gruppo :
ZAMPELLA LIVIA
CARMELLINO MARILENA
FELACE VALENTINA
UCCIERO LOREDANA
DI FRAIA ROSA
I metodi educativi e le terapie sono raggruppate in base alle: sulle dinamiche relative alla psicologia dello sviluppo, sulla strutturazione dell’ambiente per via visiva, sulla comunicazione aumentativa e alternativa e sull’analisi comportamentale.
Dinamiche relative alla psicologia dello sviluppo centrate sugli obiettivi socie-educativi tra cui il DIR/FLORTIME di Greenspan e il metodo Denver e il metodo AERC/Attivazione Emotiva con Reciprocità Corporea che è stato adottato ai bambini/e piccoli con DSA ( disturbi dello spettro autistico) in possesso di un certo grado di capacità esecutive .
Il protocollo educativo AERC ha il compito di colmare il deficit dell’interazione sociale relazionale, e far si che il bambino autistico posso accettare proposte interattive diverse, attraverso giochi fisici, metodo Portage che stabilisce un recupero di relazioni tra il bambino autistico e il genitore al fine di recuperare un rapporto che spesso risulta essere fallimentare.
Un altro metodo di recupero è il TEACCH di tipo cognitivo-comportamentale ideato da Shopler, dove si individuano le tappe principali per un intervento psico-educativo individualizzato.
La strutturazione deve riguardare sia gli spazi sia i tempi di lavoro e si occupa del disturbo della comunicazione dei diversi gradi infatti proprio per questo esso è personalizzato, perché se viene generalizzato il bambino rischia di avere grandi difficoltà.
Un altro protocollo fondamentale è La Comunicazione Aumentativa e Alternativa, essa mira allo sviluppo di migliorare le capacità comunicative. Il termine Aumentativa indica l’uso di strumenti che supportano e aumentano il linguaggio del soggetto, quando questo è presente seppur in maniera limitata. Il genitore, l’insegnante, l’operatore utilizzano tale codice con lo scopo di farsi comprendere meglio. Il termine Alternativa si riferisce invece all’uso di un certo codice come alternativa al linguaggio, offrendo implicazioni non solo sulla comunicazione, ma anche sull’interazione sciale e l’apprendimento.
Infine possiamo citare L’ABA un metodo complesso che prevede l’applicazione di precise tecniche secondo una progettazione specifica e analitica dell’intervento.colui che per primo ha utilizzato questo metodo con soggetti autistici è Lovaas proponendo il Discrete Trial Training (DTT) o insegnamento per sessioni separate, che prevede che le competenze da apprendere siano suddivise in sequenze di sotto obiettivi e con l’ intervento con l’adulto in un rapporto uno a uno.
Le tecniche e le strategie educative tipiche di questo approccio, possono essere così sintetizzate:
Task analysis: consiste nello scomporre un’attività complessa da compiere in sotto-obiettivi più semplici e accessibili; Prompting e fading: basata sull’uso di istruzioni, aiuti gestuali, esempi e modelli e altri stimoli aggiuntivi di vario genere; Modeling: si basa sull’apprendimento osservativo di un modello competente.;Uso di rinforzi positivi; Modellaggio: (shaping) e il concatenamento (chaining). Tutte queste strategie menzionate permettono di trovare miglioramenti per capire le difficoltà comportamentali del bambino autistico .
Lavoro ben fatto,
le richieste dell'esercizio sono state esaurite e
la sintesi è coerente e significativa.
Non Emergono le considerazioni critiche del gruppo.
la tutor Dott.ssa Nunzia Giglio