EMOZIONI DEL FORUM

siamo tutti presi dal tram tram della vita qotidiana, non ci soffermiamo mai a riflettere a pensare alle cose davvero importanti. Ogni sassolino ci sembra una montagna insormontabile. questo forum mi ha dato la possibiltà di "fermarmi", di riflettere su quelle cose che forse fino a ieri consideravo scontate, sì c'erano ma erano nel retoscena; oggi posso dire che tutte queste cose hanno acquistato una nova luce.

E' una modalità didattica molto innovativa, è bello potersi confrontare con le idee delle altre colleghe e a volte mi ritrovo perfettamente con quanto hanno scritto gli altri.

Roberta Maddaloni

Attraverso questo forum la lezione è interattiva e diventa di conseguenza più interessante rispetto alle classiche lezioni frontali che siamo tenuti a seguire tutti i giorni da quattro anni all'università.
Ci offre la possibilità di confrontarci e di diventare per la prima volta "gruppo", di poter condivere opinioni comuni o discordanti, di poter uscire dalla propria prospettiva.

Sabrina Tudisco

ho già espresso la mia idea riguardo questo forum all'interno della discussione riguardo gli auguri di Natale, ripeto comunque che è una bellissima idea piochè permette la riflessione, ma soprattutto la metariflessione e per quanto mi riguarda mi sta permettendo anche di ripensare ai miei modi di vedere e di gestire le cose.

Ilaria Silletti

Salve a tutti,
poichè da poco ho finito di leggere un libro che ritengo straordinario,utilizzo questo preziosissimo forum per trasmettervi le emozioni che ho provato sfogliando queste pagine.
E' un percorso d' amore che non si interrompe mai,che non si spezza neanche con la lontananza,le difficoltà,l'indifferenza , la discriminazione..è una storia di vita e di sentimenti tra due ragazzi,che poi diventeranno adulti e anziani,con disabilità...lui perde la vista e lei ha una malformazione agli arti.
Vi consiglio di leggerlo ho ancora i brividi...
Titolo : L'arte di ascoltare i battiti del cuore
Anno:
2009
Autore:
Jan-Philipp Sendker
Editore:
Neri Pozza

Rosa Monaco

Lascio qui le considerazioni su alcuni laboratori che non ho tempestivamente riportato, ma che avevo trascritto sul quadernetto al corso per fortuna.

Immedesimarsi con la cecità è stata un'esperienza molto profonda e che ogni volta che mi è riproposta mi suscita profonde emozioni dovute alla riflessione su questo 'diverso' modo di essere. Mi ha colpito la poesia "Chiamami per nome", nel suo tentativo di voler richiamare alla specificità della PERSONA in quanto tale.

Alla visione degli spezzoni del film "INdovina chi viene a cena", ho subito pensato: è giusto che in questo caso i genitori siano così protettivi nei confronti di un figlio "diverso"? Non sarebbe meglio che si permettesse l'affronto della realtà partendo da se stesso così com'è? Certo nel caso della disabilità sarebbe un pò diverso...

Pistorius ha "ricostruito" la sua normalità sfidando il suo handicap. E riguardo alle polemiche sollevate concernenti le sue possibili incrementate capacità: è importante il punto di partenza(l'essere uguali tutti alla partenza) o quello che comunque si riesce a fare? Che grande forza di volontà Pistorius!!!

si sta avvicinando la data che prevede la chiusura del forum, questa esperienza per me è stata determinante. farò tesoro dei consigli della professoressa Briganti, di tutte le testimonianze che hanno aperto una nuova finestra dentro di me e hanno arricchito il mio sapere personale.

E' la prima volta in tutto il corso di studi che frequentiamo un corso avente come modalita' di partecipazione l'interazione in un forum...E' la prima volta quindi che noi studenti del quarto anno in scienze della formazione primaria riportiamo i nostri pensieri e li confrontiamo gli uni con altri!

GRAZIE ALLA PROFESSORESSA BRIGANTI HO AVUTO LA POSSIBILITà DI PARTECIPARE A QUESTO FORUM CHE MI HA PERMESSO DI SCAMBIARE IDEE,ESPRIMERE EMOZIONI E SOFFERMARMI SUL TEMA DELLA DISABILITà.

Alcuni anni fa, partecipai ad un evento particolare: una "cena al buio". organizzata a scopo benefico, per avvicinarci alla realtà delle persone cieche e ipovedenti, per comprendere, almeno in parte, le loro difficoltà e l'importanza dei sostegni e strumenti necessari per la loro autonomia. All'ingresso del locale ci furono spiegate alcune regole da seguire, che mi disorientarono ben presto, nella sala non si poteva accedere con borse, cappotti, poichè qualsiasi oggetto, che poggiavamo da qualche parte, poteva risultare d' intralcio per le persone ipovedenti, che si muovevano in sala per servire i tavoli e rischiare di farli inciampare. Fui presa per mano da una ragazza ipovedente, che era addetta al servizio del mio tavolo per quella sera, che in seguito si rivelò molto gentile e paziente, e che mi introdusse in questa sala al buio completamente, mi invitò a non muovermi, di non spostare la sedia, e aspettare gli altri, sconosciuti, che si aggiungevano al mio tavolo.Appena ,la ragazza, si allontanò, pensai di alzarmi, andare in bagno, ma era avvolta in un buio totale, quasi soffocante, compresi, che era meglio per me, stare seduta e aspettare ,toccando, continuamente, il numero in braille, che indicava il nostro tavolo. Ogni tanto, si aggiungeva qualcuno al tavolo, presentandosi e quando eravamo tutti seduti iniziò la cena. Ci fu spiegato la disposizione delle posate, bicchieri, che erano poggiati intorno al piatto, in senso orario, che non dovevamo dimenticare, per non combinare pasticci.Iniziai a fare appello agli sensi, il tatto si rilevò, di grande aiuto, poichè dimenticavo spesso la disposizione delle posate,quindi prima di utilizzarle, ero costretta a toccare la loro punta. Poi l'olfatto, mi aiutò a comprendere le varie pietanze, mi avvicinavo al piatto con il naso e cercavo di distinguere gli odori, che sembravano molto più forti e decisi. Il gusto mi portò a distinguere i vari sapori e ci divertivamo a scoprirli insieme, per vedere chi li riconosceva per primo. La cena proseguiva, in modo sereno, iniziamo a descriverci, fisicamente, poi a parlare delle nostre vite, sempre al buio ,che proteggendomi, mi portare a conversare, spesso, con i miei nuovi amici, anche per controllare che non ero rimasta sola.Mi resi conto di come dipendevo dalla ragazza che portava le pietanze, che in realtà, svolgeva il lavoro di centralinista, ma per quella sera era diventata la mia luce, l'unica possibilità per potermi muovere, e farmi comprendere cosa fosse presente in quel mondo oscuro.La ringrazio, ancora di cuore, per avermi sostenuto, accompagnato nella sala, per qualche urgenza, tenendomi per mano, ridendo con discrezione, delle mie insicurezze e paure. Compresi, anche, l'uso del metronomo, che era situato vicino al mio tavolo, che la ragazza, utilizzava per orientarsi e muoversi con agilità in quell'ambiente oscuro.Verso la fine, ci fu annunciato che avrebbero acceso le luci, iniziammo a contare, come nella notte di San Silvestro, e appena accesero le luci ci ritrovammo a guardarci con sorpresa, a riconoscerci, in base a come la nostra immaginazione, ci aveva presentati.Un'altra sorpresa fu, vedere il nostro tavolo tutto imbrattato di cibo, avevo davanti a me molti bicchieri, che non mi appartenevano ma me ne ero appropriata nel buio senza che me ne accorgessi.

Lo so che questo forum tratta della disabilità , ma in questi giorni abbiamo conversato anche di cose che sembravano poco inerenti (vedi lab. del corpo)però io volevo comunque condividere e ricordare con voi la Shoa. Oggi è il giorno della memoria, il giorno in cui dedichiamo il ricordo a tutte quelle persone morte a causa del Nazismo . Volevo ricordare con voi che nei campi di concentramento non vi erano solo ebrei, ma la persecuzione nazista era indirizzata anche contro gli omosessuali e i disabili. Chi non era perfetto , secondo i suoi canoni, doveva morire. La caccia al diverso ha scatenato lo sterminio e il terrore. Tutto questo non deve accadere mai più!!!!!Noi col nostro lavoro, dobbiamo educare le nuove generazioni al ricordo ma soprattutto al rispetto del diverso chiunque esso sia.Non ci stanchiamo mai di raccontare ciò che è accaduto..mio zio ha vissuto 2 anni nei campi di concentramento e ha odiato fino alla morte i tedeschi.Ebbene questo è sbaglito, lui ha sofferto molto ma l'odio genera l'odio. Noi non dobbiamo dimenticare mai...finchè ci sarà il ricordo quegli orrori mai più si ripeteranno. ciao a tutti

Questa nuova esperienza è stata molto utile. Prima di partecipare a questo forum non sapevo bene come funzionasse questo tipo di tecnologia e adesso che l'ho scoperta la ritengo un mezzo di comunicazione molto efficace. Ho imparato a condividere le mie emozioni con altre persone e ho avuto la conferma che molte volte dietro un volto si nascondono esperienze di vita ed emozioni forti che sarebbe un vero peccato nascondere. Anche se non ho avuto un dibattito aperto con nessuna ho imparato a conoscere attraverso le parole un pezzettino di ognuna e spero un domani di poter riuscire a svolgere il mio dovere con accanto una di loro

E' la prima volta che partecipo ad un forum e ad essere sincera all'inizio non sapevo nemmeno come funzionasse...Ma adesso che l'ho scoperta lo ritengo un mezzo di comunicazione molto utile e innovativo...Penso che sia davvero bello esprimere le proprie opinioni,scrivendole,e soprattutto confrontandosi con gli altri,arricchendo il nostro bagaglio culturale!

E' la prima volta per me che partecipo ad un forum.
Non mi sono iscritta subito perchè un po' temevo il giudizio di chi avrebbe letto i miei messaggi avendo alle spalle un passato di difficoltà nel linguaggio.
Poi mi sono resa conto che non dovevo privarmi di questa possibilità infatti è un'esperienza molto interessante che mi permette di confrontarmi con altre persone e di riflettere su opinioni diverse dalla mia.
Ringrazio la docente di questa opportunità.

varunicarmela ha scritto:E' la prima volta per me che partecipo ad un forum.
Non mi sono iscritta subito perchè un po' temevo il giudizio di chi avrebbe letto i miei messaggi avendo alle spalle un passato di difficoltà nel linguaggio.
Poi mi sono resa conto che non dovevo privarmi di questa possibilità infatti è un'esperienza molto interessante che mi permette di confrontarmi con altre persone e di riflettere su opinioni diverse dalla mia.
Ringrazio la docente di questa opportunità.

Forse il forum è l'unico modo che ci consente di comunicare fra noi ed esporre i nostri pensieri e i nostri commenti, perchè in aula o per timidezza o perchè siamo troppi non riusciamo a farlo.
Io ho notato che in molti si sono aperti nel forum raccontando anche problemi personali ,io credo che tutti in qualche modo abbiamo incontrato diverse difficoltà nella vita quindi carmela non preoccuparti sei una di noi

Questo forum mi ha dato la possibilità di "vedere" e "conoscere" le altre colleghe: in realtà di vista ci conosciamo quasi tutte ma all'università si va sempre di corsa perchè ognuno di noi ha sempre qualcosa da fare. Soltanto nell'ambito dei tirocini ho avuto modo di avere uno scambio diretto con alcune di loro, poter ascoltare e confrontarmi con punti di vista diversi dai miei. Questo forum (e la lettura dei commenti) mi ha rivelato personalità sensibili e spiriti combattivi che nei corridoi dell'università non si denotano. Grazie

La nostra voce giungerà ovunque avrà la forza di arrivare;dagli studenti,insegnanti,"capi", xchè non è giusto che venga meno uno dei pochi corsi che realmente ci ha dato la possibilità di comunicare esperienze anche molto personali.Se questo è avvenuto è perchè ci sentivamo in un luogo sicuro,privo di ogni giudizio e dove abbiamo potuto imparare molto anche grazie alle persone speciali che abbiamo avuto l'opportunità di incontrare.

Non mi è mai capitato di essere iscritto ad un forum. Sinceramente scopro che è bello condividere con altri le proprie emozioni e soprattutto è bello il confronto, cioè capire se quello che pensi coincide o non coicide con le sensazioni e le emozioni degli altri.

L'esperienza vissuta interagendo in questo forum con tutte le mie colleghe è unica. Questo nuovo modo di fare didattica è molto interessante, sembra che in questo forum l'aula e la lezione si allarghi... si dilati, non ha più spazio nè tempo. Questo è bellissimo, confesso che più volte al giorno vengo a sbriciare chi c'è nel forum, cosa si dice, se c'è qualche intervento interessante!!E' davvero una bellissima esperienza, peccato sia stata l'unica durante questo corso di laurea!!!!!

Non avevo mai lavorato o studiato attraverso un forum. Trovo che sia davvero interessante sia per esprimere e condividere opinioni e riflessioni che in un'aula universitaria - un pò per il consistente numero delle persone presenti, un pò per la reticenza che qualcuno può avere nel parlare davanti ad un pubblico - forse non verrebbero mai fuori.
Credo che sia un mezzo validissimo di scambio, confronto e arricchimento culturale, che avvalora sempre di l'importanza dell'utilizzo delle tecnologie nel fare didattica.
Ringrazio la Prof.ssa Briganti sia per le emozioni che trasmette durante le lezioni che per le metodologie usate per la didattica.

Volevo postare l'articolo che ho letto pochi giorni fà, che mi ha fatto venire in mente questo forum..
vorrei sapere voi cosa pensate del concetto di "omossesualità come diversità"...
Alcune persone omosessuale che conossco, mi hanno detto che spesso vengono trattati dagli eterosessuali come dei disabili, ma io mi chiedo : "è giusto paragonare l'omosessualità alla disabilità?
se è vero che l'handicap è anche un disagio sociale, è giusto che l'omosessuale come emarginato sociale rientri in tale categoria?"

http://liberitutti.comunita.unita.it/2012/01/23/il-rischio-di-buttarsi-via/

Aver avuto l'opportunità di poter partecipare a questo forum è stata una grande occasione ....
Leggere i messaggi di tutti coloro che hanno scritto è stato un po come tornare indietro nel tempo, come quando ai tempi del liceo tra i banchi di scuola si leggevano i diari delle amiche, nei quali si riportavano le emozioni, i sentimenti,le paure che provavamo...
Essendo io una fuori sede e frequentando solo di rado l'università, il desiderio di poter partecipare a questo corso è nato grazie all'entusiasmo con cui ne ho sentito parlare da altre studentesse tra i corridoi, questo è stato l'unico corso che mi ha fatto sentire parte di una classe, di un gruppo e non un anonima presenza che viene in facoltà solo il giorno dell'esame per sostenerlo.
Vorrei ringraziare la Prof. Briganti per questa opportunità, non ho dubbi che sia una gran bella persona.
Grazie
Alessia De Vito

Trovo l'esperienza del forum particolarmente significativa, in quanto favorisce un confronto intersoggettivo costante e la possibilità di poter esprimere un pensiero, una riflessione laddove ci sia imbarazzo nel farlo in aula.
Ringrazio la docente che ha messo a nostra disposizione questo spazio, e le colleghe tutte, che contribuiscono ad arricchirlo con esperienze personali e spunti di riflessione interessantissimi.

Tiziana Piscitelli