovrebbe prendere esempio da tale voglia di vivere e di superare i propri limiti....(è inutile nasconderlo li abbiamo tutti!).... Oscar Pistorius si è ripreso quella vita che gli era stata tolta!!
Detto ciò è sicuramente giusto fare tutti gli accertamenti del caso affinchè tutti i corridori partano dalla stessa condizione, tenendo conto però che pur avendo avuto la possibilità di avere le gambe non è facile far sì che diventino tutt'uno col corpo, Pistorius è stato come un bambino che doveva imparare a camminare oltretutto usando un corpo estraneo che ha dovuto fare suo. Quest'ultimo aspetto non deve essere trascurato considerando la velocità con cui è riuscito a ottenere tempi record.
E poi io non sono un'esperta di atletica ma credo che nella corsa ci sono tante altre componenti che entrano in gioco, la resistenza , il saper dosare i tempi, il controllo e il movimento del resto del corpo....
In aula una collega ha affermato che il quesito maggiore in tutta questa vicenda è quella del video " Pistorius: disabile o uomo bionico?" e' vero è questo forse il dubbio più atroce, ma io guardando i video vedo un UOMO che ha voglia di vivere la vita a 360°.
Sia in questo caso che in quello del video della diversità troviamo sempre la parola uomo affiancata da qualche aggettivo che ne limita il valore anche se in realtà la parola Uomo racchiude già tutta la straordinarietà di cui siamo capaci....

Oscar Pistorius è un giovane corridore disabile che purtroppo utilizza protesi in carbonio su entrambe le gambe ammiro molto la sua forza fisica e sopratutto la sua tenacia a considerarsi normodotato e quindi di voler gareggiare insieme agli altri atleti proprio per non sentirsi diverso.Capisco che è un pò duro accettare la sua esclusione da parte della commissione ma penso che se hanno deciso questo forse era giusto cosi perchè è stato valutato come atleta e quindi poteva capitare a chiunque altro considerando che è stato anche dimostrato che con quelle protesi avrebbe avuto prestazione in più circa 30 % (e non è poco)quindi non sarebbe stato considerato uguale e non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri atleti .Esistono delle caratteristiche fisiche nello sport che devono essere valutate e questa per me è stata una decisione giusta se dobbiamo essere obiettivi, se invece dobbiamo essere mossi dal senso di pietà allora diciamo pure che la commissione ha sbagliato ma per me non è cosi,proprio perchè lo considero allo stesso livello degli altri.

La domanda che mi sono posta, guardando questi video, è: qual è il confine tra l'atleta disabile e il normodotato? Pistorius con le sue protesi in fibra di carbonio, si è allenato ed è riuscito a farle "sue", cioè ad utilizzarle come se fossero le sue gambe, la differenza potrebbe essere questa. Un'atleta normodotato deve solo allenarsi per migliorare le proprie prestazioni, mentre un'atleta disabile deve prima compensare i propri limiti e superarli. Ed è quello che ha fatto Pistorius, è riuscito a diventare tutt'uno con le sue protesi e a diventare un'atleta "normodotato". La storia di questo ragazzo e dei suoi genitori è molto forte, all'età di appena 11 mesi ha subito l'amputazione di entrambe le gambe, in seguito ad un'infezione rarissima e molto grave ai piedi, ed è stato proprio il padre a scegliere per lui, prendendo questa tremenda decisione per salvare la vita del bambino. Una decisione sicuramente sofferta e crudele per i genitori, ma che ha fatto sì che Oscar sia diventato quello splendido esempio di resilienza che è oggi.

Non molto tempo fa ho Sentito parlare di Oscar Pistorius,come il ragazzo che in seguito ad un incidente ha dovuto avere due protesi di titanio. Proprio oggi Pistorius è stato oggetto di riflessione durante la nostra lezione. Infatti vedendo i video delle sue gare e di vita quotidiano mi sono emozionata tantissimo. E’ un vero talento,ammiro molto il suo talento, la sua forza di volontà ma soprattutto la sua forza nel voler superare il suo “problema” . Del video,mi sono rimaste impresse delle parole della giornalista che descriveva Pistorius, dicendo che anche se il destino gli ha tolto le gambe, ma non è riuscito a togliergli il cuore, l'anima, i muscoli, il cervello. Infatti,questo significa che non bisogna mai arrendersi davanti alle difficoltà,e quale esempio migliore di questo ragazzo..

QuestA PERSONA ha avuto MOLTO coraggio nella sua vita per migliorare se stesso
secondo me è dovrebbe partecipare alle olimpiadi perchè è un diritto di tutti coloro che vogliono dare il meglio di se.
concludo dicendo che pernso che questa persona deve essere sostenuta molto.

Confesso di Oscar Pistorius sapevo solo che è un campione paralimpico di corsa, ma non conoscevo la sua storia.Ho comunque una grande ammirazione nei suoi confronti,ammiro infatti che nonostante le sue protesi bioniche agli arti inferiori ha una gran forza di volontà.Ammiro il fatto che si allena fino a rendere la propria diversità un elemento di eccellenza fino a diventare un campione. Mi verrebbe da chiedere a questo punto chi sono i diversi e chi invece i normali? io non lo so. Però vorrei avere un minimo della forza di questo campione e del suo grande cuore.La cosa che più mi ha colpito durante il video è il suo sorriso.Il sorriso di una persona davvero felice, di chi ha colto la straordinaria opportunità della vita.Comunque.

Io credo che il mondo dello sport si sia rifiutato di farlo partecipare alle olimpiadi per altri motivi, forse per non creare un precedente in modo tale ha impedito a tutti gli altri atleti ,che partecipano alle paraolimpiadi ,di "pretendere" una eventuale ammissione alle gare delle olimpiadi per normodotati.La sua partecipazione avrebbe avuto un significato particolare e quindi hanno preferito non prendersi questa responsabilità!Io credo, però, che bisognerebbe rivedere i regolamenti sportivi.Non trovo giusto fare questa differenzazione, almeno per determinati Handicap o per alcune gare sportive.

Mi ha colpito molto la frase della mamma di pistorius:tuo fratello la mattina mette le scarpe, e tu metti le gambe!Io sono mamma e ammiro tanto questa donna che sicuramente ha contribuito ad aumentare la forza di volontà di questo ragazzo.Lui sembra così sereno, un altro magari si sarebbe nascosto a causa del suo handicap, lui invece è diventato un campione non solo nello sport ma anche nelle vità il suo coraggio vale quanto una medaglia

Oscar Pistorius è stato eliminato dai mondiali, per il fatto che lui avesse la stessa capacità anaerobica degli atleti che corrono tempi simili ai suoi, ma meno capacità aerobica, e il motivo per cui riesce ad eguagliare le loro prestazioni è un aiuto proveniente dalla protesi. trovo commovente che un "diversamente abile" cerchi di raggiungere gli altri ,con tutti i mezzi che ha a disposizione. Pistorius rappresenta dunque colui che "non ha i mezzi per farlo ma lo fa ugualmente".
Cirill Marianna

Pistorius è un uomo che è stato capace di non arrendersi di fronte ad una difficoltà enorme, non si è accontentato di Sopravvivere, ma ha lottato e lotta per VIVERE.
Non si è accontentato neppure di gareggiare alle Paraolimpiadi, che, nonostante tutto, restano comunque una manifestazione che separa i cosiddetti "normodotati" da i soggetti con disabilità.
Pistorius grazie alle sue protesi è stato in grado di gareggiare contro i più grandi atleti mondiali, e la sua vittoria o sconfitta durante le gare è, a mio parere, cosa del tutto secondaria al fatto che è riuscito a partecipare alla più grande manifestazione sportiva esistente.
Quindi non credo affatto che la sua sia incapacità di accettarsi per quello che è (come è stato scritto in alcuni commenti), ma che sia semplicemente il tentativo di un uomo coraggioso di andare oltre i propri limiti, di combattere fino in fondo per una esistenza vera.

Per quanto riguarda il problema delle protesi in fibra di carbonio,ovvero se queste pongono Pistorius in una posizione di vantaggio o svantaggio rispetto agli altri concorrenti, è certamente giusto da verificare, perchè lo sport è fatto anche di regole, rigide e precise, che vanno rispettate sempre e a prescindere da tutto.

Non penso che secondo l'opinione pubblica generale si possa arrivare mai ad una soluzione chiara e definitiva alla questione se normodotati e disabili possono gareggiare insieme. Pistorius ne è l'esempio lampante: se anche dovesse riuscire a vincere una medaglia alle olimpiadi, si direbbe sicuramente che è stato favorito dalle protesi meccanice. Eppure per me, per arrivare a tali livelli tutti gli atleti (normo-abili e diversamente-abili) devono allenarsi "alla morte", fare tantissimi sacrifici, ed anzi penso che i disabili debbano sforzarsi molto di più per sopperire alle mancanze meccaniche, che possono essere solo attenuate da protesi, ma non possono mai avere la stessa efficienza di un arto naturale.
Secondo me nello sport non c'è differenza tra un normodotato e un disabile, bensì tra chi ha un animo da sportivo e chi no. E, tra quelli che hanno un animo sportivo, vince chi ha il cuore del campione. La disabilità limita solo chi in lei trova un pretesto per fermarsi. Tale pretesto rispetto ai disabili, lo sfruttano molto di più i "normodotati" (le virgolette stavolta hanno un senso ironico) che si abbattono nella vita per ogni minima difficoltà, ed anche nello sport preferiscono trovare in frasi come "fa freddo", "non fa per me" o cose simili, il loro personale stato di disabilità in quanto "in-abili" a sforzarsi lievemente, senza pensare che altre persone desidererebbero le loro inutili gambe o braccia per poter godere di una bella corsa in montagna o di una bella nuotata a mare. Ho infinita ammirazione in tre persone disabili che conosco di vista, ma sono un esempio per me: un uomo che vedo spesso correre sul lungomare di Casamicciola con le protesi "alla pistorius", ma con l'aiuto anche delle stampelle; una ragazza che frequenta il circolo di nuoto del mio fidanzato, che fa nuoto e non può usare il braccio destro a causa di un incidente (penso sia anche conosciuta, si chiama Imma Cerasuolo); un altro nuotatore che nuota senza entrambe le braccia..
Veramente mi fanno impressione per quanta forza d'animo hanno..

Oscar Pistorius è uno sportivo di 21 anni,all' età di 10 anni ha avuto un amputazione agli arti inferiori e per svolgere le sue attività ricorre all' utilizzo di protesi in fibra di carbonio. Per essere accettato ed inserirsi nel mondo sociale l' unico mezzo idoneo è la corsa. E' attraverso tale sport che si esprime, si libera. La forza che ho notato in questo grande uomo è il fatto che egli non ha mai mollato ed attraverso tale spirito ha vinto ogni tipo di gara.

Pistorius, a mio parere un esempio di vita per tutti, sia per le persone con disabilità, perchè è riuscito a dimostrare che tutti ce la possono fare, con la giusta volontà e la giusta motivazione, sia per le persone normodotate, in quanto dimostra che le difficoltà della vita sono innumerevoli, a maggior ragione per una persona con disabilità grave.
Per quanto riguarda il discorso Olimpiadi, ci troviamo di fronte ad un bivio, c'è, da una parte la strada del cuore, l'aspetto umano, quello che guarda Pistorius come un uomo che ha lottato e lotta per essere uguale agli altri; dall'altra c'è la strada della mente, la razionalità, che ci porta ad ammettere che avendo un "vantaggio", dato dalle stesse protesi in fibra di carbonio, non può essere considerato "allo stesso livello" degli altri atleti normodotati.
Ma come sempre mente e cuore difficilmente si incontrano!
Roberta Maddaloni

12 gennaio 2012 lab. Pistorius

La grande volontà è stata la prima cosa che mi ha colpito.

Lui combatte per cercare di poter vivere in un mondo di “normali”, per essere considerato normale, perché è così che lui si sente. Forse vuole dimostrare agli altri e a se stesso le sue possibilità, una sorta anche di sfida con il mondo.

D’apprezzare sicuramente è la sua forza, la sua volontà. Perché ci preoccupiamo se è avvantaggiato oppure no, invece, di premiare ed esaltare le sue vittorie per il grande impegno?

Ci preoccupiamo di assegnarlo ad una categoria uomo bionico o disabile invece di vederlo in primis come una persona umana.

Inoltre, per il termine bionico è preceduto da uomo, disabile no.

Alla domanda se è un vantaggio oppure no il suo tipo di protesi non so dare una risposta che non sia guidata dal cuore: Bravissimo Pistorius sei un grande è in questa categoria che io t’inserisco.

Maria Signoriello

"La vita gli ha tolto le gambe e lui ha trovato la forza di reagire, attraverso lo sport", utilizzando le protesi(leve artificiali).ciò che non comprendo è, come si può considerare uno svantaggio fisico... un vantaggio. Pistorius è un uomo che si è allenato tanto, e pensare che non possa partecipare alle olimpiadi perchè usa le protesi (ritenute un vantaggio)è una cosa assurda.

Nella vita quotidiana tutti gli ausili che danno la possibilità alle persone afflitte di handicap di svolgere le normali attività che altrimenti non riuscirebbero a fare sono, secondo me, non solo da accettare con favore, ma da “benedire”. Nel caso di “Oscar Pistorius”, questo straordinario atleta che, con incredibile forza di volontà è ritornare a praticare ai massimi livelli il suo sport, non saprei dire se le protesi in fibra di carbonio che egli adotta costituiscano per lui un vantaggio o uno svantaggio, ma io credo che sia un suo pieno diritto riappropriarsi di quelle gambe che il destino gli aveva rubato e soprattutto riappropriarsi della gioia, della vittoria in una gara sportiva.
Antinella Gallo

Ritengo che questo argomento sia molto complesso perchè a mio parere bisogna scegliere e determinare quale sia il confine che distingua gli atleti normodotati e quelli con disabilità. Ciò che ha fatto la differenza per Oscar Pistorius è stato il suo essere cosi caparbio e tenace tanto da arrivare a ciò che desiderava, partecipare alla Olimpiadi. Ed ha sfidato il modello di persona idonea a gareggiare ricercando sostanzialmente la sua vera identità di UOMO, con o senza protesi.

Le tecnologie danno l'opportunità di rendere la vita migliore ma, allo stesso tempo, danno spunto alle persone per sottolineare il concetto di "diversità". Quando parliamo di uomini superdotati, li lodiamo; se, invece, un superdotato è una persona con deficit che ha lottato per oltrepassare il suo limite, siamo pronti a scagliarci contro di lui, come se fosse un "anormale" (sebbene la normalità sia un concetto molto labile). Comunque, io credo che una volta accettato Pistorius alle Olimpiadi dei normodotati non si possa fare un passo indietro solo perchè è arrivato sul podio. Bisogna essere coerenti nella vita. Se l'atleta Pistorius ha avuto questa opportunità, non dovremmo lodarne il coraggio e la tenacia che lo hanno condotto verso il sogno inseguito?

Mi ha colpito molto il titolo del primo video "Disabile o uomo bionico?"... perchè non chiamarlo semplicemente "uomo" o "atleta", invece di doverlo per forza classificare come qualcuno diverso da noi?? Anche la definizione di "uomo bionico", per quanto possa essere utilizzata in questo contesto in un'accezione positiva rispetto a quella di "disabile", è comunque una definizione che tende a rimarcare la differenza che c'è tra questo ragazzo e una persona normodotata. Secondo me Pistorius è semplicemente un grandissimo esempio di resilienza, perchè è riuscito non solo ad accettare la sua disabilità ma anche ad andare oltre, a sentirsi un ragazzo qualunque, e lo dimostra il fatto di aver combattuto duramente per essere accettato alle olimpiadi. Anche la partecipazione al programma "ballando con le stelle" è un'ulteriore prova di quanto Pistorius abbia voglia di mettersi in gioco per dimostrare alle persone che la disabilità è solo nei loro occhi!!Per quanto riguarda le protesi anch'io inizialmente credevo che fossero un vantaggio, non tanto nei percorsi brevi quanto in quelli più lunghi, perchè credevo che Pistorius a differenza degli altri atleti non avrebbe avvertito la stanchezza, ma se è stato dimostrato che non è così, che le protesi non sono un vantaggio, allora mi fa solo immensamente piacere che questo ragazzo sia riuscito a raggiungere il suo obiettivo! Dovremmo prendere tutti esempio da lui ed avere la sua stessa forza di volontà! Alle Olimpiadi facciamo tutti il tifo per Pistorius!

Ma cos'è questo divieto di partecipare alle Olimpiadi? Il divieto ce l'hanno in testa queste persone che cercano di ostacolare i sogni altrui. Pistorius è un uomo che ha stravolto il suo destino, ha inseguito il suo sogno "anche senza gambe" perchè ha una grande forza di volontà. Si è messo in gioco, superando il suo limite. Dovremmo prendere esempio da lui, soprattutto nei momenti bui della nostra vita, quando sembra che tutto stia andando a rotoli.

Oggi ho avuto modo di vedere il video di Pistorius, atleta che con l'aiuto di protesi al carbonio parteciperà alle olimpiadi, mi sono sempre soffermata anche in passato sugli atleti con disabilità e mi sono sempre chiesta dove si trova tanta determinazione...
Ai giornalisti che si chiedono se P. abbia delle agevolazioni insite nelle sue protesi, mi viene di rispondere che il 30% in più non è nelle protesi al carbonio ma nella sua forte forza di volontà di superare i limiti e gli ostacoli che la vita gli ha posto.

Mi ha colpito molto il video visto in aula, mi ha colpito sopratutto la tenacia e la caparbietà di questo giovane che nonostante tutto e tutti sta inseguendo il suo sogno, infatti in un servizio mandato in onda a Ballando con le stelle, il programma a cui lui ha partecipato per una sera,lui ha detto che il suo sogno, fin da quando era piccolo era quallo di correre.
Io non so se alla fine riuscirà a partecipare alle Olimpiadi certo che la sua tenacia è ammirevole e dovrebbe spronare tutti noi nel non mollare mai, anche quando tutto sembra contro, lottare, quando lo si ritiene giusto e vitale per se stessi è un lezione di vita da non dimenticare.