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Davvero una bella persona. Questo è il mio giudizio sul prof. Palladino. Mi è bastato vederlo ed ascoltare la sua storia per apprezzarlo. Mi è bastato percepire la sua forza, la sua voglia di fare e di vivere, il suo coraggio, il suo amore per la famiglia e per la moglie. Mi è bastato percepire la sua allegria, la sua simpatia, la sua apertura al dialogo con gli altri(ci ha addirittura invitate ad andare al suo paese in sede privata per farci capire meglio queste lezioni sul Braille!). I suoi racconti mi hanno emozionata e mi hanno fatta riflettere tantissimo sulla vita... su come a volte di fronte a piccoli problemi ci blocchiamo e ci perdiamo “in un bicchier d’acqua”, mentre ci sono persone al mondo che nonostante abbiano difficoltà gravi vanno avanti con coraggio, non arrendendosi alle difficoltà che la vita gli ha posto. Sua nipote e sua figlia descrivono un uomo, un padre, un marito e un nonno che non ha fatto mancare nulla alla sua famiglia, descrivono la forza, il coraggio, la determinazione, emerse in situazioni difficili e piene di sofferenze (come gli anni trascorsi in un istituto fuori Napoli) ma soprattutto l’amore di quest’uomo incredibile. E per questo il Prof. Palladino è stato (ed è) punto di riferimento per molte persone che si trovano in questa situazione, ma anche per le persone normalmente vedenti. Ciò che mi ha colpito è stata la grande voglia di raccontarsi per darci un messaggio, quello che il non vedente, con l’aiuto del vedente, deve sentirsi sano. Non deve chiudersi in quattro mura ma bisogna mostrargli il cammino; e noi da future docenti di sostegno svolgiamo un ruolo decisivo in questo senso. Nel suo impegno professionale si può individuare il suo immenso altruismo e volontà di aiutare il prossimo: il corso di scrittura Braille non è solo un percorso di apprendimento di un nuovo metodo di scrittura; è prima di tutto un’opportunità, offerta a chiunque voglia di imparare a comunicare attraverso questo metodo, di vivere pienamente la propria vita e conoscere ciò che lo circonda per "uscire dall'ombra". Bene. A questo proposito voglio salutare la mia amica e collega Giuditta Greco (che è iscritta anche a questo forum) nella quale vedo la stessa forza e lo stesso coraggio del prof. Palladino. Con lei ho condiviso varie esperienze di tirocinio e di studio. E la ringrazio di avermi fatta partecipe della sua vita, perché mi ha fatto comprendere l’importanza di saper apprezzare ogni singola cosa della nostra vita (un suono o un profumo piuttosto che un’immagine, un sentimento piuttosto che un’opera d’arte), perché essa è la cosa più bella che ci è stata donata da Dio, e dobbiamo saperla cogliere anche nei suoi minimi aspetti, quelli che a noi “vedenti” sembrano insignificanti, tutti da scoprire e da vivere. 
